Raccolta nel tempo di istantannee di matrimoni altrui. Situazioni prese al volo, senza mediazioni, dove gli “intrusi” sono pure loro protagonisti.
1 Edimburgo
2 Edimburgo
3 Caorle
4 Caorle
5 Creta
6 Creta
7 Creta
8 Creta
9 Creta
10 Camogli
9
11 Camogli
12 Rocca Calascio
Ogni tanto sento “il bisogno” del silenzio. Non so da che cosa sia generata questa cosa: sarà la città caotica, il parossismo con cui in genere si vive o, semplicemente, la necessità di mettersi in ascolto. La natura , un bosco, la montagna o il mare fuori stagione (quando?….) sono delle possibilità che però prevedono un minimo di programmazione: dove? c’è traffico? non troppo lontano (di solito faccio un cerchio col comparso), ci sarà la ressa? Una serie di variabili da considerare per sfugg
Nell’ambito del Castello Festival che si svolge a Padova, il programma di quest’anno propone tra l’altro un interessante concerto in prima nazionale dal nome “ Tre fenomeni. Piovani - Vivaldi: i Concerti della natura”
(https://www.castellofestival.it/eventi/2023-07-12-nicola-piovani-giuliano-carella-massimo-mercelli-solisti-veneti/)
con la partecipazione del flautista Massimo Mercelli e dei Solisti Veneti diretti sia dal loro direttore Giuliano Carella (per le musiche vivaldiane) ch
E’ una regione molto conosciuta, ma ciascuno ne ha una impressione diversa a seconda delle proprie sensibilità. ll mare, grande protagonista, le testimonianze di antichi insediamenti, i paesi vicini, si mescolano offrendo ai visitatori molteplici sensazioni. Vi propongo le mie attrverso le immagini che ho scelto.
Sono 64. Prendetevi del tempo e lasciate correre i pensieri.
Incominciamo dal viaggio, giusto per entrare nel clima.
# 1
in avvicinamento
r
Eh si.. Rincorso per tanto tempo perchè volevo fotografarlo “al naturale”, nel suo ambiente non in una oasi in capanno. Le foto sarebbero state indubbiamente migliori: il soggetto più vicino, sfondi migliori, stacco dell’ambiente circostante, molta meno fatica. Il soggetto è stato stra-fotografato in ogni dove. Se si guardano le foto del martin pescatore presenti in rete si rimane sicuramente a bocca aperta per la loro bellezza, spesso però costruita. Naturalmente questo non è un connotato pe
Una beve premessa. Mi sono avvicinato alla fotografia naturalistica recentemente. Un genere che mi ha sempre affascinato ma che per varie ragioni non ho praticato se non negli ultimi tempi. Non vanto quindi nessuna lunga esperienza e quello che descrivo più avanti è solo il racconto di una mia emozione condita da qualche personalissima riflessione. Come ha detto qualcuno ( Alberto Salvetti se non sbaglio), la fotografia naturalistica è un genere che porta a cocenti delusioni e a qualche soddisf
Il parco di Villa Bolasco, ora di proprietà dell’Università di Padova, (https://www.villaparcobolasco.it/ per eventuali approfondimenti e da cui ho riportato le notizie storiche) è situato a Castelfranco. Oltre ad essere un sito interessante per le specie botaniche presenti, comprende l’omonima Villa (1852/65) fatta costruire dal conte Revedin su progetto dell’architetto veneziano Giambattista Meduna, diventata poi Rinaldi e infine Bolasco Piccinelli, da cui il parco prende appunto il nome
Quest’anno, complicato per tanti aspetti, avevo voglia di tranquillità, solitudine e contatto con la natura. Ho scelto questa terra a me sconosciuta e devo dire che ho centrato in pieno le mie aspettative: borghi silenziosi, paesaggi per me inconsueti, contatto con gli animali. Pochi giorni, fortunati e piacevoli. Da tenere in serbo come una ricchezza interiore.
Ho suddiviso idealmente il viaggio in due filoni, esposti separati per comodità, che comunque fanno parte di un insieme indi
Sono sempre stato interessato alle persone e al loro ambiente. Ho riesumato questi vecchi scatti su pellicola (FP 4, Pan F, Tri Max) del periodo 1983- 1987 eseguiti a più riprese prevalentemente in Lucania. Sembra un racconto di altri tempi. Ogni tanto voltarsi indietro serve per guardare meglio in avanti.
Genzano di Lucania - processione, agosto 1983
# 01
# 02
# 03
# 04
# 05
# 06
L’inverno sa regalare panorami tersi e colori inattesi. Ma cosa succede nel regno delle nebbie? Avendolo a disposizione nelle vicinanze, con un po’ di fortuna ho voluto immergermi per un giorno in una atmosfera “dell’altro mondo” dove i contorni sfumano, le cose ti appaiono solo quando ti avvicini e il silenzio regna sovrano. Gli animali che popolano questo ambiente sono quelli che grosso modo trovi anche un altre stagioni: mi sono sfrecciati ad un paio di metri due velocissimi martini; a sett
Un giorno d’autunno in questa affascinante cittadina di 180 k abitanti. Pur sotto una cappa di nuvole grige e conseguente luce pessima riesce comunque ad esprimere una atmosfera particolare: mi pare di entrare in un altro mondo. Una visita fugace alla città che meriterebbe, invece, qualche giorno di attenzione. Ma si fa il possibile con quello che si ha.
# 1 veduta dal fiume Salzach, entrando nella città vecchia
# 2 e dall’alto della rocca Mönchsberg
#
Ed ecco la parte finale di questo viaggio in Scozia, quella inerente all’isola di Skye, celebrata in ogni modo e immortalata da molti nelle prospettive più caratteristiche. Per me era la prima volta e se la prima impressione è quella che vale, direi che è stata una esperienza più che appagante.
# 1 la prima meta, prima di arrivare a Skye, è il castello di Dunrobin, nel Sutherland (Higlands) che sembra proprio quello delle favole...
# 2
# 3 segui
L’arcipelago è ricco di insediamenti umani molto antichi: segno di una terra che ha radici antiche. E’ un paesaggio intimo dove ho trovato una atmosfera che non avevo mai vissuto prima. Col poco tempo a disposizione ci si è dovuti accontentare della parte sud tra Kirkwall e Stromness, ma è cerrto che ci si ritorna. Protagonista sempre la luce, con qualche difficoltà per la scelta.
(aprite le foto)
# 1 Verso le Orcadi
# 2 passate le Churcill Barrier constuite dai prigi
Come anticipato nella prima parte, la seconda (di 4) è relativa allo spostamentio da Edimburgo costeggiando la parte orientale e successivamente verso l’interno secondo l’itinerario riportato sotto, giusto per avere un’idea. Il carattere del viaggio muta sostanzialmente: il severo e misterioso paesaggio urbano lascia spazio ai colori, il caos del traffico cittadino alla quiete. Il verde ( e che verde) accostato all’azzurro sono una felicità per gli occhi e sembra di entrare in un altro mondo
Molti sono già stati in questi luoghi. Ognuno li vede filtrati dalla sua sensibilità, dai suoi interessi, dalle sue inclinazioni. Quella che segue è mia personale visione. Ogni latitudine ha una sua luce particolare e quella di questi luoghi mi ha lasciato una traccia profonda trestimoniata da un percorso in 4 tappe. La prima si riferisce a Edimburgo. la seconda ai suoi dintorni, la terza è dedicata alle isole Orcadi, la quarta all’isola di Skye. Buona visione.
(P.S. Per questioni di spazi
Bad Gastein è un noto centro turistico situato a ridosso degli Alti Tauri nella regione saliburghese, celebre per i suoi stabilimenti termali e per gli sport invernali.
I primi insediamenti risalgono a circa 2000 anni fa, colonizzata dai Romani e successivamente dai Celti, la valle era un luogo di transito delle merci; ma è a partire dal XVII secolo che diventa meta dell’aristocrazia europea. Frequentato da Otto von Bismarck, da Guglielmo di Prussia e Francesco I° con sua moglie Elis
Oggi 6 maggio 2019 c’è il sole. Ma ieri, 5 maggio, sull’altopiano di Asiago la situazione era questa:
salendo per il Costo verso Asiago
e poi passato Gallio sulla strada verso Campo Mulo:
gli alberi con le foglie appena spuntate carichi di neve
rendono il paesaggio insolito e quasi irreale
mentre la luce cambia diventando più cupa man mano che si sale
Resto a guardare in mezz
Non saprei dire perché questa città mi piace e ci torno sempre volentieri. Sarà perchè da piccino (forse avevo 4 o 5 anni) ci andammo in treno con i miei, oppure perché è così urbanisticamente monumentale ma se ti sposti di poco sembra il retrobottega di un negozio del centro. O ancora la cadenza del dialetto o il fatto di essere vicino al confine di un mondo totalmente diverso dal nostro fino a qualche decennio fa. La città si arrampica dal litorale alla montagna aspra che le sta alle spalle; s