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  • Rudolf
    Rudolf

    Sigma 40mm f/1.4 Art (test/prova)

    Message added by Rudolf

    In qualità di Sigma Ambassador per l'Italia, ho ricevuto questo obiettivo in prova dal distributore italiano di Sigma, Mtrading Srl.

    Message added by Rudolf

    Potete andare in fondo a questo articolo per leggere le mie conclusioni, oppure cominciare da qui con la versione breve.
    Sono rimasto tanto abbagliato dalla prestazione di questo nuovo Sigma Art che il giorno stesso che l'ho provato per la prima volta, sono andato a vendere i miei pur apprezzatissimi Sigma 35 e 50 Art.
    Tanto è il divario in termini di prestazioni generali e particolari. Forse il primo obiettivo che provo in cui il più delle volte sarebbe il caso di ridurre e attenuare la nitidezza, anzichè accentuarla ... :)

    Non mi vorrei sbagliare ma questo è forse il primo Sigma Art autofocus per reflex che deriva da un obiettivo Sigma Cine.
    In generale è il contrario (altri Sigma sviluppati in origine per reflex, hanno poi dato origine ad obiettivi Sigma Cine con cui condividono lo schema ottico).

    Questo è il Sigma Cine 40mmT1.5  :

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    un oggetto costruito totalmente senza compromessi che adotterei ciecamente se io fossi attivo nel video di un certo livello.

    Mi contento della sua versione per reflex che è arrivato anche sul nostro mercato appena prima delle vacanze di Natale 2018.

    Si tratta di un oggetto di cui ci si innamora a prima vista, costruito per eccellere e che io mi sento di avvicinare al solo Sigma 105/1.4 Art in tutte le sue caratteristiche.

    Partiamo dai dati forniti dal costruttore :

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    1200 grammi di lega e plastica insensibile alle variazioni termiche, con guarnizioni a tenuta e paraluce a petali con blocco di sicurezza

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    schema molto complesso a 16 lenti ripartite in 12 gruppi, di cui 3 equivalenti alla fluorite, 3 a bassissiam dispersione e un elemento finale asferico

    capaci di offrire una misura MTF degna di un superteleobiettivo

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    e una distorsione trascurabile

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    la vignettatura è in linea con la classe di appartenenza. Ogni obiettivo molto luminoso esibisce una vignettatura evidente a tutta apertura che va via via diminuendo mano a mano che si chiude il diaframma.
    Qui il fenomeno scompare a partire da f8 ed è probabilmente l'unico dato non eccezionale di questo obiettivo.

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    l'aberrazione cromatica, invece, altro difetto ottico tipicamente presente nei superluminosi, è estremamente ben controllato.

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    come tutti i Sigma delle ultime generazioni, anche questo è compatibile con la USB Dock di Sigma e il programma Sigma Optimization Pro, in grado di permettere all'utente di aggiornare il firmware e calibrarne le prestazioni.

    Devo ammettere che in questo caso non ne ho avuto bisogno. Già così come l'ho tolto dalla scatola, questo esemplare di 40mm non ha necessitato di alcun intervento (nemmeno di messa a fuoco) neanche con la mia esigentissiam Nikon D850.

    L'aspetto è eccezionale :

    Z7X_2773.jpg

    il paraluce, oltre ad avere il blocco di sicurezza, ha anche un anello gommato (dove ci sono le serigrafie)

    Z7X_2774.jpg

    in termini di dimensioni e di lunghezza ... è piuttosto imbarazzante per quanto è grosso.
    Ma perfettamente intonato con le reflex professionali cui è idealmente indirizzato.

    Z7X_2782.jpg

    Z7X_2787.jpg

    Z7X_2791.jpg

    Z7X_2800.jpg

    l'ho montato, è vero, ed usato, con la mia Nikon Z7. Ecco, li si vede tutto quanto il fatto che questa prima generazione di mirrorless Nikon Z sia pensata per un utilizzo con ottiche piccole e compatte.
    Ma probabilmente in futuro vedremo anche mirrorless Nikon di dimensioni e struttura adatte anche a questa classe di obiettivi.

    La consueta confezione Sigma non desta sorprese.

    D5X_3789.jpg

    l'obiettivo in Italia viene venduto con garanzia di 3 anni da Mtrading Srl e il suo centro di assistenza autorizzato

    D5X_3790.jpg

    D5X_3794.jpg

     

    In questa stagione le modelle svernano ai tropici e io mi sono dovuto contentare di quelle silenziose che vivono nel mio studio.
    Ci rifaremo nei prossimi mesi ma anche con Charlize, Jessica e Clohe, le prestazioni sono abbaglianti.

    Questa è la Z7 con riconoscimento di viso e occhio, flash ad f/7.1

    Z7X_3980.jpg

    anche questa, in luce disponibile e ad f/1.4, semrpe con riconoscimento del volto (e dell'occhio) attivati

    Z7X_4010.jpg

    la distorsione valutata così amccheronicamente e non corretta da LR. Per un obiettivo del genere è sostanzialmente trascurabile ma azzerabile senza impegno con un click.

    Z7X_4031.jpg

    Jessica in passerella. Flash, f/4, Nikon D850

    D5X_4064.jpg

    D5X_4104.jpg

    sempre D850, f/1.4

    D5X_4131.jpg

    D5X_4193.jpg

    in esterni, prova di sfuocato ad f/1.4

    Z7X_3826.jpg

    sempre ad f/1.4, Nikon Z7, assenbramento per visita guidata. Si legge ogni dettaglio, a video e a piena risoluzione la nitidezza è esagerata.

    Z7X_3851.jpg

    altri sfuocati più tecnici

    Z7X_3855.jpg

    Z7X_3859.jpg

    ancora Jessica, con la D850

    D5X_3944.jpg

    D5X_3999.jpg

    il ritratto di Eva in 100x75cm

    D5X_3826.jpg.d416a8a32fad21fa085ea29963176746.jpg

     

    Una prima prova di contatto che conto di approfondire operativamente appena passata questa fase di "letargo" invernale.

    Come ho scritto in anteprima è un obiettivo che mi ha semplicemente ammutolito.
    Rispetto alla pur pregiata prima generazione di obiettivi Sigma Art (35, 50, 24, 24-105) rappresenta un salto in avanti epocale, tanto che potremmo considerarlo - insieme al fratellone 105/1.4 - una sorta di SuperArt.

    Insomma, io l'ho adottato come standard, con questa sua apertura di campo di 56° è solo un filo più grandangolare del mio adorato 50mm, ma non troppo grandangolare come alla fine mi sembra il 35mm.
    Adattissimo sia al ritratto d'effetto - ma senza distorsioni esagerate - che a quello ambientato.
    In luce ambiente, sfruttando se si usa la Nikon Z, anche la validissima stabilizzazione integrata che aggiunge l'unica caratteristica mancante da questa categoria di superobiettivi che - almeno in campo reflex - difficilmente vedremo replicati a superati.

    E' grosso, si, ma anche io non scherzo. E almeno sinora, non ho mai avuto problemi a sfruttare obiettivi tanto ben fatti e tanto qualitativamente superiori.

    Nikon, Canon, Sony, Zeiss, dico a voi. Provate a battere questo campione di ottica.

    Ringraziamo ancora il distributore italiano del marchio Sigma che ci ha gentilmente concesso in uso questo spettacolare ultimo arrivato della grande famiglia degli obiettivi Sigma Art.

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    Aggiornamento del 3/2/2019 : galleria ad alta risoluzione

     

    Edited by Mauro Maratta

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    Recommended Comments

    • Administrator
    3 ore fa, Adriano Max dice:

    wow !

    E' un gigante ... buono. In corso di prova su D850 e D5, le uniche due macchine che possono permetterselo :)

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    Mauro, il mio lo sto "guardando" da prima di Natale (il mio "Gesù Bambino"!). Mi pare stratosferico; fà sembrare il 50 un pancake; ma è da microregolare sulla 5 DS-R (Canon, naturlich!), mentre è OK sulla 1 DS Mk. III! Ciao. G.

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    • Nikonlander Veterano
    Il 31/12/2018 at 14:23, Mauro Maratta dice:

    E' un gigante ... buono. In corso di prova su D850 e D5, le uniche due macchine che possono permetterselo :)

    Dimentichi la Sd1...se solo mettesse a fuoco! 😅

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    • Administrator
    14 ore fa, Paolo Mudu dice:

    Dimentichi la Sd1...se solo mettesse a fuoco! 😅

    Paolo, non hai idea di quanto sia grosso !

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    • Administrator

    aberrazione cromatica assiale controllatissima

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    sostanzialmente ininfluente in condizioni di scatto ordinarie.
    Il mio esemplare non ha bisogno di correzione della messa a fuoco.
    E' perfetto (su D850).

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    Ho l'impressione che Sigma, con i nuovi 105/1.4, 40/1.4, e 28/1.4 (dopo aver "preso le misure" con il 135/1.8) abbia lanciato -in modalità silente- una linea di "Super ART" o "ART 2.0 che dir si voglia, sia perfezionando la rifinitura (nuovo sistema di blocco dei paraluce, anello per ricoprire il piedino Arca Swiss del 105, paraluce del 105 stesso) -se mai se ne fosse sentito il bisogno!-, sia ristabilendo le distanze, sul piano prestazionale, con Nikon (28 e 105) e Canon (35 L Mk. II). ..."La voce del Padrone"! G.

     

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    • Administrator

    Sono le stesse conclusioni cui sono giunto provando questo 40mm.

    C'è un divario netto di prestazioni rispetto ai pur validi primi Art - 35/50/24 - che rendono questa ultima serie (e in particolare 105 e 40, in attesa di vedere anche il 28) dei veri fuoriclasse che difficilmente vedremo superati.

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    • Administrator

    Test completato in questa prima stesura di assaggio.
    Mi spiace ma è un periodo in cui non mi capitano modelle all'altezza di questo capolavoro di obiettivo.

    Mi riprometto di tornarci prossimamente per sfruttare al suo massimo un obiettivo che sinceramente, mi ha lasciato senza parole (e questa non è una frase di circostanza, ve lo giuro !).

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    • Nikonlander Veterano

    E per lasciare senza parole te ce ne vuole! E' un'ottica che mi intriga per la sua lunghezza focale, certo che però sembra realmente mastodontico.

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    • Nikonlander Veterano

    Cosa si riesce a fare oggi.... era impensabile 30 anni fa, ma forse in piena era pellicola, non serviva....

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    Well done, Mauro! Come ti avevo anticipato (vedi post sopra), ho avuto, fin dal primo momento (era il 20 Dicembre circa) la sensazione che si trattasse di qualcosa di straordinario e, postolo accanto al 105, la sensazione si è rafforzata, anche se mi sentivo già abbondantemente vaccinato: quest'ultimo si aggiunge, infatti, ad altri sette fratelli (ora sono gravido del nono: il 28/1.4!). Come dire, un vero ARTista! Il mio richiederà una micro taratura. Su 5 DS-R, alle brevi distanze, denuncia un apprezzabile focus shift (back); all'infinito, invece, ne ha abbastanza per massacrare il 50 (ed ho detto tutto!)! Su 1 DS Mk. III, per contro, è perfetto. Provvederò, comunque, ad "accompagnarlo" in assistenza, impegni permettendo, quanto prima. A differenza tua, non ho l'animo di (s)vendere il 35 ed il 50 che restano, comunque, gran vetri (il 50, particolarmente, lo giudico il miglior normale "autofocus" a livello planetario). Attendo che tu pubblichi "il resto"! Ciao. G.   

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    • Nikonlander Veterano
    14 ore fa, Massimo Vignoli dice:

    WOW (e 2....)

    Nella nuova era art 2,0 ( nel senso del doppio wow ) ora il 58 ( max 60 ) 1,4 sono obbligati a farlo !

     

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    • Administrator
    23 ore fa, Sakurambo dice:

    Un'altro bel vetro da Sigma.
    Dici che un 40mm più sostituire sia un 35 che un 50 fissi ?

    Nel mio caso si, per la differente qualità di immagine ( a favore del 40/1.4, di sei anni più fresco del 35/1.4) almeno su D850 e Z7.
    Ma sono focali differenti che possono tranquillamente convivere nelle borse molto capienti.

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    Trovo che la differenza tra 35 e 40 mm. sia pressochè nulla, e quella tra 40 e 50 sia risibile.

    Nei primi anni '60, quando stavo "imparando", fui consultato dai matematici, progettisti del sistema ottico Leitz-Leica, che stavano mettendo a punto la nuova CL -montatura M- (nuova per allora!). "Imposi"  la copia 40 e 90, e "loro" si attennero "scrupolosamente" ai miei desiderata! In realtà, pensammo anche ad un 28 (come il Sigma ART prossimo venturo...guarda caso!) ma, al momento, non se ne fece niente. Ci pensò, in seguito, Minolta, con la successiva CLE!

     

    Per dire: niente di nuovo (come diceva "quello là": nulla si crea; nulla si distrugge!)

     

    Ciao. G.

    P.S.: Oh! Si scherza!   

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    ciao a tutti....leggo con interesse...ho il 35 Art di cui sono contentissimo... di istinto sono abbastanza  per i grandangoli non esasperati...però una nitidezza del genere fa' gola...aspetto la prova completa per  farmi un'idea precisa....grazie Mauro...

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    Belle, belle immagini davvero! Ho particolarmente apprezzato la LUCE impiegata, e le fotografie fatte con la 850...differenze con la Z7, peraltro, un pò tirate per i capelli, in  realtà! Complimenti! G.

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