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  • Massimo Vignoli
    Massimo Vignoli

    Nikkor Z 14-30/4S nella foto di natura e paesaggio - quick review

    Inizio questo articolo ringraziando Umberto (Bimatic tra i Nikonlander): questo test esiste grazie alla sua generosità nel prestarmi la lente. Non ci eravamo mai visti prima: un altruismo ed una fiducia nel prossimo che solo i migliori tra gli onesti hanno. Grazie Umberto!

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    Di questo obiettivo, e dei test che sono stati scritti dalla sua uscita sul mercato, si è parlato e discusso tantissimo. I motivi sono diversi, i principali li sintetizzerei così:

    • E' il primo zoom ultrawide su montatura Z e Nikon, nella insistente campagna pubblicitaria, ha più volte sottolineato che il bocchettone Z avrebbe abilitato prestazioni mai viste, soprattutto sui grandangolari
    • Il prezzo non è propriamente economico
    • Le recensioni che sono via via apparse sul web sono discordanti, come se, al minimo, ci fosse una certa difformità prestazionale tra diversi esemplari
    • E’ il primo zoom 14-xx che accetta normali filtri a vite (seppure da 82mm, e quindi notevolmente costosi se di buona qualità) e conserva peso ed ingombro molto contenuti.

    Personalmente lo attendevo con trepidazione, perché desidero da tempo un sostituto al 16-35/4, che uso da anni invece del 14-24/2.8 proprio per le caratteristiche fisiche – peso, ingombro, resistenza ai riflessi e compatibilità con filtri a vite, ma senza esserne realmente contento da quando i sensori hanno superato i 12mpix. E per questo lo scorso anno gli ho affiancato un 24 1.8, da usare a diaframmi aperti.

    Questo il 14-30 in posizione "di lavoro".

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    Relativamente alle caratteristiche fisiche, la prima cosa che si nota è che per fotografare occorre estendere il barilotto, impostazione in ambito Z introdotta sul mercato dal 24-70/4S. Dico subito che non mi piace per nulla: vedo questo allungamento come una intrinseca debolezza strutturale.

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    Ma effettivamente, richiuso, è più piccolo del 16-35/4 ed è anche 200gr più leggero (540gr vs 740gr), oltre al fatto che il 16-35 dovrebbe poi montare l'FTZ, con ulteriore peso, ingombro e.... scocciatura. Ma la differenza tende a sfumare quanto più il fotografo di natura si muova con lo zaino pieno di materiale vario, ma che sicuramente farà la gioia di chi, fotografo da turismo, veda nelle Z la possibilità di alleggerire la borsa. Personalmente ho posizione neutra, giudico l’attrezzatura fotografica per le prestazioni e sicuramente non per un paio d’etti di differenza sulla bilancia, ma la direzione di Nikon verso leggerezza e compattezza viene comoda anche a me quando faccio i bagagli per volare. Ed il 14-30 si monta sulle Z senza adattatori, altro grande plus.

    Poiché il mio target d’uso di lenti come questa è prevalentemente il paesaggio, per provarlo l’ho portato sia al Parco del Ticino – sarebbe bello avere vicino casa Jokulsarlon ma io abito a Corbetta e non in Islanda – ed al Parco dell’Avic. Non tanti giorni, ma parecchie foto anche se non migliaia di migliaia come gli appassionati dello Spray and Pray usano fare. Ma si sa, le fotografie nascono nella testa del fotografo e per farle occorre innanzi tutto pensarle, poi cercarle ed infine farle…. nel mio caso camminando anche un po’.

    Preciso che:

    • Coerentemente con il target d'un oggetto della mia prova, la maggior parte delle immagini è a diaframmi mediamente chiusi, necessari per avere la profondità di campo od il tempo di scatto adeguati alle immagini che volevo fare, per cui non ho provato la coerenza di comportamento attraverso i diversi diaframmi disponibili.
    • Non ho fatto test sulla vignettatura, che pare notevole, perché ci sono diversi siti che la misurano "scientificamente" in Ev, cosa che va oltre la mia voglia di impegnarmi.

    Ed ora un po' di immagini, corredate dalla didascalia che riepiloga i dati di scatto e le mie evidenze, il motivo cioè per cui ho scelto ogni specifica immagine tra le centinaia fatte ad illustrare un concetto.

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    Z6, 14-30@14mm 1/30 f13 ISO 200 - Pur se "chiuso" a f13, tutti i bordi dell'immagine sono meno nitidi del centro. In particolare il tronco, che è parte determinante della composizione, risulta compromesso. Lo stabilizzatore interno della Z6 e l'anteprima nel mirino elettronico dell'esposizione ha reso semplicissima questa foto a mano libera.

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    Z6 14-30@23mm 1/200 f8 ISO 100 - Lo sfocato degli alberi è estremamente "nervoso".
    Lo schermo orientabile della Z6 è straordinario per riprendere "da terra".... senza sdraiasi a terra.

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    Z6 14-30@16mm 1/20 f11 ISO 100
    Da circa un metro e mezzo di distanza e senza andare alle focali più estreme e diaframmando, i bordi migliorano molto.

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    Z6 14-30@30mm 1/200 f7.1 ISO 800 - Spesso in natura i grandangoli servono ad ambientare i soggetti. Ma a questo diaframma intermedio lo sfocato è terribile!
    La possibilità di stare fermi, componendo nello schermo orientabile ed avvicinando la macchina semplicemente distendendo le braccia mi ha consentito di non spaventare questa farfalla. Gli automatismi AF nel punto selezionato consentono molto facilmente la perfetta messa a fuoco.

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    Z6 14-30@20mm 1/125 f5.0 ISO 100 - La focale è funzionale sia a "staccare i piani" sia a riprendere l'ambiente montano nel quale questo splendido bonsai naturale, che conosco e passo periodicamente a trovare da oltre 20 anni, vive. Il diaframma abbastanza aperto è scelto per concentrare la nitidezza e quindi l'attenzione sul soggetto. 

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    Z6 14-30@25mm xxx f11 ISO 100 - Immagine senza difetti, nitidezza uniforme e su livelli veramente notevoli. "Lunga esposizione" ottenuta incollando 10 fotogrammi ad 1/20 in photoshop (da qui il tempo xxx). 

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    Z6 14-30@14mm 1/10 f16 ISO 50 - composizione scelta con cura per "disinnescare" i problemi. E' questa la tecnica con la quale ho convissuto per anni e anni con il 16-35: fotografi a 16mm? componi "di conseguenza"! Pare essere necessario un ragionamento del genere anche con questo 14-30, tra 14 e 20mm

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    Z6 14-30@14mm 1/100 f8 ISO 100 

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    Z6 14-30 xxx f16 ISO 50 - lunga esposizione ottenuta incollando 10 fotogrammi ad 1/30 in Photoshop.

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    Z6 14-30@21mm xxx f16 ISO 50 - lunga esposizione ottenuta incollando 10 fotogrammi a 1/13 in Photoshop.

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    Z6 14-30@19.5mm 1/50 f8 ISO 100 - i 20mm paiono molto nitidi attraverso tutto il fotogramma, anche a f8. 

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    Z6 14-30@20mm 1/200 f8 ISO 100 - sembra di si.... in ogni caso 20mm vanno bene a F8...

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    Z6 14-30@27mm 1/50 f8 ISO 100 .... anche 27mm vanno sempre bene.

    Sono tutte “sviluppate” con LR, il software che uso di più. In tutti i casi i risultati che ho ottenuto sono molto buoni escluso per quanto concerne l'uniformità di nitidezza alle focali più corte. Per chiarire questo punto, approfondendo quanto già avevo avuto modo di vedere, ho dovuto fare anche qualche foto non propriamente di natura. Ma andiamo con ordine.

    I grandangoli estremi - diciamo quelli oltre i 20mm - nella fotografia di paesaggio hanno come principale ragione d’essere non tanto la possibilità di riuscire a prendere con un solo scatto uno sconfinato angolo di campo quanto la capacità di giocare con la resa del primo piano, esagerandone dimensioni e dettaglio rispetto allo sfondo ed ai piani intermedi.

    L’effetto ricercato è questo:

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    Z6 14-30@14 0.5' f16 ISO 100

    O meglio, mi perdonerete ma come detto pianura padana e stagione non aiutano, questo:

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    (tutte con 16-35 su D810: sulla carta un'ottica molto peggiore di questo 14-30 e pure montata su un corpo con più risoluzione e quindi capace di metterne maggiormente a nudo i limiti).

    Ma per farlo con successo occorre che l’obbiettivo abbia grande omogeneità di resa centro-bordi. E’ qui che, nei vecchi F, il 16-35/4 è più alle corde ed il 14-24/2.8 più a suo agio. Purtroppo, nonostante le promesse da brochure pubblicitaria di “livelli di prestazioni ottiche mai raggiunti prima” grazie al grande diametro dello Z-Mount e l’appartenenza al novero dei Superior, il 14-30 alla sua focale più corta, per me, fallisce la prova.

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    Crop 100%, conversione in Lightroom

    E non solo in tema di uniformità centro-bordi ma anche in relazione alla distorsione, che come vedremo tra poco sono due problemi indissolubilmente legati. Perché?

    Perché il 14-30/4 ha una distorsione elevatissima (credo senza precedenti nelle realizzazioni di nikon degi ultimi 10 anni di questa fascia di prezzo) che viene corretta automaticamente da Lightroom e CameraRaw, che Nikon sa benissimo essere i software più usati. 

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    Questa la distorsione non corretta a 14mm (conversione in DxO Photo Lab 2). E' oscena!  Ed è per questo, secondo me, che la correzione in LR è obbligatoria e non disattivabile
    Immaginate un campanile o un grattacielo come verrebbero sul file senza la correzione?

    Ma non ci sono pasti gratis: correggere questa imponente distorsione implica letteralmente “spostare e stirare” una marea di pixel.
    E senza quella correzione, i bordi sarebbero molto meglio, come i crop di seguito dimostrano (tutti a pixel reali). E dimostrano anche, non corretta, la presenza di una ben visibile vignettatura anche a diaframmi così chiusi (f16).

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    LR

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    DxO PhotoLab 2

    Preciso che non è un fatto di diversi parametri di regolazione perché i due file sono regolati in modo identico (e senza lavorarci molto sopra, DxO è un software molto semplice da usare, solo che consente di scegliere SE applicare o meno le correzioni).

    Di seguito due crop presi al centro, dite voi quale SW di sviluppo ho usato....

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    Se non trovate la differenza.... beh, è perché non c'è.

    E non è un ottica decentrata, di seguito i crop dell'angolo a sx.... che ripropone lo stesso difetto.

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    Si parla di fotografia computazionale per giustificare questa scelta di nikon – realizzare un 14-30 che distorce in modo atroce correggendolo via SW – ma per me è solo il modo per nascondere gli effetti negativi di una scorciatoia progettuale. Ben diverso sarebbe stato se il profilo avesse recuperato, grazie all’intelligenza artificiale che, ad esempio, Topaz inizia ad applicare ai suoi software, la distorsione SENZA spiattellare i bordi, lavorando in modo più sofisticato i pixel. Ma così non è, e per ovvi motivi: quella tecnologia non l'abbiamo ancora. E quindi, qui, la fotografia computazionale non c'entra nulla, oggi resta un’idea non implementata, su LR, per il 14-30 e per le Z. 

    Tra l’altro i profili che correggono distorsione, vignettatura e aberrazioni cromatiche su LR li abbiamo da anni, per tutte le ottiche F, richiamabili con un click o per i pigri associabili direttamente al profilo di importazione. Un click una volta sul profilo di importazione e poi, per sempre, tutte le ottiche risultano "corrette" allo stesso modo in cui ora è "corretto" questo 14-30. 

    Se trattassimo sul serio di fotografia computazionale, io, ad esempio, parlerei di implementare nella Z l’effetto equivalente al filtro ND, che nelle foto sopra ho simulato in Photoshop, per non dotarmi per il test di un costoso filtro da 82mm e per dimostrare che la "filtrabilità" delle ottiche oggi sta perdendo senso, e lo perderebbe di più proprio grazie alla fotografia computazionale. Sarebbe facilissimo: Esposizioni ripetute, fatte con l’otturatore elettronico in raffica veloce e montate su un singolo raw direttamente in macchina. 

    Oppure l’effetto equivalente al filtro GND….. altrettanto semplice, un pochino di SW e 2 fotogrammi in rapida ed automatica sequenza con lo scatto elettronico ed un filtro digradante come quello di ligthroom (vero, non sarebbe sempre perfetto come con il filtro se ci sono oggetti in movimento, ma intanto spesso basterebbe).

    Lo so, resterebbe, per ora, il problema del polarizzatore..... 

    Alcuni chiederanno: e come mai i test IMATEST che vediamo dicono che ai bordi quest'ottica a 14mm va bene? facile: quei test, come gli MTF, non sono fatti sui file raddrizzati da LR! Perché, lo ripeto, il problema di quest'ottica non è la nitidezza ai bordi ma è la distorsione. E' correggere la distorsione che rovina i bordi.

    E' per questo, ed i test dei due 24-70 per Z lo dimostrano, che Nikon ha dato un diverso taglio alla linea evidentemente amatoriale (l'f4, più bisognoso di correzione automatica per nascondere i difetti e con profilo più "aggressivo" nel rimuoverli) rispetto a quella professionale (l'f2.8, contemporaneamente meno bisognoso di correzioni, che sono anche meno automaticamente corrette dal profilo), evidentemente valutando, questa la mia deduzione, che è al fotografo meno capace di scegliere come trattare le sue immagini che sono rivolti questi f4. Abbiamo quindi gli Z SUPERIOR e gli Z superior. I "veri" SUPERIOR e quelli "finti", che escono per primi sul mercato in modo che uno li compri entrambi.

    Un mucchio di parole, lo so. Ma questo articolo prova sia a raccontare i risultati del mio test del 14-30 sia a spiegare la mia posizione circa il giudicare un'ottica senza separare i suoi meriti da quelli del SW. Cosa tanto più indispensabile in casi come questo dove il SW corregge un problema introducendone un'altro.

    Tornando alla lente, la domanda è: Lo consigli? 

    La risposta è: “Dipende”!

    Dipende dal fotografo, da cosa fotografa e da perché fotografa. Sinceramente non riesco a dare un giudizio univoco: più uno è "disimpegnato" e più gli piacerà; Più uno è "impegnato" e più troverà i limiti sopraesposti fastidiosi e dovrà inventarsi il modo per girarci intorno in attesa, se potrà e vorrà permetterselo, di comprare il 14-24. E' noto sia che a breve sarà nei negozi sia che quello sarà il vero SUPERIOR. 

    Chiudo con il consueto riepilogo dei MIEI PERSONALI pro e contro, che ricordo essere collegati a questa specifica modalità d'uso (paesaggio e natura).

    PRO:

    • Grande escursione focale, con l'intervallo da 20 a 30 molto buono
    • Leggero e piccolo
    • Nativo Z, niente adattatori tra i piedi
    • Filtrabile, ma solo con filtri molto sottili e di buona qualità quindi costosi (ed è proprietà indispensabile per il solo polarizzatore, soprattuto se gli ingegneri Nikon realizzeranno una implementazione corretta delle esposizioni multiple; fino ad allora si può fare con buona comodità in Photoshop)

    CONTRO:

    • Distorsione eccessiva, specie nelle focali più wide che sono uno dei più decantati plus. Eliminabile via software ma solo sacrificando la nitidezza ai bordi, e senza certezza che tutti i sw facciano lo stesso tipo di lavoro (ad esempio su DxO Photo Lab il profilo ancora non esiste, mentre quello del 24-70, del 50 e del 35 si, quindi presumibilmente arriverà breve; di CaptureOne non so dire).
    • Costruzione mediocre, il barilotto "telescopico" sembra estremamente fragile
    • Molto costoso 
    • Nell'attuale combinazione di firmware perde il fuoco ad ogni spegnimento della macchina
    • Sfocato terribile

    Massimo Vignoli per Nikonland
    20/06/2019 (mio compleanno, oggi sono 51!).

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    Commenti Raccomandati



    • Nikonlander Veterano

    Grazie Massimo, io non ho avuto modo di provarlo ancora, ma dal tuo test ho dato risposta ad un mucchio di domande che mi ero posto.

    Mi fa piacere leggere il punto di vista di chi del grandangolo ne fa un uso specifico come il tuo, correlato anche da ottime immagini prese sul campo.

    Io il grandangolo lo uso poco, non amo il paesaggio impegnato, il mio vaso da fiori, assolve tutti i compiti che prima erano delegati al 10-20 e lo fa meglio.

    Io faccio foto d’arredamenti, per lavoro, quindi interni con lo scopo di evitare le linee cadenti già in ripresa e non con correzione, sono meno esigente sulla nitidezza, tant’è che spesso lo uso a ta (2.8 nel caso del mio tamron) per evitare mossi per le condizioni critiche di luce in cui spesso mi trovo, in combinazione alla necessità di usarla a mano libera.

    Avrei avuto uno solo desiderio, per il tiraggio corto ed il bocchettone largo, ovvero che la distorsione ai terzi (allargamento) dei grandangoli sotto ai 24mm fosse minore, ma così non è, e non è colpa di nikon ma probabilmente della fisica.

    Me ne faccio una ragione e continuo a lavorare così.

    Ho apprezzato del tuo articolo l’aver messo in giusta luce i difetti, che possono essere accettabili in relazione ai pregi per alcuni, ma non per tutti.

    I punti che non mi piacciono di questo zoom sono proprio la distorsione, mi spacco in 4 per evitare le linee cadenti Per poi avere i muri rotondi, corretti da acr ma pagando un crop, dove nel mio utilizzo ogni mm può essere fondamentale.

    Per il resto, a parte la posizione di riposo che ha anche 24-70 e che a mio avviso è un poco cheap, direi che non è male, ma probabilmente per il mio campo di utilizzo non ne giustifica la spesa. Sto aspettando un fisso da ritratto, serio... si spera.

    Perché la z è divertente, ma con le ottiche F mi sembra un po’ limitata in autofocus.

    Buon compleanno!

     

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    • Amministratori

    Letto tutto e non ci trovo nulla di disdicevole (buon compleanno !).

    Solo due appunti per puro amore di verità :

    1) il Nikon 16-35/4 VR doveva essere presentato montato su FTZ, aggiungendo così 30 mm di lunghezza alla già notevole statura del coso e 133 grammi al peso (oltre a due tappi in più in giro per le pelotas !)

    2) Attento che Bimatic ti ha prestato questo obiettivo non solo per spirito di collaborazione ma per avere una certificata asseverazione del suo acquisto.
    Assodato che il suo 14-30/4 S non è un oggetto piuccheperfetto dovrà venderlo immantinente, facendo così la felicità di chi potrà comprarlo usato con 10 scatti (più i tuoi) ad un prezzo inferiore al nuovo.
    Se non glielo hai già restituito, potresti valutare l'opportunità di fargli una offerta in contanti e tenertelo :) :)

    Per parte mia, lo dico senza polemica, continuerò ad applicare la filosofia che Nikon ha impresso nelle Nikon Z e nei suoi obiettivi, intendendo l'FTZ come un palliativo temporaneo ed utilizzando ogni genere di facilitazione automatica introdotta tempo per tempo (anzi, auspicandone di ulteriori).

    :)

    Alla via così, ognuno come gli va.

    ;)

    • Sono d'accordo 1
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    • Nikonlander

    Intanto auguri di buon compleanno!

    E grazie anche a te per il test e l'impegno messo... Poi come giusto che sia ognuno farà la sua scelta ponderando come sempre i pro e i contro, i pregi e difetti, le caratteristiche premianti e quelle che non lo sono. Ovviamente in base ai propri gusti e abitudini di scatto...

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    • Nikonlander Veterano

    Letto, più che quick mi sembra una deep review. 
    Sara colpa delle 51 primavere, :)auguri!
    Apprezzo anche io di questa review il tuo punto di vista su quelli che rilevi come difetti, in relazione alle aspettative; ognuno poi saprà se possono essere accettabili o meno.
    Grazie

     

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    • Nikonlander Veterano

    Innanzitutto buon compleanno !

    Review a tempo di record e, mi ripeto, per caso nel momento giusto.

    Riguardo alla tua assoluta serieta' la tua "fama" ti precede e, comunque, lo "Zio" ( sempre per caso sentito a "cose" decise ) ha confermato in toto le mie ( nostre ) impressioni.

    Se poi le decisioni riguardanti il contenuto della mia borsa potessero risultare interessanti ai piu' , valuteremo un contest specifico :) .

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    • Nikonlander Veterano

    Auguri Massimo!
    Io devo ancora abituarmi al "5" davanti,  che vuoi farci: son di dicembre.

    Interessantissimo e dimostra che è un'ottica adeguata ad una infinità di applicazioni e note le spine ci si muove per non pungersi troppo. 

    ciao

    • Sono d'accordo 1
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    • Nikonlander

    Auguri Massimo, sei ben più giovane di me, e grazie per le tue valutazioni, decisamente interessanti per chi, come me, ancora non è riuscito a portarlo a casa.

    Dato che l'ottica wide è l'ottica che più uso (anche io ho preferito sempre il 16-35, con tutti i suoi difetti, al 14-24, per le ragioni che hai esposto già tu... p.s. nell'articolo hai scritto un paio di volte 12-24/2.8 non so se intendevi una lente di altro brand oppure sia un refuso) e dato che sono molto interessato alla resa nella periferia dell'immagine faccio tesoro delle tue parole e inizio a ripensare l'acquisto (tanto nessuno me lo vuole vendere).

    Come già ho scritto a commento del precedente articolo di Max mi mancano purtroppo due prove (se mi dicevi che lo avresti provato si poteva accordarsi per un prestito...): una è l'utilizzo con un Holder moderno, io ho il NiSi V6, una è la gestione della coma ai bordi con luci puntiformi.

    Il primo test per me è essenziale. Il 16-35 non vignetta con pola e 3 lastre sul NiSi, per me è determinante capire se lo fa il 14-30 e fino a quali focali. E pure il secondo, con una macchina che permette di alzare senza troppe paure gli ISO è piuttosto interessante.

    Che andasse bene tra 20 e 25mm lo immaginavo ma li non ho grandi necessità, ho uno Zeiss Distagon 21mm che in termini di qualità, per quanto serve a me, non teme confronti. A me serve una lente che faccia il suo in basso.

    Di questa ottica, avendo io essenzialmente la possibilità di fare foto quasi solo in viaggio, mi interessano principalmente gli ingombri e il peso, oltre che l'attacco nativo. Se cercassi la qualità pura avrei già preso il 15 Zeiss o il 14 Sigma ma il loro peso e ingombro e nel primo caso prezzo, nel secondo non filtrabilità, sono per me dei fattori limitanti.

    Faccio tesoro delle tue valutazioni e inizio a ripensare all'acquisto. Già stavo valutando di portare ancora quest'estate con me il 16-35 e attendere per l'anno prossimo l'uscita del 14-24 per capire come sarà. L'anno prossimo se tutto s'incastra porterò la Z6 a vedere lo Jökulsárlón per davvero... sarebbe un peccato tornare con pessime foto a causa dell'ottica, che già le rovino di mio.

    Modificato da Marco63
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    • Nikonlander Veterano

    Ottima ed esauriente review. Felice di rileggerti come tutti gli altri.

    E.. naturalmente... AUGURI!!!

    PS Se Valerio fatica ad abituarsi al 5 davanti io che ci ho appena messo un 6 (a dicembre anch'io!!) che devo fare???

     

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    • Nikonlander Veterano

    Lo sapevo :)
    E' un piacere rileggerti e, naturalmente, auguri. Per molti versi la seconda metà della vita non è niente male ;)

    Ottima e dettagliata recensione, in parte condivisibile. Però la distorsione è una caratteristica che non può mancare a un ultrawide. L'effetto visivo che genera è proprio quello che cercano gli appassionati di queste lenti. E quando viene corretta lo si fa al minimo indispensabile. Credo che si tratti comunque di un'ottima lente... con un prezzo un po' elevato. Però c'è da notare che i listini stanno subendo sensibili modifiche verso l'alto anche per gli altri brand. Giusto ieri è stato presentato il nuovo 85mm 1.2  RF Canon, niente di più di un ottimo obiettivo, per la modica cifra di 2.700 dollari. Ho paura che questa sia la tendenza del mercato, per cui converrà farci l'abitudine.

    • Sono d'accordo 1
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    • Amministratori

    Segnalo con l'occasione che nel Nikon Store è comparso il kit Z6 + 14-30/4S con uno sconto sensibile (sebbene lontano dall'auspicabile che secondo me dovrebbe essere simile o appena superiore a quello di Z6 + 24-70/4S).

     

    prod_big_gallery_5cfe52a6c58fd_kit_z_6_14_30_z_nikkor_zoom_lens--original.jpg.b16d95e4e806c9081317fde45acda8f4.jpg


    Forse ci hanno ascoltati quando chiedevamo kit differenti da quello con il 24-70/4.

    • Sono d'accordo 1
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    • Nikonlander Veterano
    2 ore fa, Aironegio dice:

    A proposito di numeri io davanti ho un sette e fra poco anche un tre ad ogni modo bella recensione e tanti auguri 

    Ah..Ah..   ti batto.. ti batto...   di poco ma.. ti batto..:rotfl:

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    • Nikonlander Veterano
    3 ore fa, Silvio Renesto dice:

    Ottima ed esauriente review. Felice di rileggerti come tutti gli altri.

    E.. naturalmente... AUGURI!!!

    PS Se Valerio fatica ad abituarsi al 5 davanti io che ci ho appena messo un 6 (a dicembre anch'io!!) che devo fare???

     

    Silvio, spararsi direi di no..  vai avanti ragazzone..

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    • Nikonlander Veterano
    1 ora fa, Parsifal dice:

    Segnalo con l'occasione che nel Nikon Store è comparso il kit Z6 + 14-30/4S con uno sconto sensibile (sebbene lontano dall'auspicabile che secondo me dovrebbe essere simile o appena superiore a quello di Z6 + 24-70/4S).

     

    prod_big_gallery_5cfe52a6c58fd_kit_z_6_14_30_z_nikkor_zoom_lens--original.jpg.b16d95e4e806c9081317fde45acda8f4.jpg


    Forse ci hanno ascoltati quando chiedevamo kit differenti da quello con il 24-70/4.

    Mauro.. già acchiappato...  vo-la-ti-li-zza-to...

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    • Nikonlander Veterano
    Il 20/6/2019 at 08:03, Dario Fava dice:

    I punti che non mi piacciono di questo zoom sono proprio la distorsione, mi spacco in 4 per evitare le linee cadenti Per poi avere i muri rotondi, corretti da acr ma pagando un crop, dove nel mio utilizzo ogni mm può essere fondamentale.

     

    Dario, in realtà il crop non lo vedi. Il profilo che poi userà ACR o LR viene applicato anche on camera. Per cui, quello che vedi a mirino è quello che hai sul file corretto (se ci sono differenze sono proprio minimali).
    Tra l'altro a me questa cosa ha stupito tantissimo. Perché se è vero che quello è il tipo di visione che chiunque vorrebbe, filtrare tutto il flusso dati dal sensore implica un "costo computazionale" che è almeno parzialmente responsabile del ritardo di scatto che hai percepito nelle tue prove.
    Anche perché il filtro è sempre applicato, indipendentemente dalla quantità di distorsione che deve essere corretta, e poiché la distorsione è variabile non può che essere applicato in SW.

    Questo secondo me potrebbe essere uno dei motivi alla base delle differenza di reattività tra Z6 e Z7: il processore deve ricalcolare 24Mpix 60 volte al secondo per la Z6 e quasi il doppio per Z7. Ovviamente non ho prove a sostegno di questa ipotesi, ma di sicuro è un pozzo di calcoli che il processore deve eseguire. Non sarei per nulla stupito se la futura Z "prestazione" avesse il modo "azione rapida" per disattivare questa correzione di quel che vedi nel mirino. Cosa tra l'altro anche adeguata al tipo di clientela che la comprerà per definizione orientata verso lenti più corrette.

     

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    • Amministratori

    A me sembra perfettamente logico con l'impostazione delle mirrorless e del Wysiwyg.
    Che è sempre disattivabile da menù, opzione per opzione.

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    • Nikonlander Veterano
    3 minuti fa, Massimo Vignoli dice:

    in realtà il crop non lo vedi

    Beh almeno questo è buono, sai almeno cosa sta fotografando, anche se magari non hai un 14, ma negli zoom difficilmente hai la lunghezza esatta.

    5 minuti fa, Massimo Vignoli dice:

    il filtro è sempre applicato, indipendentemente dalla quantità di distorsione che deve essere corretta

    Questo è un po' meno buono perché di fatto io ho dovuto disabilitare un po' tutto quel che potevo per avere una macchina più possibile vicina alla reflex.

    7 minuti fa, Massimo Vignoli dice:

    Ovviamente non ho prove a sostegno di questa ipotesi, ma di sicuro è un pozzo di calcoli che il processore deve eseguire

    Ora io non ho mai provato una Z6 ma sostanzialmente la tua ipotesi non è scorretta, non abbiamo prove ma un ragionevole sospetto.

    A livello di resa finale, diciamo che sono molto user friendly perché anche senza competenze di sviluppo raw il file è sicuramente più pronto all'uso delle reflex, è piacevole a volte anche scattare in scioltezza senza sbattersi troppo.

    Non vorrei che questa caratteristica porti Nikon a progettare ottiche con difetti da correggere via software, perché allora sarebbe un po' 'na presa in giro, le ottiche S non luminose sono acclamate come ottiche di qualità superiore, già quella posizione di "riposo" non mi è andata molto giù, perché è un elemento che a lungo andare può portare un deterioramento dell'ottica, ma solo il tempo ci dirà, la nitidezza c'è ed è oltre le mie pretese, mi piacerebbe vedere anche qualche bokeh su di un medio, non solo su un 50 o 35

    Aspetteremo.

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    • Amministratori

    Dario, c'è scritto in questo articolo e c'è scritto nel mio articolo di lunedì.

    Le ottiche Nikon S non sono tutte uguali.

    Ci sono le S per l'utente medio - f/4 ed f/1.8 - e quelle per l'utente evoluto - f/1.2 ed f/2.8.
    Nelle prime ci sono compromessi ed interventi spinti in correzione.
    Le seconde hanno meno compromessi ed interventi più leggeri (visibilmente più leggeri) via software.
    Ed anche il bokeh è visibilmente da ottiche di pregio (parlo del 24-70/2.8 S che ti invito ad andare in negozio a provare perchè te ne innamorerai).

    Metabolizziamo questo concetto una volte per tutte (come il fatto che a mirino si vede la foto come sarà in jpg o in sviluppo via Adobe o Nikon), e non torniamoci più, per favore.

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    • Nikonlander Veterano
    7 minuti fa, Parsifal dice:

    Dario, c'è scritto in questo articolo e c'è scritto nel mio articolo di lunedì.

    Le ottiche Nikon S non sono tutte uguali.

    Ci sono le S per l'utente medio - f/4 ed f/1.8 - e quelle per l'utente evoluto - f/1.2 ed f/2.8.
    Nelle prime ci sono compromessi ed interventi spinti in correzione.
    Le seconde hanno meno compromessi ed interventi più leggeri (visibilmente più leggeri) via software.
    Ed anche il bokeh è visibilmente da ottiche di pregio (parlo del 24-70/2.8 S che ti invito ad andare in negozio a provare perchè te ne innamorerai).

    Metabolizziamo questo concetto una volte per tutte (come il fatto che a mirino si vede la foto come sarà in jpg o in sviluppo via Adobe o Nikon), e non torniamoci più, per favore.

    Non torniamoci pure più, ma S sta per superior non per compromise 

    Il 24-70 non mi interessa 70 non mi serve a nulla, il 24-105 uso per lavoro ma la Z non è la macchina ideale per la maggior parte dei lavori che svolgo, è la macchina per le cose disimpegnate con il kit e quando l'affidabilità me lo consente, l'alternativa più docile della 850, che al momento deve lavorare con ftz con i tappi in giro per le b e tutti i difettucci che si porta dietro il tiraggio lungo.

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    • Amministratori

    Infatti tutti gli S sinora usciti sono Superior rispetto ai pariclasse F.

    Le differenze di classe sono tra loro e ... SS per evidenziare quelli di elite, non sarebbe piaciuto :(

     

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    • Amministratori
    13 ore fa, Parsifal dice:

    A me sembra perfettamente logico con l'impostazione delle mirrorless e del Wysiwyg.
    Che è sempre disattivabile da menù, opzione per opzione.

    Correzione. Il controllo della distorsione si può disattivare on-camera sul 50mm (ed immagino sul 35/1.8).
    Non negli zoom (dove invece si può disattivare il controllo di vignettatura).
    Quindi restiamo dentro alle scelte progettuali : prendere o lasciare.

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    • Nikonlander Veterano

    Potrebbe essere che sia l'obiettivo quindi ad abilitare o meno l'impostazione... Da che ipotizzerei che gli zoom "entry level" lo facciano perché hanno un target di utente che preferisca semplicità, oppure perché per progettazione ne hanno più bisogno, ma mi aspetterei anche che gli zoom tipo il 2.8 si comportino come i fissi!

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