in GODox WE TRUST !!!
Godox Photo Equipment, azienda fondata nel 1993 a Shenzen, China, e' una fabbrica di materiale fotografico e video per l'illuminazione professionale da studio e portatile.
La cui "mission", dichiarata nella presentazione del sito e' di produrre oggetti di alto livello qualitativo, ma dal prezzo competitivo, per gli acquirenti.
Con questa premessa e' da tempo che Nikonland ha dimostrato grande interesse per alcune delle realizzazioni del vasto catalogo che caratterizza questo marchio.
Il flash oggetto di questo articolo in quel catalogo occupa appena le pagine 49 e 50 su 77 essendo se non il modello piu' economico pero' non piu' che il terzultimo della serie.
Il Godox TT685N si caratterizza per essere un flash a slitta alimentato da quattro batterie stilo, della potenza massima espressa in NG60 a 100ISO ed un tempo di ricarica tra 0,1 e 2,6 secondi, a seconda delle batterie in opera (consigliate da Godox le Panasonic Eneloop che io ...consiglio da anni)
Io ne ho comprata una coppia,
sia perche' avevo gia' dichiarato dopo l'acquisto del Witstro 360II il mio passaggio nella fotografia flash da Nikon a Godox
ma sopratutto perche', informandomi sulle caratteristiche di questi 685N (esistono le corrispondenti versioni per Canon e per Sony), avevo intuito che nonostante un prezzo di commercializzazione pari ad un ottavo delle ultime analoghe realizzazioni Nikon, l'impostazione di base replicasse appunto quella del mio AD360II-N cioe' quella di flash perfettamente integrabili in un sistema wireless i-TTL con le modalita' di funzionamento piu' estese del mercato attuale.
Nello specifico questi miei TT685-N sono flash che oltre al normale funzionamento TTL-flash, M ed RPT (stroboflash) a slitta attraverso la connessione a zoccolo dedicato, sommano la operativita' in ambiente i-TTL del CLS Nikon, quindi funzionano in TTL- M - RPT anche a distanza utile (12-15m interni, 8-10m esterni) da un emettitore Master, che sia un flash integrato Nikon o altro flash a slitta, come Slave, oppure a loro volta come Master, pilotando i soliti quattro gruppi (M-A-B-C) dal display e dai comandi del Godox stesso.
La connessione wireless e' in questo caso garantita dallo stesso protocollo di trasmissione ad infrarosso utilizzata da Nikon sui suoi SB, cio' comportando quindi la totale interattivita' con i suddetti flash Nikon, qualora si decida di utilizzare un sistema di luci miste.
Ma la rivoluzione Godox, gia' attiva sui flash Witstro e Ving, quella che muove Nikonland tutta verso questo marchio cinese di qualita', consiste nell'aver integrato su questi flash i trigger che consentano anche al funzionamento wireless nella modalita' radiocontrollata 2.4G, operativa fino a 100m di distanza (in aria libera), per la quale ognuno dei miei due TT685N puo' funzionare da Master o da Slave, l'uno rispetto l'altro, oppure anche entrambi da slave e con differenti regolazioni su differenti canali,
pilotati da un trasmettitore Godox X1T-N posto sulla reflex e dal ponte comandi del quale si opereranno tutte le regolazioni da imporre al flash in oggetto.
Insomma...
comprando un solo TT685-N si entra in possesso di un flash che puo' continuare a colloquiare da pari a pari con i vecchi flash Nikon SB, sia come loro Master, sia come slave.
Comprando due TT685-N (come ho fatto io) si puo' del tutto dimenticare ogni altro SB Nikon, o continuare a mescolare marchi e luci diverse (sconsigliato per la difficolta' di tarare bene il colore delle diverse fonti di illuminazione).
Bene farebbe quindi chi, non possedendo ancora flash e volendone acquistare, a riflettere su che genere di sistema adottare.
Godox e' quindi oggi un sistema completo e maturo, definito da prodotti che vanno dai flash da studio "portatili" ai veri flash portatili come il Witstro AD600 (novita') e 360/180 che non sfigurano neppure in studio, per arrivare ai flash portatili alimentati al litio come la serie Ving e quelli a batteria come i TT685N di questa prova.
Io li ho integrati al mio Witstro360 in un sistema da studio a tre punti luce che non ha granche' da invidiare nemmeno in termini di potenza e autonomia a piccoli flash da studio di ben altre ambizioni
Neanche a parlare della immensa affidabilita' della trasmissione radio del segnale, rispetto i segnali ottici del vecchio infrarosso Nikon, come e' facile comprendere da questa immagine dove i due Godox stanno all'interno dei due vasi in fondo alla stanza (in ceramica, totalmente opachi) e scattano ugualmente al comando del transmitter posto sulla reflex,
anche a distanza notevole e con muri maestri di mezzo
al centro di questa immagine vedete ritratti anche i trigger FT16s dedicati, apparecchi di fattura e progettazione a livello degli standard di altri prodotti piu' noti, (ma dal costo dieci volte superiore a quelli di questi Godox) utilissimi al posto dei TTL X1T/R, quando si vogliano pilotare flash Godox unicamente in modo M sia in studio, sia in esterni.
Esteticamente e funzionalmente questo TT685-N e' un gran bel flash.
Non pesa troppo (530g con batterie) ha una parabola zoom auto o manuale (per obiettivi da 14 a 200mm) una lastrina diffusore ribaltabile che contemporaneamente libera l'altra, quella bianca, riflettente.
Sul lato destro l'alloggiamento per le quattro stilo, protetto da sportellino incardinato in maniera robusta.
Sul lato sinistro una linguetta di gomma protegge le tre prese (jack e baionetta) per i diversi trigger,mini usb per collegarsi al pc per eventuali aggiornamenti fw
La testa gira liberamente di 180° sia a destra sia a sinistra, senza sistemi di blocco che ritardino l'azione, ma frizionata opportunamente in maniera da offrire la giusta resistenza. In alto si eleva per 90°
Sul fronte, sotto il marchio l'ampia schermatura delle cellule e dell'illuminatore AF, oltre alla presa di alimentazione collegabile sia ad unita' esterne di standard Nikon, sia, a quelle ben piu' capaci e convenienti, acquistabili separatamente: io ho comprato come prima cosa il cavetto per collegarla all'alimentatore del Witstro, inesauribile!
Passando al display posteriore ci rendiamo conto dell'ambizione progettuale di questo costruttore che distingue con illuminazione di colore differente le diverse situazioni funzionali del TT685-N, (verde in funzionamento standard, da Master Radio e da Master opto, arancio da Slave) per cui, accendendo lo slider di alimentazione posto a destra, come prima opzione ci appare il menu i-TTL, ma se pigiamo il pulsante mode, al centro a sx, il flash si commuta in funzionamento M
Oppure, pigiando nuovamente il tasto function (quello con la doppia freccia) di dx, si transita alla funzione Master optic (i-TTL Nikon) con tutte le regolazioni adottabili utilizzando i pulsanti adesso delegati dalle icone zoom/CH/Gr sovrastanti, secondo le abitudini che conosciamo gia' da tempo per gli Speedlight Nikon.
un altro colpo al tasto function di dx e compare il primo display arancio, quello che conduce a pilotare come Slave questo flash
altro click sul tasto mode di sx ed ecco che lo slave funzionera' in modo M invece che TTL, come nel caso di prima
Il Godox TT685-N funziona anche come unita' stroboscopica, sia da Master sia da slave
Tutto cio' che e' stato detto per la funzionalita' opto/wireless, a maggior ragione vale per le regolazioni di questi flash in unita' radiocontrollate, sia in i-TTL sia in modo M
La differenza la indica il simbolino in alto a sx, una specie di N quando trasmette in modalita' infrarosso, un'antennina che emette segnali se radiocontrollati
In questa modalita' la capacita' di trasmissione di questi Godox e' pressocche' perfetta.
Qualche caso di mancata connessione l'ho riscontrato in certe occasioni in cui scattavo a set di still life, con flash vicinissimo al transmitter (meno di mezzo metro).
Ma normalmente ed anche a distanze davvero sostenute non sbaglia proprio mai e copre qualsiasi punto su cui si voglia far arrivare un po' di luce.
Il selettore di regolazione circolare, esente da blocchi, il pulsante luminoso di test, la vite di fissaggio allo zoccolo della reflex (antica ma stabile), la piastra inferiore di metallo, la staffa ben stabile, sono tutti elementi che mi fanno pensare di aver fatto un ottimo acquisto con questo sistema Godox.
Non ho avuto modo di stressarlo in uso intensivo, ma la velocita' di ricarica del condensatore mi fa ben sperare in questo senso.
L'altro motivo che mi ha fatto ormai propendere per Godox come sistema flash per le mie esigenze (tante) di luce artificiale, e' la qualita' e la morbidezza della luce emessa da questi flash.
Sia in condizioni di ripresa in interni di piccoli oggetti
questo il set
dove importa non soltanto la quantita',
sia in esterni, a distanze ravvicinate
dove la luce delinei ed aiuti a mantenere tempi di otturazione anche velocissimi in High Speed Sinch (FP) che questo flash, evidentemente, supporta
cosi' come a distanze "normali" in fill-in di luce ambiente
o per sottolineare piccoli "soggetti"
Dovunque lo si utilizzi questo flash economico ma completo di tutte le funzioni e molte altre di piu', come quelle strobo che non ho ancora avuto il piacere di testare, testimonia dell'impegno di Godox nel fornire tecnologia di livello avanzato anche a chi possa destinare solo budget irrisori per l'acquisto di una sorgente luminosa autonoma.
in Godox we trust!
Max Aquila photo © per Nikonland 2016
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