Ringrazio ancora New Old Camera che mi ha fornito questo gioiello della tecnologia Nikon, riservandomi il primo esemplare ricevuto.
Questo è un primo test sul campo. Per considerazioni generali su questo obiettivo, vedere Nikon 500mm f/5.6E PF : unboxing e primo contatto (test/prova)
Bene, era già prevista l'escursione in autodromo questa domenica. Non mi aspettavo di poterci andare con il nuovo 500mm PF di Nikon.
Una bella sorpresa che ho cercato di sfruttare per il meglio.
Leggero e compatto, più o meno come il mio Nikon 70-200/2.8E, ho deciso di portare solo lui, accoppiandolo con la mia impareggiabile Nikon D5.
Il teleconverter TC-14E II, perchè oramai le distanze da cui si deve fotografare sono sempre più lunghe.
ecco il trio oggetto di questa prova. Dietro una borsetta Lowepro da "passeggio"
i tre apparecchi scompaiono all'interno
chiusa, la borsa pesa circa 3700 grammi in tutto.
Per andare in autodromo con il 500mm, normalmente mi devo portare lo zaino, il monopiedi, talvolta anche il seggiolino.
Non meno di 8-10 chilogrammi caricati sulla schiena.
C'è il sole e ci sono automobili bellissime in pista.
Cominciamo con le GTOpen Series, protagoniste di questo week-end (in pista c'è anche l'ex pilota di F1 Andrea Montermini)
Dalla lunga distanza (siamo alla Seconda Variante) uso il teleconverter.
Sono tranquillamente seduto in tribuna e scatto attraverso il varco della rete dove c'è la telecamera.
1/1000'', f/8, auto-iso, jpg nativo, in qualche caso passo anche al crop 1.2x
é una prova facile. Coadiuvato dall'autofocus della D5, pur con il teleconverter, l'obiettivo segue perfettamente le evoluzioni di queste automobili meravigliose. Gli scatti si susseguono, tra ombre e colpi di sole di questo fine settembre ancora estivo.
Dopo un pò mi alzo, tolgo il teleconverter, e senza badare al fatto che c'è di mezzo una bella rete di protezione spessa a maglie romboidali, mi metto a fare panning.
l'obiettivo è molto leggero e devo regolare il movimento perchè questo diventi abbastanza fluido da seguire il passaggio delle auto.
Approfitto del fatto che in mezzo alla variante c'è pieno sole e lo sfondo non è troppo chiassoso.
C'è anche il balzo sul cordolo per chi tira particolarmente forte la staccata.
Parto da 1/400'' per scendere poi gradualmente ad 1/320'', 1/200'' e fino ad 1/160'' che è il mio limite con queste auto.
Guardo gli scatti che sto facendo. La luce è bella forte e resto ad occhi aperti.
Nemmeno quando venivo con il 400/2.8 ottenevo foto così belle e già pronte.
E giammai pensavo anche minimamente di usare il 400/2.8 e i suoi 4 chili e mezzo per fare panning.
Qui con il 500/4 fotografo necessariamente con il monopiede.
Mentre oggi sono a mano libera, in scioltezza, potendo seguire tutta la traiettoria delle auto anche quando queste diventato troppo grandi per starci tutte in un fotogramma.
Anche se ogni tanto ci sono ostacoli, non importa.
Al culmine ... della sfacciataggine mi siedo sui gradoni. Con un tele lungo sono sempre in difficoltà a fare panning da seduto, finisco sempre per impuntarmi e a non riuscire a seguire le auto.
Niente affatto, non solo fotografo quasi meglio che con il 70-200/2.8 (nella tribuna di fianco è quello l'obiettivo ideale, con le auto che passano vicinissime al fotografo), ma mi rilasso senza stancarmi ... !
Tra una pausa e un'altra ho anche il tempo di fare qualche scatto di prova. Del resto sono qui soprattutto per provare questo nuovo obiettivo.
Questa è la nuca dell'operatore TV, obiettivo moltiplicato, sono 700mm, 1/200'', ISO 640, +1/3EV
notare la nitidezza del primo piano (sarà a 12 metri da me, del resto ho impostato il limitatore di messa a fuoco da 8m ad infinito), e lo sfuocato
più lontanto, al sole, addetti a bordo pista, sempre 700mm, f/8
ricordo che sono jpg senza particolari manipolazioni, della D5, non della D850.
Riprendono a girare le auto, adesso ci sono le Caterham.
Sono piccole, non sono velocissime ma molto agili e i piloti ci danno dentro (c'è anche l'ex F1 Pascal Werlhein).
Le foto che seguono sono tutte attraverso la rete, con l'obiettivo moltiplicato, tempi lenti fino ad 1/125'' e conseguente diaframma chiuso anche ad f/14.
La rete resta invisibile, i soggetti nitidi, nonostante il mio e il loro movimento.
Sempre a mano libera. Seduto o in piedi vicino al parapetto della prima tribuna della Roggia.
guardandole adesso queste foto, se non sapessi che le ho fatte con il 500/5.6, le scambierei per i soliti panning che faccio con il 70-200/2.8 sostanzialmente con questi tempi di scatto e con questo - ridotto - impegno fisico.
Ho un impegno a pranzo e non mi posso fermare.
Quindi mi avvicino alla Variante Ascari ed arrivo che è ancora presto e con il sole non proprio a favore.
Ci sono i 5 prototipi che battagliano tra loro.
Uno spettacolo magro ma sufficiente per provare che anche in queste condizioni, dove il Nikon 200-500/5.6 proprio non si poteva usare, qui abbiamo un risultato d'eccezione, degno di un supertele Nikon
Alla Variante Ascari, le condizioni di luce in estate a mezzo giorno, sono tali che io non provo nemmeno a fotografare.
Ma qui, e pur dalla tribuna e anche attraverso la rete, ho un risultato perfettamente pubblicabile, anche professionalmente.
Le foto sono chiare, nitide, con colori accesi e tonalità leggibili.
E questi risultati ottenuti praticamente senza fatica, nonostante i soliti 7-8 chilometri percorsi a piedi per i viottoli interni dell'autodromo di Monza.
Conclusioni, per ora
Sono andato a fare queste foto portandomi il solo 500mm carico di aspettative e un pò di timore di esserne deluso.
Generalmente porto sempre anche il 70-200/2.8 per i panning più "coraggiosi", ma oggi ho deciso di lasciarlo a casa per andare il più leggero possibile.
Mi sono ritrovato a fare panning a mano libera a 700mm ad 1/125'' e non a 175mm.
Ottenendo foto eccellenti sotto ogni profilo.
E senza caricarmi la schiena come un asino.
- l'autofocus si è rilevato più che adeguato anche ad auto poderose come le GTOpen Series con le loro centinaia di cavalli. Anche quando ho usato il TC-14E II
- lo stabilizzatore è tale che il tempo di scatto "di sicurezza" non è più una variabile da tenere in considerazione, almeno entro livelli compatibili con focali di questa portata
- la nitidezza è sovrabbondante, tanto che l'uso del teleconverter e la stragrande quantità di foto fatte attraverso la rete non hanno influito più di tanto sulla resa complessiva
ci si è dovuto mettere il fotografo, perchè come già anticipavo nell'altro articolo, bisogna fare la tara del fatto che si ha in mano un 500mm (o un 700mm) che pesa solo un chiloemezzo e si deve maneggiare senza incertezze, altrimenti movimenti non adeguatamente fluidi influiranno sulla qualità delle foto.
Ma con la D5 questo obiettivo va a nozze, il corpo bello pesante e concreto rende il complesso perfettamente adeguato.
Dopo un pò ho semplicemente compensato tenendo la mano sinistra sotto al paraluce e così ho cominciato ad ottenere i risultati migliori.
Fotografando in autodromo (gradoni in calcestruzzo), faccio solo un appunto al paraluce, analogo a quello del 200-500/5.6. E' l'elemento debole dell'obiettivo, almeno per me che sono abituato a poggiarlo a terra per il paraluce, in piedi, quando devo fare operazioni (smonta, monta, in borsa, fuori dalla borsa).
Un bordino di appoggio gommato, con un anello di rinforzo, non avrebbe fatto male, anzi.
Per il resto una vera gioia da usare è un reale game-changer per lo sport motoristico e credo, per lo sport in generale, almeno quello outdoor e con il sole.
Potrei fotografare tutto il giorno (oggi in 2 ore ho fatto 5800 scatti in totale scioltezza) senza stancarmi. E il giorno dopo essere pronto per un'altra giornata uguale.
Diversamente da quando torno stanco per essermi portato sulle spalle uno zainone, sotto il sole ...
Se siete soliti fare questo genere di foto, datemi retta : abbandonate i vostri super-zoom, onesti ma che nulla hanno a che spartire con un vero superteleobiettivo come questo, magari fate un debito e comperatevi questo bellissimo 500/5.6 Phase Fresnel.
I sorrisi (di gioia e di soddisfazione) che vi strapperanno le vostre foto, vi ripagheranno dello sforzo economico, invero elevato, necessario per comperarlo.
Ma è l'unico sul mercato, è per Nikon, è disponibile oggi. Non fatevi scappare l'occasione e non perdete tempo con altre soluzioni (anche se avete già un 500 o un 600/4 !).
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