Potrei dire che questo obiettivo è stato trovato durante degli scavi paleontologici, o meglio archeologici (essendo un manufatto) da un appassionato ricercatore e più o meno sarebbe vero. Il mio amico Gianni ha una insana passione per i vecchi attrezzi fotografici e quando ha trovato questo strano obiettivo fra le rovine di Ninive, no scusate, alla Fiera di Senigallia, per poche decine di euro se l'è portato a casa non funzionante. Grazie all'interessamento di New Old Camera, il "reperto archeologico" è stato ripulito e riportato in vita.
Siccome è un obiettivo a modo suo molto particolare, direi cyberpunk, ho pensato di scriverne.
Particolare a partire dal nome: Sigma XQ 100mm f2.8 Micro Macro (sì ci sono tutti e due gli aggettivi e c'è un perchè) Scalematic.
Eccolo qui, montato sulla Z6 tramite adattatore F-Z cinese "muto" (non mi sognerei di usare l'FTZ su questo ferro) e anello Tamron Adaptall.
La SIGMA ha fatto sempre esperimenti coraggiosi (si era anche inventata un converter Minolta/Nikon tremendamente simile nell'aspetto al Nikon TC 16.), questo è un esempio.
Risale ai primi anni '70; è la costruzione è robusta, tutto in metallo e vetro con scritte incise, non diversa da un obiettivo Ai. Ed è molto speciale:
Obiettivo più anello Adaptall Tamron, molto bella la ghiera di messa a fuoco metallica diamantata o goffrata o come si chiama.
Ha una baionetta proprietaria definita Sigma Y/S (Yamaki System), che è praticamente identica all'attacco a vite T2 tanto che per montarlo sulla Nikon si può usare un classico anello Tamron Adaptall T2/Nikon F
Ovviamente è un obiettivo a messa a fuoco manuale e il diaframma funziona solo in stop-down, non c'è simulatore di diaframma, ma questo con le mirrorless è un problema facilmente aggirabile.
E' un Micro/Macro. Ossia l'obiettivo ha una ghiera di messa a fuoco classica da infinito alla distanza minima di 90 cm per fare foto non macro.
Per fare macro esiste un'altra ghiera anteriore (indicata dalla scritta "reproduction ratio" che si comporta come un soffietto od un tubo di prolunga incorporato, ruotandola si allunga il barilotto, si spostano dei gruppi di lenti e sulla camma interna del barilotto sono incisi i rapporti di riproduzione ottenibili,
Impostando questa ghiera non si mette a fuoco, occorre spostare avanti indietro l'insieme fotocamera obiettivo, come con un soffietto. Questo ha però permesso al progettista di arrivare a 1:1 senza eccedere nell'allungamento in un epoca in cui la quasi totalità macro tele arrivava a 1:2
E' un obiettivo Scalematic! Sopra la scala delle distanze di messa a fuoco sono presenti altre due scale a lei coassiali, piuttosto criptiche, una riporta la scritta Vertical, l'altra Horizontal. A che servono?
Meraviglia, la loro funzione è duplice: se si sanno le dimensioni orizzontali oppure verticali di un soggetto (riferito all'inquadratura orizzontale) impostando quella dimensione sotto si vede a che distanza lo si potrà avere a fuoco ed inquadrare per intero (nel manuale si suggerisce di avere l'accortezza di impostare una distanza leggermente maggiore per evitare che il soggetto tocchi i bordi del fotogramma), mirabolante! Funziona anche alla rovescia: leggendo a che distanza un oggetto è a fuoco piena copertura, si potrà sapere qaunto è alto oppure largo. Non ho mai saputo esisessero obiettivi con simili marchingegni, poi cercando notizie su questo 100 macro ho scoperto che ne SIGMA ne ha fatti diversi, sicuramente un 200mm macro ed anche un 135mm.
Dal depliant Sigma (lo trovate per intero nel link a fine articolo)
Qualità ottica? A mio personale parere se proprio si vuole comprare questo obiettivo, lo si compra per guardarlo, per collezionismo, perchè pensare di usarlo per fotografare, vuoi per l'intrinseca vecchiaia del progetto, vuoi per il bizzarro comportamento a tutta apertura, lo sconsiglierei vivamente.
Alle normali distanze, se chiuso ad f8-f11 è semplicemente soft (ossia non molto nitido ), con un po' di aberrazione cromatica, non troppa, al pari di altri obiettivi universali sua epoca, ma inferiore ad alcuni obiettivi di pregio suoi contemporanei.
In macro è soft anche chiuso a f8-11 la nitidezza è scarsina e presenta una pesante aberrazione cromatica.
RR 1:2 a f11:
RR 1:1 a f11
Si vede anche senza crop l'aberrazione cromatica attorno alle lettere.
A tutta apertura beh, è così:
RR 1:2
RR 1:1
Attenzione, non è questo esemplare ad essere difettoso, in rete se ne trovano (pochi) esempi e il comportamento è identico. Non lo scrivo per denigrare l'obiettivo ma non vorrei che qualcuno, incuriosito dal mio articolo, se ne comprasse uno per usarlo e poi se la prendesse con me: se vi piace il vintage ok, ma per fotografare io eviterei a meno di volere espressamente questo tipo di resa.
Se volete sapere di più sulla gamma SIGMA XQ, che va dai grandangoli ai tele ricchi di soluzioni diverse e strane, ecco un link :
http://forum.mflenses.com/sigma-xq-lenses-t73290.html
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