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The Yellow Submarine (or the Submarine yellow)


Max Aquila

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Yellow_Submarine.jpg.52a6ccf3d5c387e73883255e8a0a1a46.jpg     Eh no...non parlo dei Fabulous Four, purtroppo... :frigno:

 

ma della crisi che vede impegnati su una commessa di....SOTTOMARINI NUCLEARI (alla faccia del disarmo internazionele) che vede coinvolti i francesi macroniti, offesi (come a quanto pare il resto dell' alleanza Atlantica) per lo sgarbo del Governo australiano che stava per comprare da loro una partita di supposte atomiche, per deviare poi all'ultimo momento sulle supposte USA, notoriamente più efficenti e curative.

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Cita

Il premier australiano sostiene che c’è una superiorità tecnica dell’altra offerta, che prevede l'acquisto di sottomarini a propulsione nucleare e non diesel come quelli proposti dal colosso francese Naval Group. Sin dal principio, il contratto tra Parigi e Canberra finalizzato nel 2019 per una durata di cinquant'anni è stato segnato da ritardi e numerosi problemi di natura tecnica, anche per la difficoltà di Francia e Australia nel concordare i siti di produzione delle componenti dei sottomarini. Ora è entrata la svolta imposta da Biden che ha fatto saltare tutto. La scelta del leader Usa è descritta dal ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian come un “comportamento alla Trump”. Le Drian parla di “coltellata alla schiena” dei partner alleati. Qualcuno a Parigi sostiene che potrebbe aprirsi una crisi nelle relazioni atlantiche simile a quella del 2003, durante la guerra in Iraq. 

Nel discorso sulla partnership trilaterale, Biden ha voluto lanciare qualche segnale distensivo: "La Francia, in particolare, ha già una notevole presenza nell'Indo-Pacifico ed è un importante alleato e partner nel rafforzare la sicurezza e la prosperità della regione. Gli Stati Uniti - ha concluso Biden - non vedono l'ora di lavorare a stretto contatto con la Francia e altri paesi chiave in futuro”. Una prima reazione alla protesta francese è venuta dal ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, secondo cui il nuovo patto di Difesa con Usa e Australia (Aukus) non riguarda una "differenza strategia" tra Londra e Parigi. "Ma – ha aggiunto Wallace - capisco il disappunto della Francia per il suo contratto industriale".

(La Repubblica)

 

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In tutto questo e di tutto questo, se ne parla liberamente e spudoratamente sui TG di tutto il mondo: senza che alcun commentatore si stupisca o chieda qualcosa di questa corsa al riarmo nucleare, sicuramente per contrasto con le analoghe manovre cinesi e coreane.

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Che ne pensate voi, fotografi?

39 Commenti


Commenti Raccomandati



  • Amministratori

Credo che nessun "fotografo" da te citato abbia gli strumenti per commentare quanto riporti.

A parte il fatto conclamato di come i media si gettino sempre come falchi, tutti insieme, tutti allo stesso modo, tutti con la stessa mancanza di profondità e di prospettiva, come stanno facendo indifferentemente in queste ore con :

- Eitan (si pronuncia gAitan)
- il bimbo di Napoli gettato dalla finestra
- l'abbandono di Valentino Rossi (che fa sempre notizia anche se non è più una notizia fresca)

per non parlare del Green Pass, del SuperGreen Pass e dello Smart Working.

Detto questo, c'è da dire che :

- la Royal Australian Navy è poca cosa dalla fine della seconda guerra mondiale
- l'Australia in generale, si trova in uno stato di semi-isolamento internazionale
- la politica estera americana sta perseguendo un sistematico sforzo per far armare le nazioni europee in modo da essere autonome in materia di pressione strategica anti-sovietica (aggiungendo alla Russia anche Ucraina e Biecorussia) e anti-Islam (è di questi mesi il contratto fornitura di F-35A alla Svizzera che nei decenni passati era stata una tradizionale cliente francese con varie generazioni di Mirage)
- per spostare l'asse dello sforzo strategico in una sorta di replica di quello messo in campo negli anni '30 per isolare il Giappone, in questo caso avendo la Cina come bersaglio

l'Australia aveva una intesa per sostituire i vetusti sottomarini diesel-elettrici Thyssen di progettazione svedese (anni '80) classe Collins con dei derivati "denuclearizzati" classe Suffren francese.
Ma la fornitura era attesa per il 2030, quindi molto in la.

A questo punto l'accordo strategico USA-UK-Australia (che resta un Paese in orbita Commonwealth) si lega perfettamente perchè va ben oltre la fornitura di armi ma include l'Australia nei tavoli dove si prendono le decisioni importanti anche in campo politico e commerciale.

Dei nuovi sottomarini australiani nella realtà non si sa nulla; è certo che avranno propulsione nucleare e che saranno finalmente oceanici (quelli attuali sono pensati per operare nel Baltico, un laghetto ben diverso dal Pacifico).
Ma non si sa nulla del sistema d'arma. Il sottomarino "strategico", cioé quello che lancia missili intercontinentali con testate atomiche standosene fermo sul fondo in acque territoriali amiche è ampiamente in ritirata e comunque non costituisce un pericolo reale salvo in caso di ... guerra termonucleare.
Un sottomarino a propulsione nucleare in grado di operare in profondità in maniera del tutto silenziosa per minacciare strategicamente con armi convenzionali il traffico commerciale Est-Ovest, specie negli stretti per ora popolati da i pirati, è un altro paio di maniche ed è di utilità elevata.

Ai nostri media invece è sfuggito come :

- la nostra marina è la terza al mondo in grado di operare con portaerei convenzionali con gli F-35B ed ha avuto la piena certificazione da parte di USNAVY e USMC (compreso l'involo per la prima volta nella storia di un pilota donna italiana su una portaerei USNAVY)
- i "cacciatorpediniere" di ultima generazione della Imperial Navy of Japan finalmente sono stati modificati per l'involo degli F-35B (nella realtà sono portaerei leggere, classificate per motivi politici come cacciatorpediere)
- il Giappone ha ampliato l'ordine di F-35A (da produrre in loco da parte della "nostra" Mitsubishi) fino a 135 esemplari (un ordine di dimensioni enormi)
- Italia e Gran Bretagna si sono coalizzate per finalizzare il caccia di 6a generazione Tempest che sostituirà il Typhoon anglo-tedesco

La nostra marina ha appena ampliato la commessa di sottomarini tradizionali per le operazioni nel Mediterraneo (sono sostanzialmente U-Boote personalizzati in Italia) ma non mi stupirebbe se in futuro si pensasse a sottomarini oceanici a propulsione nucleare anche per noi.
Del resto in termini concreti non avremmo bisogno di avere in servizio 2-3 portaerei con capacità di proiezione di forza intercontinentale di costo unitario di 2-4 miliardi, come invece abbiamo.
Né di mandare a pattugliare i cieli del Baltico con i nostri F-35a come nella realtà stiamo facendo.

Monsieur Macron se ne faccia una ragione, dovrà abbozzare per essere invitato a tavola ma nel semplice ruolo di commensale, non di chef.
Ah, ma probabilmente sa già che al suo posto ci sarà il suo successore ...

Comunque sia, siamo nel 21° secolo e gli equilibri del mondo si decidono tra Shenzhen e Pearl Harbour, passando per Guam (fintanto che Tokyo si mantiene defilata per questioni che nulla hanno a che vedere con la politica).
L'Australia é solo un comparente.

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  • Amministratori

Non mi fanno piangere le sorti dell' Australia, quanto il terremoto nucleare che sta operando sulla NATO questa vicenda: dove, come hai scritto, ci sarà chi si adombrerà e chi se ne fotterà costituendo un principio di spaccamento.

Che è poi quello cui aspira la Cina.

Armamento o propulsione nucleare che sia, sempre di corsa al riarmo si tratta, con aerei, sottomarini e navi di superficie.

E non se ne vedeva una tale dall'inizio delle Guerra Fredda.

 

Altro che Coviddi

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  • Amministratori

Gli Imperi Centrali oggi sono Cina-Iran e Fanculistan.
Tutti gli altri - escluso il parco giochi di Kim Jong-Un - stanno dall'altro lato con la Russia che viene tenuta ai margini della partita come ai tempi dello Zar, salvo quando serve tirarlo dentro ... lo Zar.
Non c'è molta competizione ma tanta voglia di mostrare i muscoli.

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  • Amministratori

per scatenare la competizione basta poco, quando le superpotenze si lustrano i muscoli.

Basta un Trump che dichiari guerra alle importazioni di acciaio cinese, cose così...

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  • Amministratori
3 minuti fa, M&M ha scritto:

Veramente tutta questa roba qua la sta mettendo in mezzo Sleepy Joe :(

 

ma dai: è cominciato tutto due anni e mezzo fa: dopo l'insuccesso col coreano che voleva sculacciare, il ciuffettone ci si è messo a giocare e quello gli ha detto che i cinesi fanno la bua...: ed è partito l'embargo...

Biden lo sappiamo come funziona: bisogna lasciarlo scorrere dopo averlo usato

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  • Amministratori

"
È Joe Biden o Donald Trump? La domanda inizia a circolare con una certa insistenza nelle cancellerie europee e nei salotti che per molto tempo avevano dipinto il presidente democratico degli Stati Uniti come colui che avrebbe ricucito la frattura tra le due sponde dell’Atlantico. Perché le prime decisioni prese da Biden in politica estera non rappresentano affatto quella discontinuità che ci si aspettava dalla Casa Bianca sotto la nuova amministrazione. Certo, i detrattori di Trump hanno tirato un sospiro di sollievo rispetto a quella irruenza e mancanza di diplomazia tipica dell’ex tycoon. Ma salvate le forme, la sostanza sembra essere decisamente ben poco simile alle (rosee) aspettative di chi credeva che lo slogan “America is back” significasse un rinnovato spirito di cooperazione in Occidente."

"

L’alleanza annunciata nei giorni scorsi tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia segna inevitabilmente uno spartiacque. La tensione tra Parigi e Washington è evidente. E se Emmanuel Macron può certamente ritenersi lo sconfitto di questo accordo su tecnologie, intelligence e vendita di sottomarini (che cancella l’accordo siglato tra Parigi e Canberra dal valore di decine di miliardi), dall’altro lato è tutta l’Europa a domandarsi se in fondo non sia stata vittima di un abbaglio. Coloro che ritenevano fondamentale l’avvento di Biden per scongiurare un nuovo capitolo di “isolazionismo” trumpiano, si sono ritrovati di fronte un presidente che non solo ha concluso un accordo senza avvertire la Commissione europea (questo almeno quello che dicono da Bruxelles), ma senza nemmeno comprendere l’enorme perdita di denaro per l’industria di un alleato. Anzi, l’aver concluso un patto in cui il Regno Unito post-Brexit ha un ruolo fondamentale dimostra semmai l’assoluta centralità della special relationship anglo-americana rispetto a ipotetiche unità di intenti transatlantiche in chiave filo-europea.

Il messaggio arrivato da Canberra, Londra e Washington è stato chiarissimo. E se è vero che il governo Usa ha tenuto a ribadire la stretta relazione con la Francia, è chiaro a tutti che la proiezione nell’Indo-Pacifico degli Stati Uniti ha un significato soprattutto dell’Anglosfera. Dai Five Eyes (i Cinque occhi corrispondenti a Usa, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Regno Unito) ad Aukus (l’alleanza tripartita siglata questa settimana) l’immagine è quella di un’America che guarda a ovest e che non aspetta l’Europa. E l’Europa, che ha tentato di costruire una (debolissima) strategia per l’Indo-Pacifico, non solo si è mossa in ordine sparso seguendo proprio gli Stati Uniti, ma ha anche avuto la poco simpatica coincidenza di presentare i suoi piani il giorno dell’annuncio dell’asse tra Canberra, Londra e Washington. Ironia della sorte che forse conferma ancora una volta la debolezza di Bruxelles e dei singoli Paesi membri di fronte a una sfida così epocale come quella asiatica, e non solo Indo-Pacifica."

E' ovvio che di fronte a queste mosse l'Europa debba muoversi. E persino la Signora Vonderlaiden se n'è accorta. Anzi, financo Gentiloneci che, quando Baiden ha vinto le elezioni diceva di essersi abbracciato da se medesimo. Quindi adesso si parla di difesa comune europeide e inneggiano a SuperMario come comandante in capo.
Il che si tradurrà in un piano multimiliardario di riarmo europesco che sarà mediato con sindacati, associazioni di zona e mamme dei militari, ovviamente nel rispetto dei dettati green e carbon-free.

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  • Amministratori

Tutti gli ultimi ministri della difesa (tutti marcati PD) hanno dato ampio impulso ai programmi di rimodernamento delle FFAA.

L'ultimo è la partecipazione al programma per il caccia Tempest che è diventato di fatto anglo-italiano.
Ad inizio anno il finanziamento di 200 Centauro II e il rimodernamento di 100 Ariete in attesa del Leopard III cui parteciperemo certamente quando i tedeschi si saranno liberati della culona.

Ma tra MM e AMI abbiamo speso miliardi negli ultimi 10 anni. Chiedi a Profumo ;)

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  • Amministratori

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questa bambina fa invidia anche alla Royal Navy e per molti aspetti sta sullo stesso piano della USS America.

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  • Amministratori

"Oggi 26 febbraio 2021 è stato firmato a Roma il contratto tra l’Organizzazione Internazionale per gli Armamenti OCCAR (Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d’ARmement) e FINCANTIERI per la realizzazione di due nuovi sottomarini, più due in opzione, per la Marina militare denominati U212NFS (U212 Near Future Submarine).

Il programma di acquisizione vedrà il massiccio utilizzo di tecnologie ed eccellenze made in Italy e la partecipazione di grandi, medie e piccole imprese nazionali che saranno coinvolte sia nella fase di sviluppo che di fornitura di componentistica.
Il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, ha espresso soddisfazione per la firma del contratto ed ha commentato “Questo accordo, di strategica importanza, doterà la Marina militare e la sua componente sommergibili di mezzi altamente tecnologici in grado di eccellere nella dimensione subacquea e di svolgere, nell’attuale scenario geo-politico, un ruolo fondamentale per la salvaguardia degli interessi del Paese”.

Si tratta di un mezzo, quello subacqueo, in grado di permanere in mare per tempi anche molto prolungati e, grazie alla sua “invisibilità”, capace di raccogliere informazioni senza alterare l’ambiente e il soggetto osservato, operando anche in presenza di elevata minaccia, pronto ad agire qualora ce ne fosse la necessità, rappresentando lo strumento di deterrenza per eccellenza."

Valore del contratto 1.35 miliardi

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U212 NFS sarà dotato di sei tubi da 533 mm per siluri pesanti Black Shark e missili da crociera da attacco terrestre.

 

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  • Amministratori

...resta solo la missione da compiere, da tenere riservata e segreta agli altri, fossero anche alleati.

Come a Risiko...

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  • Amministratori
1 minuto fa, Max Aquila ha scritto:

...resta solo la missione da compiere, da tenere riservata e segreta agli altri, fossero anche alleati.

Come a Risiko...

Dimmi tu che c'entrano i nostri F35 per coprire l'uscita dell'aeroporto di Kaliningrad nell'ex Prussia Orientale. :marameo:
Un paio di U212 non potrebbero bloccare Suez o Gibilterra se servisse ? O il Golfo di Aden ? ;)

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  • Amministratori

tutto in meno di tre anni: un precipitare della situazione internazionale, dove l'asse USA UK (Brexit) non fa altro che pestare sull'altalena per fare volare via gli occupanti

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  • Amministratori

E magari lo hanno intraversato gli stessi che - l'altro ieri - hanno distrutto di notte una fabbrica di barconi clandestini vicino Tripoli.
"D'improvviso, nella notte, due boati ravvicinati senza preavviso. Tutto distrutto, nessun danni collaterale né morti".

Casualmente lo scorso 8 c.m.  il ministero ha concesso di armare i nostri Reaper, sinora ipocritamente utilizzati per scopi solo di sorveglianza.

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Siamo in guerra. Altro che coviddi.

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  • Nikonlander Veterano

Un'altra guerra fredda. I popoli del mondo sono più facili da governare quando se la fanno sotto per paura che qualcuno schiacci il bottone rosso.  Un film già visto. Però finisce bene: nessun carro armato invade l'Italia. Ma si fanno tanti affari, le economie non volano semplicemente aumentando il prezzo del caffè al bar a 1,50 euro.

(Farò finta di essere addolorato per i francesi, ma ancora ricordo i test nucleari di Mururoa e l'affondamento della Rainbow Warrior)

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  • Amministratori

Secondo me vedremo tanti vantaggi. Molte produzioni verranno riportate di qua e tanti investimenti produttivi miliardari - anche di tecnologia civile - ci affrancherà parzialmente dalla follia di aver delocalizzato tutto altrove, perfino in Albania, Moldavia, Romania, qualsiasi posto dove si possano non pagare gli operai.

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  • Nikonlander Veterano

Topic molto interessante.

Anche io ero convinto che "sottomarino nucleare" indicasse la propulsione più che l'armamento, grazie per la conferma.

La geopolitica mi ha sempre affascinato, pur intendendomene poco. Nikonland è anche questo :D

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  • Nikonlander Veterano
21 minuti fa, M&M ha scritto:

Secondo me vedremo tanti vantaggi. Molte produzioni verranno riportate di qua e tanti investimenti produttivi miliardari - anche di tecnologia civile - ci affrancherà parzialmente dalla follia di aver delocalizzato tutto altrove, perfino in Albania, Moldavia, Romania, qualsiasi posto dove si possano non pagare gli operai.

Globalizzazione l'avevano chiamata e i primi a rimanere fregati sono stati quelli che l'avevano inventata, gli americani. Rinsavire sarebbe meglio per tutti.

 

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  • Amministratori
1 ora fa, Gabriele Castelli ha scritto:

Topic molto interessante.

Anche io ero convinto che "sottomarino nucleare" indicasse la propulsione più che l'armamento, grazie per la conferma.

La geopolitica mi ha sempre affascinato, pur intendendomene poco. Nikonland è anche questo :D

Tanto se affonda poco importa la differenza

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  • Amministratori

Questo siamo gli occidentali: mentre perdiamo tempo a sottilizzare e sottolineare, ci sfugge il concetto principale che la commessa sia di sottomarini e non di barche da pesca d'altura. Meno male, va...!

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  • Amministratori
1 ora fa, effe ha scritto:

Un'altra guerra fredda. I popoli del mondo sono più facili da governare quando se la fanno sotto per paura che qualcuno schiacci il bottone rosso.  Un film già visto. Però finisce bene: nessun carro armato invade l'Italia. Ma si fanno tanti affari, le economie non volano semplicemente aumentando il prezzo del caffè al bar a 1,50 euro.

(Farò finta di essere addolorato per i francesi, ma ancora ricordo i test nucleari di Mururoa e l'affondamento della Rainbow Warrior)

Mururoa?

A sud di Malta, a poche miglia dalla costa più ricca di reperti preistorici di tutta Europa, si esercitavano al tiro a bersaglio (anche con armi non convenzionali) sull'isolotto disabitato di Filfla,(ora inavvicinabile per le scorie e i residuati inesplosi) in pieno Mediterraneo

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  • Amministratori
7 minuti fa, Gabriele Castelli ha scritto:

Il Kursk era affondato, ma non ricordo particolari questioni ambientali.

Non so se poi il relitto fu recuperato.

non te le verranno certo a raccontare. e di tutte le altre vicende simili, non solamente sovietiche.

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