Nikon ha festeggiato il suo Centenario nel 2017, ma la sua storia che ci interessa, l'ho già ampiamente descritta qua e prende le mosse dalla riconversione industriale post bellica del 1946-48 che culmina nell'apoteosi della sua produzione fotografica a telemetro, rappresentata dalla RangeFinder SP del 1957
alla quale seguirono un paio di altri modelli a completamento della serie ed a consolazione degli appassionati, ma sulla base della quale, nel 1959
avvenne il secondo deciso strappo con il recente passato, nel quale la casa di Tokyo, presentando la nuovissima capostipite di sistema: la Nikon F
per convincere anche i più affezionati ad un modo antico di fotografare, come era diventato il sistema a telemetro, rispetto il maggiore dinamismo consentito dalla visione reflex a mirino, procurò di presentare insieme al corpo macchina standard col mirino semplice a prisma (privo di esposimetro) anche una serie di obiettivi che, non solamente dovevano consentire l'ordinaria gestione di una ripresa fotografica, ma straordinariamente innovatori (alcuni di essi) rispetto quanto visto fino a quel momento sul mercato internazionale !
E' appunto il caso del Nikkor 2,1/4 (21mm f/4) a otto lenti e periscopio + mirino (in assenza ancora di schemi ottici retrofocus grandangolari) già ottica in uso alle RF
o dello straordinario PRIMO telezoom come il Nikkor 8,5-25,0/4-4,5 a 15 lenti, luminosissimo tanto quanto elegantissimo
unitamente agli obiettivi fissi da sempre necessarii, come il 5cm f/2 standard
i due wide leggeri, il 2,8/3,5 ed il 3,5/2,8
gli immancabili mediotele 10,5/2,5 e 13,5/3,5
insieme all'interessante e luminoso 5,8/1,4
Tutto ciò nei primissimi mesi dopo la presentazione della prima reflex del sistema F, che inaugurava anche la relativa baionetta, differente ovviamente da quella a telemetro.
Si era tra 1959 e 1960 e le esigenze interpretativo/tecniche dei fotografi dell'epoca si andavano evolvendo, avendo pertanto bisogno di strumenti che dessero un taglio netto col passato, quando determinate focali e distanze minime di messa a fuoco venivano limitate dalla base telemetrica delle RangeFinder:
Nikon (Nippon Kogaku/Nikkor) si pone sul mercato come il sistema dalle potenzialità più interessanti in termini di integrazione tra corpi macchina/pentaprismi esposimetrici, ottiche ed accessorii, che nel breve volgere di un decennio avrebbero collocato il marchio di Tokyo ai vertici indiscussi tra i produttori di materiale ottico fotografico
Il terzo strappo deciso rispetto il "kaizen" Nikon, nel 1977
con l'avvicendamento della baionetta Ai
L'attacco viene modificato per permettere l' "Automatic maximum aperture Indexing" (AI) tramite quello che, nella documentazione Nikon,é definito "meter coupling ridge", ovvero un bordino di metallo che permette alla fotocamera di conoscere la massima apertura focale ed un dentino, fissato alla ghiera esposimetrica, che indica l'apertura correntemente selezionata.
La forchettina soprastante resta per compatibilità con il passato, ma non é più necessaria nei corpi macchina che leggono la codifica degli obiettivi AI.
sulle nuove fotocamere del sistema F-mount, a partire dalle mirabili F2A
ed F2AS
(insieme alla indimenticabile FM)
ed il loro sistema di accessorii ai quali Nikon,
per recuperare il patrimonio di ottiche prodotte in baionetta F negli ultimi 18 anni, si determinò a modificare la baionetta a quelli più meritevoli, presentandone al contempo una pletora di altri, ancora una volta (ed è la terza) per consentire a chi volesse mantenere le vecchie abitudini, la libertà di farlo, ma al contempo, dare facoltà di scelta agli acquirenti della nuova baionetta tra le ottiche "datate" nonAi e quelle appena presentate, sfolgoranti di ingegneria ottica applicata.
In ogni caso, ciascuna lente che veniva rinnovata in Ai, veniva arricchita di contenuti tecnologici che spaziavano dai nuovi ed efficaci trattamenti antiriflesso, ai frequentissimi aggiornamenti dello schema ottico, riprogettato alla luce della nuova disponibilità ingegneristica.
Bene...ho dovuto aiutarmi con...Wikipedia per raggruppare tutte le ottiche messe a disposizione nel solo 1977 per consentire questo passaggio: sono più di 50, alcune delle quali riporto qui di seguito
Lo ripeto: mezzo centinaio di obiettivi di tutti i generi, dal rinnovo dei progetti ottici, quanto alle mere sostituzioni della baionetta, quando non di nuovissima presentazione...
il tutto nei 12 mesi del 1977
Capite adesso il titolo di questo articolo?
E poi fu AiS e poi AF, poi AF-D, G ed ancora, in tutte queste svolte, il Cliente Nikon si riconosceva in quel banner qui sopra, perchè libero di scegliere, libero di restare a coltivare il piacere della tradizione, libero di sfidare il presente ed il futuro con l'innovazione proposta dal marchio.
Alterne vicende, ritardi già a partire dalla metà degli anni'80 producono arretramenti rispetto il principale concorrente di Nikon, ma in ogni caso il gap rimane umano e colmabile: non si tratta del fattore umano: gli obiettivi di classe continuano ad essere presentati anche se a volte senza il supporto di corpi macchina aggiornati alle ultime innovazioni dell'unico concorrente di Nikon.
Si arriva al fatidico e decisivo strappo nel 1999: il Digitale !
con la presentazione della Nikon D1, la prima DSLR a corpo totalmente mutuato dall'eccezionale F5,
ultima SLR regina, seguita da una F6 uscita solo nel 2004, un lasso di tempo troppo lungo per diventare anch'essa riferimento come le F che l'avevano preceduta.
Il problema delle prime DSLR si chiama formato: si riesce ad arrivare solo ai sensori DX, ossia un fotogramma 1,5 volte più piccolo del 24x36 delle reflex a pellicola.
Questo aiuta in termini di parco ottiche da mediotele in su, mentre è deleterio per ogni ottica più larga dei 46° di angolo di campo.
Nikon ha in catalogo però una serie di wide medi e uno super nel 17-35/2,8 dedicato alla F5: che diventa su D1 un 25-50...guarda caso misura cara agli sviluppatori ottici Nikkor, pari all'escursione focale di uno dei primi zoom wide Nikkor in montatura Ai.
Vengono fuori a corredo di queste reflex digitali i primi superwide da 14mm, sia Nikko, sia, incredibilmente più veloci, quelli universali di Sigma, Tamron e Tokina: segno che anche i piccoli credono nello strappo del 1999, nel millennial Nikon !
Il Sistema Nikon è ancora un sistema completo, di macchine, lenti ed accessori, e se l'AF delle prime DSLR non è ancora all'altezza di quello della F5/100 il problema viene mitigato dalla possibilità di utilizzo di ottiche MF oltre che delle AF ed AF-D in essere: le capacità di maf automatica attuali sono ancora da venire e Nikon usa ancora il motore AF integrato nel corpo macchina e collegato meccanicamente all'ottica, nella maggior parte dei casi, salvo le eccezioni costituite da telezoom e lunghi tele: fiore all'occhiello già in era pellicola per Nikon.
Tra obiettivi Nikkor e universali la scelta è vastissima, impossibile da documentare e se nei primi cinque anni in molti restiamo a gestire contemporaneamente pellicola e digitale (prevalentemente per la questione dei costi spesso insostenibili di DSLR e schede memoria), a partire dalle prime digitali popolari (= a portata di tasca)
come la D70 del 2004, la Storia cambia
Contemporaneamente comincia una fase per Nikon di rallentamento della fin qui più che prolifica produzione ottica.
Fase che conosciamo un pò tutti ormai, nelle sue articolazioni che hanno portato all'ultimo strappo, quello del passaggio a mirrorless, nel 2018
quando D5/500/850/7500 all'apice delle rispettive potenzialità per i destinatari elettivi, avrebbero dovuto inchinarsi al doppio avvento:
- di un sistema di mira diverso (non più asservito a visione reflex ma elettronica)
- ad una nuova e del tutto incompatibile con le precedenti, baionetta Z
Ad un anno e qualche mese da questo appuntamento non pensavamo di essere seppelliti certo come nel 1977 da decine e decine di nuovi obiettivi, ma certamente siamo rimasti attoniti rispetto al cambio di direzione Nikon, partita con i migliori propositi ed una roadmap se non ricca, almeno popolata, da alcuni di quelli che non possono che essere considerati come ferri del mestiere di un corredo, ma inspiegabilmente priva di altri (tra i quali gli zoom 70-xxx) e approdante al 2020 con una tirata di remi in barca, avendo eliminato alcuni dei progetti ottici promessi ma sopratutto i riferimenti temporali di realizzazione.
Lasciando NOI NIKONISTI in balia delle onde:
- non più sviluppo del sistema F (già penosamente impoverito di ottiche adeguate ai corpi macchina menzionati)
- nessuna notizia delle nuove realizzazioni in baionetta Z , annunciate solamente, senza data di commercializzazione.
per carità: non pochi obiettivi, ma solo quelli relativi ad un corredo da diporto: ne per esordienti (costi elevati) nè per professionisti/amatori evoluti (inconsistenza tecnologica in relazione al mercato attuale/mancanza di ottiche adeguate, da lavoro)
Uno strappo in piena regola...
forse alla moda... ma non da Nikon ...!
Max Aquila per Nikonland 2019 (C)
Recommended Comments