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    Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S : Anteprima

    Messaggio aggiunto da M&M

    E' solo un assaggio, l'obiettivo ci è stato mandato in visione solo per il week-end ma deve ritornare al mittente al più presto.
    Ma tanto ci è bastato per una prima impressione molto positiva. Ne attendiamo un esemplare di serie per un test molto più approfondito che verrà firmato da Max Aquila

    Presentato ufficialmente soltanto il 14 febbraio scorso (ne abbiamo dato notizia qui) sta per arrivare in negozio (consegne previste entro aprile 2019) il nuovissimo Nikkor Z 24-70mm f/2.8 S e noi, grazie a Nikon Italia abbiamo avuto l'opportunità di averlo in anteprima.
    Premettiamo che si tratta di un sample e non abbiamo il permesso di pubblicare file (meno che meno ad alta risoluzione o in formato NEF) e che si tratta di un primo "mordi e fuggi" perchè dobbiamo restituirlo al più presto.
    Ritornerà più avanti a Max Aquila con una prova fotografica più approfondita appena sarà disponibile un esemplare di serie, identico a quelli che potrete trovare in negozio (chi fosse interessato può già ordinarlo presso il suo rivenditore di fiducia).

    Ma questo primo contatto è già stato sufficiente per avere una idea diretta non solo delle qualità di questo obiettivo ma della classe cui fa parte e che vi anticipiamo, si stacca nettamente dai pur ottimi f/4 ed f/1.8 che abbiamo già avuto modo di provare o che già possediamo.

    Pur appartenendo alla stessa serie S (S sta per Superior), capiamo già che questi obiettivi saranno Superiori in tutto agli altri Nikkor Z, consentendo alle nostre mirrorless Z le massime performance.
     

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    eccolo qua, senza paraluce, montato sulla mia Nikon Z e ripreso dalla Zia Nikon D850.

    nel suo involucro in larga parte in lega metallica contiene 17 lenti disposte in 15 gruppi.
    Due lenti sono in vetro ED e quattro sono asferiche. C'è un doppio trattamento antiriflessi. Il paraluce è internamente ricoperto di assorbente (la superficie è rugosa, quasi felpata) per assicurare ulteriormente di combattere ogni tipo di riflessione indesiderata.
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    all'interno sono disposte guarnizioni a tenuta contro polvere e umidità

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    il peso è tutto sommato contenuto in 805 grammi.
    Le dimensioni esterne sono di 126mm per 89mm.
    Il diaframma ovviamente è a 9 lamelle e la distanza di messa a fuoco contenuta in 38cm.

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    l'obiettivo è costruito in Giappone come orgogliosamente riportato sopra al numero di matricola (che in questo esemplare di preserie è naturalmente bassissimo).

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    pur non essendo piccolissimo (qui sopra è illustrato con il suo BEL paraluce a petali) risulta ben bilanciato montato sulla Z.
    E' anche strutturalmente armonico, a differenza di altre produzioni correnti di marchi concorrenti, meno eleganti nello sviluppo dei vari anelli.

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    il paraluce, dicevo, è bello ed anche robusto. Consente in caso anche di sostenere la fotocamera ... capovolta.
    Ha delle fessure per l'aria ma soprattutto mantiene il segno distintivo degli obiettivi professionali Nikon, il tastino di sblocco per montaggio e smontaggio

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    perfettamente integrato nella zigrinatura intonata con le ghiere di controllo dell'obiettivo

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    sul lato riporta la serigrafia dell'obiettivo, la sigla e la conferma che anche il paraluce è costruito in Giappone

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    l'interno è trattato contro le riflessioni, al tatto è rugoso in modo piacevole.
    La costruzione nel suo insieme - pur, ovviamente, in plastica - appare ben strutturata e robusta. Adatta ad un uso impegnato.

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    vista dall'alto, sulla mia Z7

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    l'obiettivo solo, con davanti il suo tappo da 82mm (che invece è prodotto in Thailandia)

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    l'altra faccia della luna

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    immagine artistica con l'obiettivo posto a 70mm (si, si allunga : ma anche gli altri 24-70/2.8 da reflex per Nikon si allungano zoomando !)

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    altra vista laterale con in primo piano il tasto funzione aggiuntivo (21 comandi assegnabili via menù) e il selettore Autofocus-Manualfocus

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    qui ripresi più da vicino

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    primo piano del display OLED che si illumina all'acensione della macchina e riporta tutti i cambi operativi, selezionando la modalità tramite il pulsante DISP

    i comandi finisco qui. Perchè anche questo obiettivo é primo di stabilizzazione (come gli altri Nikkor Z), potendo sfruttare a pieno lo stabilizzatore integrato sul sensore delle Nikon Z.

    Avendo in casa anche il 24-70/4S del kit, non potevano mancare le immagini di confronto.

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    distesi, a riposo

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    distesi entrambi a 70mm

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    con il paralure a riposo (ricordo che il 24-70/4S rientra in posizione di riposo rendendo la struttura esterna ancora più compatta. E' la sua peculiarità ma di fatto a 24mm si allunga, mentre il 24-70/2.8S a 24mm è nella posizione di minima lunghezza/ingombro).

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    con il paraluce a 70mm.

    Il 24-70/4S ha la parte interna visibile composta da due fusti che fuoriescono alla massima focale. Il 24-70/2.8S invece mostra un solo fusto, più ampio ma complessivamente con un allungamento molto inferiore in proporzione.
    Se guardate da questa foto a 70mm la differenza di lunghezza dei due obiettivi non supera i 2-3 cm.

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    senza parluce a riposo

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    con il 24-70/4S in posizione operativa a 24mm

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    a 70mm

    Il 24-70/2.8S è si più grosso a tutti gli effetti ma non così esageramente. Il vantaggio pieno del 24-70/4S si apprezza sostanzialmente nella borsa, quando, in posizione bloccata, è veramente molto più compatto.

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    i due obiettivi a confronti lato lente anteriore. L'impianto è simile, il 24-70/2.8S appare più raffinato ma si nota che la mano alla base del progetto di questi obiettivi, se non è la stessa, certamente appartiene ad un progetto comune e coerente.

     

    Andiamo infine a dare un'occhiata alle funzionalità del display OLED che caratterizza questa classe di obiettivi (e che dai prototipi esibiti, sarà anche sui vari 14-24/2.8, 70-200/2.8, 50/1.2 ... e successivi Nikkor Z di fascia pro).

    All'accensione saluta l'utente con la scritta NIKKOR

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    e poi a seconda della selezione dell'utente (premendo successivamente il tasto DISP) mostra la scala delle distanze di messa a fuoco

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    che varia in tempo reale muovendo la ghiera di messa a fuoco

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    ovviamente selezionando M dal selettore A/M (con conferma visiva sul display)

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    il diaframma impostato (che varia anche esso in tempo reale sia muovendo la ghiera del corpo macchina che l'eventuale funzione impostata nella prima ghiera sul corpo obiettivo)

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    la focale impostata

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    ricordo sempre che questi obiettivi hanno ghiere elettroniche, non meccaniche. La messa a fuoco è by-wire e simulata dall'attuatore elettronico che controlla i motorini elettrici passo-passo.
    Lo stesso vale per la prima ghiera, quella tra il primo e il secondo fusto dell'obiettivo, la cui funzionalità è programmabile dall'utente via menù della fotocamera (così come il tasto funzione laterale).

     

     

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    Nikkor, finalmente, con le specifiche dell'obiettivo riportate nella serigrafia anteriore.

    Impressioni

    Come scrivevamo all'inizio dell'articolo, non possiamo mostrare foto scattate con un sample ma naturalmente non ci siamo lasciati sfuggire l'occasione per farci un'idea complessiva dell'obiettivo.
     

    I punti di forza complessivi che possiamo appuntare sono :

    • costruzione realmente di livello professionale, sia nella scelta dei materiali che nelle soluzioni costruttive come pure nei dettagli
    • prestazioni ottiche che sembrano di livello seriamente superiore. Lascia abbagliati la nitidezza sul piano focale già ad f/2.8. Probabilmente il massimo lo si ottiene ad f/4 dopo di che chiudere il diaframma influenza per lo più la profondità di campo. Ad f/10 siamo al technicolor !
      L'assenza totale (letteralmente) di aberrazioni cromatiche già ad f/2.8.
      Vignettatura e distorsione sono presenti ma ben corrette nei file (ricordo che come per tutti gli altri obiettivi Nikkor Z, Nikon consegna al software di sviluppo i parametri di correzione di distorsione e vignettatura. La vignettatura rimane leggermente presente ad f/2.8 come è giusto che sia - non c'è quella strana zona chiara che invece usualmente mette LR in automatico per gli obiettivi Nikon F - mentre la distorsione propria dell'obiettivo è totalmente assente a tutte le focali. Ovviamente questo è tutto pienamente gestito anche dal motore di conversione JPG oncamera)
    • ergonomia. E' un obiettivo importante ma sta bene in mano anche nei corpi relativamente compatti dell'attuale serie Z. Immaginiamo che sulle mirrorless professionali che Nikon proporrà nel prossimo futuro staranno ancora meglio ma già adesso non c'è molto da obiettare.
    • la messa a fuoco molto veloce e molto precisa (al netto dei limiti che sinora dobbiamo rimarcare nel sistema Z e che speriamo saranno ridotti o azzerati con i prossimi firmware; perchè è inutile avere prestazioni ottiche eccezionali se le foto sono fuori-fuoco)

    E' prematuro parlare di punti di debolezza prima di una prova approfondita sul campo con soggetti più reattivi dei miei manichini di studio ma annoteremmo questi due :

    • il prezzo annunciato, in linea con realizzazioni simili per Nikon F o di altri marchi, è comunque elevato in assoluto e da valutare con estrema ponderatezza
    • la sovrapposizione lato escursione focale con l'obiettivo da kit che sostanzialmente Nikon cerca di vendere praticamente a tutti quelli che acquistano una Nikon Z. Ciò da un lato può essere un freno all'acquisto del nuovo, quando il precedente è altrettanto nuovo, performante e soprattutto già in casa  (peraltro la diffusione capillare del 24-70/4S non ne favorisce la eventuale rivendita sull'usato ... con possibile deprezzamento importante) dall'altro farebbe pensare al 24-70/4S come ad un obiettivo "spendibile" al confronto. Nient'affatto l'obiettivo proposto in kit è sorprendentemente buono.
     
    Volendo spendere due parole di confronto con altri Nikon 24-70mm
     
    • rispetto al Nikkor Z 24-70/4S si vede chiaramente la classe professionale. La costruzione è tutta a favore del 2.8, le prestazioni sono visibilmente superiori. La differenza di ingombro (perchè il peso è nettamente a favore del f/4) non così importante all'atto pratico, almeno durante l'uso.
      Su Nikonland non poniamo mai il pregiudizio sulle differenze di prezzo e quindi ogni potenziale acquirente valuterà secondo le proprie esigenze e possibilità di investimento ma avendo a mente che il Nikkor Z 24-70/4 S è possibilmente un vero campione nella sua categoria, certamente lo è in casa Nikon. Quindi per affrontare l'impegno del 2.8S si dovrà essere realmente motivati (per esempio da quello stop di apertura in più ma non solo)
    • rispetto al Nikkor F 24-70/2.8E VR purtroppo non vedo confronto. Il vecchio Nikkor F è certamente un obiettivo di fascia professionale e ben coerente con corpi tipo Nikon D5 e D850 ma esageratamente enorme per una Nikon Z e soprattutto - Nikon ci perdonerà - ha prestazioni ordinarie rispetto a quelle - realmente Superiori - esibite dal nuovo Nikkor Z 2.8S.
      Noi non vediamo in alcun modo l'opportunità di usare la versione F su una Z, un vero controsenso. Ma ognuno deciderà per se (dobbiamo ammettere di andare a memoria ma abbiamo potuto testare la versione F dopo aver posseduto svariati 24-70/2.8 in precedenza solo un paio di anni fa senza riportarne impressioni sensazionali. Ma anche in termini costruttivi si vede nel nuovo una realizzazione più raffinata.)
      In estrema sintesi, su una Nikon DSLR consiglieremmo un Nikkor F, su una Nikon Z, un Nikkor Z.

    Un ultimo appunto che trae origine da una recente intervista rilasciata da figure apicali di Nikon all'ultimo CP+ di Yokohama.

    Dobbiamo vedere questi obiettivi come una nuova generazione a tutti gli effetti.
    Nikon sta mettendo in campo risorse su tutti gli aspetti sia costruttivi che funzionali.
    Dettagli importanti come :

    • la lotta ad ogni forma di riflessione sia interna che esterna (corpo, trattamento lenti, paraluce) per massimizzare la prestazione ottica
    • messa a fuoco che qui vede la prima implementazione del multifocusing (utilizzo di due gruppi motore che muovono in sincrono due gruppi di lenti per una messa a fuoco che determina una trasposizione dell'immagine il più possibile perfettamente sul piano focale per i tre canali colore primari, ottenendo un'azzeramente virtuale delle aberrazioni cromatiche assiali a tutto vantaggio della nitidezza
    • la cooperazione tra ottica e software di sviluppo al fine di offrire al fotografo un'immagine già praticamente pronta da impiegare con risultati di fascia superiore rispetto all'equivalente reflex

    tanto che nel prossimo futuro ci aspettano ulteriori novità in questa direzione che oramai immaginiamo irreversibile.
    Per il momento ci può bastare questo nuovo Nikkor Z 24-70/2.8 S che ci dà una ulteriore conferma di quanto Nikon sia impegnata nelle nuove mirrorless.
    A presto per una prova più approfondita.

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    Commenti Raccomandati

    • Nikonlander Veterano

    La prima ottica PRO per Z.

    Nonostante il diametro 82 è perfettamente integrata con il sistema compatto.

    Diversa cosa sarebbe mettere il 24-70 AFS su FTZ (tralasciando le prestazioni già superate dal fratello più compatto)

    • Sono d'accordo 1
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    • Nikonlander Veterano
    48 minuti fa, PaoloBC dice:

    Veramente bello ed interessante. A quando in vendita il solo corpo Z?

    Sebbene non esista un solo corpo, io ho già visto diversi negozianti smembrare i kit e vendere i singoli componenti, le ottiche in "scatola bianca" sono da kit. È una pratica che si è sempre fatta.  Certo al momento resta conveniente almeno un kit FTZ ma se uno vuole avere un secondo corpo non credo ci siano problemi ad acquistarlo singolarmente

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    • Amministratori

    Vedo che la più parte dei nikonisti è concentrata sul nuovo 14-30/4 S.
    Io non l'ho ancora visto ma sono rimasto abbagliato dal nuovo 24-70/2.8 S il che mi fa ben sperare nel prossimo 70-200/2.8 S che sarà certamente il mio workhorse con le Nikon Z.

    Per capirci è un obiettivo brillante, chiarissimo, sostanzialmente privo di aberrazioni cromatiche, nettamente superiore ad ogni 24-70/2.8 disponibile per Nikon (Sigma compreso),e anche di ogni fisso nella sua gamma di focali ...

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    questo è un ritratto di Charlize con il suo nuovo cappotto di pelle ad f/8

    mentre questo è Archibald ad f/4

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    questa è l'entità (inavvertibile) delle aberrazioni cromatiche assiali

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    questa è Jessica ad f/2.8 a 51mm

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    e ad f/10 a 70mm

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    f/4 a 70mm (foto da 24 megapixel con la Z7)

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    f/2.8 in ombra a 70mm

     

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    non sono del tutto riuscito a sincerarmi dello sfuocato. Ma l'ho avuto in mano sostanzialmente per un giorno e mezzo e senza occasioni di fotografia vera. Vedremo Max Aquila cosa saprà mostrarci.

    purtroppo per me il 24-70mm è un obiettivo utile per certe occasioni ma immancabilmente corto in tutte le altre (infatti negli ultimi tempi ho usato il mio 24-70/4 per lo più a 70mm) e quindi del tutto fuori dal mio radar.

    Ma per molti altri ... semplicemente l'obiettivo definitivo !

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