Non succede di frequente che uno zoom a baionetta universale, pur se di un range focale così particolare, resista in listino per tanto tempo, eppure è questo il caso di questo
Sigma DC (APS-C) del 2010
che ci ha sollecitamente messo a disposizione dietro nostra richiesta, conseguente alla panoramica su queste focali estreme che stiamo portando a compimento su Nikonland ed anche...sott'acqua, dove questo ultrawide zoom verrà portato, in forza della sua consolidata fama idrofotogenica.
In effetti questo zoom all'epoca della sua presentazione, nel 2010, fu davvero il primo ultrawide per APS-C di questa ampiezza di angolo di campo (da 122° ad 84° corrispondenti su formato pieno ad un 12-24mm) e 24cm di minima maf, per eliminare sulle DSLR del formato cui è dedicato, ogni residua velleità di richiesta di grandangolari estremi.
Dotato di schema da 15 elementi in 11 gruppi, dei quali due lenti asferiche di grande curvatura, ben quattro FLD a bassa dispersione (equivalente alla fluorite) ed una SLD ibrida/asferica, per correggere distorsione ed astigmatismo, pur non facendo parte della categoria di eccellenza del tempo (Sigma EX) non poteva certo dirsi un obiettivo di fattura economica e niente nella sua costruzione, ancora oggi, parla di questo: 555 grammi di peso e 7,5cm di diametro per 10 di lunghezza.
Paraluce incorporato su cui innestare il tappo a calotta,
due ghiere ben zigrinate, praticamente identiche, per messa a fuoco manuale e zoomata, serigrafie bianche, piuttosto ...cagionevoli di graffio e scolorimenti nel tempo, ma efficaci in lettura.
baionetta di metallo ben lucidato, motore ultrasonico HSM, molto efficiente e silenzioso, unico tasto di comando, quello di commutazione AF/MF
orgogliosamente "Made in Japan" un must, questo, per Sigma, da sempre.
Come siamo soliti osservare, uno zoom ultragrandangolare spinge l'utilizzatore a servirsi quasi prevalentemente della focale estrema a maggiore angolo di campo ed anche in questo test non si fa eccezione alla regola,
nonostante ad ogni focale del range in questione un soggetto semplice come quello in oggetto non può che essere caratterizzato in maniera sempre interessante, privilegiando via via l'elemento su cui si accentra l'attenzione dal quadro complessivo, per gradi, verso la parte in maggiore rilevo rispetto al conteso: è questo l'aspetto più bello dei widezoom !
Per quanto, tornando indietro in zoomata, nulla si perda rispetto alla visione offerta al limite superiore
Come appare ben chiaramente, il Sigma 8-16/4,5-5,6 è obiettivo da far lavorare a diaframmi medi e chiusi, parliamo prevalentemente di f/8 - 11 - 16, non tanto per gli inevitabili, impercettibili cali di rendimento a tutta apertura...
quanto per l'impossibilità a queste focali, di poter valutare uno stacco netto tra TA e i diaframmi prima indicati...
ed invece manifesta sempre ed ...a gran voce, l'esigenza di esprimersi in luce brillante e definita,
mancandogli elementi di luce propria sulle lenti anteriori, piuttosto neutrali,
rispetto le tendenze correnti di personalismo, offerte dalle realizzazioni più recenti nella linea Sigma Contemporary: questo Sigma, per rendere al meglio, deve esser messo a suo agio
Non lo spaventa più di tanto il controluce diretto...
se solamente si abbia l'accortezza di guardare in mirino che l'eccesso di illuminazione non superi le capacità relative di "riparo" offerte dal piccolo paraluce incorporato...
a pena di...
Anche nella luce attenuata pomeridiana tende ad assopirsi, fino a quando non gli si trovino elementi di contrasto cromatico o strutturale
e in situazioni ancora più funeste di luminosità, all'opposto, la sua neutralità consente di lavorare in postproduzione ad eliminare le magagne da trasmissione luminosa, che affliggerebbero in pari condizioni qualsiasi obiettivo anche dallo schema ottico di maggior caratura (crop enorme)
Chiaramente a suo agio in condizioni propizie, dove fa valere le sue qualità di zoom dalla linearità di comportamento omogenea e dalla distorsione a barilotto ad 8mm se pur evidente certamente da aspettarsi su di un obiettivo di questa categoria di prezzo (attorno ai 700 euro)
ben contrastato, sempre avendo l'accortezza di diaframmare almeno ad f/8
spettacolare anche in orientamento verticale,
dove la distorsione occupa spazi percettivamente meno considerati.
anche in composizioni di immagini da realizzarsi senza eccessiva organizzazione materiale, semplicemente scattando un numero considerevole di scatti per occupare tutte le aree da riscomporre in stitching di postproduzione, nell'immagine seguente, ben 53 su tre diverse linee (sopra e sotto il centro immagine) ad f/8
In quest'altra immagine, una proiezione di un anello da 360° di ripresa con 55 immagini sulla stessa linea, a 10 mm f/11
rispetto l'immagine originaria
Se ben livellato, rispetto l'orizzonte e ad adeguata distanza, la distorsione fisiologica di un 12mm-eq non disturba più di tanto,
mentre avvicinando l'inquadratura, dallo stesso punto di ripresa, zoomando fino a 16mm....
la situazione peggiora giusto per la minore disponibilità di angolo di campo, che accentua l'attenzione sulle aree periferiche dell'immagine, invece che sul complessivo come nell'esempio precedente.
Ancora, il controllo dei flares in controluce diretto è abbastanza semplice...
basta ricordarsi di fare attenzione...
Approfittando di tutto questo blu che sembra piacere così tanto alle lenti asferiche ed a bassa dispersione di questo zoom Sigma della passata generazione, abbiamo ascoltato le voci dei Nikonlander che già da tempo lo utilizzano con grande abilità ed esperienza anche sott'acqua
e lo abbiamo affidato alle cure di Santo Tirnetta, campione italiano di Safari Fotosub, per osservarne le proprietà in questa condizione di utilizzo
(certamente non predeterminata nella sua progettazione)
e ascoltarne, quindi, il parere:
Lo abbiamo usato con Nikon D7100 e Custodia Easydive LEO 3 minidome da 4,5
Configurazione Su D7200 e custodia Isotta Dome Port Oblò Sferico 6'' Cristallo senza paraluce.
In entrambi i casi abbiamo tolto il paraluce degli oblò per evitare qualsiasi vignettatura.
con Nikon D 7200 e Nikon D7100 due Nikon SB 900 in custodia flash Isotta.
Facilmente lo abbiamo adattato alle nostre custodia Isotta, ci mancava l’anello zoom adeguato per questo obiettivo, abbiamo quindi deciso di usarlo in una immersione a focale 8mm e nell’altra a una focale intermedia a 13mm.
Nikon D 7100 Scafandro Easydive LEO 3 Iso 200 focale 8mm 1/100 sec f18
Nikon D 7100 Scafandro Easydive LEO 3 Iso 200 focale 8mm 1/100 sec f18
Nikon D 7100 Scafandro Easydive LEO 3 Iso 200 focale 8mm 1/50 sec f16
Nikon D 7200 Scafandro Isotta Iso 250 focale 13mm 1/25 sec f13
Nikon D 7200 Scafandro Isotta Iso 250 focale 13mm 1/125 sec f13
Nikon D 7200 Scafandro Isotta Iso 250 focale 13mm 1/125 sec f11
Nikon D 7200 Scafandro Isotta Iso 250 focale 13mm 1/250 sec f25
(Doppia esposizione on camera)
Pro
Angolo estremo, nitidezza altissima ed omogenea, colori (soprattutto come restituisce il cielo) belli, intensi ma realistici. Pur con effetto wide estremo la distorsione è ben contenuta. Messa a fuoco veloce e silenziosa. Costruzione che comunica un senso di solidità.
Contro
Poco luminoso, flare
Dire che siano state solamente la pazienza e la perseveranza di Santo Tirnetta e Giovanni Ombrello, (che hanno realizzato questo reportage subacqueo con il Sigma 8-16 DC) a consentirci con il meteo di questo febbraio-marzo 2018 di poter vedere, con i limiti di un mare non ancora abbastanza calmo da essere cristallino come sarebbe potuto essere, è certo dire poco, ma l'esperienza così condotta aggiunge un tassello in più alle specifiche dell'obiettivo, il quale sembra prestarsi mirabilmente agli scopi di questo genere fotografico, giusta l'esigenza in fotosub di chiudere il diaframma piuttosto che il contrario, mettendo quindi nettamente in secondo piano quello che può essere l'aspetto meno allettante di questo zoom, quello della massima luminosità disponibile.
Come già detto è obiettivo più votato alla luce brillante, anche in uso terrestre, dove in assenza di contrasto luminoso...
...deve essere il contrasto cromatico a risvegliare l'attenzione dell'utilizzatore
o, quantomeno, la composizione
Ed in fin dei conti è questo il mio 8/16-pensiero:
pregi:
- compostezza cromatica, neutralità
- bassa distorsione anche alla focale minore
- gamma di focali utile dall'ultra al wide
- compattezza, peso
- costruzione
- prezzo
difetti:
- resistenza debole al flare
- morbidezza, mancanza di incisione
- tendenza a chiudersi nelle ombre
Grazie ancora, sentitamente, a
ed anche a Giovanni Ombrello e Santo Tirnetta
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2018
Foto subacquee e testo di Santo Tirnetta e Giovanni Ombrello
Commenti Raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.