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  • Max Aquila
    Max Aquila

    Nikon D2 - la grande famiglia

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    La seconda generazione di DSLR professionali, le Nikon D2 sono una famiglia composta da ben quattro macchine, due votate alla velocità di scatto ma con una risoluzione bassa e due ad alta risoluzione ma a bassa sensibilità.
    Sono da considerare un decisivo passo in avanti rispetto alle D1 ma certamente non ancora all'altezza delle aspettative dei fotografi Nikon (quella della ... F5/F100) e nemmeno in grado di confrontarsi ad armi pari con le pariclasse Canon, specialmente in campo sportivo, dove la Canon 1D Mk II è superiore in tutto alla D2H.
    Ciononostante sono macchine che hanno dato tante soddisfazioni a tanti fotografi di tutto il mondo.
    In questa carrellata vogliamo ricordarle oggettivamente.

    Cominciamo dalle caratteristiche comuni, esamineremo poi invece in dettaglio pregi e difetti dei singoli quattro modelli.
     

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    CORPO
    Il corpo é comune, deriva da quello della possente F5 disegnata da Giorgetto Giugiaro nel 1996. In lega di magnesio con guarnizioni a tenuta di polvere ed umidità, con l'alloggiamento della grande batteria al litio sul fianco nella parte inferiore dell'impugnatura inferiore.
    Impugnatura che replica sia il tasto di scatto che le ghiere di controllo e il tastino per attivare l'autofocus.
    Il mirino é fisso, in lega piena. Le ammiraglie digitali Nikon hanno preso dalla F100 questa caratteristica, non credo per motivi economici ma più che altro per esigenze di tenuta di polvere.
    La gran parte del corpo é ricoperta di un materiale in gomma facilmente sostituibile in assistenza che facilita la presa anche in condizioni disageboli (calore, sudore, umidità o pioggia).
    Ogni dettaglio é sovradimensionato e pensato per durare. Lo sportellino dell'alloggiamente delle memorie (Compact Flash) é protetto da un pulsantino di sicurezza.

    COMANDI
    Tutti i comandi sono comuni e disposti nello stesso modo. Ciò consente di facilitare il passaggio da un modello ad un altro anche nella stessa sessione di foto con la massima naturalezza e senza possibilità di errore. Uno dei problemi che ho avuto usando una D200 come secondo corpo é stata la differenza di disposizione di alcuni comandi.
    Anche lo schermo LCD superiore e il piccolo schermo di controllo posteriore posto sotto al display é comune, con la stessa disposizione di indicazioni

    DISPLAY POSTERIORE
    In questo caso notiamo le prime differenze. La D2X e la D2Hs hanno uno schermo migliorato rispetto a quello - difettoso - della D2H che mostrava le immagini con un certo sfarfallio e con una riproduzione dei colori piuttosto innaturale. La D2Xs monta uno schermo ancora migliorato, mutuato da quello della D200.


     

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    DATI MIRINO
    Le indicazioni nel visore sono le medesime per le D2H mentre per le D2X differiscono per la presenza del riquadro del modo High Speed Crop Mode.
    Il vetrino della D2Xs rispetto a quello della D2X si oscura nella parte esterna quando é attivato questa modalità.
    Come per tutte le pro Nikon, la visione é al 100%.

    MODULO AUTOFOCUS
    E' comune per tute e rappresenta lo stato dell'arte di Nikon in questo settore. Undici punti di mira a croce raggurappabili in vario modo a seconda delle esigenze dell'utente. Con l'aggiornamento del firmware della X e della Hs sono stati aggiunti parametri ulteriori nella gestione fine del funzionamento di questo sistema.



     

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    BATTERIA
    E' comune, viene fornita con la D2H, la D2X e la D2Hs la batteria al litio da 1900 mAh modello EN-EL4 mentre per la D2Xs é stata introdotta una versione più potente da 2.500 mAh denominata EN-EL4a. Quest'ultima ha una capacità sovrabbondante consentendo oltre 5.000 scatti in un uso normale, contro i 2.500-3.000 del modello base.
    Le due batterie possono essere indifferentemente montate su una qualsiasi delle D2h e vengono ricaricate dallo stesso tipo di caricabatteria.
    Lo sportellino della batteria è facilmente rimovibile ed intercambiabile, solidale con la batteria stessa.
    A mio avviso siamo al massimo livello del mercato in quanto ad alimentazione. Il sistema D2 trae inoltre vantaggio dall'intercambiabilit? senza distinzioni tra i due modelli di batteria su ciascuna fotocamera della famiglia.
    La batteria inoltre é intelligente. Dotata di cpu interna consente di memorizzare il numero di scatti eseguiti e di comunicare il dato di carica alla fotocamera.
    In questo modo il fotografo conosce ocn precisione quanti scatti ha fatto e quanti ne potrà fare ancora pirma di sostituire la batteria.
    Il caricabatterie permette di fare una calibrazione fine di questo sistema nel caso in cui, per usura, il sistema di lettura risulti inaffidabile.
    La fotocamera stessa comunica questa necessità al fotografo.



     

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    Pannellini lcd superiore e posteriore con i bottoni di controllo

    BILANCIAMENTO DEL BIANCO
    Tutte le D2 hanno un sensore aggiuntivo per il bilanciamento del bianco, posto all'esterno sulla calotta del pentaprisma. E' quella virgola bianca sopra alla scritta Nikon.
    Questo sensore consente alle Nikon D2 di essere le fotocamere più precise nella valutazione del bilanciamento del bianco in automatico.
    Di fatto io mi affido al 99% di questo sistema, ricorrendo alla premisurazione solo in casi particolari.


     

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    WIRELESS
    Con le D2 è stato introdotto un sistema di trasmissione e controllo della fotocamera a distanza per mezzo di un modulo aggiuntivo che viene montato sotto alla fotocamera.
    Per la D2H esiste il grezzo e poco performante WT-1 (che però si trova su Ebay a cifre irrosorie) mentre per le D2X e D2Hs é possibile usare anche il più moderno WT-2 che vanta una più semplice gestione del software ed una velocità di trasmissione più elevata.


    La portata normale é nell'ordine della ventina di metri ma esiste una costosa antenna aggiuntiva che allunga la portata ad oltre 100 metri.
    Con questi moduli ed un pc portatile wi-fi configurato come server, é possibile inviare le foto scattate in tempo reale.
    Con il controllo a distanza della fotocamera é anche possibile utilizzare in remoto in modalità completamente wireless la fotocamera.

    Il sistema é valido ed affidabile ma presenta alcuni svantaggi, primo tra tutti il complesso così costituito ha un che di bricolage, il modulo si avvita alla filettatura per il treppiedi e si collega alla fotocamera con un cavetto USB che va alla presa della macchina.
    L'antenna, esterna, si propende alla sinistra della macchina.

     

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    Quindi riepiloghiamo prima di passare ad una descrizione sommaria dei quattro modelli di D2 usciti le principali differenze e i punti di forza rispetto ad una qualsiasi delle altre macchine digitali consumer e delle precedenti ammiraglie professionali :


    - Corpo, costruzione, durabilità

    Le D2, come le D1 e le F5 ed F4 rappresentano quanto di meglio Nikon abbia dimostrato in termini di compromesso tra prestazioni evolute e costruzioni.
    Senza fare paragoni con la perfezione meccaniche (e la relativa longevità) di gioielli di "oreficeria" come le F o le F2, queste macchine rappresentano un punto di arrivo e la sicurezza che l'investimento manterrà la sua fruibilità nel tempo.
    Peraltro il sistema modulare, oltre alla sua robustezza, fanno di queste macchine l'ideale anche per il riparatore che é in grado sempre di ripristinare la piena funionalità anche dopo danni o guasti importanti.

    Giusto per dare qualche cifra, un otturatore per una D2 costa 140 euro i.i., l'intera progezione superficiale in gomma con tutta la collezione di sportellini, baionetta etc. etc., costa all'incirca la stessa cifra.
    Anche il modulo esposimetrico costa intorno ai 150 euro.
    Ovviamente in caso di danni irreparabili al sensore o al lcd posterio .... é meglio astenersi, ma in generale una D2 si ripara sempre.

    La tropicalizzazione e l'uso esteso di guarnizioni aiuta comunque a mantenere protetto l'interno dall'azione di agenti esterni. In caso di uso in ambienti ostili, in generale basta una pulitina con un panno.

    Altro che la plastica delle consumer.

    - Prestazioni

    Le ammiraglie Nikon non sempre hanno rappresentato l'ultima frontiera in termini di potenza e prestazioni. In alcuni casi (i più eclatanti, la FA rispetto alla tradizionale F3 o la D100 rispetto alla D1x) sulla carta le migliori macchine semi-pro spesso superano le ammiraglie.
    Ma le professionali Nikon sono pensate per dare costanza di risultati in ogni condizione ed anche dopo 10 anni o più dalla data di introduzione sul mercato.
    In particolare le D2 offrono file (specie NEF) che consentono il massimo in termini di possibilità di successiva elaborazione.

    - Autonomia

    Le D2, con l'introduzione di batterie al litio di alta capacità hanno consentito livelli di autonomia ancora insuperati, tanto che la nuova generazione di macchine (D3 in testa) usano le stesse batterie EN-EL4a.
    Può sembrare un dato poco significativo per il fotografo della domenica, ma quando questa domenica é passata magari ad un aishow dove le occasioni per fare migliaia di scatti non mancano, la differenza si fa sentire, eccome !

    - Compatibilità

    Per rispetto per un utente che ha investito nel tempo cifre importanti in materiale Nikon, le D2 mantengono la massima compatibilità possibile con il vecchio materiale (obiettivi, cavi, flash ed accessori).
     

    La Nikon D2H

    La prima della famiglia, introdotta oramai quattro anni fa e che di fatto viene sostituita adesso dalla D3.

    Rispetto alla precedente D1H ha portato la risoluzione a 4,1 megapixel dai precedenti 2,7 con una raffica ancora ammirevole di 40 scatti consecutivi in jpg all'infernale cadenza di 8 scatti al secondo.

    Vanta un sensore speciale progettato da Nikon e prodotto da Kodak in tecnologia LBCAST, un ibrido tra il CCD e il CMOS.

    Sensibilità minima di ISO 200 e massima di ISO 1600 (oltre a due posizioni HI-1 e HI-2).

    E' stata introdotta con la D2H la batteria al litio da 1900 mAh, EN-EL4, anni luce superiore alle precedenti al NiMH.

    E' stato anche introdotto con la D2H un modulo per la trasmissione wireless delle immagini.

    A dispetto dei "soli" 4 megapixel, la macchina offre ancora oggi immagini eccellenti, superiori a qualsiasi 6 megapixel presentata prima e dopo e secondo me anche superiori a quelli della D1x.
    E' la macchina ideale per il fotoreporter o per chi non deve operare a forti ingrandimenti, senza grandi lavori di postproduzione, con file piccoli, pronti da spedire.

    PREGI

    - costruzione, durabilità, ergonomia, robustezza (costanti del sistema D2)
    - autonomia
    - peso leggero dei file (1.4 megabyte per i jpg e meno del doppio per i NEF)
    - raffica e cadenza elevate
    - compattezza e correttezza della resa cromatica con una tendenza a produrre toni caldi e carichi (non sovrasaturi però)
    - autofocus efficiente in condizioni di luce ottimali

    DIFETTI

    - resa agli alti ISO non soddisfacente. In particolare per quanto riguarda alla comparsa di forti artefatti colorati e alla variazione cromatica evidente da ISO 800 in su. La macchina da il meglio di se fino ad ISO 500.
    - autofocus non brillantissimo in condizioni di bassa illuminazione senza flash
    - firmware "primitivo", solo in lingua inglese, non aggiornato (per scelta del marketing Nikon)
    - schermo posteriore LCD scadente (sfarfallii e eccessiva illuminazione)
    - problemi all'esposimetro che dopo un certo periodo impazzisce e funziona solo in manuale. Sostituzione del dispositivo effettuata gratuitamente da Nikon anche fuori garanzia.

    La D2H é rimasta in produzione dall'autunno del 2003 all'inverno del 2004.
    Il prezzo di vendita ha oscillato tra i 4.100 e i 2.100 euro.

    Adesso é possibile trovare esemplari in buone condizioni intorno ai 500 euro.
    Vale la pensa di comperarla se si é capaci di lavorare riempiendo il fotogramma.
     

    La Nikon D2Hs

    La Nikon D2Hs é stata fatta uscire nel 2005 su pressione dei fotografi professionali che chiedevano una correzione dei difetti della D2H originale.
    In particolare si chiedeva una migliore gestione del rumore agli alti ISO, possibile per le grandi dimensioni dei fotodiodi del sensore della D2H e una superiore efficienza dell'autofocus in condizioni di scarsa illuminazione.

    Il sensore é lo stesso di quello della D2H ma cambia l'elettronica che é quello della D2x, presentata nel 2004.

    Con la D2Hs é stato anche aggiornato il modulo per la trasmissione wireless delle immagini, il WT-2, più veloce e più moderno anche dal punto di vista software.

    Rispetto alla D2H, la D2Hs rappresenta un grande passo in avanti di NIkon nel riuscire ad estrarre il meglio di un sensore.
    Sono scomparsi i fenomeni di deviazione della cromia agli alti ISO mentre il rumore digitale é corretto sino ad ISO 1.600, perfettamente sfruttabile a patto di non sottoesporre.
    E' stata anche migliorato il buffer che adesso arriva a 50 scatti consecutivi in jpg, sempre ad 8 al secondo, e addirittura 40 in NEF
    Sono state apportate anche piccole migliorie al corpo a coerenza di quelle introdotte con la D2x.


    PREGI

    - costruzione, durabilità, ergonomia, robustezza (costanti del sistema D2)
    - autonomia
    - peso leggero dei file (1.4 megabyte per i jpg e meno del doppio per i NEF)
    - raffica e cadenza elevate
    - compattezza e correttezza della resa cromatica con una tendenza a produrre toni caldi e carichi (non sovrasaturi però)
    - autofocus efficiente
    - firmware e software aggiornati che contengono anche la lingua italiana
    - gestione del LockOn e di altri parametri dell'autofocus
    - riduzione del rumore in hardware
    - autoiso evoluto
    - prezzo competitivo

    DIFETTI

    - bassa risoluzione. Il mercato si aspettava una macchina da 8 megapixel e non ha premiato questa eccellente macchina.
    Già nel 2005-2007 una professionale da 4 megapixel era anacronistica.


    La D2Hs é rimasta in produzione dalla primavera del 2005 a quella del 2007.
    Il prezzo di vendita ha oscillato tra i 4.000 e i 3.300 euro.

    Adesso é possibile trovare esemplari in buone condizioni a meno di 600 euro ma le occasioni sono rare perchè la macchina non è diffusissima.
     

    La Nikon D2X

    La Nikon D2x é stata la nuova ammiraglia chiamata a sostituira la vetusta D1x alla Photokina del 2004.
    Le consegne sono cominciate nella primavera del 2005.

    Il nuovo sensore da 12 megapixel in tecnologia CMOS ha subito consentito alte prestazioni con rumore bassissimo a ISO 100.
    La densit? dei fotodiodi ha però messo in crisi molti obiettivi considerati validi con le precedenti macchine da 2-6 megapixel.
    Con la macchina é stato introdotto un sistema particolarmente ingegnoso per aumentare la cadenza di scatti al secondo, l'High Speed Crop.
    Questo sistema consente alla macchina di ritagliare la parte centrale del sensore, portando la risoluzione a 6,8 megapixel ed un fattore di 2x rispetto al formato 24x36, con 8 scatti al secondo per 34 scatti consecutivi, quasi come la D2H.
    La D2x condivide elettronica e software con la D2Hs.

    Dopo l'uscita della D2Xs é stato reso disponibile una versione evoluta del firmware che ne ha allineato le caratteristiche d'uso al nuovo modello.

    PREGI

    - costruzione, durabilità, ergonomia, robustezza (costanti del sistema D2)
    - autonomia
    - alta qualità dei file sia jpg che specialmente NEF
    - resa neutra e morbida (per alcuni anche troppo) da modulare in post-produzione
    - raffica e cadenza elevate sia a piena risoluzione che in High Speed Mode
    - autofocus efficiente
    - firmware e software aggiornati che contengono anche la lingua italiana
    - gestione del LockOn e di altri parametri dell'autofocus
    - riduzione del rumore in hardware
    - autoiso evoluto

    DIFETTI

    - bassissima sensibilità. Il range teorico va da 100 a 800 ISO ma in realtà i valori sono inferiori, da 80 a circa 725 ISO
    - rumore. Oltre ISO 320 il rumore aumenta in modo vistoso ed é insistente ad ISO 800. Si tratta di rumore molto naturale che simula quello della grana delle pellicole sensibili ma c'é. La scarsa sensibilità e il rumore sono legati alla dimensione molto ridotta dei fotodiodi impiegati nel sensore.

    La D2X é rimasta in produzione dalla primavera del 2005 a quella del 2006.
    Ed é stata sostituita per ragioni di marketing dalla D2Xs.

    Il prezzo di vendita ha oscillato tra i 4.600 e i 3.900 euro.

    Adesso é possibile trovare esemplari in buone condizioni a meno di 700 euro.
     

    La Nikon D2Xs

    La Nikon D2Xs ha sostituito la D2x nell'estate del 2006.

    Tutte le caratteristiche sono identiche a quelle della D2x tranne :

    - schermo LCD posteriore migliorato (visione a 170°)
    - visore del mirino che a coerenza dell'uso del HSC oscura la parte esterna
    - nuova batteria EN-EL4a da 2.500 mAh
    - nuovo firmware evoluto (ma disponibile anche per la D2x)

    PREGI

    - costruzione, durabilità, ergonomia, robustezza (costanti del sistema D2)
    - autonomia
    - alta qualità dei file sia jpg che specialmente NEF
    - resa neutra e morbida (per alcuni anche troppo) da modulare in post-produzione
    - raffica e cadenza elevate sia a piena risoluzione che in High Speed Mode
    - autofocus efficiente
    - firmware e software aggiornati che contengono anche la lingua italiana
    - gestione del LockOn e di altri parametri dell'autofocus
    - riduzione del rumore in hardware
    - autoiso evoluto

    DIFETTI

    - bassissima sensibilità. Il range teorico va da 100 a 800 ISO ma in realt? i valori sono inferiori, da 80 a circa 725 ISO
    - rumore. Oltre ISO 320 il rumore aumenta in modo vistoso ed ? insistente ad ISO 800. Si tratta di rumore molto naturale che simula quello della grana delle pellicole sensibili ma c'é. La scarsa sensibilità e il rumore sono legati alla dimensione molto ridotta dei fotodiodi impiegati nel sensore.

    Il prezzo di vendita ha oscillato tra i 4.600 e i 3.900 euro.

    Adesso é possibile trovare esemplari in buone condizioni a meno di 700 euro.
    Non ci sono veri motivi per preferirla ad una D2x.


    CONCLUSIONI

    L'introduzione della seconda generazione di DSLR professionali Nikon ha rappresentato un passaggio importante.
    Le innovazioni rispetto alla prima versione sono tante (a cominciare dal sistema di alimentazione, semplicemente imbarazzante nelle D1, mentre quello delle D2 è talmente buono che è poi stato mantenuto intatto anche nelle D3) ma non vincenti.

    - La D2H non ha avuto grande fortuna. Buona con il sole, pessima in luce artificiale. Il firmware è solo in inglese. Il visore lcd posteriore primordiale visto con gli occhi di oggi.
    - la D2Hs all'epoca suscitò buone reazioni ma sostanzialmente è solo una D2H meno grezza
    - la D2x per molto tempo è stata l'unica possibilità in campo professionale per Nikon. Oggi è superata da qualsiasi DX, anche entry-level
    - la D2Xs non portò nessun miglioramento, salvo dettagli trascurabili.

    In sostanza si tratta di un capitolo di storia che oggi possiamo già vedere come archeologia digitale anche se sono passati pochi anni.
    Sul mercato dell'usato si trovano spesso belle macchine di questa serie.

    Direi di prenderle in considerazioni solo se chi le cerca all'epoca le ha a lungo desiderate ma non le ha mai potute avere.

    Il vantaggio, l'unico a mio avviso, di queste macchine è che come per tutte le ammiraglie Nikon, l'affidabilità è massima.

    La mia D2H che ha fatto tanti scatti da dover sostituire l'otturatore, a distanza di 10 anni va ancora benissimo.
    E lo stesso la D2x che di anni ne ha 8.

    Un difetto comune è l'allungamento delle gomme che spesso finisce per bloccare la ghiera anteriore. Se il resto è ok, si interviene tagliando una striscia di gomma con un taglierino. Le batterie sono invece a prova di test atomico ;)

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    Mauro Maratta per Nikonland 2007

    Modificato da Max Aquila

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    Commenti Raccomandati

    • Amministratori

    ho voluto riportare su Nikonland questo megalitico articolo di Mauro dell'agosto 2007, in funzione di progetti relativi a questa sezione di Nikonland che sto maturando.

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    • Amministratori
    8 minuti fa, photoni ha scritto:

    Se trovo una D3x con 200.000 scatti a 300€ la prendo, solo per la soddifazione di avere un corpo monolitico... non come una anoressica Z7

    Bravo. A me già basterà una D3s...che a differenza di te con la x, riuscirò a trovare a quel prezzo.

    Però ...ti rendi conto che non c'entra proprio nulla in questo contesto, relativo alla famiglia D2 ?

    Perché vai sempre fuori vaso?

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