A poco più di un mese (16 ottobre 2015) dalla presentazione ufficiale, ci arriva in prova il nuovo Sigma 20mm F1.4 Art.
Ancora un sentito grazie al dinamismo e disponibilità dell'importatore italiano Mtrading Srl !
Sabato mattina.
Suona il campanello.
E' il corriere.
Mi consegna un pacchetto marchiato Mtrading Srl. Santo DHL che lavora anche di sabato ;)
E' lui. E' il nuovo 20 mm F1.4 della linea Art.
Presentato, a grande sorpresa e in grande segreto soltanto il 16 ottobre 2015. Dopo nemmeno un mese e mezzo Sigma lo mette in consegna.
E noi lo abbiamo in prova in anteprima.
E' un'emozione particolare. Perchè questo è un obiettivo molto particolare.
Uno dei pochi in questi tempi un pò massificati, che mostri caratteristiche tali da renderlo un vero oggetto del desiderio.
Noi nikonisti desideriamo un 20 mm di grandissimo prestigio da quasi trenta anni.
Il tentativo di Nikon di rinverdire il vecchio schema con il recente 20 mm F1.8 costruito in vera plastica in Cina non basta.
Non che sia un cattivo obiettivo ma insomma, dopo tutto questo tempo, un colpo di reni, no ?
Ebbene di questi tempi ci pensa Sigma che con questa serie di ultraluminosi fissi (cui aggiungo di diritto il fantastico zoom 24-35/2, un oggetto realmente in grado di ispirare il fotografo) dimostra coraggio, spirito, iniziativa, vera imprenditorialità mista ad una carica di orgoglio nazionale che Nikon e Canon hanno - forse irreparabilmente - perduto.
Apro il pacchetto e ne esce questo bel set :
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950 grammi di made in Japan.
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dettaglio del complesso frontale composto da un doppietto a doppia lente asferica che lo fa somigliare più ad un 14mm che ad un normale 20mm.
Costruzione
Parata di stelle : i fissi Sigma serie Art - 20, 50, 24, 35 allo stato dell'arte
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Come si vede l'oggetto è grosso ed imponente. La sagoma è all'incirca quella del 50/1.4, anzi un filo più grosso e con la particolarità che salta subito all'occhio.
Non è indicato un passo filtri. Infatti questo obiettivo non li può montare.
E il paraluce a petali è fisso, in plastica dura, inamovibile.
E questo ultimo particolare, se vogliamo proprio dirlo, è l'unico elemento che mi desta qualche perplessità nel lungo periodo, in caso di urto accidentale.
Andiamo più a fondo nei dettagli costruttivi.
15 elementi in 11 gruppi. Un complesso asferico frontale, due elementi a bassissima dispersione (equivalente alla fluorite), 4 elementi a bassa dispersione, una ulteriore lente asferica posteriore.

l'oggetto pesa 950 grammi (si, ho detto un chilogrammo !), è lungo 130mm ed è largo 91.
Apre ad un angolo di campo di 94.5°. Il diaframma è a 9 lamelle e chiude fino ad F16.
I dati di distorsione dichiarati (e misurati) sono inferiori all'1%

la vignettatura è abbastanza contenuta per un oggetto del genere

l'MTF ufficiale, stiamo parlando di un 20mm, ricordiamocelo, non di un 500 mm

il motore HSM è ad anello

e come tutti gli altri obiettivi di nuova generazione si può "programmare" in casa con la basetta USB

e l'apposito programma Sigma che è in grado anche di aggiornare il firmware senza interventi in assistenza.
Al primo test mi sono accorto che in questo esemplare c'è un certo back-focus. Ho corretto con un +12 nella D810.
La nitidezza a quel punoto diventa esemplare, quasi fosse un mezzo-tele.
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questo è il dettaglio di 5 o 6 cm al vero di una stampa da 100x75cm che ho fotografato a mano libera, a circa 45° dal basso ad una distanza di non meno di 120cm, ovviamente a TA.
Mica male, no ? Vi ricorda il vecchio Nikon 20/2.8 che non era nitido nemmeno ad F11 ? ![]()
Interni
Qualche scatto per prendere confidenza con quelle che, secondo me, sono le condizioni di uso più indicate per un supergrandangolare superluminoso come questo. Al chiuso e con diaframma tutto aperto.
Non lo vorrete mica comperare per fare semplicemente dei panorami a diaframma chiusi, vero ? ![]()
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non so dove sia stato messo a fuoco, non ho fatto io questo scatto ...
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la bella Charlize. Sfuocato e resa dei volumi quasi da mediotele da ritratto.
Chi ha detto che col 20mm non si può fare ritratto ?
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due oggetti delle mie passioni.
Distorsione al minimo. Vignettatura trascurabile (siamo sempre a TA).
Bene, in questo test molto lontano dai miei generi preferiti, ho voluto lasciarmi ispirare da questo obiettivo, componendo e scattando senza pensare a tutto il resto.
Ecco una serie che ho intitolato "La fredda luce del giorno"
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sono scatti eseguiti a Milano, intorno alla vecchia Fiera
Raddoppiati a colori "La calda luce del giorno"
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due scatti da test
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nessuna distorsione orizzontale nè verticale (corrette facilmente senza sprecare troppi pixel)
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sole nel fotogramma, diaframma completamente chiuso
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mentre, decisamente, se si vuole si può forzare la prospettiva con linee tendenti all'infinito come si conviene ad un supergrandangolare come questo
Interni in luce disponibile
Old Wild West Saloon
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ISO tra 1600 e 2500, diaframma F1.4 o F2, profilo calibrato D810, nessun intervento in PP
Conclusioni
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Bene. Volete la sintesi in una sola frase ?
Questo è un obiettivo straordinario. Punto !
Perchè non è solo costruito come si deve costruire un obiettivo di prestigio ma ha prestazioni eccezionali per questa focale.
E, soprattutto, mantiene quelle caratteristiche tipiche dei Sigma Art che hanno decretato il successo di questa linea.
Con i fratelli di focale più lunga condivide - oltre alle qualità costruttive - anche lo stesso carattere.
Utilizzando nella stessa sessione di scatti, ritroverete lo stesso sfuocato da mediotele, la stessa resa di volumi e forme, le stesse delicate transizioni di tonalità e di passaggio tra punto di messa a fuoco, e non, senza alcuna soluzione di continuità.
Neutralità di colori. Nitidezza assoluta, anche ad F1.4.
Distorsione contenuta, LoCa limitata, vignettatura sotto controllo. Tenuta di riflessi, controluce e sole nell'inquadratura realmente esemplari.
Sono proprietà impagabili che però Sigma tutto sommato mette a buon mercato. Perchè se è vero che, oggi specialmente, 850 euro di prezzo consigliato al pubblico (ma lo street price sarà inferiore), non sono una cifra trascurabile per nessuno, con quello che offre la concorrenza (il Nikon ha un 20/1.8G non male ma è costruito con la plastica delle vaschette del gelato e costa più di 800 euro, il "nuovo" Zeiss 2.8/21mm Milvus costa 1.899 euro, è manual focus ed è di due stop meno luminoso. E' bello ma ... sostanzialmente superfluo con questo nuovo Sigma sul mercato) il prezzo diventa addirittura a buon mercato.
Io di difetti non ne ho trovati. Peso e volume sono tipici di questa serie di obiettivi.
Chi ha necessità di avere oggetti leggeri e compatti li ha sicuramente trascurati sinora e continuerà a farlo tranquillamente.
Ma per chi ha nella focale 20mm una delle sue forme di espressione elette. Ebbene ... che sarà mai un oggetto da un chilo e 130mm di lunghezza ?
Un perfetto complemento per una reflex seria come una D810 con MB-D12 o una D5x, se mai uscirà ![]()
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Per chi è indicato ?
Non ditemi che sono rude.
Gli amici amanti del panorama su cavalletto, scatto ritardato, ripresa lenta con i filtri per rendere setosa l'acqua del mare non dovrebbero prendere in considerazione questo oggetto. Per loro esistono i vari zoom 16-35/4 & Co.
Ma se fate della fotografia in luce ambiente il vostro pane, mettete al centro uno o più soggetti, possibilmente animati - ritratto in interni ! - usate un obiettivo che apre ad F1.4 ... ad F1.4 oppure ad F2 come me, beh, che fate li, non l'avete ancora comperato ? Forza che vi scappano via i primi !
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Insomma ?
Assolutamente Consigliato. Anzi, consigliatissimo.
Un oggetto che non può mancare al fotografo che sa cosa vuole in questa focale.
Per tutti gli altri, restate nella vostra beata ignoranza. Vedere e toccare questo oggetto significa volerlo possedere.
Il resto sono pure chiacchiere e onanismo organizzato.
E' grosso ? Si. Non può montare filtri ? Embè ?

un sentito ringraziamento a Mtrading che ci ha consentito questa anteprima europea su un modello di serie di questo straordinario oggetto fotografico.
Per dettagli ulteriori sul prodotto andate qui
Con la viva speranza di poter presto provare qualche altro Sigma Art, possibilmente di focale 6 o 7 volte più lunga
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