Magro (macro) bottino sul Ticino
Settimana scorsa sono tornato dopo un bel po' di tempo sulle rive del Ticino a Motta Visconti.
Il luogo è piuttosto frequentato, ma confidavo che nella settimana di Ferragosto ci sarebbe stata meno gente del solito. Su questo avevo ragione.
Il posto offre scorci suggestivi, almeno per me che amo il genere:
Il motivo principale però era cercare dei soggetti interessanti per la macrofotografia. Ahimè non è andata molto bene.
Penso i motivi siano due: il primo è una effettiva scarsità di animali, veramente poca diversità, non so perchè. Il secondo motivo è che sono diventato più esigente: buona parte di quel che c'era l'avevo già fotografato e lo avrei rifotografato solo se fosse stato possibile fare meglio di quanto già fatto, invece nessuna occasione particolare. Di nuovo appunto, quasi nulla.
Per cui sono tornato a casa con tre foto nella sufficienza:
Una farfalla in controluce (devo ancora indentificarla, se qualcuno mi da' una mano sono grato...)
Una femmina di Orthetrum albistylum che mangia una mini cavalletta (almeno quello mi sembra).
Per finire non certo una novità, ma l'Argiope bruennichi è un soggetto non facile,sia per i luoghi che sceglie per tessere la tela (roveti, quindi sfondi quasi sempre pesantemente chiazzati) che per il grosso addome quasi sempre su un piano di messa a fuoco diverso dal resto del corpo (e se c'è appena un alito di brezza ti scordi lo stacking). In più si vedeva bene lo "stabilimentum" la "firma" a zig zag che questi ragni fanno sulla loro tela per motivi ignoti (qualcuno sostiene che è un avviso, un po' come le sagome sui vetri, per evitare che cose troppo grosse per essere impigliate, la sfondino volandoci attraverso , ma non ci sono prove). In ogni caso è una tela interessante, unita all'addome vivace (gli Inglesi la chiamano Wasp Spider cioè Ragno Vespa) e ad una luce favorevole mi sembrava che il tutto meritasse una fotografia.
Poca roba quindi, ma una passeggiata comunque rilassante tra il bosco ed il fiume. Bisogna sapersi accontentare.
Tutte le foto scattate con Nikon Z Fc 300mm f4 Pf e TC 14 EIII, con treppiede e nel caso della libellula e del ragno, flash SB 400.
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