Mumble, mumble. Questo Sigma pesa 1932 grammi così come esce dalla scatola.
Il mio Nikon 70-200/2.8E FL invece ne pesa 1464 grammi in configurazione di utilizzo.
Potremmo anche finirla qui ed eviterei di annoiarvi.
In fondo è il solo punto sostanziale che mi sento di rimarcare tra questi due obiettivi.
Tanto che anche questa volta, comincio dal fondo con il
GIUDIZIO COMPLESSIVO
PRO
-
costruzione senza compromessi. Questo obiettivo appartiene ad una categoria a parte. La Classe SPORTS di Sigma, oltre che per le prestazioni, si associa ad una costruzione a tutta prova, in grado di assicurarne l'uso in ogni condizione.
Ogni dettaglio di questo obiettivo è curato al massimo. Dal click di conferma del piedino del treppiedi quando torna in posizione di riposo, a quello del perfetto bottone di sgancio dell'altrettanto perfetto paraluce ben dimensionato e ben strutturato.
Il piede del sostegno è fatto per reggere un peso anche doppio rispetto a questo obiettivo. Il nottolino di sblocco del collare è addirittura esagerato.
Bottoni e comandi a tutta prova.
E' solido, robusto, grosso, importante.
Già solo per i materiali vale tutti i suoi soldi. - prestazioni. Sia funzionalmente che otticamente, vale il pari-classe Nikon (e immagino si possa dire anche per Canon e Sony). Il che non è sempre una condizione verificata per ogni zoom del genere di un produttore generalista rispetto ai tre grandi produttori fotografici giapponesi.
- rapporto prezzo/prestazioni/costruzione. Una considerazione che di per se per Nikonland non vale mai molto più di quanto costa dirlo. Ma è altrettanto vero che per molti sarà la vera ragione di acquisto.
CONTRO
- minchia Signor Tenente, ma quanto pesa ? Il peso, il volume, l'ingombro, il passo filtri, lo pongono anche essi in una classe a se. Praticamente inutilizzabile con una mirrorless, equilibrato solo con una ammiraglia reflex !
- vignettatura e tenuta al flare non sono eccezionali. Ma non inferiori a quelle esibite dal mio Nikon di ultima generazione che costa circa il doppio
-
è arrivato buon ultimo dopo una serie di obiettivi Sigma di grandissima classe. Forse in ritardo, forse con l'ultimo treno.
Certo se fosse con attacco FE, Z o EOS R adesso faremmo altre considerazioni.
Ma è parere di chi scrive che la grande epopea delle grandi reflex volge al termine. Oramai la parola d'ordine - anche per Sigma ! - è mirrorless.
E purtroppo molti di quelli che necessitavano di un 70-200/2.8 probabilmente sono già soddisfatti.
Però queste sono considerazioni che dovranno fare alla direzione commerciale di Sigma, dopo aver valutato i dati di vendita.
Ma eccolo qui. Mi scuso però come dicevo all'inizio, ho evitato di pulirlo prima di fotografarlo per far vedere che viene direttamente da uno shooting e con il caldo dei giorni scorsi non poteva certamente sembrare immacolato (poi lo pulirò adeguatamente per rimetterlo a nuovo prima di riportarlo ad Mtrading )
tappo, paraluce molto ben dimensionato, la figura molto equilibrata del Sigma 70-200/2.8 Sports.
comandi, serigrafie, bottoniera, richiamo funzioni, tutto perfettamente ben dimensionato, strutturato e costruito.
la S di Sports
ancora un dettaglio della bottoniera. Faccio notare il limitatore di messa a fuoco, le due posizioni dello stabilizzatore integrato e le posizione Custom programmabili via software e richiamabili dall'utente con cui si possono personalizzare le prestazioni degli obiettivi Sports.
Sono presenti anche nel mio Sigma 500/4 Sports, e nei precedenti 120-300/2.8 e 150-600/4.5-5.6.
il dettaglio della posizione posteriore dell'attacco del treppiedi TS-121.
E' costruttivamente ineccepibile.
Salvo un dettaglio, per smontarlo bisogna svitare se quattro viti a brugola inferiori. Non proprio una cosa praticissima sul campo. Tanto che io che in genere non uso il 70-200 su treppiedi/monopiedi, l'ho lasciato montato patendone il fastidio durante l'uso.
dettaglio dell'attacco
vista laterale
dettaglio del pulsante di richiamo della posizione AF
montato sulla mia Nikon D5, il perfetto abbinamento ultraprofessionale.
Il mio Nikon 70-200/2.8E FL sembra un efebico modello al confronto.
dettaglio del paraluce e del pulsante di blocco/sblocco dello stesso. Anche questo è costruttivamente superiore a quello del Nikon.
vista superiore, montato
e sul treppiedi, sfruttando l'attacco perfettamente compatibile ARCA-SWISS
ancora un dettaglio del piedino di attacco del treppiedi, utilizzabile ovviamente anche con un monopiede a vite.
aggiungo solo ancora due parole sulla costruzione
che si affida a ben 10 lenti speciali su 24 e vanta un diaframma a 11 lamelle, più unico che raro nel panorama attuale.
E la distanza di messa a fuoco minima che è di 120 cm.
Proprio questo punto è stato uno dei primi che ho voluto verificare, perchè il precedente modello provato a suo tempo su queste stesse pagine, non era alla minima distanza di messa a fuoco (superiore al metro e mezzo) un reale 200mm.
Questo invece si :
Ivonne a 70mm, 120 cm di distanza
a 200 mm si arriva ad ingrandire oltre il viso, la prestazione minima per un 70-200/2.8 moderno.
Sullo sfuocato è presto detto, una foto del mio modello Fritz
e del mio modello Archibald
tipico di tutti gli obiettivi di questa ultima generazione.
Lo sfuocato è cremosissimo, al limite del commovente, quando lo sfondo è abbastanza lontano oppure se inquadriamo in dettaglio il soggetto, diventa nervoso sul secondo piano se lo sfondo è vicino o non stiamo stringendo al limite.
Nulla di inaspettato, nonostante le undici lamelle.
é il prezzo da pagare per avere questo livello di "abbagliante" nitidezza (vedere il pelo di Tobias in primo piano) e l'esagerato impiego di vetri speciali.
Ma come vedete, se il fotografo ha modo di inquadrare nella maniera giusta, lo sfuocato diventa meraviglioso.
Insomma, dipende un pò più da voi che da lui, e forse noi cominciamo ad essere un pò troppo abituati e viziati da vari ADAS inseriti nelle automobili moderne ...
Due ritratti e basta, entrambi a 200mm
in luce morbida in interni e in luce dura in esterni.
E una nota sul flare, che potrebbe essere meglio controllato ma non è poi differente da quanto riscontro sul mio Nikon
e peraltro qui siamo in situazioni al di là del limite e che normalmente io evito alla morte.
Chi fosse interessato troverà altre foto in questo album :
siate indulgenti, la gran parte sono al naturale, proprio come se le avessimo scattate insieme mezz'ora fa.
Che dire per concludere.
Bell'obiettivo, anzi, eccellente.
Arriva forse in ritardo, io avrei magari ritardato l'ennesimo supergrandangolare o obiettivo Cine per presentare questo obiettivo almeno nel 2016.
Ma è andata così.
Adesso c'è e non ci sono scuse per non prenderlo in considerazione.
Ripeto, tolto [peso-ingombro-passo filtri] non c'è nulla a mio parere che sia degno di critiche.
E ancora grazie ad Mtrading e alla sua cortesia e benevolenza nei confronti di Nikonland.
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