Abbiamo la possibilità di imparare ad utilizzare un flash piuttosto atipico, grazie alla gentile disponibilità di
importatore Godox per l'Italia, nella persona di Paolo Asnaghi.
Tutti noi abbiamo visto in catalogo un flash anulare... pochi di noi ne abbiamo usato uno o più d'uno, (io si... )
Godox usa il concetto materiale del flash anulare per ottenere qualcosa di...davvero ponderoso:
Il Godox AR-400 è infatti non propriamente un ringflash da macrofotografia, quanto un imponente sovrastruttura alla macchina fotografica per realizzare:
- sia la funzione di beauty flash, in tutte quelle evenienze nelle quali al ritratto necessiti una illuminazione con proiezione arretrata (e non trasversale) delle ombre. A tal fine e' dotato di una lampada allo Xenon da 400W/s di potenza
- sia la funzione di illuminatore led, che assolve con tre livelli di potenza, attraverso una batteria di 20 led per complessivi 440Lux massimi di capacità luminosa
Ovviamente batteria al litio da 11,1v di capacità immensa, 4500mAh, che dichiara di consentire 450 lampi circa a piena potenza, NG 36 a ISO 100, (potenza luminosa enorme per un ringflash), peso, altrettanto elevato di 1400 grammi, batteria inclusa.
Diverse le modalità di collegamento alla macchina fotografica (oltre quelle prettamente meccaniche delegate ad un sistema micrometrico di staffe e viti a galloccia)
Sincro PC per le macchine dotate di presa, oppure il trigger Godox FT16 (del quale sono dotato, grazie alla mia ormai affermata militanza Godox)
Modo di funzionamento M con frazionamento potenza a terzi di stop fino ad 1/128 e due modalità slave S1 ed S2 nelle quali reagisce al lampo di ogni altro flash master.
Nei prossimi giorni lo utilizzerò con il profitto che merita.
Il valore aggiunto di questo flash consiste nell'ampiezza del diametro utile per l'utilizzo di svariati obiettivi anche di largo diametro della lente frontale, come i superluminosi mediotele da ritratto Sigma Art fissi e zoom che misurano in larghezza dimensioni che spaziano fino ai 94-95mm della sua massima capacità interna.
Sicuramente agevole l'uso con obiettivi per macrofotografia, di inferiori dimensioni giusta la minore luminosità massima.
Il diffusore opalino frontale, facilissimo da asportare per usare l'apparecchio come illuminatore led, è fondamentale nell'utilizzo in luce flash, per consentire un'adeguata dispersione del cono luminoso prodotto dalla parabola circolare che ospita la lampada flash allo Xenon.
Ovviamente un flash che proietti dietro al soggetto le ombre che esso genera difficilmente può funzionare come unica sorgente luminosa...
il risultato finirebbe per penalizzare eccessivamente ogni particolare alle spalle della superficie di primo impatto della luce...
Necessita obbligatoriamente in questi casi una seconda luce, di schiarita dello sfondo anzi, più che di schiarita, di illuminazione dello sfondo in funzione del contrasto di luminosità
che si desideri ottenere sul soggetto
ovviamente, anche il secondo flash Godox (AD200), pilotato attraverso apposito trigger
(qui il "jolly" X1T, in "sandwich" con l' FT-16 che pilota il ring flash AR-400).
E qui apro una parentesi rispetto il fatto che questo beauty flash appartenga ancora alla passata generazione wireless-flash della Godox, quella che fa lavorare solo in M oppure in RPT, sicuramente il modo più diretto per lavorare con un flash, ma non il più comodo dacchè Godox ci ha abituato al TTL-flash in wireless attraverso gli ultimi apparecchi, tutti compatibili nell' X-system Godox a trasmissione radio 2.4 gHz. Auspichiamo quindi fin da qui, una versione II dell'AR-400 provvista di ricevitore incorporato e di funzionalità TTL-flash
il contrasto di illuminazione tra primo piano e sfondo è bene sia quasi con ogni soggetto a favore (per potenza) dello sfondo e può essere diversificato anche in funzione dei diversi modificatori di luce per (in questo caso) l'AD-200 che Godox mette a disposizione di tutti i suoi apparecchi luminosi.
Come nella differenza tra la foto precedente e questa successiva...
Rimpicciolendo il soggetto l'esigenza non muta
e l'AR400 si manifesta come un apparecchio veramente duttile nella graduazione della sua potenza, penalizzato solamente dalla massa, ma caratterizzato da una sufficiente maneggevolezza che ne consente anche con questi soggetti ridotti una gestione a mano libera (con fatica per i pesi in oggetto: AR-400=1,4 kg + Nikon D810 e Sigma 24-105 Art= 1,87 per un totale di kg 3,27...)
Quando si progredisca verso RR da macrofotografia pura però, le necessità di ripresa sono tali che fanno propendere per un uso su stativo, avvantaggiato dall'apposito attacco alla base della parabola del flash, in posizione perfettamente baricentrica del complesso sistema di supporto a macchina ed obiettivo.
Ovviamente serve una testa ottimizzata per i pesi in giuoco, possibilmente a slitta e non come ho improvvisato in queste foto esplicative, fatte sul mio Manfrotto 055 + 141 RC
(i due flash hanno accese le luci pilota, nell'AD-200, e led nell' AR-400)
La piccola "pinna nobilis" e le sue concrezioni marine ricevono giustizia dalla luce potente e analitica di questo flash Godox, che la illumina per il Sigma Macro 105/2,8 HSM
Ma per fare macrofotografia di oggetti e fossili non serve trasportarsi appresso ordigni da un chilo e mezzo da sommare al resto dell'attrezzatura a corredo...
Il motivo principale dell'esistenza di un flash come il Godox AR-400, con un anello dimensionato in maniera tale da consentire l'utilizzo di mediotele luminosi ed ingombranti, strutturato per poter lavorare sia come logico su stativo, ma anche,
in maniera molto più dinamica
a mano libera
è di metterlo alla prova sul suo terreno preferito, il beauty e la fotografia di particolari a breve distanza (della modella ritratta e dei suoi accessori indossati) nel quale io non sono certamente una cima, per mancanza di frequentazione di questi "territori fotografici", ma che grazie alla disponibilità del coiffeur Tony Lo Pinto di Palermo (via Marchese di Villabianca 104) e del suo staff
ho avuto modo di testare, sempre in abbinata all' AD-200 sullo sfondo bianco (sovraexp di 2/3stop rispetto il ringflash) con Nikon D810 e Sigma Art 24-105/4
restando molto piacevolmente colpito in fase di postproduzione dalla compattezza luminosa del Godox sul soggetto, della sua possibile gestione in alto ed in basso
della sua coerenza anche variando distanza e focale di ripresa,
dell'elevato margine di sicurezza dato dall'elevata potenza
e, non ultimo, dalla straordinaria qualità di questa batteria da 4500 mAh, inscalfibile nelle prestazioni anche durante eventuali scatti in sequenza
utile in situazioni limite anche come unica fonte di luce
a patto che ci siano superfici chiare di riflessione luminosa
per ottenere ogni risultato desiderato
Potrei continuare ma la disamina fin qui condotta mi consente di formulare un giudizio sui pro e contro del flash gentilmente messoci a disposizione dal distributore italiano,
Vantaggi:
- Potenza dosaggio e qualità della luce emessa
- versatilità nell'utilizzo come flash principale o slave
- illuminatore a led a potenza variabile
- batteria dalla capacità infinita
Svantaggi:
- peso e ingombro
- mancanza dell'auspicabile controllo in iTTL nell' X System Godox
- costo un pò elevato
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2017
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