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  • Massimo Vignoli
    Massimo Vignoli

    Nikon 80-400mm f/4.5-5.6 AFS VR II - Quando la versatilità è importante

    Come d’ uso qui su Nikonland, non mi dilungherò nell’esporre i dati tecnici ma concentrerò questo articolo sulla mia esperienza sul campo, durata ormai quasi 4 anni.

    Per Nikon questa realizzazione non è una novità: questo obiettivo ne sostituisce uno della stessa lunghezza focale ma privo di motore autofocus e dal VR primordiale, se non erro il “vecchio” 80-400 è stato il primo obiettivo stabilizzato nel catalogo Nikon. Personalmente non ho mai avuto modo di provare il vecchio modello, ma è universalmente noto che il rifacimento ha portato, oltre ad un autofocus finalmente prestante, anche un sensibile miglioramento delle qualità ottiche, apprezzabile soprattutto alle focali più lunghe e sui sensori FX. Di fatto, l'assenza di un 80-400 prestante era uno dei motivi di invidia verso il catalogo Canon.

     

    Ecco l'80-400 oggetto dell' articolo,  montato su D810.

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    Questo il complesso schema ottico.

    1.jpg.4a10f7e32a00724f64ec8577c7bc3b28.jpg (20 lenti in 12 gruppi , implementato rispetto i 17/11 del prima serie)
    Pesa 1570 grammi, è lungo 20,3cm per 9,6 di diametro, ghiera filtri da 77mm, mette a fuoco a partire da 1,75 metri e ha un diaframma a 9 lamelle.

    Un particolare della bottoniera, che comprende oltre ai consueti comandi anche uno switch per bloccare la lente alla minima lunghezza focale. In questo genere di obiettivi, che si allungano fisicamente aumentando la focale, è previsto per evitare che, inclinato verso il basso, l'obiettivo si allunghi da solo. Il mio esemplare è ben frenato e, per ora, non ne ha bisogno. Ma male non fa.

    3.thumb.jpg.cfad5e3d1c70bf20152c2451b1f507bc.jpg

     

    Un particolare della lente frontale, diametro standard da 77mm. Non ruota. 

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    L’ obiettivo viene spedito con la custodia in materiale morbido CL-M2, la stessa del 70-200 2.8 per intenderci. Scelta relativamente felice: è utilizzabile per proteggere l'obiettivo quando viene trasportato in un normale zaino da montagna, cosa per me molto utile, ma è lontana dalle migliori realizzazioni in neoprene per capacità di compressione quando non usato.

    La costruzione è meccanicamente adeguata, è prodotto in Giappone, con il corpo in policarbonato. Non eccellente ma allineata alle altre realizzazioni Nikon in questa fascia di prodotto.

    Io tratto bene il mio materiale, ma lo uso per il mio genere fotografico: wildlife in ogni condizione atmosferica e spesso al nord o in quota, con lunghi trasporti nello zaino da montagna. Ebbene, finora nessun problema, nemmeno in relazione allo zoom ottenuto mediante allungamento fisico “a pompa”. In teoria a rischio di risucchio polvere o infiltrazioni di umidità ma in pratica, finora, a me non è successo nulla di tutto ciò.

    5.thumb.jpg.165ed86627a92363aba847f1e51dc371.jpg

    Norvegia, febbraio 2016 - D4, 80-400 @  240mm f5.6 1/800 - mano libera.

     

    Fisicamente l'obiettivo è abbastanza grande e pesante, un poco più di un 70-200/2.8 per intenderci (1.570g), ma ancora ben all’interno delle possibilità d’uso a mano libera. Possibilità ben presente nella mente dei progettisti che hanno disegnato un collarino di attacco treppiede robusto, in metallo, ma smontabile, cosa che fa risparmiare quasi 100g.

    Per capire meglio le dimensioni, qui lo vedete in mezzo al 70-200/2.8 FL ed al 500/4 G. Tutti senza paraluce. L' 80-400 alla minima focale.

    6.thumb.jpg.3298178e28d56a629bd656a4d52bd6b9.jpg

     

    L' obbiettivo si allunga in maniera significativa passando dalla minima alla massima lunghezza focale, ancora di più se poniamo il paraluce in posizione di lavoro.

    7.thumb.jpg.908af3a556a20ae3a1c05a69c5b0cd94.jpg

     

    Nikon dichiara la compatibilità con il TC14 ma personalmente non ho nemmeno ritenuto di provare a utilizzarlo: per come la vedo io il moltiplicatore di focale nella fotografia naturalistica è un tool importante ma 400mm a f5.6 con uno zoom 5x non sono a priori compatibili. Ne risulterebbe, infatti, un 560mm f8, che diaframmando uno stop diventerebbe f11: improponibile. Di più, non credo che ci sia abbastanza margine in nitidezza per poter sopportare il moltiplicatore.

    Come da titolo, la sua vera capacità è la versatilità, che consente senza poter muovere un passo di fare queste due fotografie:

    8.thumb.jpg.a94261d1d8ea281d9d3edb4fb1c7c5ae.jpg

    Valle d'Aosta, novembre 2017 - D5, 80-400 @  80mm f4.5 1/1250 - mano libera.

    9.thumb.jpg.506cc505bda7d35af2011aca11744e0a.jpg

    Valle d'Aosta, novembre 2017 - D5, 80-400 @  400mm f5.6 1/400 - mano libera.

    Nelle immagini sopra è apprezzabile la vignettatura, presente ma per me non in modo invasivo, mentre qui un crop al 100% per apprezzare la nitidezza a tutta apertura alla massima focale e le ridotte, ma presenti, aberrazioni cromatiche.

    10.thumb.jpg.f9fb9929f2200d5b12f4ad62b19a6eb8.jpg

     

    Questa la regolazione di nitidezza e riduzione rumore impostate (miei valori "standard" per questo genere di immagini):

    11.thumb.jpg.9a320a952452bcafcd1d309cd2602f15.jpg

     

    Ma basta un click per eliminare praticamente tutte le aberrazioni....

    12.thumb.jpg.f97e643fcf531922d013726a4693cca5.jpg

     

    Come si vede da questo altro crop:

    13.thumb.jpg.2ac7ead2bfda040b3c1884d6656008ac.jpg

     

    Oppure, di nuovo seguendo il movimento del soggetto e senza poter muoversi per accomodare l'inquadratura con un'ottica fissa, passare da questa situazione:

    14.thumb.jpg.12a9af27748c45e24452f33aa49b44d5.jpg

    Valle d'Aosta, novembre 2015 - D4, 80-400 @  400mm f5.6 1/1250 - mano libera.

    A quest'altra, dove le due immagini sono separate da soli 3" (entrambi nocrop, questo giovane gipeto ha voluto venire a vedere chi/cosa fossi.... quel giorno ero molto molto in alto :) )

    15.thumb.jpg.7813ab3fe5c28c720ae54c2c42dda0d4.jpg

    Valle d'Aosta, novembre 2015 - D4, 80-400 @  185mm f5.6 1/1250 - mano libera.

    Focalizzandoci sulla nitidezza, argomento sempre molto caro a tutti noi, posso dire che è buona a tutte le focali - migliore alle corte che alle lunghe, soprattutto dopo i 300mm scende un poco - e buona anche tutta apertura, posto che chiudendo il diaframma di 2/3 di stop migliora. Chiaramente non siamo nel territorio dei supertele - come ovvio considerato prezzo, peso e luminosità.

    Qui un esempio senza neve tra me ed il soggetto e chiudendo 1/3 di stop....

    16.thumb.jpg.70f481dfd5930938deea9f4aa52b40d2.jpg

    Finlandia, febbraio 2017 - D5, 80-400 @  400mm f6.3 1/500 - beanbag.

     

    17.thumb.jpg.2c64a7b2296160ea4448168aa4ebd2be.jpg

    Crop 100%

    Personalmente sono arrivato a scegliere questa lente dopo averla confrontata, sempre sul campo, con quelli che spesso sono considerati i suoi competitor: Nikon 200-500 AFS VR e Sigma 150-600 Sport. Le principali differenze tra questi tre obiettivi, per quello che ho riscontrato io sono:

    • L'80-400 è quello otticamente meno prestante, entrambi gli altri sono più nitidi, in particolare il 200-500 Nikon lo è apprezzabilmente sulle lunghe focali.
    • L'80-400 è quello più maneggevole ed usabile a mano libera, per effetto di dimensioni e pesi sensibilmente più ridotti (il 150-600 Sigma Sport per me non è usabile a mano libera, sottolineo "per me" perché questa valutazione è assolutamente soggettiva dipendendo dalla forza fisica del fotografo e dai luoghi dove fotografa, cioè da quanto si stanca arrivando alla location :().
    • Il 200-500 Nikon è quello con l'autofocus più lento, 80-400 e 150-600 Sigma Sport sono entrambi veloci e per me alla pari. Nessuno dei tre ha velocità sul livello delle ottiche da sport o azione veloce (come 70-200 FL o 300 2.8 e via dicendo).
    • Il 150-600 Sigma Sport è quello con la migliore percezione di qualità costruttiva, veramente in una classe superiore. Mentre il 200-500 è quello trasmette la sensazione della minore. 
    • Se si vuole usare l'ottica per foto ambientate l'80-400 vince a mani basse, perché dispone delle critiche focali, in questo ambito, tra 80 e 150/200. 

    Il fatto che l'80-400 sia contemporaneamente il più vecchio in termini di data di presentazione (2013 l'80-400 vs 2014 il 150-600 vs 2015 il 200-500), il meno prestante otticamente e quello di gran lunga più costoso (c'è una grande variabilità di prezzi sul mercato tra ufficiali e import e tra venditori fisici e internet, prendete quindi queste cifre più come termini di paragone che come prezzi: 80-400 - 2700€ vs 200-500 - 1200€ vs 150-600 - 1600€) la dice lunga sui progressi ottici e costruttivi di questi ultimi anni e sul beneficio della concorrenza qualificata per i consumatori. Ovviamente stiamo confrontando oggetti non del tutto omogenei (diversi ratio di zoom, dal 5x a 2.5x e diversa qualità costruttiva), ma la sensazione è che l'80-400 sia quello col peggiore rapporto qualità/prezzo.

    Per completezza, Sigma produce anche un modello Contemporary del 150-600 che costa meno del fratello Sport e, per effetto di una costruzione meno massiccia e robusta,  è più leggero. Ma non ho avuto modo di provarlo e quindi non sono in grado di includerlo in questo confronto.

    Ultimo punto circa la qualità ottica e la complessiva reattività ed usabilità dell'obiettivo. Io l'ho usato su D800, D810, D4 e D5. Sui 36mpix è usabile ma i difetti ottici si notano di più, anche l'autofocus è molto meno sicuro, in particolare al salire della focale con la contemporanea riduzione della luminosità. Su D4 e D5 per me è molto buono, a tutto tondo, e quindi tendo a consigliarlo su corpi a meno mpix e più reattivi. 

    Nonostante tutto, però, è quello che, oggi, tra i tre, ricomprerei per le considerazioni relative alla flessibilità d'uso, che per me è la sua vera carta vincente.

    Dopo tante parole, qualche immagine:

    18.thumb.jpg.b310ec0e9bb2dc28ecc7220e3e733f77.jpg

    Finlandia, luglio 2016 - D800, 80-400 @  130mm f5.0 1/200 - beanbag.

     

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    Valle d'Aosta, novembre 2015 - D810, 80-400 @  92mm f5.6 1/500 - mano libera.

     

    20.thumb.jpg.43135f93e9ee8a9ddfd67fe0b139481e.jpg

    Valle d'Aosta, novembre 2015 - D810, 80-400 @  120mm f6.3 1/500 - mano libera.

     

    21.thumb.jpg.6a7905fb1b5c022a48c61a99e2544838.jpg

    Piemonte, febbraio 2015 - D4, 80-400 @  310mm f8.0 1/2500 - mano libera.

     

    22.thumb.jpg.344be20c6d0883e3a222b5d5d33f0495.jpg

    Valle d'Aosta, novembre 2015 - D4, 80-400 @  400mm f5.6 1/500 - mano libera.

     

    23.thumb.jpg.543a76871315d42ef67405d8fbc814b4.jpg

    Norvegia, febbraio 2016 - D4, 80-400 @  270mm f5.6 1/1000 - mano libera.

     

    24.thumb.jpg.ebfaf143f851c1155b24c8bfa421b8e1.jpg

    Norvegia, febbraio 2016 - D4, 80-400 @  270mm f5.6 1/1000 - mano libera.

     

    25.thumb.jpg.892701a782b6f2db47024b133ca71737.jpg

    Norvegia, febbraio 2016 - D4, 80-400 @  400mm f8. 1/500 - mano libera.

     

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    Valle d'Aosta, novembre 2016 - D5, 80-400 @  98mm f6.3 1/1250 - mano libera.

     

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    Valle d'Aosta, novembre 2016 - D5, 80-400 @  400mm f6.3 1/1600 - mano libera.

     

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    Finlandia, gennaio 2017 - D810, 80-400 @  180mm f7.1 1/200 - beanbag.

     

    29.thumb.jpg.94335fbcec9b85dbe5d31703ab9fa049.jpg

    Valle d'Aosta, novembre 2017 - D5, 80-400 @  112mm f8 1/160 - mano libera.

     

    30.thumb.jpg.8bd6df33b88ac5b11e08489878bc3793.jpg

    Valle d'Aosta, novembre 2017 - D5, 80-400 @  240mm f8 1/1250 - mano libera.

     

    31.thumb.jpg.d94d574d9e7ccb5bdefa41b4ff3929c8.jpg

    Valle d'Aosta, novembre 2017 - D5, 80-400 @  400mm f5.6 1/800 - mano libera.

     

    In sintesi.

    PRO:

    • Ottimo range di focale, superiore alle altre alternative da me esaminate.
    • Ottima maneggevolezza e trasportabilità.
    • Buona nitidezza, a tutte le focali e tutti i diaframmi, in particolare su corpi FX con sensore non estremamente denso. La nitidezza migliora chiudendo appena il diagramma alle focali più lunghe.
    • Nessun difetto ottico invadente
    • Autofocus abbastanza veloce, in particolare su corpi pro.
    • Stabilizzatore di ottima efficienza.

    CONTRO:

    • Costo abbastanza elevato.
    • Otticamente non del tutto a livello dei corpi con sensore molto denso, in particolare a tutta apertura ed alle focali più lunghe (ma questo problema è comune a moltissimi altri obiettivi).

    (C) 2018 Massimo Vignoli per Nikonland

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    Commenti Raccomandati



    • Amministratori
    13 ore fa, Muncias dice:

    queste ottiche a mio avviso sono sempre da considerarsi , come dice Vignoli , ottiche versatili , cioè ......

    se vuoi fotografare in un palazzetto ed essere sicuro di prendere il soggetto da 5 a 20 m senza troppi problemi , queste potrebbero aiutarti 

     

    ...

     

     

     

    4 ore fa, Mauro Maratta dice:

    In uno dei nostri palazzetti, spesso F2.8 non basta nemmeno !

    f/2,8 basta con gli ISO tra 2500 e 6400, per utilizzare tempi vicini al 1/1000" o al 1/1500" utili questi si...in un palazzetto dello sport

     

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    • Nikonlander

    si, indicavo i palazzetti come luoghi che non ti permettono il movimento e lo zoommone aiuta li  , poi dentro alla versatilità ci sta anche la rinuncia a qualcosa , vedi luce 

    quindi con una macchina tipo 750 , dove puoi fare un bel uso degli ISO qualcosa porti a casa , anche perchè a 1/1000 penso che un umano lo fermi 

     

    Poi certo un 70/200 2.8 è chiaro che aiuta , ma lo usi solo se sei un accreditato immagino , dalle tribune mi sa che saresti corto ...

    Mi ripeto , sono ottiche che possono dare una possibilità , anche qui puoi salire all'altro di cui si è parlato , il 180/400 tutto sta a cosa vuoi/puoi fare 

    altrimenti sarebbero , penso , tutti seduti a bordo campo con un 70/200 2.8 su una D500 ed un 300 2.8 sulla D5  , e 13k euri in meno sul conto ;)

     

     

     

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    • Amministratori
    6 ore fa, Muncias dice:

    si, indicavo i palazzetti come luoghi che non ti permettono il movimento e lo zoommone aiuta li  , poi dentro alla versatilità ci sta anche la rinuncia a qualcosa , vedi luce 

    quindi con una macchina tipo 750 , dove puoi fare un bel uso degli ISO qualcosa porti a casa , anche perchè a 1/1000 penso che un umano lo fermi 

     

    Poi certo un 70/200 2.8 è chiaro che aiuta , ma lo usi solo se sei un accreditato immagino , dalle tribune mi sa che saresti corto ...

    Mi ripeto , sono ottiche che possono dare una possibilità , anche qui puoi salire all'altro di cui si è parlato , il 180/400 tutto sta a cosa vuoi/puoi fare 

    altrimenti sarebbero , penso , tutti seduti a bordo campo con un 70/200 2.8 su una D500 ed un 300 2.8 sulla D5  , e 13k euri in meno sul conto ;)

     

     

     

    Muncias,

    mi pare di capire dalle tue parole che tu non faccia fotografia di sport.

    E comunque non è in discussione l'utilità dell'80-400mm come obiettivo versatile, quanto la sua potenzialità di soddisfare in maniera versatile solo una parte delle esigenze di ripresa e di determinati generi soltanto. Anche l'Aspirina oggi viene sostituita da farmaci più idonei ad evitare ...effetti collaterali.

    In quanto a portafogli e paragoni connessi, che su Nikonland sono inaccettabili da sempre, rifletti su quanto costi una spedizione fotografica come quelle che organizza periodicamente l'autore dell'articolo che stiamo commentando, non solo in termini di prezzo, ma di tempo, di fatica progettuale, di rischio di perdita delle attrezzature sottoposte a così elevati stress termici  ambientali.

    Procurarsi attrezzature fotografiche congrue sta ai primi posti della lista, subito dopo le voci relative alla sicurezza personale ed alla salute, immagino. Tutto il resto è poesia.

    Ora sappiamo quanto il Nikon 80-400 f/4,5-5,6 ne sia all'altezza.

    Ma non resta l'unica opzione praticabile in occasioni fotografiche ben più semplici, come quelle citate: per questo scriviamo di tutto ciò che riguarda Nikon.

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    • Nikonlander
    40 minuti fa, Max Aquila dice:

    Muncias,

    mi pare di capire dalle tue parole che tu non faccia fotografia di sport.

    E comunque non è in discussione l'utilità dell'80-400mm come obiettivo versatile, quanto la sua potenzialità di soddisfare in maniera versatile solo una parte delle esigenze di ripresa e di determinati generi soltanto. Anche l'Aspirina oggi viene sostituita da farmaci più idonei ad evitare ...effetti collaterali.

    In quanto a portafogli e paragoni connessi, che su Nikonland sono inaccettabili da sempre, rifletti su quanto costi una spedizione fotografica come quelle che organizza periodicamente l'autore dell'articolo che stiamo commentando, non solo in termini di prezzo, ma di tempo, di fatica progettuale, di rischio di perdita delle attrezzature sottoposte a così elevati stress termici  ambientali.

    Procurarsi attrezzature fotografiche congrue sta ai primi posti della lista, subito dopo le voci relative alla sicurezza personale ed alla salute, immagino. Tutto il resto è poesia.

    Ora sappiamo quanto il Nikon 80-400 f/4,5-5,6 ne sia all'altezza.

    Ma non resta l'unica opzione praticabile in occasioni fotografiche ben più semplici, come quelle citate: per questo scriviamo di tutto ciò che riguarda Nikon.

    esatto , mai fotografato eventi sportivi 

     

    assolutamente no , come ho detto penso possano essere molto utili in determinati casi per portare la foto a casa ed anche ben fatte  , quanto alle potenzialità IO sono convinto che non si possa avere , botte piena e moglie ubriaca 

    e d'altronde è esattamente il ragionamento che fa Vignoli 

     

    pardon allora , anche se io resto di quell'idea , riflettuto !! ma non riesco a capire cosa mi vuoi dire ?  che essendo costi alti meriterebbero ottiche + performanti ...?

     

    Boh , dipende , certo è soddisfacente ed appagante , ma forse non è primario per tutti 

     

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    • Amministratori
    12 minuti fa, Muncias dice:

    ...

    IO sono convinto che non si possa avere , botte piena e moglie ubriaca 

    e d'altronde è esattamente il ragionamento che fa Vignoli 

    pardon allora , anche se io resto di quell'idea , riflettuto !! ma non riesco a capire cosa mi vuoi dire ?  che essendo costi alti meriterebbero ottiche + performanti ...

    Intendo dire che la discriminante prezzo è sempre funzione del risultato che si voglia conseguire. 

    Ad ognuno la scelta di compromesso più idonea alla destinazione del proprio progetto fotografico.

     

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