Ne abbiamo usati di superwide zoom fin dall'inizio dell'avventura in digitale, quando i sensori erano soltanto APS-C e sperare di ritrovare gli angoli di campo di un 15 o di un 20mm su pellicola era un lontano miraggio.
Usati, metabolizzati e, quasi tutti, rivenduti. A causa dell'impossibilita' progettuale di tenere nitidi anche i bordi come il centro immagine .
Ma sono passati ben piu' di dieci anni da allora ed ecco che, accanto al ritrovato formato FX (che ci ha pero' costretto a buttar via negli ultimi tempi anche obiettivi fissi che pensavamo inalienabili, a causa dell'elevatissima qualita' delle terze generazioni di sensori) torniamo a dilettarci con l'allora odiato formato DX, complice l'abbinamento di tele e telezoom di rinnovata qualita'.
Spesso nel forum nuovamente viene posta la fatidica domanda: quale zoom wide (escludendo quindi i trans-standard) di prezzo abbordabile ma di buona qualita' complessiva?
Nella ricerca di una soluzione dignitosa al quesito, recentemente abbiamo di istinto consigliato l'acquisto, ad un paio di amici, del Sigma 10-20mm f/3,5 EX DC HSM che al range di focali apparentemente limitato, ma in effetti completissimo, equivalendo su FX ad un 15-30mm e comprendendo in un sol colpo angoli di campo complessi e diversissimi come quelli relativi ai 15-18-20-24-28mm e tutti gli altri che stanno in quel mezzo.
Dopo che lo hanno acquistato, glielo abbiamo chiesto in prestito e cosi', nella migliore tradizione del "friend's test", Roby Casetta ci ha messo a disposizione il suo esemplare, pagato attorno a 400 euro, per consentirci di effettuare una discreta quantita' di scatti per poterne parlare un po' piu' concretamente, Nikonland style according
Si tratta di uno zoom DC (APS-C per Sigma) della vecchia serie PRO, quella denominata EX
caratterizzata dal filetto dorato intorno alla parte anteriore del barilotto.
La sua presentazione e commercializzazione risale al 2009 e sostituisce il precedente esemplare, molto meno luminoso (f/4-5,6) con un diaframma fisso a tutte le focali f/3,5 molto promettente.
Ghiere di messa a fuoco e di regolazione focale separate, paraluce a petalo compatto, ma efficiente, come avremo modo di vedere in seguito
Dotato di uno schema ottico di 13 lenti in 10 gruppi,
quattro delle quali asferiche e tre a bassa/bassissima dispersione, misura LxH 87,3 x 88,2mm e ha un diametro filtri da 82mm
Non e' quindi un obiettivo compatto, come si puo' ben vedere dall'accostamento al suo piu' giovane parente, quel Sigma Art 20mm f/1,4 del quale e' poco piu' basso,
ma sicuramente pesante la meta', raggiungendo senza tappi e paraluce a petalo i 520 grammi appena (rispetto i 950 del mio Art)
Lente frontale sufficientemente incassata (e protetta)
baionetta di montaggio in acciaio (a dimostrazione della classe di appartenenza)
orgogliosamente Made in Japan ... anche oggi !
Esteticamente ben proporzionato, da qualsiasi punto lo si osservi,
dotato di selettore AF/MF
non di OS, che per l'epoca progettuale non era mai preso in considerazione su alcun obiettivo sotto i mediotele almeno.
Un difetto evidente fin da subito?
Secondo me, Sigma le ghiere di messa a fuoco manuale le tira in aria e aspetta che ricadano sull'obiettivo per stabilire dove collocarle....
anche qui, l'interferenza col bordo del paraluce non e' che aiuti a volerla considerare comoda...
Diamine!
10-20mm e' davvero un lusso di range su di uno zoom con cui tappare una reflex DX, fosse anche la mia Nikon D500 che certamente sara' fin troppo severa rispetto il target cui questo Sigma EX sarebbe invece rivolto, ossia quello delle serie 5xxx oppure, al limite, delle 7xxx, ragionando in termini puramente commerciali, quelli aborriti da Nikonland...
Io, come ho detto tante volte, degli zoom wide tendo ad utilizzare in prevalenza le focali piu' corte ed anche con questo Sigma i miei neuroni non hanno fatto molte eccezioni,
(perche' questi 15mm-eq sono davvero tentatori)
salvo che per quelle foto con le quali ho inteso considerare anche il resto delle opportunita' offerte.
Razionalmente cercando di valutare come sia la riposta in termini di nitidezza e distorsione,
oltre che appunto, a 10mm
e a 20mm
sia cercando di tenere in bolla il piu' possibile l'inquadratura
sia...fregandomene ed inclinando intenzionalmente verso l'alto la fotocamera
10mm
(oltre il limite fisico)
Nell'ambito in cui meglio si inserisce questo zoom, quello della street-photography, non vedo controindicazioni neppure nelle piu' evidenti esagerazioni prospettiche, alla focale piu' corta, che sono invece tipicamente caratterizzanti questo genere (piacevolmente a mio vedere)
in un alternanza di resa, a condizioni di luminosita' mutevoli, sempre adeguata
non per forza eclatante, talvolta anche ...delicata, se possibile su focali di questa ampiezza
Ora, a parte le considerazioni personali sui generi di elezione degli obiettivi, specie se zoom, che a mio parere servono piu' a colmare delle incertezze di scelta (voglio tutto disponibile e dappertutto) oppure peggio, a evitare di muoversi dal punto di ripresa scelto, riquadrando il soggetto con la ghiera di zoomata,
mi sento di dire che utilizzare un widezoom come questo a me mette invece voglia di muovermi, di provare inquadrature anche improponibili, di sperimentare: percio' ben venga un obiettivo come questo, dotato di un silenzioso ed efficiente motore HSM, sufficientemente maneggevole, ideale da accoppiare a reflex, come la mia 500, dotate di monitor basculabile per agevolare riprese inquadrando dal basso verso l'alto,
o viceversa
e che in prima battuta privilegino il concetto alla base dell'utilizzo di un grandangolare,
ossia quello di ambientare,
contestualizzare un soggetto
in funzione di inquadratura,
La distorsione congenita alle focali di cui dispone, si accentua nelle inquadrature in orizzontale con una forma a barilotto (stranamente per me) appuntita al centro
decisamente meno avvertibile nelle inquadrature verticali
La resa in controluce, nonostante l'elevato numero di lenti, ma grazie alla elevata qualita' intrinseca di molte di esse, non pregiudica l'equilibrio generale di questo zoom,
raramente manifestando la presenza di artefatti cromatici
piuttosto caratterizzandosi di un pronunciato effetto a raggiera, dato evidentemente dalla forma delle sette lamelle di cui si compone il diaframma,
chiaramente non al livello qualitativo delle piu' attuali realizzazioni.
Ancora meno elegante invece, ( ed ovviamente per lo stesso motivo), lo sfuocato quando si apra a quel f/3,5 di tutta apertura,
rispetto lo stesso scatto a valori medi di diaframma
Tutto sommato un bilancio sufficientemente positivo nelle condizioni in cui piu' soffrono obiettivi di questa categoria rispetto ad altri piu' corretti.
Perfino in condizioni di illuminazioni meno esaltanti (e da dietro i vetri polverosi di una terrazza coperta)
Ritornando a fagiolo (anzi...ad oliva) sull'argomento dello sfuocato di questo zoom alle sue maggiori aperture, ho continuato a fare delle prove in tal senso, per esempio
stabilendo ad f/4 la messa a fuoco su soggetto in primissimo piano,
sfuocando lo sfondo
e viceversa, sfuocando il primissimo piano
ancora... f/4
e peggio... allontanando maggiormente lo sfondo dal primo piano...
f/11
f/3,5
comprovando la necessita' con questo Sigma EX di evitare il piu' possibile l'utilizzo di diaframmi piu' aperti di f/5,6 per non incorrere in ...problemi di bokeh scadente...
che agli altri diaframmi invece non sussistono...
sovraesporre per migliorare la leggibilita' dei particolari fuori fuoco a TA puo' aiutare
meglio non esagerare come ho fatto, per riuscire a tirare fuori dall'antiriflesso di questo zoom
qualche flare... degno di questo nome
Ma siccome non andiamo in giro a fotografare muri di mattoni rossi per misurare i % di distorsione, ne tantomeno ci muoviamo con un 10-20mm per le mani a cercare sempre e solamente il pelo nell'uovo... non lo utilizzeremo in macro, perche' non e' un obiettivo confacente, con la sua minima maf a 24cm (troppi per un 15-eq) ed il suo RR di 1:6,6
non cercheremo modelle (nane...per non deformarle troppo), ma proveremo a far vedere quanto di bello si sia riusciti a fare nella settimana in cui lo abbiamo utilizzato.
Ci sono piaciuti, per iniziare, i colori che questo obiettivo trasmette al sensore (eccellente) della nostra Nikon D500
e la capacita' (anche se moderata) di lettura del dettaglio, che per angoli di campo che possano superare i 100°
la sua variabilita' di interpretazione del soggetto a seconda della focale in uso
in fondo all'insegna di una sostanziale correttezza
la sua capacita' di gestione della luce mista (Godox Ving 860II N)
la sua capacita' di lettura anche nei controluce piu' ...spinti
Insomma...
anche questo laaaargo obiettivo a focale variabile (widezoom) ci e' piaciuto parecchio... ed alla luce delle prove di questa settimana, dovremmo confermare all'amico Roby Casetta di aver....scelto e speso bene i suoi soldi!
(meno male...se no sai che figuraccia avremmo fatto... )
Alla fine della fiera dovremmo anche formulare i...
PRO
- versatilita'
- maneggevolezza
- correzione ottica
- prezzo
ed i
CONTRO
- sfuocato alle maggiori aperture
- distorsione a 10mm
- distanza minima di maf
Ma a guardar troppo nella palude...
saltano fuori i mostri delle favole...
Grazie Roby !!!
Max Aquila photo © per Nikonland 2016
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