E' arrivato un pò a sorpresa ma non poi tanto, il lancio del nuovo Nikon 200-500mm F5.6 l'estate scorsa.
In verità si è parlato del progetto, alternativo al nuovo 80-400 VR nel frattempo lanciato con discreto successo, già da qualche anno.
Il primo modello doveva essere ad apertura massima variabile, F4.5-F5.6 ma con la stessa escursione focale.
Durante la sua genesi Nikon ha anche offerto quel meraviglioso oggetto che è il Nikkor 1 70-300 VR, dimostrando di saperci ancora fare, quando vuole, in questa fascia di ottiche.
Sia come sia, possiamo ammettere che solo il grande successo dei vari Tamron e Sigma 150-600, disponibili in tre declinazioni e con Tamron che si dice pronta a lanciare una versione II e con Canon che sembra pensarci anche lei, ha forzato la mano a Nikon, facendo finalmente giungere a compimento l'opera.
Il nuovo zoom si pone in una fascia decisamente consumer per prezzo e costruzione, sostanzialmente un corpo in policarbonato innestato su un affusto in lega leggera.
Riciclando qualche parte altrove (il collare del treppiedi deriva da quello degli 80-400 e il sistema di aggancio è simile a quello del vecchio 300/4 AF-S) ma con tre scelte oculate :
- la lente anteriore ampia permessa dal passo filtri inusitato di 95mm
- il diaframma F5.6 alla massima apertura per tutta la sua escursione focale
- il mantenimento - secondo me furbo alla ricerca della qualità - di una escursione ragionevolmente fissata ad un buon 2.5x
Perchè chi è interessato a questo zoom, cerca sostanzialmente un super-tele. Per escursioni dal medio-tele in su ci sono sul mercato altre soluzioni. E altre ancora (il 70-300 VR II) sono attese.
L'oggetto è grosso e pesante (intorno ai 2 chilogrammi).
ma tutto sommato compatto in posizione di riposo
perfettamente intonato ad un corpo professionale come la Nikon D500 che sembra fatta proprio per lui
senza paraluce fa meno impressione
il tappo da 95mm è molto grosso e toglie ogni velleità di acquistare filtri vari (almeno a me)
la bottoniera è quella classica. Non manca la limitazione focale da 6m ad infinito
tutto l'affusto iniziale è in lega leggera piuttosto robusta (a differenza del tutto plastica tipo vaschetta del gelato del più costoso 300/4PF)
ovviamente é costruito in Cina per contenere i costi.
naturalmente non è molto bilanciato, questione di pesi
allungato non fa impressione come i due Sigma, specie lo Sport che è molto grosso e massiccio.
il sistema di sgancio del collarino del treppiedi è semplice (ma altrettanto semplicemente si sgancia da solo se si lascia allentato ....).
Una volta tolto ... lascia a vista le viti di guida, una soluzione orrida tanto quella detestabile del vecchio 300/4 AF-S.
il paralucione é in vera plastica cinese.
Nel complesso, considerando il prezzo, niente di realmente detestabile (a parte il collarino del treppiedi per uno che, abituato con i supertele su monopiedi come me, lo lascia sempre allentato per poter orientare al volo la ripresa). Anzi.
Nell'uso è un obiettivo facile da dispiegare, che non dà esageratamente nell'occhio, almeno finchè è a riposo.
Non è tropicalizzato ma io - come si vede dalle foto - l'ho usato sotto l'acqua battente senza tanti timori.
C'è il fermo in posizione 200mm ma comunque, almeno allo stato attuale, non si allunga da solo se lo si trasporta rivolto verso il basso (come invece capita ai due Sigma).
Giuro che per l'ultima volta in vita mia mi sono sforzato di calcolare l'MTF con l'Imatest sulla D810.
l'ho ripetuto più volte per sicurezza e spero di essere stato ragionevolmente accurato.
Nella buona sostanza pare dare il meglio di se alle focali intermedie - 300 e 400 mm - più che a quelle estreme.
Già a diaframma aperto. Chiudere ad F8 da un vantaggio certo solo a 500mm.
Ho provato anche con il TC-14E II e tutto sommato il risultato ad F8 è accettabile. Ad F11, se c'è tutta quella luce, ci si riallinea con la nitidezza dell'obiettivo "nudo".
Ammetto però che nel mondo reale, se a 300mm vedo la migliore pulizia delle immagini, alle altre focali il risultato mi pare tutto sommato lineare. Io preferisco chiudere sempre ad F8, contando sulla sensibilità di D5 e D500, le due macchine con cui l'ho usato sul campo.
Alcuni scatti di prova :
lo stabilizzatore mi ha realmente impressionato. Anche a mano libera si può scendere verso tempi impensabili per un affare del genere (qui siamo ad 1/40'').
D810, 700mm con TC14E II
a 500mm dalla finestra del bagno
dettaglio dei panni stesi in balcone ad un centinaio di metri di distanza
un ritratto "rubato" in tribuna a Monza, 400 mm, F8, Nikon D500
Autodromo Nikon D5
Ovviamente questo acquisto è destinato all'uso in autodromo, potendone sfruttare l'escursione focale in tutte le mie solite postazioni.
Con la D5 l'ho usato sia liscio che moltiplicato, in una giornata di sole.
240mm
320mm
300mm
450mm
360mm
500mm
500mm
Autodromo Nikon D5 TC 14E II
il comportamento con il teleconverter è accettabile, chiudendo ad almeno F10.
Una condizione che è possibile solo d'estate
Ma tutto sommato è da considerare di vera emergenza quando non si ha per le mani il teleconverter d'eccellenza per lo sport, la Nikon D500
Autodromo Nikon D500
con la D500 si ha il matrimonio perfetto.
Credo che il 90% delle mie foto con questo zoom saranno fatte con la D500.
Il risultato mi ha talmente abbagliato già la prima volta da considerarla l'accoppiata vincente.
Pioggia forte, cielo coperto, vento; toglievo l'acqua con il taglio della mano ...
200mm
(crop)
300mm
400mm
500mm
Conclusioni
francamente non mi sembra necessario dilungarmi oltre. Ho già detto molto e messo anche troppe foto in questo test.
Mi scuso con i fotonaturalisti che certamente vorrebbero conoscere il comportamento del 200-500 con l'avifauna ma non è il mio genere e non mi sento di proporre pessimi scatti in contesti che mi sono estranei. Le mie conclusioni vengono dall'uso in autodromo, ambiente in cui mi trovo a mio agio e in cui credo di poter trarre valutazioni che sono sicuro di potervi trasmettere.
PRO
- omogeneità di prestazioni, a prescindere dal dato strumentale, a tutte le focali e a tutti i diaframmi.
Già ad F5.6 la prestazione è notevole, ad F8 anche meglio se si fotografano oggetti non bidimensionali
- stabilizzatore impressionante. A 500mm si riesce a stare agevolmente sotto al 1/100'' come dimostrano alcuni miei panning
- rapporto prezzo/prestazioni eccezionale nel catalogo Nikon
Contro
- costruzione che presenta qualche sbavatura (plastiche ordinarie, meccanismo del treppiedi discutibile) ma consona al livello di prezzo
- autofocus un pò riflessivo, almeno ad agganciare il fuoco quando si sposta il punto di ripresa.
Poi però segue il soggetto in movimento senza incertezze
- non è un supertele Nikon. Un 500/4 buca letteralmente l'aria e il buio. Questo non gioca nello stesso campionato
- sfuocato non sempre meraviglioso
Complessivamente e al prezzo a cui è proposto lo trovo un oggetto irrinunciabile.
Io ne sono soddisfatto.
Ripeto, non è un supertele professionale Nikon, non è nemmeno al livello del nuovo ed eccezionale 300/4PF ma offre prestazioni di pregio con un esborso accettabile anche per le tasche del fotoamatore medio (l'avessimo avuto 10 anni fa !) e non è un bersaglio irresistibile per i malintenzionati, potendo sparire facilmente in una borsa qualsiasi.
E' anche un segnale che ci dice che Nikon, se vuole, può stupirci con prodotti concorrenziali e all'altezza delle aspettative.
Purtroppo è una rarità di questi tempi.
Con le osservazioni già evidenziate (collarino, autofocus, prestazioni in condizioni estreme rispetto ad un 500/4 o ad un 600/4 Nikon) lo raccomando senza riserve a chi sappia servirsene.
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