Jack Horner e il Dino-pollo.
Che ne direste di andare dal macellaio, o al supermercato e trovare una freschissima ala di ... Dinosauro, no di Pollo, no... insomma di... una cosa a metà?
Tranquilli, non è possibile, almeno per ora.
Ma qualcuno ci ha realmente provato, a riportare in vita i Dinosauri, ma non alla Jurassic Park, con il DNA fossile, in un modo ancora più insolito, ma per ora lascio la suspence.
Questo qualcuno è Jack Horner.
Jack Horner, classe 1946 è un paleontologo americano piuttosto famoso nell' ambiente, ma anche fuori. Foto da Wikimedia Commons.
La prima notorietà l'ebbe per un colpo di fortuna, se così si può dire, in realtà la fortuna va incontro alle persone che se la meritano. Fu il primo a scoprire dei nidi di un nuovo (per allora) dinosauro, che chiamò Maiasaura (buona madre), nidi raggruppati in colonie, come fanno certi uccelli ad esempio le Sule, erano nidi con uova fossili contenenti embrioni fossilizzati e resti di giovani troppo grossi per essere ancora dei nidiacei. Erano le prime prove che i Dinosauri avevano un comportamento sociale e si occupavano dei piccoli come i loro parenti Uccelli.
Ricostruzione di un uovo di Maiasaura con l'embrione che emerge.
Un'altra sua teoria che fece molto scalpore riguarda il Tyrannosaurus rex, Horner sostenne che un Tyrannosaurus adulto era troppo lento per essere un attivo predatore, per cui doveva nutrirsi solamente di carogne. Ci furono feroci discussioni pro e contro e ancora adesso ci sono strascichi ma la maggior parte (me compreso) non è d'accordo. Ma non andiamo fuori tema.
Predatore o mangiatore di carogne? La soluzione ce l'aveva già Calvin, qui sotto:
In ogni caso la faccenda fece scalpore e Horner fu il consulente scientifico di alcuni Jurassic Park.
Ma torniamo al Dinopollo. Horner lavorò col suo team sul DNA fossile, ma concluse che era troppo frammentario, mal conservato e raro perchè ci si potesse fare qualcosa. Poi, l'illuminazione. Gli Uccelli sono Dinosauri, gli unici viventi, per cui nel loro DNA ci potrebbero essere (e in effetti ci sono) dei geni inespressi per i caratteri da dinosauro che gli uccelli hanno perso. Come noi abbiamo, bloccati, i geni per la coda (se uno è esperto di Genetica perdoni il mio linguaggio impreciso, ma è per far capire) così gli uccelli hanno ancora dei geni da Dinosauro. Qualche volta si rivelano anche:
Il pulcino dell'uccello tropicale Hoatzin ha ancora dita artigliate sulla mano che gli servono per aggrapparsi mentre si sposta fra i rami delle mangrovie. Poi l'adulto le perde.
Pulcino di Hoatzin. Sotto l'adulto.
Horner, con un team di specialisti, si mise a cercare questi geni bloccati nei polli e li trovò, geni per i denti, per la coda e per gli artigli sulle "braccia".
Scrisse un libro: "Come costruire un Dinosauro" in cui delineava la sua strategia.
Trovarli è una cosa, "svegliarli" è un'altra. L'ho sentito quando è venuto a fare un ciclo di conferenze in Italia. Era riuscito ad attivare i geni di coda e denti in modo che cominciassero ad esprimersi in embrioni di pollo, ma gli embrioni non arrivavano a termine. Quando ho raccontato questa cosa in una radiointervista il conduttore ha sussurrato "meno male".
Avremo il Dinopollo prima o poi?
Niente dinopollo (per ora?).
Penso proprio di no, Horner è andato in pensione, e sembra non ci sia interesse a continuare. In ogni caso è molto probabile che le complicazioni sarebbero troppe per essere un progetto realizzabile.
Meno male, lo dico anch'io, una gallina che morde non è simpatica.
Prima che pensiate che i paleontologi siano dei pazzi (un po' sì, ma non troppo ), ed anche chi ha finanziato Horner, la ricaduta di questi studi, ha spiegato Horner, potrebbe esserci stata in campo medico, un contributo sul capire il meccanismo per sbloccare geni importanti potrebbe essere utile ad esempio per contrastare malformazioni ereditarie. Quien sabe?
Il vostro affezionato naturalista.
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