una premessa.
Non mi interessa molto - fotograficamente parlando - il fashion in generale.
E quello per strada dove si finge di fare foto ad una modella come se fosse in qualche modo capitata li per caso e non per un servizio, agghindata come nessuna ragazza normale probabilmente farebbe in quelle condizioni e con atteggiamenti difficili da riscontrare normalmente, ancora meno.
Ma devo anche dire che è divertente. Specie se si fa in un luogo affollato. La gente che passa, si ferma, guarda, commenta.
Ti indica come il fotografo che sta facendo un servizio a chissà quale modella di quale agenzia, per conto di questa o quella casa di moda.
E - nel mo caso- non posso fare a meno di sorridere. Io sono li per divertirmi e basta, senza committenti.
Nell'occasione lo scopo era offrire un contributo per un utilizzo ulteriore del Sigma 135/1.8 e del suo potere di dissolvere gli sfondi.
Sostanzialmente, alle normali distanze di utilizzo, è come se si disponesse di un 300mm F2.8.
Con la differenza che un 300/2.8 non consente di avvicinarsi a più di 2 metri dal soggetto.
e naturalmente senza quella distorsione prospettica indotta dalla focale più che doppia (quella che generalmente si indica come "schiacciamento dovuto dal teleobiettivo).
qui il mio soggetto è rimasto tale e quale a come l'ho fotografo in studio.
e quasi tutti i presenti, passanti e curiosi, le auto, gli elementi non a fuoco, sono stati avvolti in una alone di mistero
potendo al contempo stare ad una distanza per cui si può facilmente interloquire con la modella, senza che ci si interpongano tra noi "corpi" estranei.
la messa a fuoco fulminea permessa dal nuovo motore ad ultrasuoni e la precisione millimetrica della mia Nikon D850 mi hanno inoltre consentito di lavorare praticamente sempre al diaframma più aperto, nonostante fosse una giornata di forte sole di settembre.
come si vede dai riflessi sui finestrini delle automobili in fondo alla strada
quelle che vedete dietro le spalle di Frenky sono invece ... persone !
qui passa una bicicletta (grana aggiunta in postproduzione per dare più effetto allo scatto)
un sorriso ogni tanto non guasta ma queste modelle non sono abituate a sorridere
e qualche volta ti guardano chiedendosi cosa fare
eppure basta un gesto naturale per sembrare naturale anche in questa situazione
(controluce pieno)
improvvisiamo una specie di sfilata
poi andiamo in strada
dove passa il normale traffico
ho inserito nella ripresa un elemento di disturbo per staccare la ragazza dalle auto e dal motorino (è un palo del telefono)
Frenky si accerta che passi la motoretta
prima di incamminarsi
l'incantevole sfuocato che cambia a seconda di come inquadri e dalle distanze in gioco
ho scelto di finalizzare questo "servizio" in bianco e nero per evitare colori che disturbassero l'effetto.
Dato anche il contrasto indotto dal sole.
Mi perdonerete le tante ripetizioni di foto apparentemente simili (ma con effetti differenti sul soggetto e sullo sfondo).
Non c'è alcuna postproduzione in queste foto.
Protagonisti oltre a Frenky :
il Sigma 135mm F1.8 Art montato su Nikon D850
e una strada del triangolo della moda di Milano.
Nota a margine per i nikonisti.
Ho riprovato ieri con la D5 nelle stesse condizioni. Dopo aver scattato a lungo con la D850, il rumore della D5 sembra quello di una pistola-mitragliatrice UZI rispetto ad un "quasi" sussurro di quello della D850. Sufficiente perchè la modella senta ma non tale per cui tutta la gente presente si volti.
Noblesse oblige, oltre ai sontuosi 45 megapixel della D850 e al loro recupero di ombre e luci che consentono di utilizzare anche foto con 4 o 5 EV di differenza di luce tra due punti adiacenti del volto o di un arto.
In ocnlusione, esame passato per il 135 anche in questo campo.
Ma mi immagino in queste condizioni cosa farebbero i matrimonialisti.
Perchè comunque parliamo semplicemente di ritratto ambientato.
Dove questo obiettivo va a nozze.
Altro che zoom F2.8 che in genere viene utilizzato in queste circostanze ...
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