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  • Max Aquila
    Max Aquila

    1958-1996: Zenzaburo Yoshino e Nikkor

    Questa é una storia incredibile,

    zenza.thumb.jpg.8188b324c2255633cee7dc405b5c9dc3.jpg



    questa è davvero una storia incredibile....la penso spesso come icona di una civiltà post industriale come quella giapponese del secondo dopoguerra, inarrivabile per noi occidentali,
    la storia di un imprenditore che, nato povero e divenuto ricco, dedicò il secondo tempo della sua vita al raggiungimento del sogno fatto da ragazzo, quello di riuscire a costruire una macchina fotografica migliore di quelle perfette che per lui erano Mito.

    La ripenso ogni volta che tocco uno degli oggetti di cui mi circondo ancora, partoriti dalla sua immaginazione...

    una di quelle in cui il Mito e la Storia si fondono insieme senza lasciare spazio a chi venga a sbirciare, alla possibilità di scorgere il sottile confine che li separa.
    E' la storia di un Uomo di 36 anni che, costretto come milioni di connazionali giapponesi alla fame dalla Sconfitta della Seconda Guerra Mondiale, si risolleva immaginando un futuro in cui, invece di essere costretto a vivere di espedienti, possa diventare artefice della realizzazione dei propri sogni:
    E' la storia della seconda vita di un uomo che, sfollato dagli occupanti americani, sopravvissuto alla Strage dell'atomica che aveva suggellato le sorti del Mondo, scappa portandosi appresso una collezione di macchine fotografiche dell'epoca.... la sua passione, la storia di un Uomo che dopo il suo primo brevetto, quello del primo portacipria a scomparti separati e con specchio incorporato (!!!) passa a inventare un'imitazione degli accendini americani a benzina Zippo che diventera' famoso e lo rendera' ricco con due marchi che pian piano diventeranno leader di mercato: Bronica e Briston, Immagine Allegata: 0c25_1.JPG 
    realizzando poi mostruosi esemplari da "scrivania", a forma di razzi o di orologi planetari,Immagine Allegata: d53f_12.JPG 
    oggetti da "status symbol" per capitalisti rampanti come quest'uomo,

    Immagine Allegata: zenzab02.JPG Zenzaburo Yoshino

    che tuttavia si vede realizzato solo quando riesce, nella maturita', a materializzare il sogno della sua vita:
    quello di costruire da sé una macchina fotografica più bella, più funzionale, più completa di quelle di medio formato già presenti sul mercato e che lo appassionavano fin da ragazzo...

    la Zenza Bronica Z Immagine Allegata: brond1.jpg 

    Immagine Allegata: brond2a.jpg (courtesy Cameraquest)

    Questa mia love-story con le ottiche Nikkor per Bronica é invece del tutto casuale:
    mi capita giusto quattro anni, nel 2003, fa di leggere un'inserzione ebay nella quale con pessime foto d'insieme: Immagine Allegata: Bronica_C_lotto_completo.jpg 
    veniva messo in vendita un lotto contenente appunto la mia Bronica "C" ritratta in queste pagine,

    Immagine inserita

    con tre obiettivi e molti accessori, ad un prezzo che si aggirava intorno ai trecento euro, in assoluto non bassissimo ma, se riferito a del materiale pressocché inutilizzato come ho poi scoperto, decisamente da affarone!

    In concomitanza "bevevo" più che leggere, la letteratura Nikkor scritta da Peter Braczko, il tedesco Presidente del Nikon Club di Germania ed autorevole collezionista e conoscitore della weltanschaung Nikoniana...
    Immagine Allegata: braczk02.JPG 
    ed il fatto della possibilità di entrare in possesso di un pezzo della storia comune delle due Case (uso Bronica da sempre sul medio formato per i miei reportage di matrimonio), mi solleticava anzicchenò...

    Insomma, dopo tre mesi di attesa (pacco enorme e spedito per via terrestre dagli USA), entro in possesso di un nucleo iniziale di "pezzi" belli ancor prima di essere usati, ben costruiti, sopratutto intatti !
    Immagine inserita

    ...nucleo iniziale che si é "andato" via via accrescendo di elementi imprescindibili di questa mia passione, procurandomi nel tempo obiettivi Nikon classici
    Immagine inserita
    come il Nikkor-H 50mm f/3.5 della foto sopra, ed il Nikkor-P 200mm f/4, a completare la "quartina" dei dedicati, con i riferimenti nella flangia, insieme ai due obiettivi (dei tre) presenti nel lotto, cioé il medio tele Nikkor-Q 13.5cm f/3.5 e lo standard Nikkor-P 75mm f/2.8, talmente slim da fuoriuscire dalla montatura di appena 12mm ad infinito, tanto da costringere all'uso della bellissima leva di fuoco rapido, nel caso venga utilizzato con paraluce montato... e naturalmente trovando strada facendo anche tanti altri begli "oggetti" quali il pentaprisma, l'impugnatura a pistola con due grilletti (uno per lo scatto uno per la pdc), fondamentale nel caso di utilizzo con i due giganti tele Nikkor-Q 400mm f/4.5 e Nikkor-PC 800mm f/8 in abbinata al tubo di accoppiamento FU-1, in accrocchi lunghi fino a 70cm più la macchina, nel caso del tele più ingombrante
    Immagine inserita

    Immagine inserita

    Insomma la passione di Zenzaburo Yoshino per le medioformato dei primi anni Cinquanta, quali erano le varie Hasselblad, Rolleiflex e Primarflex, portò il nostro imprenditore degli accendini di lusso (e dei portacipria trendy... Immagine inserita ) a ideare due o tre cosette che ancora oggi, cinquant'anni dopo, continuano ad apparire quasi incredibili:
    - un sistema completo (concetto che all'epoca era quasi ancora sconosciuto, eccezion fatta per Exakta e le, ancora da venire, Nikon F) a partire da corpo, magazzini pellicola, mirini, tubi e, non dimentichiamolo, obiettivi!
    - una serie di "automatismi" inediti, quali il doppio formato pellicola 120/220 (senza necessità di adattatore alcuno), il ritorno automatico dello specchio (ancora oggi esclusiva nel medio formato, dove per ricaricare l'otturatore bisogna contestualmente ribaltare anche lo specchio), e ben tre diversi sistemi di montaggio per accogliere il maggior numero possibile di ottiche:
    Immagine inserita

    già, perchè le Zenza Bronica come la mia "C" del 1964 (ha la mia stessa età)
    (nella cronistoria della casa, il terzo modello dopo la Z del 1957 e le simili D ed S del 1961, Deluxe e Supreme) sono dotate di una flangia amovibile di fissaggio ottiche munita contemporaneamente della movimentazione del fuoco relativa all'innesto a baionetta Bronica (per cui le ottiche dedicate sono prive di elicoide di messa a fuoco) e di una concentrica filettatura dal passo di 57x1mm per poter montare una pletora di obiettivi a vite di quel formato (prevalentemente a preselezione del diaframma).
    Ma ulteriormente, asportando questa spettacolare flangia multifunzione (doppia baionetta di fissaggio e contestualmente elicoide di maf per quattro obiettivi dedicati, 50-75-135 e 200mm con i riferimenti differenziati per il fuoco e la pdc), si consente il montaggio dei quattro supertele Nikkor (400-600-800-1200mm) Immagine inserita
    progettati esclusivamente per l'uso con questa reflex medioformato, caratterizzati dalla scomponibilità tra nucleo ottico e tubo di fissaggio intercambiabile tra le baionette Bronica (FU-1) e Nikon (CU-1 ed AU-1) consentendo quindi la possibilità di comprare soltanto le teste di obiettivo necessarie e la loro interscambiabilità tra i corredi Nikon e Bronica.
    Immagine inserita
    (nella foto, il Nikkor-Q 400mm f/4.5 montato con FU-1 su Bronica "C" e dietro in piedi, la testa di obiettivo del Nikkor-PC 800mm f/8, accanto ad una Nikon FE-2 attaccata al raccordo automatico AU-1)

    In buona sostanza mi ritrovo dopo quattro anni dalla scintilla...
    a possedere un discreto numero di obiettivi e componenti del sistema misto, meccanico ed automatico, ideato da un ... idealista fortunato
    Immagine inserita
    prima di tutto perchè è riuscito nel suo intento, quello cioè di creare dal nulla una serie di apparecchiature che nell'arco di un cinquantennio sono state cavallo da battaglia per molti professionisti che non potevano (prima) e non volevano più (dopo) dover ricorrere ad altisonanti joint-ventures europee... Immagine inserita
    poi, perché probabilmente incontrò le persone giuste, tra le quali il solito Joe Ehrenreich, importatore (EPOI) Nikon per gli USA ed in sostanza pigmalione per Zenzaburo nel "matrimonio" con le ottiche Nikkor...

    Matrimonio che, tra il primo 7,5cm f/2.8 dal sopraffino design del 1958 e l'ultimo 50mm f/2.8 (il più luminoso dei wide prodotti) del 1996, passando per il fisheye 30mm f/4 del 1974 ed il 105mm f3.5 del 1969 (unico obiettivo ad otturatore centrale di questo sistema) ha prodotto qualcosa come più di trenta obiettivi espressamente realizzati oppure semplicemente adattati (come i tele della produzione a telemetro in montatura Bronica) che si accostano ad una produzione altrettanto imponente (per una medio formato) realizzata contemporaneamente da Sankyo Kohki (Komura) a supporto di queste macchine che mantennero con successive evoluzioni tale baionetta e sistema di accessori fino alla mirabile (e a mio parere ancora insuperata) EC-TL II del 1980 dopo la quale Zenza Bronica, attratta nel gruppo Tamron, apre una nuova serie di apparecchi, distinti per formato (4,5x6 , 6x6 e 6x7) e sigle (ETR, SQ, GS), altrettanto famose e funzionali, ma innanzitutto senza più il supporto ottico della Nikon... ( :angry: ) e per di più, senza quell'aura un po' barocca e molto americana anni Cinquanta, che la mia splendida Bronica C del 1964 esprime...unica Cadillac della fotografia worldwide...

    Immagine inserita



    Max Aquila photo (C) and instruments per Nikonland 2007

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    Commenti Raccomandati

    • Nikonlander Veterano

    Bell'articolo, davvero, un pezzo di storia fotografica raccontato attraverso l'esperienza personale.

    Solo una curiosità, quanto è vincolante il problema vibrazioni con un sistema come questo con tutto quel popò di lenti montato ?

    Cavaletto e basta immagino.

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    • Nikonlander Veterano

    Ovviamente, era stata letta all'epoca, ma rileggerla di certo male non fa.. ma soprattutto una invidia  ( in senso moltissimo buono  ) per la collezione del grande Max...

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    • Nikonlander

    Quando leggo di questo passato tra Zenza e Nikon resto così affascinato e al contempo amareggiato che la storia non sia continuata !!

    Pazzesco !! e incredibile Max rfsp che ne dipana la storia.

    Ciao,

    Adri.

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    • Amministratori
    42 minuti fa, Adriano Max dice:

    Quando leggo di questo passato tra Zenza e Nikon resto così affascinato e al contempo amareggiato che la storia non sia continuata !!

    Pazzesco !! e incredibile Max rfsp che ne dipana la storia.

    Ciao,

    Adri.

    Grazie Adriano,

    mi è mancata la forza, in questi anni, di continuare ad utilizzare pellicola formato 120: ma se lo avessi fatto sarebbe stato con questi meravigliosi Nikkor medio formato e quella Bronica C che mi è sempre sembrata assomigliare tanto ad una Cadillac Sixty

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    • Nikonlander Veterano
    35 minuti fa, Max Aquila dice:

    Grazie Adriano,

    mi è mancata la forza, in questi anni, di continuare ad utilizzare pellicola formato 120: ma se lo avessi fatto sarebbe stato con questi meravigliosi Nikkor medio formato e quella Bronica C che mi è sempre sembrata assomigliare tanto ad una Cadillac Sixty

    Ti capisco Max. Ho ancora in frigo una quindicina di rulli 120 ancora vergini, ma oramai per me la pellicola si è fermata 17 anni fa. Certo zenza costava di meno di un hassy, ma non era da meno a parte i magazzini, che mi sembra non li avesse intercambiabili. Zenza Bronica è scomparsa dai negozi , quasi contemporaneamente al passaggio a Tamron

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    • Amministratori
    1 ora fa, bergat dice:

    Ti capisco Max. Ho ancora in frigo una quindicina di rulli 120 ancora vergini, ma oramai per me la pellicola si è fermata 17 anni fa. Certo zenza costava di meno di un hassy, ma non era da meno a parte i magazzini, che mi sembra non li avesse intercambiabili. Zenza Bronica è scomparsa dai negozi , quasi contemporaneamente al passaggio a Tamron

    E prima del passaggio a Tamron (1996) tra 1980 e 1988 (anno della morte del fondatore,  Zenzaburo Yoshino) ha realizzato sul formato pellicola 6x6 la serie SQ/SQ-A/SQ-AM/SQ-Ai/SQ-B

     

    (ne posseggo ancora due, una SQ-A ed una SQ-AM),  sq.png.0ad76505bf8e86d31bf9bdbabc174525.png

    sul fronte 4,5x6 ETRS/ETRC/ETRS/ETRSi ,

    et1.PNG.e084a6abd8aeb074a0d70f121e25c30f.PNGet2.PNG.f824571a3b33f888d4f3ebd32d0e4c2d.PNGet3.PNG.8be17452affd036ba3ea863239b7dc96.PNGet4.PNG.60b76fe2da2a44a8e1cdb835bfe0b035.PNG

    mentre sul formato 6x7 la fantastica GS-1 gs.png.1459ba245649a4a598046ada9618013e.png

     

    che copriva anche gli altri formati inferiori, ovviamente, a lungo desiderata, ma che non sono mai riuscito ad acquistare, complice l'avvento del digitale che mi distrasse irreparabilmente dal medio formato.

    Ho ancora un vasto corredo ottico, Nikkor e Bronica per questi miei corpi macchina: non valgono più nulla sul mercato dell'usato, pur essendo perfettamente funzionanti, otturatori centrali compresi, negli obiettivi che ne erano dotati.

    Nessun rimpianto, ma che spreco...5a63519378bc6_stevebronicas2.jpg.15518a27c5195ff1ef686bb143ce13ed.jpg

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    • Nikonlander
    Il 20/1/2018 at 12:31, Adriano Max ha scritto:

    Quando leggo di questo passato tra Zenza e Nikon resto così affascinato e al contempo amareggiato che la storia non sia continuata !!

    Pazzesco !! e incredibile Max rfsp che ne dipana la storia.

    Ciao,

    Adri.

    Ciao, non ho mai approfondito la letteratura su queste ottiche, ma recentemente sto cominciando a valutarne qualcuna da usare sul medioformato digitale... il fisheye 30mm f/4 del 1974 secondo te si potrebbe usare con profitto anche ora ? non ho trovato immagini di quell’ottica... ho invece visto che é ancora reperibile un 40mm, tuttavia molto vicino come angolo di campo al 50mm Fuji per GFX che già possiedo.

    Da una prima veloce ricerca mi pare di capire che le ottiche di focale sotto i 40mm per medioformato a fuoco manuale 6x6 o 6x4,5 siano comunque pochine...

    Esiste un interessante 17mm Laowa attualmente. Tra il vintage Nikkor per MF invece ?

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    • Amministratori

    Certamente che sono poche.

    Fino alla fine degli anni 80 gli elementi posteriori, degli schemi retrofocus, si sbozzavano a mano.

    Poi i corredi medioformato erano dedicati a generi fotografici nei quali un 40mm, paragonabile sul 6x6 al 24mm sul piccolo formato, era già più che sufficiente...

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