Per diletto e per amore (ovvero il dilettante e l'amatore)
Ricordo un vecchio film con David Niven che interpretava un ladro che dopo ogni rapina, fatta con garbo e stile, in condizioni ritenute impossibili per i ladri "professionisti", lasciava un biglietto da visita con scritto The Amateur (il film è Raffles del 1939 che deriva proprio da un romanzo dal titolo The Amateur).
Il termine in inglese con evidenti derivazioni francesi e latine indica in una sola parola l'attività di uno che fa le cose per amore di farle, per passione.
In italiano, quando ci si riferisce all'arte (non a quella dell'amore passionale a scopo ... sessuale quello richiede altre tecniche di ... caccia) esiste il termine amatore. Che avendo amore come radice, significa la stessa cosa. Amore per un'arte o una passione, praticata per puro diletto, non per professione.
Allo stesso modo, dilettante, in italiano (in inglese si dice sempre amatuer, noi abbiamo una lingua più ricca) è chi pratica un'arte o un passatempo per puro diletto e divertimento, non per professione.
La differenza qui, con un professionista, non è mai - non dovrebbe essere mai - né il tempo né la perizia dedicati a quella attività ma la mera differente finalità : per diletto (passione, amore, divertimento) da parte del dilettante, per soldi (professione, fatturare, incassare, vivere) da parte del professionista.
Il dilettante/amatore trae il proprio sostentamento da altre attività o mezzi, il professionista vive della sua attività che pratica quindi per vivere, non necessariamente perché gli piaccia o ne tragga diletto.
Mentre al contrario non ho mai conosciuto un dilettante che faccia una cosa che non lo diverte per ... divertimento.
Purtroppo nella gergalità quotidiana si usa il termine dilettante anche come dispregiativo, per indicare uno scarso che si dedica ad una certa cosa senza averne né competenza, né mezzi e spesso, malamente, non avendone nemmeno l'inclinazione.
Questo deve essere inteso come un insulto e mai un dilettante dovrebbe riferirsi a se stesso in questo modo.
Un dilettante fa le cose per diletto, per divertimento, per passione. Un amatore fa le cose esclusivamente per amore.
Dimostrereste amore o passione per la cosa che fate se non vi dedicaste tutto quanto sia necessario ?
Io credo di no. Io sicuramente no. Io pratico tutte le mie passioni con amore e slancio. Altrimenti non mi ci dedico oppure, più onestamente, vuol dire che non è vero che quella certa cosa mi appassiona, mi piace, mi diverte, la voglio fare.
Non importa quale sia l'arte, il "passatempo", l'attività che si svolge per diletto. Sia la pesca in alto mare, la scalata senza corde o la fotografia (perché questo è un sito di fotografi per fotografi, no ?).
Il dilettante spesso investe più tempo e mezzi del professionista. Che invece si limita a "spendere" solo il necessario per fare il lavoro che gli viene richiesto. Non un passo di più.
Il dilettante spesso ne sa invece di più, anzi, spesso è anche più competente, interessato, più bravo.
Insomma, non dite più di essere dei dilettanti della fotografia o dei foto-amatori se nella realtà non lo siete davvero.
Magari siete solo vagamente interessati alla fotografia. O neppure, ogni tanto vi ricordate che riuscite a passare una mezz'oretta divertendovi fotografando.
Ma questo non vi autorizza a dire che siete dei fotografi dilettanti, né dei foto-amatori.
Siete delle persone comuni dotate di strumenti atti a fotografare. Tutta un'altra specie. Non necessariamente disprezzabile, ma sappiatene riconoscere la differenza.
la copertina di Amateur Photographer, competentissima rivista di fotografia inglese dedicata ai più appassionati fotoamatori
che in questa altra copertina si dedica all'arte della fotografia monocromatica, dalla ripresa alla stampa.
Argomenti trattati con profondità, altro che dilettantismo !
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