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Audiofili, brutta razza


bergat

2.323 visite

 

Vi siete mai chiesti chi siamo effettivamente?

Audiofili, dirà qualcuno. Si fa presto a dire audiofili. Se avessimo un pensare comune, forse tante beghe attorno ad un forum non ci sarebbero. Ci sarebbero  ampie sedute d’ascolto a casa di ognuno e saremmo tutti una vera e propria comunità.

 

Dov’è il problema?

 

Il problema è che in effetti ognuno  di noi ha una propria mentalità un proprio carattere e quindi siamo in effetti tutti diversi . Quali sono quindi le caratteristiche più spiccate negli audiofili?

Proviamo a vedere quale sono gli stereotipi, che ci caratterizzano.

In effetti ognuno di noi non ha una singola caratteristica ma è un melting-pot di vari elementi, alcuni molto presenti, altri meno , altri assenti, ma … siamo fatti così.

 

Una prima categoria è indubbiamente qella degli ottimisti.

Sono quelli che hanno appreso qualche erudimento sull’hifi, o sono stati folgorati sulla strada di Damasco e hanno assemblato un impianto, non importa in che modo, non importa se ben suonante o meno, non importa se limitato , tanto per loro va benissimo. Non si accorgono spesso delle lacune, credono ad ogni cosa che venga loro detta da recensori, ogni cosa letta sulle riviste, sono come ho detto degli ottimisti inguaribili, creduloni, ma allo stesso tempo, negano anche la realtà più evidente, a meno che non gli venga certificata da qualcuno che loro considerano autorevole. Si offendono facilmente se si parla male o si discute solamente delle scelte che hanno finora condotto in campo audio.

 

Esistono poi gli iniziati.

L’iniziato è un audiofilo alle prime armi che giustamente cerca di migliorare la sua conoscenza e sa che la strada da percorrere è lunga e irta di difficoltà, ma ha iniziato il cammino e cerca appoggi per poter accrescere il bagaglio delle proprie conoscenze.

E’ il beniamino dei negozianti, ben disposti a levarsi molta merce invendibile dal magazzino. Ben presto però si tasformerà, il più delle volte in persona capace di ragionare con la propria testa e discernere le qualità dei vari componenti. Talvolta la volontà di crescere determina delle distorsioni, e la persona crede, in breve tempo, di sapere già tutto e non accetta che qualcuno gli possa fornire dei consigli.

 

I pastorali sono invece la categoria dispensatrice sempre di consigli sul buon suono, sul bel disco. Talvolta scoprono l’acqua calda e allora nessuno li ferma più. Sono coloro che dall’alto del loro sapere spesso forniscono le informazioni coerenti per una crescita, un miglioramento.  Come tutti i buon pastori, sono però malvisti, dai negozianti e dai distributori, perché dicono pane al pane e vino al vino, e non capiti da altri audiofili che molte volte provano invidia per loro e tavolta una puntina di odio. Sono generalmente audiofili con un’esperienza maturata sul campo e tetragoni del loro divenire.

 

Esistono poi i preoccupati. Sono coloro che al di la della loro esperienza sono in balia di pesececani e forze occulte. Sono sempre presi dal dubbio delle scelte. Cambiano continuamente la componentistica alla ricerca del Santo Graal. Fanno affari sballati, talvolta, e spesso, nei loro continui cambiamenti, come i gamberi, si muovono all’indietro. Incuranti, non si accorgono degli errori, presi come sono dalle loro manie di punte, bilancine, bluetack, pesi, mattoni, sostituzione di fusibili, vitine etc. La loro non è una fruizione coerente e organica dell’ascolto, quanto un parossismo maniacale che li porta a sonni agitati. Hanno sempre bisogno di una cerchia di persone che condivida quello per cui stanno operando, che li rassicuri continuamente delle scelte, che alla fin fine, non sono mai definitive. Diventano quindi le persone attente alle novità e sono spesso preda di magli fattucchiere e imbonitori alla Vanna Marchi. La loro domanda è : Ho fatto bene? I preoccupati però a causa della loro pazzia, sono alla fin fine soli nel mondo da loro costruito.

 

Gli arredatori sono invece quelli che si circondano di tube traps, daad, e ne fanno l’arredamento principale della stanza in cui hanno l’impianto. Sono anche quelli che con la storia che l’occhio vuole la sua parte, cercano di acquistare oggetti di arredamento che potrebbero figurare in una mostra di Kandiski o comunque in museo d’arte dadaista o cubista. Sono quelli che acquistano diffusori, degni di un museo degli orrori o ampli e lettori a forma di astronave spaziale, Luci lucette, valvole coll’unico scopo di colorazioni visive ambrate etc. Per loro non è importante il suono, quanto l’immagine, il design, il poter far vedere agli amici e conoscenti oggetti di cui loro ignorano la funzione. Sono generalmente persone danarose spesso con pochissima cultura audiofila che accendono molto raramente l’impianto. In una parola hanno più a cuore la forma che la sostanza.

 

Attigua a questa categoria vi è quella degli”io ce l’ho più grosso” .

Qualunque sia il vostro impianto, il loro è migliore, hanno gli altoparlanti migliori, gli ampli all’ultimo grido. Intendiamoci ne sono fermamente convinti ma vogliono che anche gli altri riconoscano questa loro superiorità. Se qualcuno osa mettere i dubbio il loro impianto, è indubbiamente un cretino, uno che non capisce niente, anche se a quel punto forse meditano quanche cambio di componenente. Se hanno una buona disponibilità economica, fanno felici i negozianti. Se le loro risorse sono bassine, invece si arroccano sulle loro posizioni e guai a dire che forse, lì in quel passaggio la tim…, perché in tal caso vi siete fatti un nemico.

 

Quella degli scenografi è una categoria molto ampia.

Tempo addietro, forse, si sono aperte delle scuole di scenografia e tutti o quasi vi ci sono iscritti. Sono quelli che danno un’importanza estrema alla scena, alla focalizzazioni. Sono perennemente alla ricerca del violino di quinta fila perduto, del battito del piede dell’orchestarle lì in quinta fila, il sesto da sinistra. Il loro tempo dedito all’ascolto viene quasi tutto consumato nello spostamento perenne dei diffusori, che generalmente sono piccoli e da stand, dal loro allontanamento dalla parete posteriore, dal calcolo della distanza tra i due diffusori, e da quella dalle pareti laterali. Questi audiofili sono completamente dimentichi di tutti gli altri parametri della riproduzione, non capendo che la scena e la focalizzazione è uno dei tanti parametri, ma non certo dei più importanti. E come dev’essere questa scena? Alta ampia ingigantita o diventare mezza bellezza?

 

Esistono poi gli Idraulici, ossessionati dal cambio dei cavi, dalle loro lunghezze, dalle loro foggie, dalle varie categorie, dalle vari attacchi, in ottone,argento, rame, diamante  e dalla portata musicale, dalla loro capacità e dalla loro strozzature, ops volevo dire capacità equalizzatrici. Sono le perle, i benefattori dei costruttori, essendo un cavo un oggetto a ricarico pressoccè tendente a infinito.

Gli audiofili appartenenti a questa categoria spesso dimenticano il valore del loro impianto e qualcuno arriva anche a spendere per i cavi più del 50% del valore dell’intero impianto.

 

Altra categoria è quella degli infreddoliti. Sono audiofili in cui l’ampli deve essere necessariamente in classe A, altrimenti sentono freddo Fanno scopa con i minimalisti rappresentati da audiofili, con il loro triodo a riscaldamento diretto senza controreazione, dall’enorme potenza di 1 watt al quale è collegato un singolo altoparlante, casomai senza il diffusore per non spoorcare il suono. La loro sorgente è generalmente costituita da un giradischi con spinta a mano e chiodo affilato per la raccolta dell’informazione allo stato nativo. Talvolta convertiti al digitale acquistano da un rigattiere cd player vecchi di 25 anni a cui fanno togliere all’interno condensatori e molti altri componenti, perché così il suono possa essere più naturale, e poi perché credono che l’invenzione del condensatore sia un’invenzione perniciosa, che va bandita dal mondo dell’elettronica.

 

Sono personaggi pericolosi di cui diffidare, nel caso vi imbatteste in una trattativa di acquisto di qualcuno dei loro oggetti. Potreste comprare senza saperlo di veri e propri killer  per il vostro impianto.

 

L’ultima categoria, non molto rappresentata per fortuna è quella degli integralisti presuntuosi.

Sono audiofili caratterizzati da un loro credo o dogma che dirsi voglia.

Quelli in cui o solo valvole o niente, quelli del non oversampling o niente, quelli che necessariamente il disco anche arato suona meglio di un Sacd, quelli che la potenza è eccessiva, quelli in cui esiste solo un marchio, quelli il cui confronto con la realtà è un optional, tanto quello che è registrato non è veritiero.

Sono insomma quelli destinati ad invecchiare precocemente, che non si pongono con il gusto di recepire le novità,  aperti a un confronto leale con gli altri che condividono il medesimo hobby,  vecchi  insomma, come le loro idee integraliste e di presunzione.

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16 Commenti


Commenti Raccomandati

  • Amministratori

Io invece sono un musicofilo. Per me la musica é ragione di vita, non un hobby ...

... per me la musica in casa si deve poter sentire come in sala da concerto ma é della musica che mi piace parlare, non dell'impianto di riproduzione.

  • Eccellente, grazie ! 1
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  • Nikonlander Veterano
9 minuti fa, Mauro Maratta dice:

Io invece sono un musicofilo. Per me la musica é ragione di vita, non un hobby ...

Bergat..    te la sei cercata... di categorie ve ne sono altre...  anche se è pur vero quanto hai scritto..  

Modificato da Roby C
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  • Nikonlander Veterano

Potremmo anche aggiungere:

 

Le fasi temporali dell'audiofilo

 

1) amante della musica ma non capisce un tubo                                                  (ignoranza)
2) acquisto del primo impianto (che fa schifo)                                                   (entusiasmo)
3) interesse per acquisto software (CD/dischi/SACD)                                   (acculturamento)
4) qualcosa non va, altri impianti suonano meglio, cambiare qualcosa               (disperazione)
5) acquisto forsennato di apparecchiature credendo di migliorare                               (pazzia)
6) conoscenza tecniche, mercato e limiti del proprio impianto              (accrescimento tecnico)
7) acquisti oculati in funzione del meglio rispetto alle possibilità economiche            (maturità)
8) pace dei sensi.                                                                                              (qiescenza)

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  • Nikonlander Veterano

già sull'ottavo punto.. andiamo benino..   prosegui..

il mio baraccone è di fatto là, spento.. anzi, con i cavi completamente scollegati e messi dietro in un sacchetto poi, per eccedere con la cattiveria ho chiuso la parte posteriore con un pezzo adeguato di masonite.. la polvere entra meno.. ma entra la maledetta..

il braccio ad s del Pioneer ogni tanto mi pare si muova di moto suo.. ma io..

 

resisto..

 

le casse, sono un ottimo sistema per appoggiarvi sopra i...

libri..

parte dei vinile li ho impacchettati e .. portati nel box, una serie di Ludovico Van.. li ho regalati..   

pochi giorni orsono è deceduto Svampa, che magari tu dirai: orrore.. quella è robaccia..  così ho comperato la serie commemorativa di tre Cd e..

 

marcati Sonny Music...       Sony, stupidotto..  sbaglio anca a scrivere...  sono vabbè vado a nanna...  

 

alla prossima..

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  • Nikonlander Veterano

Principalmente ho passione per la musica e per il jazz in particolare. Il mio impianto è fermo al 1992 (e non necessita di alcun aggiornamento). D'altro canto un impianto migliore mi consentirebbe di godere al meglio dei difetti di registrazione di un live di Charlie Parker :marameo:

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  • Nikonlander Veterano
10 ore fa, Roby C dice:

già sull'ottavo punto.. andiamo benino..   prosegui..

il mio baraccone è di fatto là, spento.. anzi, con i cavi completamente scollegati e messi dietro in un sacchetto poi, per eccedere con la cattiveria ho chiuso la parte posteriore con un pezzo adeguato di masonite.. la polvere entra meno.. ma entra la maledetta..

il braccio ad s del Pioneer ogni tanto mi pare si muova di moto suo.. ma io..

 

resisto..

 

le casse, sono un ottimo sistema per appoggiarvi sopra i...

libri..

parte dei vinile li ho impacchettati e .. portati nel box, una serie di Ludovico Van.. li ho regalati..   

pochi giorni orsono è deceduto Svampa, che magari tu dirai: orrore.. quella è robaccia..  così ho comperato la serie commemorativa di tre Cd e..

 

marcati Sonny Music...       Sony, stupidotto..  sbaglio anca a scrivere...  sono vabbè vado a nanna...  

 

alla prossima..

Rinunciatario  oramai Roby? per me come per Mauro, la musica  è vita

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  • Nikonlander Veterano
13 minuti fa, effe dice:

Principalmente ho passione per la musica e per il jazz in particolare. Il mio impianto è fermo al 1992 (e non necessita di alcun aggiornamento). D'altro canto un impianto migliore mi consentirebbe di godere al meglio dei difetti di registrazione di un live di Charlie Parker :marameo:

Rappresenti quindi l'ottava fase :signorsi:

Modificato da bergat
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  • Nikonlander Veterano

Ascolto tantissima musica, ma per me l'impianto hifi è solo uno strumento nella catena che va dall'interprete fino a me, mai il fine. Non sono mai entrato nelle beghe tra audiofili :marameo:

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  • Nikonlander Veterano
1 ora fa, bergat dice:

Rinunciatario  oramai Roby? per me come per Mauro, la musica  è vita

Un pochino... ma quando capita..   ( meglio, quando sono costretto...  ascolto la musica da CD, si lo so.. non è un gran che.. ma anche ..  stop, mi fermo qui ) ad esempio, non molto tempo fa, sono stato obbligato per una decina di giorni o poco più a: non leggere, non guardare la tivvù, la macchina fotografica... peggio di andar di notte.. e allora che fare?  mi sono riascoltato di fatto tutto il repertorio di Gaber e quello di Daolio.. poi per mia fortuna la cosa si è fermata..

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  • Amministratori
6 ore fa, effe dice:

Principalmente ho passione per la musica e per il jazz in particolare. Il mio impianto è fermo al 1992 (e non necessita di alcun aggiornamento). D'altro canto un impianto migliore mi consentirebbe di godere al meglio dei difetti di registrazione di un live di Charlie Parker :marameo:

Un impianto audio del 1992 è allineato con la Nikon F90.
Tu naturalmente scatti ancora comunemente con la F90, vero ? :lehoprese:

Hai provato mai ad ascoltare il quintetto Parker-Mingus-Powell-Gillespie-Roach (Jazz At Massey Hall) rimasterizzati a 192/24 ?

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  • Nikonlander Veterano

Li ho ascoltati, certo che sì. Un ottimo lavoro di incerottamento sonoro e ci puoi scommettere che non si poteva fare di meglio. Diamine, oggi per ottenere il suono di quel sax sarebbe sufficiente attaccarci un crunch della Boss :P

Insomma, Charlie Parker è Charlie Parker e i microfoni del 1953 sono microfoni del 1953. Scherzi a parte un ottimo lavoro e le tracce sono state ripulite a dovere, ma la distorsione è stata solo minimamente limata. E se hai un buon impianto la senti meglio, sicuro.

(No, la F90 no... argh...:lehoprese:)

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  • Amministratori

Ecco ... ma tu lo stai ascoltando con la F90.
Io con un convertitore in classe A a discreti (moduli R2R), pre in Classe A con controllo del volume digitale a discreti (no potenziometro). Finale in classe A ad alta corrente.
I miei due dipoli alti 200 cm con 2 woofer da 15 pollici l'uno e due medi a 6.5 pollici l'uno (in vetro) + tweeter a nastro.

Untitled-1.thumb.jpg.1ae50ecbecc8f80190264f370be55dd2.jpg

Insomma, l'impianto non deve essere al primo posto - prima la musica - ma nemmeno  può essere vecchio di 25 anni e pensare che non li dimostri :mano:

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  • Nikonlander Veterano

Beh, c'è da rimanere di sasso :o Questo ti collocherebbe tra i talebani dell'hifi (categoria al momento assente) . Devo dire che la cosa più tecnologica che possiedo (musicalmente parlando) è l'uscita digitale a fibra ottica dal lettore CD che non uso (appunto 1992). Devo dire che sono comunque curioso. Ho sentito diversi impianti esoterici di ottima qualità ma il tuo mi incuriosisce molto deve essere un piacere...:)

Modificato da effe
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  • Amministratori
5 minuti fa, effe dice:

Beh, c'è da rimanere di sasso :o Questo ti collocherebbe tra i talebani dell'hifi (categoria al momento assente)i . Devo dire che la cosa più tecnologica che possiedo (musicalmente parlando) è l'uscita digitale a fibra ottica dal lettore CD che non uso (appunto 1992). Devo dire che sono comunque curioso. Ho sentito diversi impianti esoterici di ottima qualità ma il tuo mi incuriosisce molto deve essere un piacere...:)

Vale però lo stesso discorso delle fotocamere digitali - visto che qui siamo su Nikonland - per me hanno un senso che siano l'ultimo grido, solo perchè le uso al massimo, non perchè devono esserlo e basta.
Quindi l'impianto audio (anzi, gli impianti ..., perchè quello grosso è di sotto !) per me sono solo strumenti per ascoltare musica, non qualche cosa da sfoggiare al posto della collezione di francobolli o di farfalle.
Fotocamere e obiettivi - quelli che mi servono, adeguati alle mie necessità - perchè ci faccio centinaia di migliaia di scatti. Non per tenerli nella teca.

Con i miei amici - musicisti - io parlo di musica, non di apparecchiature o di strumenti.
Con i miei amici - fotografi - io parlo di fotografia e di come ottenere migliori risultati con la luce (e il soggetto) giusto. Loro, nella maggior parte dei casi, mi parlano di prezzi, di apparecchi, di menate del genere ...

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