Paulina, la mora, guarda Carol, la bionda che posa a testa in giù.
Le due sorelle sono con me da tanti anni. Prima è arrivata Carol, acquistata nel 1983 quando avevo 20 anni.
Avevo appena comprato a Varese in via Rossini, una Nikon FE2 che mi è sembrata desolatamente antica quando ho visto la nuova Nikon FA da Soldano (si, Soldano) sempre a Varese.
E' stato amore a prima vista per quel computer travestito da Nikon.
Per chi non mi conosce é doveroso precisare che io sono nato digitale. Già a fine anni '70 io programmavo calcolatori e negli anni '80 usavo strumentazione digitale da laboratorio.
Per questo l'esposimetro "a galvanometro" della FE2 mi faceva sorridere. Mentre mi sbellicavo dalle risate quando vedevo qualche attempato signore (già allora) con una Nikon F Photomic o una F2AS.
La Nikon FA per quell'epoca era un salto mortale triplo in avanti, un passo nella storia della tecnologia Nikon che per certi versi prosegue ancora oggi.
Comunque parleremo poi della FA in dettaglio, vi basti sapere che questa macchina ha schermi LCD dove le altre macchine avevano lancette, CPU, programmi che tenevano conto della focale dell'obiettivo e soprattutto, la prima versione del calcolo dell'esposizione Matrix, diventato poi uno standard per Nikon.
Ma tornando a me a loro, dicevo che è stato amore a prima vista.
Come lo è stato per il Grumman F-14 Tomcat quando ho visto il film Top Gun, l'unica volta in cui sono andato al cinema in divisa, tre volte consecutivamente, mentre ero ad un campo a Sulmona come sottotenente di artiglieria.
Della trama e degli attori sinceramente non mi è mai importato nulla : ma quell'aereo. Quell'aereo. Ancora oggi è l'intercettore per antonomasia per me, sebbene sia uscito di servizio da quasi 20 anni.
Sono 20 anni che mi manca, ma non mi mancano i modelli del Tomcat o i libri.
Con Carol ho fotografato in esclusiva per 15 anni finché non ho comprato per il peggiorare della mia miopia, la prima autofocus. La F5.
Sostanzialmente è da quel giorno che non la uso più, non ha visto più un rullino né una batteria.
Però é sempre con me e davanti ai miei occhi.
Io non ho vetrinette dove tenere i cimeli. Non collezione pipe o vecchie reflex.
Carol è la mia ragazza di quel tempo. Carol era il mio sogno in quegli anni. Si, quella Carol che usciva con Ayrton, che avevate capito ?
Già fotografavo con la D2x quando Carol mi ha detto che le mancava sua sorella che in quegli anni era andata in America a fare cinema.
E mi ha convinto a portare a casa anche Paulina che da quel giorno vive con noi.
Giusto per chi non sa di chi parlo (perché è troppo giovane oppure perchè al contrario del sottoscritto non è un tipo da donne&motori), metto solo due foto per ricordarle
Carol Alt e Paulina Porizkova nel pieno del loro splendore nella seconda metà degli anni '80. Le donne dei miei sogni (che ho un'età intermedia tra loro)
Ma bellissime ancora oggi, più di quanto non si immaginerebbe.
Loro ed io. Le guardo con amore come se fossero creature viventi.
Per loro provo vero amore. Eterno, incondizionato, come il primo giorno e fino al mio ultimo.
Carol è al naturale come quando mi accompagnava con il suo ragazzo di allora, un anonimo 50Ais, nel mio zaino in tutti i campi militari.
Insieme abbiamo fotografato aerei, carri Leopard, obici semoventi e non, fiori, donne.
Il primo e l'unico paesaggio che io abbia mai stampato. E tutte le vacanze degli anni '80.
Paulina invece si è rifatta le tette ed ha fatto modificare gli zigomi.
Era necessario a sentire lei ed io sono d'accordo. Del resto la calottina superiore della Fa è in plastica verniciata e le guarnizioni non sono mai state troppo longeve perchè in foam friabile.
Ma non si vede se non si va a toccare. E lei, guai a toccarla !
***
Ma queste due super-top model sono femmine a tutti gli effetti e non ci hanno visto giusto il servizio fotografico che ha visto come protagoniste le figlie di Carol - Gigi e Bella [nel servizio Carol compare come Yolanda ma era solo per non sminuire le figlie ...] - e ovviamente nipotine di Paulina.
Per cui hanno chiesto a Bella di fotografare anche loro. Sono le fotografie che corredano questo articolo che Bella, appena arrivata a casa, ha scattato dal n.3 al n.116 in compagnia di MC (50mm/2.8).
bilanciate e in perfetta forma. Quando le Nikon avevano un'anima perfettamente definita.
Nel tempo hanno abbandonato il mini-grip in plastica - restano solo le due vitine di tenuta - e la conchiglia dell'oculare.
Paulina ha ancora il diamante piercing che copre l'attacco syncro mentre Carol lo porta al naturale.
posano insieme per la prima volta dal 1987 ma non sembrerebbe.
Paulina che è sempre stata una sciupauomini ha voluto posare con un modello - in verità nulla di che nemmeno ai suoi tempi, il 135/2.8 Ais - ma le faceva specie non avere nessun uomo attorno
Per risposta Carol ha osato il topless, togliendo il tappo copriobiettivo e mostrando che ancora si fa guardare anche dove non è abbronzata
anzi, a differenza degli anni in cui spopolava - era molto pudica - si è lanciata persino in un nudo integrale, mostrando lato A, lato B, sopra, sotto e la in mezzo
Per ciò le ho dovute richiamare per ricomporsi e fare gli ultimi scatti insieme : sanno quanto io sia gelosissimo di loro (ma ci provano sempre con ogni obiettivo che capita in casa. Ho trovata Paulina sotto al 58/0.95 due natali fa ! Uno scandalo ... e Carol non le ha parlato più fino a Pasqua quando lei ha flirtato con il 180-400/4 TC)
Qui posso mostrarvi comunque solo pochi scatti. Gli altri Bella li ha già promessi ad Harper's Bazaar è molto intraprendente la piccola, come la mamma.
***
Dopo la gag, parliamo delle Nikon FA più in dettaglio.
La Nikon FA è stata presentata nel 1983, dopo l'ammiraglia F3 che invece era già in sella dal 1980.
Ma a differenza della F3 che rappresentava - in senso negativo - tutta la tradizione conservatrice di Nikon, la FA apriva le porte a tutto il mondo dell'elettronica.
Ovviamente manual focus e a pellicola ad avanzamento manuale, aveva un sistema esposimetrico all'avanguardia basato su una cellula a matrice - detta AMP - antesignana dell'attuale matrix.
praticamente il fotogramma era suddiviso in 5 sezioni di cui veniva fatta la media in automatico, dando la prevalenza alla porzione centrale. (a sinistra nel funzionamento di default)
Premendo un pulsante a portata dell'anulare della mano destra
il pulsantino sotto all'autoscatto, era possibile escludere le quattro zone periferiche impiegando la sola porzione centrale per un spot allargato.
Oltre a questo, la macchina era in grado di capire quali obiettivi montava dato che per questa generazione di fotocamere Nikon aggiunse ai Nikkor un indentatura (la s di Ais) che li classificava per lunghezza focale.
Questo consentiva l'utilizzo del Program, una modalità in cui la macchina sceglieva tra serie di coppie di tempi e diaframmi quello migliore a seconda della focale.
Ma non solo, oltre alla modalità manuale e a priorità dei diaframmi e, appunto, al program, la FA aveva per la prima volta in casa Nikon la modalità a priorità dei tempi
e presentava il selettore PSAM che vediamo ancora oggi, per esempio nella Zfc e che per decenni ha contraddistinto le Nikon più automatiche.
Il selettore dei tempi nel tradizionale quadrante di destra andava da 1 secondo ad 1/4000'' (la Zfc si concede di arrivare fino a 4 secondi) ma oltre alla posa B, aveva anche una modalità M250 che consentiva di usare la macchina anche a batteria scarica o senza batteria (che è il mio caso da 20 anni) con un tempo meccanico fisso di 1/250''.
all'altro lato, opposto, concentrico con il manettino per riavvolgere la pellicola, la ghiera di impostazione della sensibilità ISO/ASA e quella di compensazione dei tempi, da +2 a -2 EV (sinceramente mai usata una volta).
l'oculare aveva la chiusura con un diaframma a due lamelle guidate da una levetta posta nel retro del pentaprisma.
l'otturatore era in titanio a nido d'ape ed era controllato elettronicamente. All'epoca un tempo minimo di 1/4000'' non era comune : la F3 si fermava ad 1/2000''
Solo molti anni dopo venne superata dalla classe di macchine con otturatori più evoluti capaci di 1/8000'' e anche meno.
Ma non è solo questo a renderla speciale.
Le altre Nikon dell'epoca erano proprio primitiva e al massimo nel mirino avevano una finestrella e una lancetta.
La FA ha portato gli LCD in casa Nikon
con indicatori numerici del tempo, della sovra e sottoesposizione
ben visibili insieme a quelli analogici.
Insomma, magari oggi che abbiamo più indicazioni a mirino di quante ne vorremmo sorridiamo ma questa è stata la prima Nikon analogica ad impiegare sistemi digitali per il controllo.
Aveva un processore, una memoria, non funzionava - se non limitatamente - senza la batteria.
ancora un dettaglio dell'acconciatura di Carol ... pardon dei quadranti e degli indicatori di destra.
Il contascatti, sopra la leva di avanzamento della pellicola (con il fermo per le esposizioni multiple) è simile per estetica a quello dell'indicatore del diaframma della Zfc.
altro dettaglio dei tasti funzione ... pardon dei comandi a portata delle dita della mano destra. Tra cui quello che non ho mai usato in vita, la profondità di campo. Una cosa da film muto, secondo me !
avvolgimento della pellicola dopo lo scatto, pressapellicola, guide.
All'epoca la Nikon FA era tanto avanzata - anche nell'uso dei materiali, leghe leggere e plastiche - da suscitare ovviamente molte critiche da parte dei fotografi conservatori che la scartarono per le più rassicuranti FM ed FE.
Esattamente come oggi molti - anche dei presenti - pensano delle digitali ad alta risoluzione.
Troppa elettronica, ci vuole la batteria se no, non va. Troppo delicata, chissà quanto dureranno gli LCD. Etc. etc.
Critiche in parte giustificate dall'avanzata tecnologia impiegata da Nikon che le valse il premio mondiale nel 1984.
Ma pensateci che senza questo sforzo gigantesco, in un'epoca in cui una calcolatrice programmabile aveva una memoria che si misurava non in gigabyte, non in kilobyte ma in passi di programma (se avete presente ...), ha dato poi i suoi frutti nei decenni successivi. Passando per il sistema Matrix introdotto con la F5 per arrivare sino a noi dove i sensori misurano l'esposizione con decine e centinaia di migliaia di cellule fisiche o virtuali.
***
Ma Carol e Paulina si stanno annoiando e mi mostrano ancora una volta il sedere scoperto
e la mia Carol mi schiocca un bacio con la lingua cui non so resistere come al solito
quello che é seguito è troppo privato per condividerlo.
Sayonara !
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