Originariamente pubblicato nel 2006 su Nikonland 1.0
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Grazie all'amico Manu che ci ha prestato l'obiettivo per questo test.
E' un obiettivo che ho voluto mettere a confronto - ma non con immagini di mattoni e mire ottiche - con il più professionale F2.8 VR II. Ne è venuto un identikit più preciso di cosa usare a seconda delle proprie abitudini fotografiche
Il professionista, a sinistra e l'amatoriale, a destra.
Tanto tuonò che piovve, fu il mio commento quando uscì questo zoom F4 finalmente compatto ed abbordabile.
Quando Nikon era Nikon, ha sempre avuto in catalogo uno zoom più compatto ed economico di quello di prima fascia. In generale si trattava di oggetti di pregio, pensati per non far rimpiangere troppo le versioni più costoso.
Ma non negli ultimi anni, perchè la scelta si è ridotta ai vari 80-200/2.8 e 70-200/2.8.
Lasciando come soluzione economica l'antidiluviano 80-200/2.8 senza motore incorporato ...
il trio di obiettivi F4 Nikon, 16-35/4, 24-120/4 e 70-200/4 tutti stabilizzati
Ecco che il completamento del trio di nuovi, compatti, leggeri, zoom F4 che consentono di coprire tutte le focali da 16 a 200mm con una spesa complessiva se non altro accettabile per il fotoamatore esigente, ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Già, perchè la concorrenza invece ha sempre avuto questi tre pezzi e li ha anche aggiornati tempo per tempo ... misteri del marketing Nikon che, evidentemente, ha preferito spingere tutti verso oggetti per pochi da più di 2.000 euro cadauno di listino !
Questo tele-zoom è in plastica ma tutto sommato robusto. E' più corto, più sottile e pesa circa la metà del 70-200/2.8 VR II.
Ha un paraluce più compatto che ne permette l'uso anche come appoggio in posizione capovolta (cosa pressocchè impossibile invece con i petali di quello del F2.8).
Purtroppo nel rimpicciolire è stato ridotto (troppo) anche il passo filtri che adesso è di un "improbabile" diametro di 67mm, quando normalmente i filtri più diffusi sono da 72 o da 62mm.
comandi, pulsanti, scala delle distanze, anello di zoom e messa a fuoco manuale, siamo nella norma cui siamo abituati da Nikon negli ultimi anni.
Nel confronto con il "grande", le due ghiere di controllo sono molto più piccole ma tutto sommato la cosa non da fastidio.
Impugnandolo ci si trova subito a proprio agio e si apprezza la leggerezza.
Forse un pò troppa leggerezza che a me, abituato a pesi massimi, tende a creare un pò di oscillazione nella mani, specie se sto usando la D5.
L'esemplare in test è stato costruito in Tailandia.
Caratteristiche salienti
Nikon 70-200mm F4G VR
20 lenti in 14 gruppi di cui una ad alto indice rifrattivo, diaframma a 9 lamelle, passo filtri 67mm.
Lunghezza 178.5mm x 78 di larghezza. Peso 850 grammi.
Distanza minima di messa a fuoco : 1.1 metri
schema ottico, 3 lenti ED
MTF a 70mm
MTF a 200mm
prezzo corrente da Foto Colombo : 1.399 euro
Concorrenti
In sostanza non ce ne sono, almeno con attacco Nikon.
La concorrenza è in casa - oggetto di questo test - con il 70-200/2.8 VR II (voglio trascurare, come ho sempre fatto, i modelli più anziani, senza motore e senza stabilizzatore, da considerare obsoleti) oppure con gli equivalente - ma sempre F2.8 - di Sigma e Tamron, se non altro per il prezzo.
Nikon 70-200mm F2.8G VR II
21 lenti in 16 gruppi, diaframma a 9 lamelle, passo filtri 77mm.
Lunghezza 205.5mm x 87 di larghezza. Peso 1540 grammi.
Distanza minima di messa a fuoco : 1.45 metri
MTF a 70mm
MTF a 200mm
prezzo corrente da Foto Colombo : 2.390 euro
Giusto per confronto i due 70-200/2.8 stabilizzati universali sempre da Foto Colombo e con garanzia Italia costano rispettivamente :
- Tamron 1.289 euro
- Sigma 867 euro
Il Sigma che abbiamo testato di recente qui, è ancora un modello non Sport, quindi prevediamo un aggiornamento a breve secondo i nuovi standard.
Tutti questi obiettivi hanno il collarino del treppiedi in dotazione mentre per il Nikon 70-200/4 è optional a pagamento.
Il Nikon RT-1 costa 199 euro.
Il che fa salire il costo totale, se si prevede di aver bisogno anche di questo accessorio, a poco meno di 1.600 euro.
Mia@EuRossModels, Nikon D5, Nikkor 70-200mm F4, a 78mm, F4, 100 ISO
Prestazioni
Vignettatura e distorsione sono su livelli normali.
Non mi sono soffermato a valutarle. Siamo a meno di uno stop a tutta apertura per la prima e ad un valore tra 1 e 2% alle varie focali per la seconda. Ma si nota essenzialmente solo fotografando superfici piane come il cielo o pareti bianche. O rettangoli perfetti restando perfettamente in bolla (!).
Nell'uso pratico non ho nemmeno notato casi di aberrazione cromatica.
Può essere che insorgano nella macro di soggetti naturali ma non credo che questo sarà l'uso tipico di questo apparecchio.
Credo che per un obiettivo come questo, non pensato per la massima performance, sia più interessante verificare le qualità dello stabilizzatore, specie a 200mm.
uno scatto ragionevolmente fermo ad 1/25''. Un buon risultato che conferma la valenza del sistema VR Nikon che nelle ultime versioni consente anche al 300/4 al 200-500/5.6 di scendere verso questi tempi.
Una cosa impensabile pochi anni fa.
Ancora più interessante e sarà uno dei leitmotiv di questo confronto, la focale effettiva alle varie tacche della zoomata, ricordandoci il clamore che suscitò l'accorciamento della focale effettiva del 70-200/2.8 VR II alla minima distanza di messa a fuoco.
I due zoom Nikon da 70-200mm attualmente in catalogo
Confronto in casa
Nikon 70-200/4 a 200mm, 1.1 metri
Nikon 70-200/4 a 70mm, 1.1 metri
Nikon 70-200/2.8 a 200mm, 1.45 metri
Nikon 70-200/2.8 a 70mm, 1.45 metri
e già appare di tutta evidenza la differenza tra i due.
Non sto nemmeno a calcolare la focale effettiva dei due obiettivi alla minima distanza di messa a fuoco.
E di tutta evidenza, guardando le tacche sul righello di come, complice anche la minore distanza cui si può impiegare il 70-200/4, l'ingrandimento sia sempre superiore.
Ma siccome noi non fotografiamo solo righelli, ho voluto proporvi degli scatti di uno dei soggetti più probabili per zoom di questo genere, la testa umana.
Charlize è sempre paziente e si è prestata a svariate sessioni di prova.
Con il 70-200/2.8 a 70mm siamo in formato cartolina.
Praticamente copriamo il mezzo busto come vediamo in questo primo scatto :
Nikon 70-200/2.8 a 70mm 1.45 metri
per avere ragionevolmente tutta la testa (ma avanza ancora un pò di aria) pur alla minima distanza di messa a fuoco, dobbiamo andare a 200mm
Nikon 70-200/2.8 a 200mm 1.45 metri
con il 70-200/4 la musica è completamente diversa.
Da 1.1m riusciamo già praticamente a riempire il fotogramma con la testa.
Nikon 70-200/4 a 70mm 1.1 metri
mentre a 200mm siamo quasi a livello di macro, potendo chiudere sulla maschera degli occhi
Nikon 70-200/4 a 200mm 1.1 metri
in questo modo con il 70-200/4 possiamo praticamente usare lo zoom a tutte le focali "canoniche" potendo sempre chiudere sulla testa.
Nikon 70-200/4 a 135mm
Nikon 70-200/4 a 105mm
Nikon 70-200/4 a 85mm
cosa che con il 70-200/2.8 è impossibile, dovendo sempre praticamente chiudere a 200mm (che poi in realtà è 135mm).
Due scatti simili con i due obiettivi per rappresentare anche il differente modo di rende l'immagine :
Nikon 70-200/4 a 200mm 1.1 metri
Nikon 70-200/4 a 200mm
Nikon 70-200/2.8 a 200mm 1.45 metri F4
il solo viso nell'inquadratura ? E' possibile solo con il Nikon 70-200/4
Nikon 70-200/4 a 200mm
Da questi scatti appare quindi evidente come il Nikon 70-200/4 è più tele rispetto Nikon 70-200/2.8, già a 70mm.
Si perchè in realtà a distanza ravvicinata il 70-200/2.8 è effettivamente un 55-135/2.8.
Però ci sono situazioni in cui questa qualità non è premiante.
In interni angusti o quando, anche in esterni, non possiamo arretrare, a volte a 70mm capita di non riuscire ad avere una inquadratura abbastanza ampia. E se non possiamo cambiare obiettivo, la foto non si può fare.
Non ci credete ?
Una immagine parla più di cento parole.
Bordo campo, partita di football, dietro di me c'è la barriera.
Nikon 70-200/2.8 a 70mm, quasi un grandangolare
linea di partenza, lo spazio è quello che è ed è pure affollato.
A 70mm riesco ad inquadrare bene tutta questa bella Mercedes.
una Porsche nel suo box. Non posso indietreggiare perchè mi passano le auto alle spalle per fare i pit-stop. Ma a 70mm con il 70-200/2.8 riesco a prenderla tutta comunque.
Una manifestazione per strada. Io sto facendo reportage ed ho solo il 70-200/2.8. Dietro ho la folla e devo stare fermo.
A 70mm riesco comunque a prendere tutto il centurione con il suo cavallo enorme.
lo stesso quando dietro a lui mi compare Cristo con con la croce e i suoi aguzzini.
Ma invece con Nikon 70-200/4 a 70mm è impossibile fare queste cose.
E ti capita di tagliare i piedi se alle tue spalle c'è la parete e non puoi arretrare.
Insomma, in certe circostanze il Nikon 70-200/4 non basta, bisogna avere anche uno zoom transtandard.
Con il 70-200/2.8 invece ci si può arrangiare.
E' la situazione tipica del fotogiornalista indoor.
Alcuni scatti illustrativi in più.
Nikon 70-200/2.8 a 200mm
Nikon 70-200/4 a 180mm
Nikon 70-200/4 a 135 mm
In esterni
135mm
trovo straordinario lo stacco tra il primo piano del busto in metallo e lo sfondo
200mm
primo piano, secondo piano, sfondo sfuocato
200mm
panoramica montata da 6 scatti in verticale a 200mm (circa 17.000 pixel di lato)
135mm
la stessa ripresa da più lontano a 135mm
200mm
dettaglio astratto da vicino, in basso
200mm
Reportage di architettura con il teleobiettivo.
Facile se non ti devi portare appresso tonnellate di pesi.
In questo caso solo il 70-200/4 e il 16-35/4.
200mm
200mm
170mm
200mm
70mm
135mm
165mm
200mm
130mm
70mm
bagliore sul vetro. Buona tenuta, immagine che non si spappola.
In studio con il flash
200mm F9
135mm F4
200mm F4
95mm
130mm F9
135mm F9
200mm F9
200mm F9
175mm F9
In interni
Con la limitazione anticipata della focale minima già troppo tele che rende difficile, in interni angusti, riprendere per intero, questo obiettivo consente invece di stringere sul soggetto come non si potrebbe con un altro zoom, mantenendo però comunque una buona distanza.
Distanza dal soggetto che in alcuni generi é opportuna :
Primi piani di Mia durante l'ultimo suo shooting in Italia
200mm
200mm
busto :
130mm
ancora ritratto stretto ma a varie focali :
80mm
150mm
addirittura sul letto, mentre io la riprendevo da lontano, senza essere invadente e peraltro con un obiettivo che anche all'apparenza non sembra un cannone da paparazzo !
110mm
110mm
200mm
200mm
Cimitero Monumentale di Milano, Nikon D810, Nikkor 70-200/4 a 135mm, F4
Conclusioni
Una volta tanto andiamo al sodo, senza specchietti !
E' un ottimo obiettivo. Le sue caratteristiche di progetto (compatto, abbastanza leggero, poco appariscente) sono mantenute senza pesare sulle caratteristiche operative (autofocus rapido e silenzioso, stabilizzato efficace, ottima nitidezza specialmente lato tele).
Se ho un appunto da fare è sulla costruzione - ma questo vale praticamente per tutto quanto non specificatamente professionale che Nikon propone oggi, pure per la D810 ad essere sinceri - e sulla sua tenuta nel tempo in termini di meccanica e superficie, salvo che il proprietario non lo tenga sempre in una teca senza mai toccarlo.
L'altro appunto è sul prezzo. Con l'ampia disponibilità sul mercato di zoom 70-200mm F2.8 - nuovi ed usati - che c'è a prezzi inferiori al nuovo richiesto in Italia per il Nikon 70-200mm F4, più di uno si farà degli scrupoli e probabilmente deciderà di prendere un oggetto di fascia superiore, Nikon, Sigma o Tamron.
E sbaglierà - colpa di Nikon - perchè questo 70-200mm F4 in comune con gli altri 70-200mm che conosco io non ha altro se non il range di focali nominale.
Limitandoci al Nikon 70-200/2.8 ( di cui ho parlato recentemente qui : Nikon 70-200mm F2.8 VR II : l'asino (test/prova)) si tratta proprio di due cose differenti, pensate per fotografi, per generi ed esigenze differenti.
E i limiti di uno, possono essere i pregi dell'altro e viceversa.
Vi serve uno zoom decisamente tele, compatto, leggero che non vi faccia guardare dalla gente come se foste un importuno ?
Andate sul Nikon 70-200mm F4 : non ha rivali al mondo per l'attacco Nikon !
Il Nikon 70-200/4 è l'ideale per i viaggi e per il reportage disimpegnato. Permette una bella separazione tra i piani mantenendo perfettamente nitido il soggetto a fuoco. Consente effettivamente di scegliere la focale tele a cui volete operare senza essere obbligati ai due estremi come di fatto capita con la versione F2.8.
Vi necessita uno zoom che copra focali meno spiccatamente tele, in grado di consentirvi di riprendere una figura intera o un gruppo senza andare fuori dalla hall dell'albergo o dentro alla stanza da bagno, fotografate per lo più in luce ambiente al coperto dove uno stop in più può fare la differenza.
Avete l'esigenza di uno strumento robusto e pesante ed avete qualche cosa di altro di più decisamente tele ? Volete uno stacco tra i piani più morbido e continuo ? Siete abituati ad avere in mano cose belle pesanti perchè rendono più stabile la vostra presa. Fate il fotoreporter e non vi interessa un accidente di scegliere esattamente una certa focale specifica ?
Allora comprate il Nikon 70-200mm F2.8 VR II
L'ideale sarebbe averli entrambi. Se per qualche fotografo lo zoom 70-200 è il principale strumento di lavoro non lo escluderei. Si avrebbe così il meglio dei due mondi.
Purtroppo però, affrontando un costo non indifferente.
Ma, ve lo raccomando, non decidete per uno o per l'altro per considerazioni esclusivamente economiche o di prestigio. Sbaglierete e vi ritrovere ad avere uno strumento che non fa per voi. Studiate bene le vostre esigenze e scegliete solo di conseguenza.
Maria@EuRossModels, Nikon D5, Nikkor 70-200/4 a 175mm, F9, Spazio Blu di Milano
Commenti Raccomandati
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