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  • Max Aquila
    Max Aquila

    Godox V1 : semplicemente un Drago !

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    Da quando frequento Godox, sono ormai diversi anni, non ho mai dubbi: anche senza aver preso in mano l'ultimo dei suoi prodotti immagino che non si sovrapponga a nessuno degli altri che continuano a popolare il suo catalogo ed altresì, di essere di fronte ad ulteriori espansioni del concetto di modularità e portatilità delle sorgenti di luce artificiale, applicate alle necessità del fotografo contemporaneo: concetto non omnicomprensivo dei fotografi operativi :rotfl:

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    Abbiamo tardato un pò su Nikonland a procurarci un Godox V1-N per aspettare le impressioni di chi ha preceduti nel suo acquisto, ma in giro sul web ci siamo accorti della prevalenza di recensioni limitate a confrontarlo con i suoi fratelli dello stesso marchio, perdendo di vista il concetto (subito espresso su Nikonland al suo annuncio commerciale, a marzo scorso) che per i cinesi di Shenzen questo round-head flash non fosse altro che la ratifica della dichiarazione di guerra al marchio europeo leader in questo ambito, Profoto,
    dopo le prove tecniche di trasmissione della testa round per l' AD-200 testa.jpg.2b260dad17a1084d6fcf1cbc992d1668.jpg
    della quale abbiamo parlato su queste pagine un anno fa.

    La prima difficoltà al reperimento di informazioni adeguate è...Godox stessa, che non brilla per la comunicazione commerciale, tanto che nelle scarne paginette dedicate, sul catalogo prodotti, si limita a dimostrarci visivamente la prima cosa che salta all'occhio Products_Camera_Flash_V1_03.jpg.5f21585f4b4909edeb1c1c0616635226.jpg

    ossia come praticamente una testa circolare consenta una migliore distribuzione periferica della luce del flash su un soggetto posto nel suo raggio d'azione, rispetto all'ordinaria testa rettangolare di un qualsiasi altro flash, Godox or not...

    Lapalissiano, tanto che ognuno di noi flash addict photographers, si ingegna a dare volume alle luci puntiformi delle nostre lampade flash, privilegiando quelle più potenti, da poter con facilità addomesticare con l'utilizzo dei più vari modificatori, come softbox, beauty dish, diffusori di ogni genere, tipo e forma, soprattutto oggi in auge i super ottagonali, ossia quanto di più vicino possibile alla forma circolare, che meglio si attaglia alla tridimensionalità dell'ambiente in cui viviamo.

    Insomma...stiamo parlando di fotografia flash da studio o di fotografia flash da cerimonia, o di fotografia flash da reportage (cronaca, ambiente, macro, etc...)?

    Un primo dubbio in questo senso, oltre alla forma circolare della parabola (indipendentemente dalla concorrenza a Profoto) mi è subito venuto quando ho inutilmente cercato uno degli elementi identificativi di un flash ordinario, ossia il numero guida (NG) di questo Godox V1: ebbene, Godox non lo dichiara e parla invece di una potenza illuminante da 76W/sec, ossia dell'unità di misura delle luci da studio, dove risulta importante per paragonare lampade diverse in funzione della potenza, piuttosto che rispetto alla portata (invece espressa dal rapporto NG).

    Un valore W/sec è costante, mentre gli NG variano in funzione della distanza del soggetto e alla focale e diaframma dell'obiettivo (oltre che alla sensibilità in uso). Per avere un parametro di potenza, questo V1 si inserisce al di sotto di un Godox Ad200, che sviluppa come da sigla 200W/s 

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    Nella scatola troviamo oltre al V1
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    una grande novità nella nuova batteria al litio, che risulta essere elemento strutturale a vista del corpo del flash, 67746700_01520102019-_Z6H1031MaxAquilaphoto(C).thumb.jpg.86a20e16b673c8698bc5f567e1937553.jpg

    dalla ragguardevole potenza di 2600 mAh e del suo charger essenziale, dotato perfino di alimentatore separato USB/USB-C43601290_01920102019-_Z6H1064MaxAquilaphoto(C).thumb.jpg.59fc9a0d721a3bcf1930f0626c1440ab.jpg 
    batteria che si espelle mediante pressione su un tastino quadrato
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    accreditata di una capacità di poco inferiore ai 500 scatti (che già nel primo utilizzo ho di certo superato, prima di scendere ad una tacca dell'indicatore a display)

    La seconda domanda che mi sono posto era:

    "...ma a parte i motivi di concorrenza con Profoto (e la domanda vale anche per loro), per quale motivo costruire un flash a testa ammorbidita nell'emissione di luce, invece di utilizzare una sorgente puntiforme e superpotente, da addomesticare, come già detto, con la miriade di modificatori a disposizione sul mercato (in primis quelli Godox, efficienti ed economici)"?

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    La risposta è chiara ed evidente fin dai primi scatti con il Godox V1: questo flash è stato realizzato per essere un drago di semplicità nell'utilizzo, tutti gli elementi di valutazione concorrono a dimostrarlo:

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    il Godox V1 è un flash ready-to-use anche per le persone più ostiche al concetto di illuminazione artificiale. Lo si deve montare a slitta sulla fotocamera e poi delegargli la risoluzione della ripresa in ogni occasione in cui lo si ritenga necessario: non deluderà mai ed il risultato sarà sempre superiore ad ogni altro ottenibile con flash a slitta tradizionali, consentendo delle regolazioni in pieno automatismo facili e comprensibilissime...anche senza bisogno dei difficult-to-find (e poco discorsivi) manuali di istruzioni:supermarameo:

    Ovviamente non è il solo modo di utilizzo di un V1, quello a slitta, essendo pienamente compatibile con i protocolli wireless radio flash di Godox, degli altri flash portatili e da studio, di tutti i trigger presenti nel catalogo della casa cinese, anche in questa modalità semplicissimo nell'impostazione dei comandi e delle successive regolazioni.

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    dotato perfino di un collare di bloccaggio affidabile e invidiabile dalla stragrande maggioranza di flash a slitta in commercio: va ruotato fino al click di serraggio, si sblocca premendo il pulsantino grigio.

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    Pressando sulla destra la ghiera di comando centrale,

    si attiva la luce pilota (modeling light) lux.thumb.jpg.5a0ce664a6b5e998da81c19a0d69edbd.jpg

    presente in basso sulla parabola, regolabile fino a 10W di potenza a passi graduali da 1 a 10: decisamente una dotazione superiore anche alla norma di altri apparecchi Godox, dove i livelli di graduazione erano al massimo tre.

    Un'altra Prima Godox, direttamente mutuata dai Profoto?

    In modo manuale la regolazione di livello dell'emissione flash non procede a passi da terzo di diaframma, ma in decimi !  Per non impazzire più a equilibrare una regolazione fine dovendo smuovere anche gli ISO, come fa chi desideri un livello intermedio tra due, usualmente...
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    Ovviamente i controlli standard dei flash Godox e non, sono tutti presenti:

    287989215_standardf.thumb.jpg.49e29af59ee7de59c4ef23ebc317b7c0.jpg i-TTL, Manual, strobo

    ed anche, in M, le due funzioni spesso trascurata (sbagliando) S1 ed S2, ossia la modalità nelle quali un flash risponda direttamente all'emissione di un altro flash, qualunque sia la sua marca e modello (S1 ossia servoflash) e quella analoga, che non tenga conto degli eventuali pre-flash di valutazione (S2)

    Ma nel Godox V1, una Prima Assoluta, consiste nell'inserimento di una funzione che avevamo letto (inutilmente ancora) sul trigger X-Pro, la funzione TCM (TTL-Converting to-Manual) la quale permette con una semplicità da Premio Nobel :daccordo: dopo una ripresa in i-TTL flash, premendo il pulsante corrispondente sotto il display, di passare automaticamente all'impostazione della stessa potenza di emissione in modo M, consentendo così quelle regolazioni fini, in passi di decimi di EV, delle quali parlavo prima.

    pollice.thumb.jpg.80af5fe2c2467926ce20f0ff5b7e1200.jpg Una vera rivoluzione in termini di semplicità d'uso

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    ovviamente il TCM, una volta attivato, comprende le preregolazioni apportate all'emissione della foto scattata in TTL, a passi di terzi di stop, tra +/-3 EV.

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    A mio parere, utilizzando esclusivamente questo passaggio, tenendo in relazione i-TTL ed M, si esclude la necessità di passare obbligatoriamente attraverso maschere del display che non ci interessano (RPT una tra tutte) e che nella foga o in condizioni disagevoli di ripresa, sono spesso fonte di errori e/o perdite di tempo fatali, durante una sessione di lavoro.

    Ritengo che TCM, pilotabile oltre che sul flash a slitta anche attraverso l'apposito pulsante previsto sul trigger X-Pro, costituisca l'innovazione più utile a chi della fotografia flash faccia attività professionale in ambito commerciale, come durante cerimonie, eventi, conferenze stampa, ed in tutti gli ambiti nei quali si vogliano apportare correzioni sostanziali al bilancio di luce sulla scena, mantenendo un parametro di riferimento nella foto iniziale scattata in TTL-flash.

    E non ho letto ancora di nessuno che oltre a me sia stato folgorato da questo lampo di genio di Godox...  🤔

    Un'altra Prima di questo Godox V1 in termini di semplificazione di utilizzo?

    L'aver abbandonato la doppia modalità di trasmissione wireless-radio/Godox ed infrarosso/Nikon (o Canon) non più offerta: ciò comporta la presenza di un numero inferiore di schermate e di altrettante potenzialità di errore di impostazione, quando le condizioni di illuminazione (per esempio la forte luce diretta) non consentissero una agevole lettura dei simboli specifici nel display. Sono contento di non dover più precisare quanto a mio parere fosse poco utile mischiare flash di epoche (e qualità della luce) differenti, come questa opportunità, ora obsoleta, concedeva.

    Ovviamente, pressando il tasto Mode e girando il multiselettore, si passa attraverso tutte le principali modalità di funzionamento e di personalizzazione

    537723643_specialf.thumb.jpg.409bd4ca32a5af3ab5a16a0a93257bf3.jpg che si possono anche bloccare per evitare sorprese...!

    E nella modalità wireless radio Master è stato reso ancora più intuitiva la regolazione del modo di funzionamento di un gruppo flash (in questo caso il Gruppo B): con la semplice pressione del tasto corrispondente, sottostante alla sua lettera nel display, se ne attiva prima la selezione, poi le successive variazioni, quindi la conferma col tasto OK.23584206_modegruppo.thumb.jpg.e73607e0b1b4c9941366f28a97c61a20.jpg

    Nei modelli precedenti si dovevano invece premere tasti differenti, facendo attenzione alle scritte che andavano comparendo, in relazione all'esigenza specifica.

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    Inoltre, nel Godox V1, il multiselettore rotativo, ha quadagnato quattro punti di pressione per altrettanti tasti di comando, rispetto per esempio i Godox Ving 860II, per il pilotaggio delle principali funzioni, come il modo di selezione funzioni, la regolazione del livello +/-, l'accensione della luce pilota (che si regola poi in intensità ruotando il multiselettore, e last but not least il range di zoomata della parabola, che in questo Godox è ovviamente limitato all'escursione da 28 a 105mm, elemento questo che mi aveva fatto sospettare fin da prima di averlo tra le mie mani la differenziazione apportata da Godox tra il V1 ed ogni altro suo flash a slitta che per motivi generalistici arrivano addirittura a 14mm con la lastrina diffusore (che qui si ottiene nell'economico multikit di modificatori calamitati sulla flangia metallica frontale della parabola AK-R1) e sull'altro versante, fino a 200mm.

    Cosa poteva indurre Godox a fare diversamente?

    Il V1 nè un flash che si accoppia quindi meravigliosamente agli obiettivi zoom transtandard più utilizzati dai reporter, ossia i 24-105/4 e alla moltitudine di fissi in uso per i fotografi da ritratto, quali i 35mm, 50mm, 85mm, 105mm, ormai anche superluminosi f/1,4 o ancora di più, qui perfettamente sfruttabili, grazie alla compatibilità di questo Godox con lo standard HSS di trasmissione veloce sui tempi più brevi di quello di sincroflash della fotocamera in uso

    Che consentono di fotografare in sincronia al V1 fino ad 1/8000" in piena luce1322183036_035-_Z6H069950mm1-4000secaf-40MaxAquilaphoto(C)_.thumb.jpg.b678df5cd2603b63449d9f36ee8c779b.jpg

    permettendo di bloccare soggetti in ...rapido spostamento, come questa vespa congelata nel crop della precedente immagine
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    come anche di staccare decisamente il soggetto dallo sfondo, lavorando a tutta apertura in luce diurna in piena collaborazione col flash1953284187_050-_Z6H084350mm1-60secaf-20MaxAquilaphoto(C)_.thumb.jpg.6cb80e837b5701ae2bbdfcc86fafcb71.jpg

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    492251859_049-_Z6H084150mm1-160secaf-18MaxAquilaphoto(C)_.thumb.jpg.cdc8bc8aea0c911ad9194da72ced806c.jpg

    045   -_Z6H0808  50 mm  1-60 sec a f - 2,5  Max Aquila photo (C)_.jpg 
    anche in condizioni limite, per i colori in questione e le condizioni di interazione con la luce ambiente,

    583403834_040-_Z6H073650mm1-60secaf-28MaxAquilaphoto(C)_.thumb.jpg.3661d266ff2d1d3a5e4a1243a61a7d92.jpg delineando, 

    attraverso una minima aggiunta di luce flash, accuratamente dosata con gli automatismi del Godox V1,
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    la quantità desiderata di luce per il soggetto inquadrato,

    come potrete agevolmente valutare nella galleria linkata qui di seguito, dove le foto sono realizzate nelle modalità descritte:

    051   -_Z6H0849  50 mm  1-60 sec a f - 4,0  Max Aquila photo (C)_.jpg

    Questo drago di semplicità di utilizzo costa poco più di 230 euro come da Fotoluce.it di Catania (che ai Nikonlander promette sempre sconti)  
    con la garanzia ufficiale del distributore italiano 105982202_asphotpro.jpg.dff7c930a98b07cae99538ee3e537d20.jpg 

    e  a mio avviso rappresenta un'evoluzione ulteriore nell'offerta del catalogo Godox, che si accresce delle innovazioni da questo bellissimo V1 apportate, diventando ormai un termine di paragone obbligato per tutte le Case, anche le più blasonate che sul mercato della Luce disponibile si muovono e vogliono proporre attrezzature innovative.

     

    Max Aquila photo (C) per Nikonland 2019

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    Commenti Raccomandati



    • Amministratori
    6 minuti fa, Silvio Renesto dice:

    Ottima recensione, purtroppo invoglia a procurarsene uno...

    Spero di non essere inopportuno ma, pur avendone ricavato piacere dall'utilizzo e dalle scoperte delle innovazioni che il Godox V1 incorpora, il mio passerà di mano venerdì a Mauro perché per le mie esigenze attuali gli preferisco i miei due AD200 e i Ving 860II.

    Se decidessi di vendere il mio AD360 ...forse ... potrei affiancarlo a quella batteria di luce citata.

    E penso che neppure per te sia indicato:supermarameo:

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    • Nikonlander Veterano

    Perchè? Le immagini floreali mi sembrano risultare sì ben separate, ma anche avere una morbidezza di luce invidiabile. Non lo userei per lavoro (fossili) ma per divertimento (magari libellule al posto di fiori, e lucertole vere al posto di quella dinonsocosa,  ma l'è l'istess). 

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    • Amministratori
    8 minuti fa, Silvio Renesto dice:

    Perchè? Le immagini floreali mi sembrano risultare sì ben separate, ma anche avere una morbidezza di luce invidiabile. Non lo userei per lavoro (fossili) ma per divertimento (magari libellule al posto di fiori, e lucertole vere al posto di quella dinonsocosa,  ma l'è l'istess). 

    Un AD200 per quelle cose che dici è ben più potente e modulabile.

    Il Godox V1 serve pronto all'uso: ne vedrai molti in tv tra i fotografi di cronaca politica.

    Oppure per un set on the road di ritratto in esterni, magari a fare da master ad un AD600pro con ombrello come luce di schiarita

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    • Amministratori
    Adesso, egidio65 dice:

    Dopo una recensione così, l'ho ordinato, da Fotoluce completo di accessori e spendo meno che su Amazon 😁
     

    Bravo Egidio !

    La cosa divertente è che a noi non solo non ci pagano la percentuale - per dire onestamente cosa pensiamo - ma che questi prodotti (i Godox) ce li siamo comperati tutti di tasca nostra per poterne parlare (meritatamente bene).

    Come in questo caso ;);) Max l'ha comprato per me, l'ha provato e venerdi finalmente l'avrò :)

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    • Amministratori
    11 ore fa, egidio65 dice:

    Dopo una recensione così, l'ho ordinato, da Fotoluce completo di accessori e spendo meno che su Amazon 😁
     

    Sono contento, perchè troppo Amazon non fa bene a nessuno ed Alfio Spartà di Fotoluce in molte occasioni ci ha consentito di usare anche il suo materiale touch and try per realizzare degli articoli che abbiamo pubblicato.

     

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    • Amministratori

    Nella sostanza dei fatti il Godox V1 è un flash che utilizzerei correntemente se facessi ancora fotografia di matrimonio, così come se scattassi in occasioni di eventi e conferenze, quando l'assembramento delle persone e in molti casi, sopratutto dei fotografi ammassati tutti nello stesso metro quadrato per scattare, mette a dura prova la lucidità del fotografo nell'apportare eventuali variazioni alle riprese, dopo aver visto a monitor i primi risultati.

    E' un flash molto veloce per questi aggiustamenti e che consente dei risultati cotti e mangiati, già di base, veramente alla portata di molti.

    Ritengo che con i diffusori del kit che Godox vende in Italia allo straordinario prezzo di...57 euro !!! (più o meno un terzo del prezzo della batteria di un Profoto equivalente) i risultati a distanza ravvicinata saranno ancora più interessanti: 

    con i fiori dell'Orto Botanico (e obiettivo f/1,8 attorno a TA) partivo da sottoesposizioni di base del TTL che andavano da -1,3 a -2,3EV

    Il diffusore, rendendo ancora più convessa la parabola del V1, probabilmente pareggerà i conti degli EV, consentendo di partire da valori più prossimi a 0EV.

    Il modo TCM è stato un vero divertimento ed una scoperta assoluta !

    Provate e tornate a parlarne ...!:fotografo:

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    • Amministratori
    6 minuti fa, elio dice:

    complimenti a Max per il test ... ma, alla fine, vale la pena acquistare questa new entry (V1) o resta pressoché identico un V860II?

    Il mio test è del Godox V1.

    Spero di averne spiegate le prerogative, cosa che dovrebbe assistere nella risposta da darsi: sono due flash differenti progettualmente, destinati ad utilizzi diversi.

    Generici per un V860: specifici per un V1.

    Tanto che io, che posseggo già due 860 e due ad200 (più altri meno paragonabili) ritengo di poterne tranquillamente fare a meno.

    Indispensabile per altri.

    • Sono d'accordo 1
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    Salve a tutti e grazie per aver accolto la mia registrazione al Forum.

    A proposito di Godox V1,

    ho appena acquistato il Godox V1 attacco Nikon e, dopo aver aggiornato il firmware all'ultima versione fornita dallo Godox (v 1.2), ho eseguito un paio di prove e la cosa che è saltata subito all'occhio è stata una discreta dominante gialla su tutto il fotogramma, cosa mai successa col flash proprietario Nikon SB-900. Premetto che sulla mia Nikon D-750 avevo sempre usato il bilanciamento automatico in Auto1 (Normale). Con il V1 e il settaggio del WB in Auto2 (Preserva colore luci calde), stranamente va molto meglio.

    Alla fine...ha ragione il V1 oppure l'SB900?

    Qualcuno gentilmente può spiegarmi?

    Grazie infinite

     

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    2 ore fa, Max Aquila dice:

    Controlla che in macchina non ci sia impostata qualche regolazione eccessiva nel D-lightning

    Ciao Max

    Appena fatto.

    D-Lighting in automatico e, nel caso mi chiedessi, Picture Control in modalità standard con i valori preimpostati dalla casa. Fermo restando che con l'SB-900 nessuna dominante.

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    Adesso, Settimo dice:

    Ciao Max

    Appena fatto.

    D-Lighting in automatico e, nel caso mi chiedessi, Picture Control in modalità standard con i valori preimpostati dalla casa. Fermo restando che con l'SB-900 nessuna dominante.

    Non vorrei che questo sia uno di quei casi in cui il brand fa la differenza!!!

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    • Amministratori
    50 minuti fa, Settimo dice:

    Non vorrei che questo sia uno di quei casi in cui il brand fa la differenza!!!

    possibile: considerata l'età del tuo flash Nikon, direi piuttosto che 

    scherzi a parte: non ho riscontrato dominante di rilievo alcuna nelle varie prove effettuate col mio V1.

    Deve trattarsi di una ragione contingente: prova con altra reflex a fare scatti nelle medesime condizioni, quantomeno per constatare se il problema si riproponga. 

    Metti su qualche file incriminato, così vediamo

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    18 minuti fa, Max Aquila dice:

    possibile: considerata l'età del tuo flash Nikon, direi piuttosto che 

    scherzi a parte: non ho riscontrato dominante di rilievo alcuna nelle varie prove effettuate col mio V1.

    Deve trattarsi di una ragione contingente: prova con altra reflex a fare scatti nelle medesime condizioni, quantomeno per constatare se il problema si riproponga. 

    Metti su qualche file incriminato, così vediamo

    Non appena mi sarà possibile lo proverò con la mia vecchietta ma sempre efficiente D-300 dopodiché posterò qui i file.

    Grazie Max, gentilissimo

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    • Amministratori

    Z6, WB su flash

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    Z6, WB su auto, preserva toni caldi

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    in entrambi i casi, V1 liscio senza modificatori.

    Qui di seguito con varie impostazioni di WB che in lettura sembra non varino di più di 100 K.

    Io non vedo variazioni e il bianco mi pare bianco.
    Non vorrei, effettivamente che il vecchio SB900 produca un bianco che invece è azzurro :)
    Perchè il bianco in natura appare ai nostri occhi come leggermente giallognolo.

     

     

     

    Z6H_3447.jpg

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    • Nikonlander Veterano

    È la macchina, la 750 sbaglia il bilanciamento del bianco automatico con quel flash.

    750 50mm 1.8 1/125

    D75_3580.jpg

    Z7 50mm 1.8 1/125

    DSZ_5065.jpg

    Me ne accorsi la prima volta in chiesa, dovetti correggerle tutte, ora evito l'accoppiata. Ma si può impostare la premisurazione.

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    40 minuti fa, Dario Fava dice:

    È la macchina, la 750 sbaglia il bilanciamento del bianco automatico con quel flash.

    750 50mm 1.8 1/125

    D75_3580.jpg

    Z7 50mm 1.8 1/125

    DSZ_5065.jpg

    Me ne accorsi la prima volta in chiesa, dovetti correggerle tutte, ora evito l'accoppiata. Ma si può impostare la premisurazione.

    Ciao Dario,

    ti riferisci al V1 sulla D750?

    Ho appena visto i test di Picard ed effettivamente con la Z6 il V1 è impeccabile,  d'altronde come sulla tua Z7

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    1 ora fa, Picard dice:

    Z6, WB su flash

    Z6H_3443b.thumb.jpg.ce0c2ec09a29db4e3e0b1302444e22ef.jpg

    Z6, WB su auto, preserva toni caldi

    Z6H_3443.thumb.jpg.2a3922d0a863b0829f6ac2104a02d9b5.jpg

    in entrambi i casi, V1 liscio senza modificatori.

    Qui di seguito con varie impostazioni di WB che in lettura sembra non varino di più di 100 K.

    Io non vedo variazioni e il bianco mi pare bianco.
    Non vorrei, effettivamente che il vecchio SB900 produca un bianco che invece è azzurro :)
    Perchè il bianco in natura appare ai nostri occhi come leggermente giallognolo.

     

     

     

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    Z6H_3451.jpg

    Z6H_3452.jpg

    Ciao Picard e grazie anche a te per i test.

    Oltre all'SB 900 ho anche il Mitros+ di casa Phottix acquistato circa tre anni fa e che ricorda, tra i due nessuna differenza.

    Evidentemente è come dice Dario, sulla D750 occorre effettuare una pre misurazione, però come ho già scritto, con Auto preserva i toni caldi va' già meglio.

    Cercherò una calibratura più oculata successivamente.

    Intanto grazie a voi ho già abbastanza elementi per non rimandare indietro il flash

    Grazie di tutto e buona serata

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    • Nikonlander Veterano
    4 ore fa, Settimo dice:

    Ciao Dario,

    ti riferisci al V1 sulla D750?

    Ho appena visto i test di Picard ed effettivamente con la Z6 il V1 è impeccabile,  d'altronde come sulla tua Z7

    Sì che sappia io la 750 è l’unica tra le moderne a creare quell’effetto.

    Cosa che l’860 non ha mai fatto, però è anche vero che il v1 sulle altre è più bilanciato e corretto (sempre del 860).

    Se mi lasci qualche giorno per fare prove, ho un sospetto che vorrei verificare.

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    • Amministratori

    io non voglio dir nulla, anche perchè al momento non posseggo un Godox V1 e tantomeno una D750.

    Ma un flash è un flash ed il sensore di una reflex come la D750, adottata da una grande quantità di professionisti da cerimonia, non penso possa avere tutta questa difficoltà a leggere un valore semplice e stabile come i 5200-5600K della luce flash, apportando slittamenti cromatici, con un flash di una marca si e di un'altra no...: se c'è qualcosa di certo per un sensore è una temperatura colore stabile come quella della luce flash.

    Potreste intanto provare a impostare il WB direttamente su luce flash invece che su Auto...

    e poi controllare che non ci siano sul flash impostazioni automatiche di compensazione TTL tra soggetto e sfondo

    750.PNG.17ef2f34ea080cf612a68929dc0f840c.PNG

    (il pregio maggiore degli SB Nikon è sempre stata la distinzione fine tra TTL e TTL-BL ed anche in quest'ultima regolazione, la scelta tra la compensazione della compensazione della luce flash tra soggetto e sfondo, assente in ogni altro lampeggiatore cinese o coreano)

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    8 ore fa, Dario Fava dice:

    Sì che sappia io la 750 è l’unica tra le moderne a creare quell’effetto.

    Cosa che l’860 non ha mai fatto, però è anche vero che il v1 sulle altre è più bilanciato e corretto (sempre del 860).

    Se mi lasci qualche giorno per fare prove, ho un sospetto che vorrei verificare.

    Ciao Dario.

    Alla fine..."a estremi mali, estremi rimedi"... Le soluzioni al problema ci sono. Quella meno articolata e più veloce secondo me è la classica gelatina di conversione sulla parabola del flash di cui Godox ha messo in vendita due kit, appositamente studiati e costruiti per le teste tonde, quindi V1 e AD200 con l'accessorio HR200. Quello di correzione si chiama V-11T, mentre per uso creativo il kit si chiama V-11C e siamo intorno ai 15 euro c.u., incluse spese di spedizione.

    Grazie di tutto e per quanto riguarda le ulteriori prove, fai benissimo con comodo.

    Buona giornata

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