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  • Silvio Renesto
    Silvio Renesto

    Sigma 150mm f2.8 Apo Macro OS test approfondito

    Ho provato il nuovo Sigma 150mm f 2.8 Apo Macro OS, obiettivo dalla eccellente reputazione anche per ritratto, nell'ottica della macrofotografia, confrontandolo anche con il 105VR e il suo diretto rivale il mitico nikon 200mm f4 micro-nikkor AfD ED. 

    (Riedizione articolo del 2012)

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    Anni fa avevo usato per un breve periodo il Sigma 150mm Apo Macro prima versione, e l'avevo trovato di ottima qualità per la fotografia generale ma un po' "giallino" come colori ed anche un po' corto per i miei scopi, così l'ho sostituito con il Sigma 180mm f3.5 Apo macro Ex prima e successivamente con il Nikon 200mm f4 micro-nikkor AfD ED. Ora mi è stato gentilmente offerto in prova il nuovo Sigma 150mm Apo Macro OS per verificarne le prestazioni in macro. Da appassionato, ho accettato con entusiasmo, spinto anche dalla curiosità di vedere se da una parte le prestazioni sono all'altezza della fama che ha ottenuto e dall'altra se il mio atteggiamento verso la relativamente corta lunghezza focale è cambiato.

     

    Dati tecnici:

     

    Schema ottico: 19 elementi in 13 gruppi 3 elementi SLD
    Diaframma a 9 lamelle
    Minima distanza di messa a fuoco 38 cm (rapporto di riproduzione 1:1)
    Dimensioni 80x150mm
    peso 1150g
    diametro filtri 72mm
    Paraluce e collare ruotabile e staccabile forniti di serie.
    Limitatore di messa a fuoco e naturalmente stabilizzatore.

     

    Costruzione ed ergonomia.

     

    Direi che è come minimo entusiasmante. per la prima volta in un obiettivo Sigma riscontro contemporaneamente una sensazione di solidità e di piacevolezza al tatto (niente rivestimenti appiccicosi o screpolantisi!!), il 180 era solido, e il 50-500 aveva un buon rivestimento, ma qui siamo davvero al top per Sigma.
    Altro punto a favore, come per il suo predecessore, è la compattezza, perfettamente in sintonia con una reflex media. Cade in mano che è una meraviglia.

     

    Il 150 è poco più grande e pesante del 105VR come quest'ultimo si usa con piacere a mano libera, ma a differenza del 105 su cavalletto è molto più pratico grazie al collare ruotabile. Rispetto al 200 micro Afd è più compatto (anche se un po' più largo), ma per il resto, benché diversi, sono entrambi ottimi dal punto di vista ergonomico.

     

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    I tre contendenti, con e senza il paraluce, la differenza di dimensioni fra il Sigma 150 e il 105VR nikon è davvero poca.

     

     

     

    Autofocus.

     

    Per essere un macro, è sorprendentemente veloce, direi un poco meglio del 105VR e anni luce avanti al 200 micro che ha ancora l'Af vecchio stile non AFS. Ottimo (per un macro).

     

    Messa a fuoco manuale.

     

    Ottima resistenza della ghiera, perfettamente usabile; unico neo, tipico di molti obiettivi macro Af "veloci", da 3m a infinito la ghiera ha una rotazione di pochi mm, per cui diventa difficile mettere a fuoco a mano con precisione al di fuori del campo macro. La possiblità di passare da Af a Mf senza trafficare con blocchi ed interruttori è comunque un vantaggio enorme sul 200 micro AfD.

     

    Stabilizzazione. 
    Funziona. Bene. Appena avviato il sistema OS si avverte un "salto" dell'inquadratura nel mirino, dopodichè tutto è stabile. Man mano che si va verso RR elevati però l'utilità diminuisce. Direi che è una cosa normale.

     

    Qualità ottica.

     

    Nitidezza. L'ho provato su nikon D800 sia alla minima distanza (rapporto di riproduzione 1:1) che alla distanza corrispondente al RR di 1:2, più qualche scatto "libero" (purtroppo la stagione non è la migliore per la macro di campo). L'ho confrontato con il 200 micro-nikkor AfD e il 105 VR. Come nitidezza è a mio parere al pari se non meglio del 200 micro e questo dice tutto.E mi sembra meglio del 105VR (ma ho il sospetto che l'esemplare in mio possesso non sia uno dei meglio riusciti, bisognerebbe verificare con un altro).
    Le foto del test sono eseguite su cavalletto con cavo di scatto, alzo preventivo dello specchio e flash di schiarita. Non ho badato troppo all'esposizione, per cui ci sono leggere differenze di luminosità tra un'immagine e l'altra. Si tratta di crop al 100% senza alcuna postproduzione (tranne conversione jpg e ridimensionamento).

     

    A tutta apertura al centro fotogramma rapporto di riproduzione 1:1 crop 100%:

     

    N. B. Tutta apertura a queste distanze è simile per i 3 obiettivi: 5.6 per il 150, 5.3 pr il 105 e 6.3 per il 200.

     

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    Tenete presente che il ridimensionamento uccide un po' di nitidezza, basta un colpettino leggero di sharpening e si fanno faville.

     

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    A tutta apertura, lato estremo in basso a destra

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    A f 11centro fotogramma crop 100% nessuna pp.

     

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    Lato estremo del fotogramma stessi parametri:

     

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    Insomma, in macro si possono ottenere risultati di altissimo livello.

     

     

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    "io vivevo nel mare..."

    solamente appoggiato con flash a f8 no Vr leggerissimo sharpening per recuperare la compressione.

     

     

     


     

    grc.jpg.e6d5c414bf23d2ecd5ae9e2b7dcff957.jpg

     

    e con leggero sharpening:

     

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    Ma basta aridi test, mettiamo qualcosa di vivo!

     

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    Crop 100% senza pp:

     

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    con leggero sharpening:

     

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    Eccellente.

     

    Comportamento con i moltiplicatori.
    Con il Sigma 2x EX DG l'autofocus si spegne automaticamente. Punto.
    Con il Sigma 1.4 EX DG l'autofocus funziona bene fino a 50cm, poi diventa erratico o si blocca (poca luce o elettronica anche qui?). Con il Kenko 1.4 Pro DGX in mio possesso ha un funzionamento irregolare a qualsiasi distanza.
    Con il Sigma 1.4x EX DG la qualità rimane molto buona, anzi ottima.
    Crop 100% del centro e lato del fotogramma a f8, RR intorno 1:1:

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    Con moltiplicatore 1.4x

     

     

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    Crop 100% nessuno sharpening.

    squirr2c.jpg.69bf9b6dc9bf1c3bf7ae008335f261f3.jpg

     

     

    Qualità generale:
    Trovo che abbia colori, plasticità e quant'altro superiori al modello precedente e da obiettivo di gran classe.

     

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    Focale effettiva.

     

    Come tutti gli obiettivi IF la focale effettiva è pari a quella nominale solo ad infinito, in campo macro la riduzione della focale è sempre consistente, il che porta a distanze di lavoro ridotte, un problema per chi fotografa soggetti mobili e reattivi.
    Ho confrontato la variazione di focale effettiva fra il 200 micro-nikor AfD e il 150 Sigma :

     

    Al RR di 1:5 il 200 micro ha una focale effettiva di 180mm, il 150 Sigma di 138mm.
    Al RR di 1:3 il 200 micro ha una focale effettiva di 169mm, il 150 Sigma di 113mm.
    Al RR di 1:2 il 200 micro ha una focale effettiva di 155mm, il 150 Sigma di 111mm.
    Al RR di 1:1 il 200 micro ha una focale effettiva di 125mm, il 150 Sigma di 93mm.

     

    Al RR di 1:5 il 200 micro mette a fuoco a 130cm, il 150 Sigma a 100cm.
    Al RR di 1:3 il 200 micro mette a fuoco a 90cm, il 150 Sigma a 60cm.
    Al RR di 1:2 il 200 micro mette a fuoco a 70cm, il 150 Sigma a 50cm.
    Al RR di 1:1 il 200 micro mette a fuoco a 50cm, il 150 Sigma a 38cm.

     

    Sintetizzando in un paio di grafici:

     

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    Ha importanza? Sì, in macro sì.
    Ecco cosa succede fotografando un soggetto a 80cm di distanza con il Sigma 150, il 200 micro e il 105VR.

     

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    Anche mettendo il moltiplicatore 1.4x sul 150 e sul 105VR il 200 la spunta sempre (nonostante che 150x1.4 "dovrebbe" fare 210).

     

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    Questo perchè il 150 cala bruscamente proprio in corrispondenza del RR di 1:3-1:4, prima e dopo si comporta un po' meglio come mostrano i grafici:

     

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    Un esempio del significato pratico della cosa: come cambiano le distanze per fotografare un (s)oggetto al RR di 1:3 con il 200 micro AfD e con il Sigma 150 OS.

     

     

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    Se anziché di pietra il serpentino fosse vero, avrei un problema di distanza di sicurezza (sua o mia, dipende).

     

    Conclusione.

     

    Il 150 Sigma OS a mio parere è un obiettivo eccellente sotto tutti i punti di vista,operativamente superiore al 200micro AfD e, senza sottilizzare troppo, qualitativamente pari. Rimane il problema della riduzione spinta della focale che, anche al RR di 1:2 è piuttosto scarsa per un 150mm.
    Ciò non toglie che moltissimi macrofotografi ottengano foto spettacolari con questo obiettivo (ma anche con i 100-105 macro se è per questo), è in parte almeno questione di abitudine e di comodità d'uso. Tutto sta a valutare se sia più vantaggiosa la praticità d'uso o la distanza di lavoro.
    Però... se il nuovo 180 macro f2.8 OS si comportasse come il fratellino minore, il problema sarebbe risolto (a parte il prezzo..).

     

    Grazie di cuore a Mauro Maratta per avermi dato la possibilità di provare quest'obiettivo, ed all' amico Gianni per il prestito dei duplicatori Sigma.

     

    Silvio Renesto

     

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    Commenti Raccomandati

    • Nikonlander

    Complimenti, bella prova. L'ho avuto fino a poco tempo fa, poi mi sono reso conto di usarlo solo per ritratto. Stupendo se piace nitidezza e ricchezza di particolare. Ora venduto a favore di un Sigma 135 F1.8 non ancora comprato. Sono indeciso con quale attacco comprarlo.. 9_9 ;)

    Tutto dipende a quale corpo sostituirà la mia D810.

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    • Amministratori

    Ma tu sai che Sigma, per gli obiettivi delle serie Global Vision, ha il servizio di sostituzione dell'attacco ?

    Quindi un obiettivo con attacco Canon, domani potrebbe diventare con attacco Nikon, con una spesa relativamente modesta ;)

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    • Nikonlander
    27 minutes ago, Mauro Maratta said:

    Ma tu sai che Sigma, per gli obiettivi delle serie Global Vision, ha il servizio di sostituzione dell'attacco ?

    Quindi un obiettivo con attacco Canon, domani potrebbe diventare con attacco Nikon, con una spesa relativamente modesta ;)

    Ottima notizia, sapevo di anelli adattatori ma quelli buoni che mantengono tutto hanno prezzi altissimi...... mi sai dire qsa in più?

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    • Amministratori
    26 minutes ago, Filippo De Maio said:

    Ottima notizia, sapevo di anelli adattatori ma quelli buoni che mantengono tutto hanno prezzi altissimi...... mi sai dire qsa in più?

    Si, esclusi casi particolari come gli obiettivi Sports più grossi (che devono essere rimandati in Giappone in fabbrica), l'assistenza italiana (per obiettivi coperti da garanzia Mtraiding) si occupa direttamente dell'operazione di sostituzione.

    Che avviene in pochi giorni e ad una spesa ipotetica inferiore ai 150 euro tutto incluso (salvo verifica).

    Il cambio si può fare nei due sensi e riguarda i tre attacchi Nikon, Sigma e Canon.

    Per usare invece un obiettivo Canon o Sigma direttamente su una Sony, si usa un anello adattatore Sigma, il modello MC-11 il cui costo è di 230 euro al pubblico e che garantisce ogni funzionalità sul corpo Sony (meglio se di ultima generazione).

    Trovi un articolo al riguardo su Nikonland.eu

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