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La linea AIR di Viltrox comprende una serie di obiettivi FF ed APS-C caratterizzati da dimensioni, ingombri e pesi comuni, sebbene ottimizzati per essere costruiti in funzione di prestazioni e caratteristiche ottiche che vanno ben oltre la comodità di uso ed il prezzo estremamente conveniente, in assoluto, sul mercato.
E' stato appena presentato un 50/2 che sarà presto oggetto di test su Nikonland, che si affianca a questo 40mm f/2,5 che ho in borsa da giugno scorso, comprato subito dopo venduto lo Z 50/1,8 che tante soddisfazioni mi aveva pur dato.
Perchè l'ho comprato?  Esattamente come dice il titolo: al posto di...
Che non potesse essere un diretto concorrente in termini di qualità al Nikkor Z era ben chiaro, non fosse altro che per la inferiore luminosità e dimensione della lente frontale rispetto quello. Oltre naturalmente alla focale, lievemente più wide di un normale, che lo porterebbe a confronto diretto con il Nikkor Z 40/2 del quale abbiamo parlato poco, ma è stato apprezzato abbastanza.
Forse neanche il divario di prezzo rispetto al Nikkor (praticamente il doppio) ma in termini assoluti una differenza tra 150 e 300 euro non rappresenta un muro invalicabile.
I dati di targa parlano quindi di uno schema da 10 lenti in 6 gruppi che pesa 180 grammi e ha una filettatura filtri da 52mm



alto come tutti i fratellini della stessa linea, paraluce a petalo incluso 

baionetta in metallo dotata di presa USB-C per un facile aggiornamento firmware da computer (e Viltrox abbonda in aggiornamenti)

ben più magro del Nikkor MC50 (che però si allunga tanto, per raggiungere il soggetto) motore AF STM silenzioso e preciso.

Messa a fuoco minima da 34cm (29cm nel Nikkor). Diaframma a sette lamelle (9 nel Nikkor) che chiude fino ad f/16
Le piccole dimensioni non pregiudicano affatto la maneggevolezza e la ghiera di messa a fuoco manuale ben si presta a fornire salda presa anche se abbinato addirittura ad una Z9


Il primo dubbio sul suo buon funzionamento me lo levo controllando eventuale presenza residua di distorsione a cuscinetto o a barilotto

e mi pare che superi egregiamente la prova, 


nonostante anche la focale che potrebbe in qualche misura deformare gli elementi verticali od orizzontali ai bordi immagine.

Ma così non è...neppure in riprese dalla minima distanza di messa a fuoco, sulla perpendicolare rispetto al soggetto



Quindi anche un facile obiettivo da riproduzione, se munito di semplici accessori come un tubo di prolunga o una lente addizionale?


...direi proprio di si...

ma anche un obiettivo capace di una elevata nitidezza, nonostante la categoria di prezzo di appartenenza

con una buona morbidezza dello sfuocato anche a tutta apertura, per quanto f/2,5 secondo i parametri correnti sia ormai difficile da definire come un'apertura luminosa per un fisso: diversa la cosa se lo paragonassimo alla stessa focale sugli zoom di prima dotazione



l'obiettivo che si comporta già sufficientemente bene a tutta apertura, non può che migliorare diaframmando anche non di tanto




e raggiungere il suo acme se utilizzato ai diaframmi intermedi




anche se in concreto le differenze possono essere valutabili su elementi davvero minimali, come l'eccesso o meno di vignattatura fino ad f/4 che in alcuni casi può anche diventare funzionale al racconto fotografico






anche quando la luce disponibile non sia quella usuale...



fino ad arrivare agli EV negativi da ...lume di candela e questo Viltrox AF 40/2,5 Z continua a manifestarsi all'altezza di ogni "al posto di..." della stessa classe di appartenenza, senza remore.

Il consiglio è di non aver motivo di dubitare: se la molla sia il risparmio, questo ragionamento non si ripercuoterà sulla qualità.

E certamente per i gradini superiori non mancheranno mai le alternative, a cominciare dal prossimo Viltrox AIR 50/2. 
 
Max Aquila photo © per Nikonland 2025 

Siete tra quelli che si sentono orfani del venerando dinosauro Nikon F 17-35/2.8 presentato ai tempi della D1 nel febbraio 1999 al PMA Show ?
Siete invidiosi del fatto che Sony ha un botto di obiettivi del genere la cui ultima versione è il 16-35/2.8 GM II qui sopra rappresentato ?
Ebbene, oggi non avete più alibi. Se lo volete, sappiate che potete tranquillamente acquistarlo ed utilizzarlo sulla vostra Nikon Z.
Il vantaggio delle nostre Z è che il tiraggio è il più corto del mercato e anche con un differenziale di soli 4mm è possibile adattare su una Nikon un obiettivo pensato per Sony.
Noi abbiamo già provato - con esiti incerti - nel 2019 l'adattatore Techart e nel 2022, quello Megadap, l'ETZ11.
Abbiamo protestato Megadap in quanto ha sostituito i suoi adattatori con modelli "PRO", disconoscendo i precedenti e per un pò ci siamo astenuti dal tentare nuove soluzioni.
Ma Viltrox finora non ci ha delusi e allora abbiamo voluto prenderne uno in prova, pur sapendo che ci servirà pochissimo.
Lo abbiamo acquistato con fondi nostri, direttamente da Viltrox, al costo di 119 euro. Ma spesso sappiamo che è scontata e si è visto anche a  €99.
E' arrivato dal loro magazzino francese, spedito lunedì, arrivato - tra i ponti pasquali - giovedì.
Ed eccolo qua.

la confezione è nera, l'adattatore è in alluminio duro, cromato integralmente.
I due tappi sono uno Sony e uno Nikon.


lo spessore effettivo è minimo (la parte zigrinata con il pallino rosso di mira dell'attacco Sony) la baionetta non conta.
Il materiale e la fattura sono ineccepibili come abbiamo imparato ad apprezzare dagli altri prodotti Viltrox, fin dal primo test del 2020 (20mm f/2.8 manual focus).

un lato

l'altro lato.
Tutti i pin sono dorati, e mostrano su un lato i contatti Nikon, sull'altro, quelli Sony.
C'è anche una contattiera a 4 buchi che è l'interfaccia USB per gli aggiornamenti del firmware.

come vedete qui, in dotazione c'è un cavo speciale - non perdetelo ! - che da un lato ha una prese USB-A e dall'altro una spina a 4 pin dorati.
Ovviamente, appena arrivato, lo abbiamo aggiornato. Riscontrando una semplicità addirittura disarmante ( a condizione che lo spinotto faccia bene contatto, perché i buchi sono più grandi degli spinotti).
Ma comunque è una operazione da un secondo.
Viltrox fornisce al momento il firmware versione 3, che è sdoppiato. Una versione è adatta agli obiettivi dotati di stabilizzatore integrato, una versione invece è adatta agli obiettivi che si affidano allo stabilizzatore della fotocamera.

da qualche parte, ad occhio non si vede, c'è il microprocessore che si incarica del processo di trasformazione da Sony a Nikon.
Perché tutto il resto è meccanica.

Come funziona ?
Forse è bene chiarire un concetto prima di tutto. Viltrox è una casa cinese che opera senza licenza. In pratica sia Sony che Nikon non sanno nulla di quello che fa.
Sostanzialmente Viltrox ha decrittato - a forza bruta con il processo che si chiama di reverse engineering - i segnali delle fotocamere e degli obiettivi sia Sony che Nikon.
Una volta ottenuta la tabella dei codici inviati dai dispositivi dei due marchi e mappata la corrispondenza del significato degli stessi, è stata in grado di creare obiettivi fotografici per i due marchi (nella realtà li fa anche per Fujifilm ma in questo articolo la cosa non ci riguarda).
Gli obiettivi - ne abbiamo provati tanti - si comportano esattamente come quelli nativi, tanto è raffinato il processo di "decifratura", senza incertezze nè ritardi.
A costo di tanti aggiornamenti firmware necessari per aggiornare il funzionamento degli obiettivi una volta trovati limiti o quando le case madri apportano modifiche firmware alle loro fotocamere (come nel caso di nuove fotocamere non previste all'emissione del dispositivo Viltrox).
Da qui il passaggio per fare l'adattatore è stato relativamente breve. In pratica qui c'è una doppia interfaccia di comunicazione pin-per-pin, un adattatore meccanico dei due attacchi, da un lato Z e dall'altro Sony ma soprattutto, un microprocessore che fa in pratica il traduttore simultaneo dei segnali inviati dall'obiettivo alla fotocamera e viceversa.
Questo processore è abbastanza veloce ed efficiente da non introdurre ritardi avvertibili. Nell'uso non ci si rende conto che l'obiettivo montato non sia Nikon Z.
Il che è quanto dire.
Come va ?
Fin qui abbiamo stabilito che è molto ben costruito, robusto, stabile negli attacchi.
Elettricamente è compatibile. Con la Nikon Z50 II l'attivazione è istantanea, con la Nikon Z8 c'è un lieve ritardo nella partenza, ma una cosa impercettibile.
A questo punto non c'è molto altro da dire. Funziona.
Noi l'abbiamo provato con un obiettivo Viltrox per Sony. Il che potrebbe aver semplificato le cose ma nella realtà già il Viltrox in questo caso parla un dialetto della lingua Sony.
Che viene tradotto dall'adattatore nella lingua Nikon. E questo potrebbe anche aver complicato le cose. Non lo sappiamo.

 
 










 
Qui lo vedete montato sul Viltrox AF 50mm f/2 per Sony FE serie AIR.
Sia sulla Z50 II dove resta meglio assortito, come sulla Zf. Sia sulla Z8 dove è molto compatto ma perfettamente bilanciato.
Noi l'abbiamo effettivamente provato su entrambe.
Il funzionamento è stato ineccepibile con entrambe, sia per la comunicazione (per esempio i comandi di variazione del diaframma dalla fotocamera all'obiettivo) sia per l'autofocus.
Che è attivo in tutte le modalità, esattamente come se fosse un Nikkor Z.
Non ci sentiamo di estendere la valutazione ad ogni obiettivo esistente per attacco Sony, specie per quelli più impegnativi e per generi fotografici più estremi tipo "la cosiddetta caccia fotografica di povere creature piumate di piccola taglia".
Ma fotografando una creatura femminile di 170 cm, vivace, viva e in moto perpetuo, non abbiamo riscontrato nessuna perdita di fuoco, sia scattando a raffica a 20 fps (una limitazione delle macchine Sony con obiettivi "terzi" e la raffica ad un massimo di 15 fps, le Nikon lavorano fino a 120 fps infischiandosene) che nel video.
Facendo muovere la modella a suo piacimento sul set.
L'obiettivo trasmette i dati Exif completi nel file che vengono visti poi come se fosse un inesistente Nikon G (non un vecchio Nikon senza anello dei diaframmi ma sostanzialmente un Nikon di classe G intesa come la fascia media degli obiettivi Sony che si dividono in G e G Master).
Con tanto di profilo di correzione automatica.

ecco qua la scheda Correzioni Obiettivo di Lightroom che riporta l'obiettivo come Nikon 50mm f/2G e le impostazioni di correzione automatica.
E qui uno scatto qualsiasi tra i 1600 fatti a Rachele con questo obiettivo

AF su AUTO con EyeAF dedicato alle persone. Raffica a 20 fps, NEF, 1/1600''.
Soliti difetti della Z8 che pesca l'occhio più contrastato e non quello più vicino e qualche volta si fa ingannare dalle ciglia.
E dopo una camminata coi tacchi sempre ripresa, a fuoco, a 20 fps


e finalmente, alzato il capo una volta "al sicuro"

ancora a fuoco.
 
Che altro dire ?
con il caveat di una prova affrettata e con un solo obiettivo - peraltro non Sony - dobbiamo dire di non aver trovato alcun inconveniente.
Le cose vanno lisce.
Solo con la Z50 II c'è la leva di sgancio obiettivo dell'adattatore che va a finire esattamente sopra al Tasto Funzione più in basso della fotocamera.
Si riesce ad usare lo stesso ma con l'unghia del dito.
Poco male, la Z8, più grande, si trova a meraviglia.
Conclusioni
Fatto bene è fatto bene.
Funzionare, funziona.
Viltrox è attenta ad aggiornare i firmware costantemente.
Non scappa come ha fatto Gabale di fronte alle sue responsabilità.
Costa un centinaio di euro contro i 300 circa degli altri.
Si monta e si smonta facilmente, a differenza del Techart che era una impresa da levare.
L'unico difetto apparente è che i firmware sono ottimizzati per gli obiettivi con o senza stabilizzatore integrato.
Quindi sarebbe meglio averne due, uno per quelli e uno per gli altri.
Ma in fondo, se volete comprarvi il tanto desiderato Sony 16-35/2.8 da 2799 euro che mai saranno 100 euro in più ?
Come dite, aspettate che un 16-35/2.8 lo faccia Nikon ?
Avete figlie femmine da maritare nell'attesa che Nikon si muova ? 
La Z6 III è dotata di un nuovo sensore semi-stacked. Qual è lo scopo di questa tecnologia?
Questo sensore semi-stacked consente una velocità di lettura 3,5 volte più veloce rispetto a quella della precedente Nikon Z6 II. Grazie a questa tecnologia, possiamo raggiungere una raffica di 120 fotogrammi al secondo e utilizzare la modalità di pre-acquisizione, che registra le immagini fino a un secondo prima di premere il pulsante di scatto, il tutto a un costo ridotto rispetto a un sensore stacked.
Inoltre, il tracciamento del soggetto a mirino elettronico risulta più fluido anche durante gli scatti a raffica ad alta velocità. Il dispositivo offre ora funzionalità video avanzate, come Full HD a 240 fps, registrazione RAW 6K a 60 fps e 5.4K a 60 fps.

la bella Nikon Z6 III presentata lo scorso giugno 2024, da noi vista in anteprima e poi provata a fondo è una piccola ammiraglia in full-frame
Siamo anche riusciti a ridurre significativamente la distorsione del rolling shutter quando non si utilizza l'otturatore meccanico, il che è vantaggioso sia per le foto sia per i video. Anche le prestazioni dell'autofocus sono migliorate grazie a una lettura più rapida del sensore e a calcoli più reattivi.
Dovremmo considerare il sensore semi-stacked come un passo avanti verso i sensori stacked in tutte le future fotocamere Nikon, oppure questa tecnologia presenta ancora dei limiti significativi?
Abbiamo già adottato la tecnologia dei sensori stacked per i nostri dispositivi di fascia alta, come Z8 e Z9. Questa tecnologia offre prestazioni eccellenti e una velocità estremamente elevata, ma resta costosa, il che ne limita l'utilizzo ai nostri modelli di punta.
Al contrario, il sensore semi-stacked della Z6 III offre un notevole miglioramento della velocità rispetto ai sensori CMOS convenzionali, sebbene sia comunque più lento di un sensore completamente stacked. Si tratta di una soluzione equilibrata per gli utenti attenti a coniugare costi e funzionalità.

il sensore semi-stacked della Nikon Z6 III presenta due buffer di memoria veloce sopra e sotto la superficie fotosensibile. Questo rende veloce il sensore senza i costi di uno strato di memoria veloce aggiuntiva sotto al sensore, processo che richiede una doppia stampa e la sovrapposizione di precisione dei due strati elettronici, quello sensibile e quello di memoria
 
Cosa pensi della tecnologia Global Shutter?
Probabilmente avrete visto le telecamere RED al CP+, come la Komodo-X e la V-Raptor (X). Queste fotocamere Z-mount di RED utilizzano la tecnologia Global Shutter , che riteniamo particolarmente sofisticata.

rappresentazione idealizzata del funzionamento a "scanner" progressivo dall'alto verso il basso, a sinistra, del rolling shutter, e della lettura simultanea di tutti i fotodiodi, a destra, del global shutter
L'otturatore elettronico globale è già ampiamente utilizzato nelle videocamere professionali. Stiamo attualmente valutando come estendere questa tecnologia ad altri utilizzi.
Più in generale, quali progressi tecnologici prevede che miglioreranno significativamente le prestazioni e la qualità delle fotocamere negli anni a venire?
Da quando abbiamo acquisito RED l'anno scorso, abbiamo individuato un notevole potenziale di crescita nel settore video, in particolare nella gestione dei file video RAW.
Se consideriamo l'evoluzione della fotografia, agli albori il formato JPEG era dominante, oggi il RAW è diventato essenziale per i fotografi professionisti. Naturalmente, il formato JPEG continua a essere popolare in alcuni casi specifici, in particolare quando si utilizzano Picture Control o Image Recipe. Tuttavia, quando ci si trova di fronte a soggetti o ambienti inaspettati, il formato RAW rimane molto più versatile, consentendo successive regolazioni in fase di post-elaborazione.
Notiamo una tendenza simile nei video. I dati video RAW diventeranno sempre più importanti, soprattutto in situazioni di ripresa imprevedibili in cui l'uso tradizionale di LUT o la gestione del colore in loco risulta difficile o limitante. Sebbene in passato l'elaborazione dei file RAW abbia richiesto molta potenza di calcolo, i recenti progressi nell'hardware dei computer ora consentono di elaborare comodamente file video RAW in 6K o persino 8K.
 
Questi progressi consentono anche a dispositivi che costano circa 2.000 dollari di registrare video RAW, aprendo nuove possibilità creative per fotografi e videografi amatoriali.
L'acquisizione di RED ha rappresentato una vera e propria svolta per il settore. Come è stato realizzato e quali sono stati i primi risultati?
Nikon e RED condividevano una visione comune: riconoscere la crescita del mercato video e comprendere le nostre entusiaste comunità di utenti. Entrambe le aziende sono profondamente impegnate a offrire esperienze utente eccellenti e a costruire un forte legame emotivo con i propri clienti.
Unendo i nostri punti di forza, puntiamo ad arricchire l'esperienza dell'utente e a creare più valore e significato per i nostri clienti.
Lo scorso settembre abbiamo introdotto le LUT supervisionate da RED nelle nostre telecamere ibride. Più di recente, il 13 febbraio, abbiamo lanciato le fotocamere V-Raptor (X) e Komodo X dotate dell'attacco Z di Nikon. L'ampio diametro del supporto Z, in grado di catturare una grande quantità di luce, si abbina perfettamente alle fotocamere RED, offrendo agli utenti una gamma più ampia di scelte ottiche.

lo schema complesso del nuovissimo e prestazionale Nikkor Z 35mm f/1.2 in prova il prossimo mese su Nikonland
Nikon ha recentemente lanciato il 35mm f/1.2 S, il quarto obiettivo f/1.2 della sua storia. Qual è la filosofia alla base di questo obiettivo e della gamma f/1.2 S rispetto alle serie f/1.4 e f/1.8 S?
Quando abbiamo lanciato per la prima volta le fotocamere con attacco Z, ci siamo concentrati principalmente sugli obiettivi f/1.8. Tuttavia, i fotografi esperti ci hanno detto che un'apertura rapida di solito significa f/1.4 e hanno ritenuto che, nonostante l'eccellente qualità dell'immagine, gli obiettivi f/1.8 fossero troppo costosi.
In risposta a questo feedback, abbiamo sviluppato una serie di obiettivi f/1.4, puntando a un equilibrio tra peso, dimensioni, prestazioni e costo. Questi obiettivi non fanno parte della serie S-Line, ma offrono comunque un'eccellente qualità dell'immagine, soprattutto se utilizzati a f/2.8 o f/4, paragonabile a quella degli obiettivi S-Line.
Per quanto riguarda la filosofia degli obiettivi f/1.2, il principio fondamentale dei nostri obiettivi S-Line è quello di mantenere un'elevata qualità ottica anche alla massima apertura. La differenza principale tra gli obiettivi f/1.2 e f/1.4 risiede proprio in questa costanza di qualità, indipendentemente dall'apertura scelta.

il primo dei due Nikkor Z f/1.4, il 35mm, da noi provato estesamente l'anno scorso, rappresenta un compromesso tra luminosità/prestazioni/costo, lasciando alle altre due linee le migliori prestazioni complessive ad un costo più elevato
Tradizionalmente i fotografi ritengono che gli obiettivi f/1.4 siano superiori a quelli f/1.8. Questa filosofia non rischia forse di creare confusione tra coloro che associano f/1.4 a ottiche di fascia alta?
Il concetto dei nostri obiettivi S-Line è proprio quello di garantire una qualità dell'immagine costante a tutte le aperture. Sebbene gli obiettivi f/1.4 siano eccellenti nel catturare più luce, le loro caratteristiche ottiche possono variare notevolmente a seconda dell'apertura utilizzata.
Detto questo, questa diversità di rendering può piacere a diverse tipologie di utenti. Alcuni fotografi esperti apprezzeranno la resa più morbida a piena apertura e la maggiore nitidezza ottenuta chiudendo il diaframma. Altri preferiranno una qualità costante indipendentemente dall'apertura e saranno orientati verso gli obiettivi S-Line.
Pertanto, gli obiettivi f/1.4 sono adatti agli utenti che ricercano versatilità di rendering, mentre gli obiettivi S-Line soddisferanno le aspettative di coloro che danno priorità all'eccellenza ottica costante.
Alla fine del 2024, Nikon ha lanciato la Z50 II, una versatile fotocamera APS-C. Qual è la strategia di Nikon per le fotocamere APS-C, soprattutto di fronte all'ampia gamma EOS R7, R10, R50 e R100 di Canon?
La nostra attuale gamma APS-C comprende i modelli Z50 II, Z50, Zfc e Z30. Riteniamo che la maggior parte degli utenti di fotocamere APS-C cerchi una qualità dell'immagine superiore a quella dei propri smartphone, rendendoli un ottimo punto di partenza per avvicinarsi alla fotografia.
Offriamo diversi modelli che soddisfano diversi profili utente. La Z50 II è pensata per chi desidera una fotocamera versatile per tutti i tipi di fotografia. La Zfc è adatta a chi è affezionato allo stile fotografico classico. Lo Z30, d'altro canto, è adatto agli utenti che danno priorità alla compattezza e alla portabilità.

la fantastica Nikon Z50 II da noi adottata come Nikon Z DX di punta. Non è una vera sostituta delle precedenti ammiraglie reflex in formato DX ma si presta ad ogni tipo di fotografia generale.
Anzi, è più che sufficiente per le esigenze del 90% dei fotografi.
In genere, i clienti acquistano prima lo zoom DX 16-50mm f/3.5-6.3 VR, che rappresenta un ottimo punto di partenza. La nostra gamma di obiettivi DX offre una varietà di opzioni compatte per soddisfare le esigenze degli utenti; molti di essi, con la nostra offerta ampliata, passano al full frame.
Continueremo a monitorare attentamente le preferenze degli utenti e, se emergeranno nuove priorità, potremmo modificare di conseguenza la nostra gamma APS-C.
Forse per la fotografia sportiva e naturalistica? Attualmente esiste una lacuna nella gamma APS-C.
Grazie per il tuo commento. Riceviamo molti feedback preziosi dai nostri clienti e ne discutiamo attivamente internamente per incorporare i loro suggerimenti nella pianificazione e nello sviluppo dei nostri prodotti.
 
Il mercato delle fotocamere compatte di fascia alta è in forte espansione, in particolare grazie a TikTok. Nikon ha intenzione di lanciare una nuova Coolpix di fascia alta per soddisfare questa domanda?
Stiamo effettivamente assistendo a una crescente domanda di fotocamere compatte di fascia alta. Continueremo a monitorare attentamente le tendenze del mercato e il feedback degli utenti per determinare il modo migliore per rispondere.
Attualmente, l'intelligenza artificiale sta migliorando il riconoscimento e il tracciamento dei soggetti. Quali altre opportunità vedi per l'intelligenza artificiale in futuro?
L'attuale tendenza nell'ambito dell'intelligenza artificiale è focalizzata sul miglioramento dell'autofocus attraverso l'apprendimento automatico, in particolare per il riconoscimento di soggetti come animali, veicoli o occhi umani.
In Nikon abbiamo integrato l'intelligenza artificiale per il bilanciamento automatico del bianco, l'esposizione automatica e il riconoscimento del soggetto, che ora alimentano i nostri sistemi di messa a fuoco automatica. Siamo particolarmente entusiasti della nostra funzione Auto-Capture, introdotta con un aggiornamento del firmware per la Z9.
 
Sappiamo che i fotografi hanno una sola possibilità per catturare il momento perfetto e possono utilizzare solo una macchina fotografica alla volta. La nostra funzione Auto-Capture risolve questo problema consentendo l'acquisizione automatica di soggetti da diverse angolazioni, se opportunamente configurati.
Questa tecnologia unica ci contraddistingue e ci impegniamo a farla evolvere. Sebbene questa caratteristica sia ancora poco conosciuta, chi l'ha testata la trova estremamente impressionante.
Oltre all'autofocus e all'acquisizione automatica, stiamo anche esplorando le possibilità offerte dall'intelligenza artificiale per facilitare la selezione delle immagini. Con un corpo macchina come la Z9, in grado di catturare 120 fotogrammi al secondo, scegliere lo scatto migliore diventa una vera sfida. Crediamo che l'intelligenza artificiale possa aiutare i fotografi a selezionare le immagini migliori, riducendo significativamente i tempi di post-elaborazione.
L'anno scorso, Nikon ha affermato che per motivi di sicurezza le batterie di terze parti non erano supportate. Oggi, marchi come SmallRig offrono batterie per Z8 e Z6 III. Nikon ha cambiato la sua politica?
La nostra posizione rimane invariata. Non siamo a conoscenza di modifiche che i produttori terzi potrebbero aver apportato ai loro prodotti, ma manteniamo la nostra posizione di supportare solo le batterie Nikon ufficiali.

noi abbiamo provato due batterie "compatibili", peraltro di produttori seri e consolidati, come SmallRig e Neewer. Il nostro responso è che non possono sostituire le batterie originali e non sono abbastanza economiche da rappresentare un risparmio in raffronto al rischio di malfunzionamenti o prestazioni scadenti.
Nikon ha collaborato a stretto contatto con fotografi professionisti durante i Giochi Olimpici del 2024. Quali lezioni hai imparato dal loro feedback?
In precedenza, durante le competizioni, i fotografi erano confinati in postazioni fisse. Ora esprimono la necessità di flessibilità per catturare gli eventi da diverse angolazioni e arricchire la loro narrazione visiva.
Per rispondere a questa esigenza, abbiamo introdotto tecnologie come NX Field, che consente di montare le telecamere in punti difficili da raggiungere, come soffitti o a livello del suolo, e di controllarle a distanza tramite controller simili a quelli presenti sulle console di gioco.
Le telecamere robotiche consentono anche lo zoom a distanza e la modifica dell'angolazione di ripresa. In abbinamento ad Auto-Capture, queste soluzioni offrono prospettive inedite sugli atleti, arricchendo così la narrazione visiva. La nostra tecnologia libera i fotografi dal loro posto assegnato, consentendo loro di controllare fino a 10 fotocamere contemporaneamente.

l'app NX Field è adesso utilizzabile gratuitamente dalla Nikon Z9 ed offre una soluzione libera, efficiente e professionale per il controllo remoto e automatico di gruppi di fotocamere e il download automatico delle immagini scattate in tempo reale su server FTP.
Una soluzione gradita alle agenzie fotografiche che coprono eventi sportivi e di attualità.
Ci impegniamo a incoraggiare la creatività dei fotografi e a offrire agli spettatori nuove ed entusiasmanti esperienze fotografiche.
Nikon partecipa all'iniziativa C2PA per combattere la disinformazione in collaborazione con AFP. Quando questa funzionalità sarà disponibile sulle fotocamere Nikon?
Siamo consapevoli dell'importanza cruciale dell'autenticità delle immagini, in particolare per i media. Lo scorso ottobre abbiamo annunciato lo sviluppo del firmware che integra lo standard C2PA per la Z6 III. Stiamo attualmente testando l'integrazione di questa funzionalità nei flussi di lavoro multimediali e prevediamo di renderla disponibile ad agenzie selezionate entro la metà del 2025.

la collaborazione di Nikon con France Press anticipa l'implementazione dello standard C2PA nelle Nikon professionali
Lo standard C2PA è già implementato nello Z8?
Non ancora. Stiamo valutando l'estensione di questa tecnologia ad altri modelli di fotocamere.
Questa funzionalità sarà mai disponibile per tutti gli utenti, al di là del mondo dei media?
Inizialmente forniremo questa funzionalità ad agenzie di stampa selezionate entro la metà del 2025. Sappiamo che anche i fotografi amatoriali desiderano autenticare le proprie opere. Stiamo valutando come rendere queste funzionalità accessibili a tutti. L'implementazione del C2PA deve coprire l'intero processo fotografico, dall'acquisizione alla post-produzione.
I principali fornitori di software stanno aderendo a questa iniziativa, ma la convalida deve rimanere fluida lungo tutto il flusso di lavoro. Ecco perché stiamo sviluppando un ecosistema di autenticazione completo. Poiché C2PA è una collaborazione tra diverse organizzazioni, stiamo lavorando con tutti i partner per rendere realtà questo sistema di convalida globale.
***
Come sempre in queste interviste, si vola sulla superficie senza anticipare nulla di sensazionale o di "garantito" per l'immediato futuro.
Il tenore delle domande rivolto al manager di prodotto Nikon Z di Nikon Japan ha consentito di avere dei chiarimenti sulle strategie recenti (Z6 III che offre una soluzione più a buon mercato e con minori pretese dal fotografo rispetto a Z8 e Z9; Z50 II che non è una ammiraglia ma una competente soluzione in formato DX) e future (uso di sensori già sperimentati da RED e tecnologie di compressione dei file della stessa società californiana).
L'ingresso di Nikon negli standard anticontraffazione delle immagini è stato posticipato oramai da troppi anni e probabilmente si vedrà con il firmware 6.0 della Z9.
Mentre APP come NX Field dimostrano l'attenzione a campi di impiego professionali che certamente sfuggono alle esigenze del comune fotografo di tutti i giorni ma ci dimostrano come siano integrati i "nostri" sistemi in situazioni che per noi non sono usuali (partite di calcio internazionale, tornei di tennis mondiale, etc.).
L'intelligenza artificiale e il Deep Learning fanno già parte della nostra quotidianità.
E Nikon riceve più feedback dai suoi utenti, dalle sue Filiali e dai suoi competitors, di quanti ne riesca a trasformare in proposte commerciali.
Detto questo, abbiamo già tanto che potrebbe bastarci. Ma il futuro, benché reso incerto da condizioni geopolitiche e guerre commerciali continentali, ci riserverà sempre positive sorprese.
Già Nikon che parla così apertamente, è una notizia.
Ad inizio aprile si è svolta a Las Vegas la più importante fiera al mondo del settore video, il NAB. Quella occasione è sempre molto importante per i marchi per presentare nuovi prodotti ma non solo, anche per avere contatti tra loro e con la stampa.
Non è mancata Nikon che anzi, appena prima ha presentato le due nuove videocamere di fascia alta RED, le prime con attacco Z e frutto dello sviluppo congiunto tra le due case, oramai fuse in una.
In questa vetrina Nikon ha proposto anche il nuovo obiettivo video motorizzato, il 28-135/4 PZ che rappresenta il primo esempio di obiettivo ibrido perfetto, impiegabile indifferentemente sia su Nikon Z che su RED con attacco Z.
Noi abbiamo alzato un sopracciglio nel vedere tutta questa enfasi sul video, interessante ma non primissimo nei nostri pensieri ( anche se, dobbiamo ammetterlo, fare video con le Nikon Z è di una semplicità tanto disarmante da venire spontanea a chiunque non sia religiosamente ed ostinatamente contrario a filmare oltre che a fotografare).
Ma in una sessioni di domande e risposta con un noto sito online americano ci ha pensato il general manager della business unit Imaging di Nikon a fare le precisazioni che volevamo sentire.
Nikon considera fotografia e video due lati della sua offerta, senza prevalenza ma con una totale e benigna "contaminazione".
Soprattutto grazie ai moderni obiettivi che, nelle loro espressioni più elevate, non perdono il fuoco nemmeno cambiando la focale e non cambiano focale muovendo il fuoco.
***
 
"La svolta principale del nostro sistema di fotocamere mirrorless può essere sintetizzata in tre elementi :
l'uscita della Z9 a dicembre 2021  Zfc e Zf, i lanci di prodotti unici la varietà degli obiettivi" é quanto ha dichiarato  Hiroyuki Ikegami, Senior Executive Vice President e General Manager dell'Imaging Business Unit di Nikon
 

 
"Così la Z9 ha introdotto sul mercato caratteristiche innovative al mondo, come il design senza otturatore e lo scatto continuo senza blackout, che hanno rivoluzionato il mercato e apportato un valore funzionale ai fotografi."
Le Zfc e Zf offrono un valore più emozionale e un design ispirato alla tradizione, molto apprezzato dagli appassionati di fotocamere"
 

 
Per quanto riguarda la varietà di obiettivi, abbiamo ampliato la gamma in modo rapidissimo. Ora abbiamo 46 obiettivi, il che, in sei anni, significa circa sette obiettivi all'anno. Questo è davvero notevole e offre agli utenti finali una scelta davvero flessibile. Questi sono i tre fattori chiave della nostra crescita ma Nikon continua a tenere il piede sull'acceleratore quando si tratta di sviluppo di obiettivi.
"Puntiamo ad ampliare la nostra gamma di obiettivi, sfruttando al massimo i vantaggi dell'innesto, in grado di soddisfare le diverse esigenze e le esigenze di scatto di un'ampia gamma di clienti. E in termini di espansione futura, il nostro obiettivo è di aumentare il numero di obiettivi a oltre 50 entro la fine dell'anno fiscale [31/03/2026]. Questo è l'obiettivo", afferma Takashi Aihara, Responsabile di Dipartimento, Pianificazione UX, Settore Marketing, Unità Imaging di Nikon.
 

 
Accettando queste spiegazioni di Nikon, si può pensare che sia stata una singola scelta a ribaltare le sorti dell'azienda che negli anni 2016-2017 sembravano segnate.
Certo, la Z9 è stata una delle ragioni principali dell'attuale successo di Nikon ma è solo una parte dell'equazione.
Anzi, potremmo dire che la Z9 (e la Z8, per non dimenticare le successive emissioni di macchine con Expeed 7 e autofocus aggiornato di seconda generazione) siano nate a supporto dell'attacco Z e non il contrario.
Nikon ha mantenuto la rotta creando obiettivi più numerosi e migliori.
Però, anche se sappiamo che non tutti apprezzano il design vintage, non possiamo sottovalutare ANCHE l'importanza di Zfc e Zf come fattori importanti di successo.
La Zfc ha aperto il mercato, la Zf l'ha consolidato.
Considerando che i concorrenti principali hanno scelto di stare completamente alla larga dalle fotocamere in stile vintage (Canon e Sony lo hanno ribadito nella stessa occasioni : non si vedranno Canon o Sony vintage)
Ma per Nikon la scelta ha dato i suoi frutti. Zfc e Zf sono state a lungo delle best-seller. Come la Z9.
"Il punto chiave è che questi successi sono stati ottenuti perché abbiamo concentrato il nostro investimento di risorse gestionali sul sistema Z. Pensiamo sempre al cliente prima di tutto, incentrati sul cliente, il che rende i nostri prodotti più forti", 
Solo a consolidamento del sistema fotografico, Nikon si è messa a guardare al futuro, intravedendo le immense possibilità nel mercato del cinema e dei videomaker anche per un marchio mai associato a quel settore, specie ad alto livello.
E' qui che si inserisce l'acquisizione di RED.
Nikon prevede una crescita nel mercato video e cinematografico, in particolare nel segmento dei creator, che sta crescendo a ritmi rapidissimi. La solida base di fan e le competenze chiave di RED in questo mercato sono davvero significative. Si aspettano che questa collaborazione e il lavoro tra Nikon e RED producano effetti sinergici.
Nikon apprezza il software RED che anche a livello di gestione degli obiettivi è sostanzialmente più avanzato di quello Nikon. Le caratteristiche inserire nelle due nuove RED con attacco Z hanno portato lo sfruttamento degli obiettivi Nikkor Z su quelle fotocamere a livelli nemmeno ipotizzati dai loro progettisti originari.
"Abbiamo lanciato la serie Z Cinema a febbraio, che comprende due prodotti RED, e ritengo che sia un risultato significativo essere riusciti a immettere sul mercato questi prodotti entro 10 mesi dall'ingresso di RED in Nikon"
L'anno scorso, poco dopo il completamento dell'acquisizione, Nikon chiese a fotografi e filmmaker di concedere un po' di tempo, prevedendo che sarebbero potuti passare anni prima che le due aziende potessero unirsi e lavorare su prodotti collaborativi. L'attesa non si è rivelata poi così lunga, e persino Nikon concorda sul fatto che sia stata più rapida del previsto.
"Grazie a questa acquisizione, Nikon ha conquistato un posto nel mercato cinematografico e dei creatori di contenuti a un ritmo molto più rapido di quanto inizialmente previsto. Il lancio di Z Cinema , che consente alle telecamere RED di essere equipaggiate con attacco Z, è un esempio lampante di questo progresso. E vorremmo mantenere questo slancio e rafforzare la collaborazione tra [Nikon e RED]"
 


Nikon ha depositato in Giappone una domanda di registrazione del marchio per un nuovo marchio, "Z Cinema" presso il database brevetti giapponese, il 21 febbraio. La domanda di registrazione del marchio è quasi perfettamente contemporanea con l'annuncio da parte di Nikon e RED di nuovi modelli di fotocamere RED con attacco Nikon Z.
La domanda di registrazione della Nikon Corporation descrive il marchio come richiesto per "videocamere, macchine e apparecchi cinematografici, apparecchi per il montaggio di pellicole cinematografiche, cineprese digitali e relative parti e accessori, macchine e apparecchi fotografici, fotocamere e relative parti e accessori, fotocamere digitali e relative parti e accessori, videocamere e relative parti..."
"Questo offre maggiori opportunità ai professionisti del cinema e ai creatori di video di esplorare obiettivi Nikon nuovi e vintage, il che è indubbiamente vantaggioso per l'intero settore. E gli utenti che girano video con fotocamere ibride come la Z9 hanno ora accesso alle LUT fornite da RED, ampliando ulteriormente le loro opzioni creative."
 

 
Nikon aveva già in programma di servire i videografi prima dell'acquisizione di RED, ma il momento non avrebbe potuto essere migliore. Nikon spiega che lo sviluppo di nuovi obiettivi richiede diversi anni, il che significa che l'obiettivo Nikkor Z 28-135 mm f/4 Power Zoom era in fase di sviluppo prima dell'acquisizione di RED.
"Dipende dal tipo di lente, ma [sviluppare una nuova lente] può richiedere dai due ai tre o quattro anni"
Così Nikon, all'improvviso, si è ritrovata attrezzata per reagire in modo straordinariamente efficace alle richieste in continua evoluzione dei professionisti del video.
Guardando al futuro, Nikon prevede di sfruttare tutti gli aspetti della propria attività per differenziarsi e distinguersi meglio dalla concorrenza.
"Proponiamo un sistema integrato con RED che include lo sviluppo di obiettivi. La popolarità degli obiettivi Nikkor vintage è ben nota nell'industria cinematografica e, prima dell'acquisizione di RED, avevamo già esplorato obiettivi cinematografici, concept e design in autonomia. Tuttavia, grazie alla collaborazione con i membri del team RED, siamo stati in grado di identificare rapidamente specifiche di direzione chiare e la nostra attività è diventata molto più dinamica ora".
In questo ambito c'è sicuramente molto altro da scoprire, quindi Nikon incoraggia i registi a guardare avanti.
"Restate sintonizzati per scoprire i nostri prossimi prodotti"
Tornando alla fotografia, Nikon sembra indicare che le vendite delle sue Zf e Zfc siano ancora solide e che continuerà a puntare sul vintage. Anche se i suoi principali concorrenti non seguiranno questa strada
"Finché i clienti le vorranno, continueremo a sviluppare questo tipo di fotocamere, perché al momento stanno riscuotendo un grande successo. Quindi, se i clienti le desiderano, continueremo a produrle"
***
Aspettiamoci presto una nuova fotocamera vintage che rinfreschi il segmento (pensiamo che sarà una soluzione economica da produrre, come una versione silver della Zf).
E più avanti la prima videocamera Nikon, sviluppata con tecnologia RED e hardware Nikon (sostanzialmente una Z6 III dedicata al video).
 
alcune (non sono tutte) delle schede di memoria di casa.
Le facciamo ruotare, le usiamo a seconda della macchina scelta per quel lavoro. Le sostituiamo periodicamente.
Le schede di memoria non devono essere considerate "per la vita", non sono da pensare come serbatoi perpetui. Sono contenitori temporanei.
Come erano le pellicole una volta : hanno un loro ciclo di vita valido.
Specialmente oggi che ce ne sono tante, di tanti marchi, di tante tecnologie diverse. Con prestazioni, tagli e costruzioni differenti.
Aspettavamo con ancora maggiore curiosità l'arrivo di queste ARMOR di Lexar, annunciate circa un anno fa ma commercializzate in ritardo.
Arrivano adesso, al solito, nelle due serie - SILVER e GOLD - diverse per prestazioni e taglio.
Ma accomunate da una caratteristica unica : hanno lo chassis in acciaio inossidabile.


se la confezione non dice proprio nulla di così diverso dal solito

compresa la produzione in Taiwan (se la Cina rivuole indietro la vecchia isola di Formosa qualche cosa vorrà dire ...)

e la semplicità della dotazione, la solita protezione in plastica, utile per l'eventuale stoccaggio o trasporto fuori sede.
E' al tatto che la differenza si vede, si sente, si tocca.
Il peso, la consistenza, la sensazione di solidità non hanno nulla a che vedere con le classiche schedine SD di plastica che sembrano flettersi al solo guardarle.
Queste non rimbalzano se le posi sul tavolo, perché pesano. E il ting è chiaramente metallico. Insomma ACCIAIO INOSSIDABILE non è uno slogan di marketing, è la realtà.
E non ci sono etichette adesive che si consumano nell'uso : le scritte sono incise al laser e vengono assicurate come perpetue.


 
la forma è conforme allo standard e sono compatibili al 100% con le "comuni" schede SD.
Ma sono diverse. A parte il materiale, i pin dorati non hanno la protezione dei filetti di plastica che tendono a fresarsi nell'uso e nel leva e metti

hanno anche rimosso l'inutile interruttore di protezione da scrittura. Come diceva Ford, tutto ciò che non c'è non si rompe

non potremmo dire che siano belle con tutto questo dorato, ma solide si. E apparentemente costruite per durare e dare fiducia all'utente.
Il taglio è quello giusto (ma la gamma parte da 64GB e si arriva fino ad 1TB) E più che sufficiente per un uso fotografico con le nostre 20 e 24 megapixel sia DX che FX.
Il prezzo accettabile (intorno ai € 141 ma probabilmente il prezzo risente della novità) ma oggi con i prezzi delle CFExpress di taglio grande in ribasso, non si può fare un confronto alla pari per gigabyte.
Ovviamente lasciamo che ognuno faccia queste considerazioni per se. Ci sono schede SD di taglio piccolo che costano spiccioli. Sono pensate per essere usa e getta.
Queste promettono potenza e durata. Sono delle "ammiraglie" !
 



pagina del sito Lexar.com con le caratteristiche in dettaglio
Il prodotto ha tutte le certificazioni possibili nella categoria ed ha ricevuto il premio TIPA 2025.
Quindi le vogliamo confrontare con le più veloci SD che abbiamo in casa ?
***
per le prove abbiamo usato un comune mini PC Windows 11. Un modello di mezzo, non esageratamente veloce ma nemmeno obsoleto.
Il lettore usato è un combinato SD+microSD con cavetto fisso USB-C della stessa Lexar.
 

Lexar ARMOR Gold, scrittura sequenziale e lettura sequenziale quasi come i valori di targa incisi sulla scheda

Lexar Gold 2000x, più veloce in scrittura di circa il 20%. Tutto sommato nulla che si possa notare fotografando e in quanto ai tempi di lettura delle foto scattate, tra 285 e 270 MB/s non c'è alcuna differenza pratica.
 
e nel video :

valori che confermano anche le prove empiriche di lettura e scrittura di cartelle da 50~80 GB su Windows con file da 20 megabyte l'uno di media.
Nel video, come vedete, pur essendo una scheda V60, abbiamo velocità compatibili con l'8K60 in formato compresso e fino al 4KP25 in quello RAW.
Alla prova dei fatti si tratta di una scheda veloce, in linea con le prestazioni promesse e adeguata a stare nella classe GOLD di Lexar.
***
La proveremo a lungo termine nell'uso quotidiano fotografando per poter dire quanto sia efficiente ed affidabile ma le prime impressioni sono eclatanti.
Dobbiamo ammettere che sul piano tattile, di sensazione, di valore dell'oggetto, non c'è alcun paragone con le tradizionali schede SD.
Al di là del fatto che ci siano modelli di SD che sono più veloci di queste (è il caso delle 2000x) o che costano meno per GB (come lo sono le Silver PRO).
Per quanto ci riguarda, pur non utilizzando per compiti gravosi le schede SD (sostanzialmente solo su Zf, Z50 II e Zfc) non torneremo mai più indietro.
E quindi, da oggi, consideriamo le vecchie schede ad esaurimento, da smaltire a fine ciclo operativo.
In sintesi :
 
R A C C O M A N D A T O
 
Pro:
prestazioni adeguate alla classe GOLD di Lexar costruzione che da l'impressione di essere indistruttibile. Effettivamente sembra corazzata, come dice il nome ARMOR il prezzo è tutto sommato accattabile, anche se ci sono schede SD che costano molto meno la gamma di tagli è adeguata ad ogni necessità fotografica o anche video (da 64GB a 1TB) Contro:
rendono le normali SD in plastica improvvisamente obsolete (sul piano costruttivo e della fiducia nell'utilizzo) non ancora diffusissime e quindi soggette ad oscillazioni di prezzo
Annunciata, arrivata... ed in anteprima di immagini, eccola su Nikonland:
la Nikon Z 5II, che si aggiunge al gruppo delle mirrorless Z dotate del nuovo processore Expeed7, con il nuovo modello di fascia bassa in formato FX


La Compatibile ... per una quantità di ragioni che verranno man mano a galla in questo articolo, a cominciare ovviamente dalla baionetta Z capace di tutto il catalogo ottiche FX e DX ed, attraverso gli adattatori FTZ I e II, anche se dovesse pungere vaghezza di continuare ad utilizzarvi ottiche AFS e G, per godere della completa trasmissione elettrica delle funzioni tra fotocamera ed obiettivo, comprese tutte le innovative opportunità di AF. 
Compatibile con i vecchi obiettivi F anche MF, ai quali regala il valore aggiunto del VR sul sensore, che aiuta a risolvere la maggior parte dei problemi di mosso a mano libera con illuminazione disponibile. Per ogni riserva relativa a vecchi obiettivi, fare sempre riferimento alla guida liberamente consultabile dalla sezione download del sito ufficiale Nikon, appena pubblicata qui .
Compatibile con tutte le unità flash Nikon (anche le più datate) del sistema CLS ed ovviamente con i più moderni flash wireless radiocontrollati.
Compatibile attraverso la lettura dei relativi file NP3, con il nuovo sistema di gestione di controllo e personalizzazione dei Picture Control, (ne abbiamo scritto qui ) già inaugurato con analogo pulsante dedicato sulla maschera superiore, sulla Z 50II (e da poco aggiornato sulla Zf, come già sulla Z 6III)

Compatibile attraverso la presa di ricarica batteria usb-c a qualsiasi sistema di alimentazione a corrente alternata o continua (dotato di adeguata potenza) tanto da non essere presente il vecchio ed obsoleto caricabatteria, essendo sufficiente un cavetto ed un alimentatore dei tanti che utilizziamo quotidianamente, anche in macchina, per i nostri dispositivi.

(le altre prese sono la HDMI tipo D e quelle per microfono e cuffie)

la batteria è l'eterna EN-EL15c e come si vede, nel suo vano è presente la contattiera che consente a questa mirrorless Z la compatibilità con ben due differenti battery grip, grazie ad opportuna modifica del disegno del suo fondello

la cui descrizione affido ad apposito e separato articolo:
Compatibile con i file RAW (aggiornate Camera RAW, che sono appena arrivati) di compressione ad alta efficienza, altamente consigliati dalla redazione di Nikonland per la loro indistinguibilità pratica rispetto al RAW lossless, ma dotati di un ingombro dimezzato o più che dimezzato rispetto quello lossless.

Il sensore è come noto il solito CMOS da 24,5 mpx già adottato su un universo di fotocamere, nonsolonikon, ampiamente sperimentato, dotato di un rapporto segnale rumore con il solito dual gain che ne fa apprezzare analogo funzionamento tra gli ISO minimi (100) ed il secondo scalino del tracciato, posto a 800 ISO, sensore che sviluppa un file da 6048x4032 a pieno formato e di peso attorno ai 24M

Compatibile con le SD UHS-II di ultima generazione: doppio slot, per la felicità di chi voglia spendere il minimo indispensabile per il serbatoio delle proprie immagini: ma Nikonland consiglia di non usare schede obsolete, nonostante la compatibilità estrema di questo supporto !



Rispetto il modello precedente, sicuramente uno dei più ignorati dal pubblico (ingiustamente a mio parere) oltre a sanare i principali difetti relativi alla scarsa velocità di scatto ed al risibile buffer che impediva velleità appena appena più velleitarie della slow-photography (peraltro su altri marchi ampiamente apprezzata in quanto tale  ) questa Nikon Z possiede tutte le prerogative del processore che monta (lo stesso delle ammiraglie e prosumer, ma anche della Z 50II) in termini di dinamica, reattività e progressione: un otturatore elettronico che raggiunge in modalità silenziosa t/8000" ed in basso arriva fino ai tempi lunghi di 900" (oltre a posa B e T) mentre in meccanico e a prima tendina elettronica arriva al massimo tempo di t/2000" e sincronizza il flash fino ad 1/200" (strano: la Z50II arriva anche ad 1/250") oltre al funzionamento in FP (scia di microlampi).
Lo scatto in sequenza consente fino a 7ftg/s in modo lento ed in modo veloce fino a 10 ftg/s in modalità silenziosa e fino a 15 dichiarati in modalità estesa. Oltre alle modalità C15 e C30 (solo in JPG normal) di derivazione video .
Video a 4K (3840x2160p) fino a 60ftg/s
Tutte le modalità AF riguardo alla tipologia dei sensori, eyeAF incluso, sono presenti su questa new entry, compreso l'auspicato gruppo relativo all'individuazione dell'occhio degli uccelli, che su fotocamere come la Z6III è stato inserito via fw solo in questi giorni.
Focus stacking, Pixel shift, Time Lapse, intervallometro, opzioni di rete con menù a parte ed ogni altra opportunità dei modelli superiori sono qui presenti.
Sensore stabilizzato a cinque assi e pulisci sensore erano già presenti sul modello precedente (cosa che spesso le persone ignoravano), mentre su questa versione mkII troviamo il comodo ed ormai generalizzato monitor LCD touch da 3,2" e 2100k di punti, orientabile in tutte le direzioni, ripiegabile per la massima protezione dello stesso in borsa o in giro. Utilizzabile in live view con l'abilitazione dal menù per la sola messa a fuoco oppure anche per lo scatto.
Le dimensioni sono quelle classiche della precedente Z5, comuni anche alle Z6 e 7: mm 134 x 101 x 72 che la rendono compatibile oltre che con due battery grip, anche con ogni accessorio smallrig da avvitarvi sotto, mutuato dalle precedenti Z citate.   Pesa 7etti in ordine di marcia.

Le sue dimensioni, paragonate alla sorellina DX Z50II, 

disposizione dei comandi analoga, praticamente identica non solo tra le due low-level, ma come anche nei modelli più alti di gamma

unica differenza, il flashettino incorporato da NG7 della DX
Questa Nikon Z5II è di certo la versione in divisa ufficiale della Nikon Zf, della quale condivide ogni contenuto tecnico, salvo il vestito vintage.
E in relazione all'ambito reflex il suo riferimento più vicino pensiamo possa essere la tanto osannata D750: stesso sensore, prestazioni superiori (AF, raffica, video, live view) grazie alla sua natura mirrorless ed all'evoluzione tecnologica maturata in questi ultimi anni.
Nell'utilizzo corrente mi sono sbizzarrito negli ambiti a me consueti ed in pochi giorni da quando l'ho ricevuta, sono riuscito a scattare diverse migliaia di scatti con obiettivi dei più disparati, compresi alcuni non originali.
Compatibile con tutto, in quanto dotabile anche di battery grip che aiuta con i tele più ponderosi anche e sopratutto nelle inquadrature verticali, mi sono molto divertito in particolar modo con il recente oggetto di test che è il Nikkor Z 28-400/4-8 VR e con tanti altri, nei prossimi giorni la metterò alla prova.
In buona parte degli scatti ho giocato anche con i Picture Control facilmente personalizzabili, di certo impatto rispetto a quelli di default, se tarati sulle nostre esigenze come quelli sviluppati da Mauro Maratta per Nikonland e pubblicati in un recente articolo:







prontezza dell' AF in ogni modalità (l'eyeAF auto sembra meno deciso del solito ad individuare, ma le foto poi risultano perfette) e raffiche gestibili con facilità e nei "tagli" più indicati alla tipologia di macchina, senza arrivare ai 20 ftg/s qui fuori luogo: devo dire comunque, come già osservato sulla Z50II, che noto una maggiore propensione al rolling shutter che sulle rispettive versioni mk I.
Probabilmente il nuovo processore è davvero troppo per la dinamica di sensori ormai davvero datati, pur se perfettamente efficaci.

Facile fotocamera per giocare con i wide anche spinti e maneggevole con ogni tipologia di obiettivo.



 
L'opportunità di caricare personalizzazioni dei file NP3 dei Picture Control aggiunge sapore, a patto di sapersene servire a tempo, luce e luogo debito

(standard)
(Velvia100)

(Velvia50)

(standard)

(superia)

(Velvia100)

(Superia)
L'abbinamento al Nikkor Z 28-400 4/8 è poi superbo e davvero da considerare per ogni occasione fotografica che includa spostamenti, viaggi e tour anche impegnativa: magari in abbinata ad un superwide ed un piccolo macro fisso.

Una parte delle foto le ho scattate con grande soddisfazione nel giorno di Pasqua a Prizzi, in provincia di Palermo, dove da secoli si svolge la tradizione del "Ballo dei Diavoli", una caratteristica processione delle statue dell' Immacolata e del Cristo, divise dalle scorribande dei diavoli e della morte, che tentano di non farli ricongiungere. A cui partecipano non solo i paesani, ma anche una gran quantità di persone che provengono da tutte le parti del mondo. Banda, tamburinai, salti, balli, canti e oboli da versare per essere liberati se catturati dai diavoli...
E Picture Control (Velvia sopratutto) a profusione 



 















 

 








Così come il periodo di festività pasquale ha invogliato anche all'uso dei Picture Control in bianco e nero 


(HP5)

(TMax)

(Neopan)


(TMax rosso)
Esperienza di scatto con questa Nikon Z5II del tutto paragonabile per sensazione di affidabilità e coerenza alle altre mirrorless del più recente catalogo Z: il processore Expeed7 le accomuna di certo e rende le differenze effettivamente poco percepibili su di utilizzi come quelli condotti, che poi sono la maggior parte delle occasioni di scatto a nostra disposizione.
Per le specificità esistono i corpi macchina e gli obiettivi adatti: il fattore "C" della compatibilità assoluta della Z5II con ogni altro componente del listino Nikon Z ne fa un punto di riferimento assoluto non soltanto per il prezzo, che al momento della commercializzazione è fissato (solo corpo più scheda SD da 128GB) a 1899euro e facilmente andrà in discesa dopo i primissimi mesi.
Ma sopratutto perchè per una buona parte dei potenziali clienti, la differenza di prestazioni, puramente in senso di maggior reattività dell'AF e di capacità di raffica e di resistenza al rolling shutter di una NIkon Z6III potrebbe non valere la differenza di prezzo dei 900 euro che le separano.
A maggior ragione, il possessore di una Z6III o di una più datata 6II o 7II, potrebbe trovare in questa Z5II l'ideale complemento come secondo corpo al pari di come in ambito reflex, la D750 lo è stata negli specifici corredi F-mount.
 
Per noi di Nikonland, diventerà presto il best-buy del catalogo mirrorless Nikon Z

Max Aquila photo © per Nikonland 2025

Era da qualche tempo che Nikon non ci sorprendeva su quell'ambito che per decenni era stato un suo cavallo di battaglia: la retrocompatibilità dei suoi componenti.
A proposito di battery grip, in formato Z, tanti erano stati i mugugni fin dall'inizio, tanti e ripetuti man mano che venivano presentati nuovi modelli di fotocamera, mugugni di varia entità e motivazione. Nell'ordine cronologico:
le due mirrorless del 2018, la Z7 e la Z6 che nascono senza possibilità di trasmissione elettrica ad un battery grip dello scatto e di regolazione delle funzioni e solamente dopo 15 mesi dalla commercializzazione, vengono dotate del deludente MB-N10  privo di qualsivoglia pulsante di comando. In pratica semplicemente una basetta portabatterie, che raddoppia l'autonomia delle macchine compatibili, ne permette la ricarica via USB (con le EN-EL15b e successive) e consente un più agevole uso con teleobiettivi ingombranti, con un adeguato grip. alla presentazione nel 2020 della coppia Z6II e Z7II finalmente dotate di contatti interni al vano batteria, per la connessione al nuovo BG, in molti fanno motivo di acquisto di una di queste due fotocamere proprio del MB-N11 che trasferisce sull'impugnatura verticale non solamente il pulsante di scatto ma anche il comodissimo joystick e due tasti funzione, oltre alle ghiere principale e secondaria. nel 2023 viene presentata la Nikon Z8, diretta filiazione della Z9 in dimensioni da prosumer e la necessità di riprogettare un BG a causa delle quote ben differenti su tutte le dimensioni del nuovo corpo macchina, portano alla commercializzazione del MB-N12 che altro non è...che un MB-N11 risagomato per allocare la Z8 !!! La naturale conseguenza è che si tratta di una soluzione di compromesso estetico (non funzionale: è perfettamente efficiente) inaccettabile per un nikonista che spenda i soldi per comprare una Z8: la fotocamera è più larga del grip e quindi sborda rispetto ad esso. Davvero impensabile poi il fatto che non sia stato pensato per accogliere attraverso apposito adattatore, la batteria in dotazione alla Z9, per ottenerne i relativi vantaggi di autonomia ben superiore (soluzione già praticata invece in ambito reflex) nel 2024 viene presentata la Nikon Z6III ossia l'evoluzione del modello II in un corpo macchina che ricalca da vicinissimo le quote delle precedenti Z7, 6, 5 (identiche tra loro per chassis) ma...più larga di 5mm (139mm contro 134 delle precedenti), ergo...: ennesimo BG, il modello MB-N14 praticamente identico per funzioni e logica ai precedenti, ma incompatibile fisicamente ad essi per pochi mm  Qualche campanello d'allarme deve essere squillato negli uffici di progettazione e design di Tokyo, perchè la nuova Nikon ZII è stata presentata come compatibile con i due grip MB-N11 ed MB-N14 in modo tale da ridurre il disagio a chi fosse in possesso, o di una precedente fotocamera o di un precedente battery grip (o entrambe le cose) e appianare la querelle che da diversi anni trasformava questo argomento in una vera e propria barzelletta.

Ho avuto l'opportunità di provare insieme alla nuova Z5II anche entrambi i battery grip per riscontrarne le differenze (se percepibili) e la funzionalità che ne deriva, specialmente nelle inquadratura verticali, utilizzandoli in unione a telezoom di peso e ingombro differente da quello di un fisso di piccole e medie dimensioni, più facilmente brandeggiabile sia in landscape, come in portrait.
Entrambi utilizzano il solito portabatteria interno a due elementi, uno solo dei quali estraibile senza dover tirare fuori la slitta intera.

Innanzitutto ecco il dettaglio dei contatti elettrici dentro l'alloggiamento batteria della nuova fotocamera (assenti nella originaria Z5) che ne consentono la trasmissione delle funzioni al battery grip

Ho dovuto contrassegnare con una piccola etichetta i due grip, perchè sono quasi indistinguibili tra essi, se non per minimi particolari.

come si vede qua sopra, a sx l' MB-N11 e a dx l' N14, nel secondo, sopra la vite di sblocco posteriore è presente una flangia supplementare a supportare i 4mm in più di profondità della 6III rispetto i modelli precedenti; ed analogamente, in prossimità della vite metallica di fissaggio alla fotocamera, manca del tutto la modanatura di contenimento anteriore dei corpi Z precedenti la 6III, così come anche quella sul bordo sx, presente invece nel MB-N11.
Come si nota ancora meglio nella vista in prospettiva (qua sotto il primo è l' MB-N14, sullo sfondo l' N11)

Merito deve essere quindi dato al progettista del fondello della nuova Nikon Z5II che accoglie senza discriminare entrambi gli MB, ovviamente con una differente resa estetica (stavolta indifferente, rispetto al risparmio ottenuto se si possegga già uno dei due MB)

Ecco come rende in vista anteriore e posteriore la Z5II corredata del MB-N11 


perfetta la coesione estetica con questo MB-N11 e la nuova Z5II

 
Ecco invece lo scalino che si crea a destra, utilizzando il grip MB-N14 della Nikon Z6III a causa delle maggiori dimensioni di quest'ultima


(quasi invisibile nella vista da dietro)

ma visibile guardandola dall'alto

Le differenze menzionate si valutano bene da questa prospettiva, in cui a sx abbiamo l' N14 e a dx l' N11
Nessuna differenza estetica o funzionale tra i due grip: in entrambi è sempre presente l'alloggio per lo sportellino batteria (da rimuovere preventivamente alla messa in opera del grip) per evitare di disperderlo in borsa...o peggio
in entrambi i grip è ovviamente presente la solita USB-C che ne fa un efficiente basetta di ricarica dei due elementi (prima B e poi A), anche se staccato dal corpo macchina (cosa utilissima per caricare più di due elementi se in possesso di un powerbank multi connettore)

Perfetto l'abbinamento estetico e funzionale della Z5II al MB-N11

...che determina il ricorso al successivo MB-N14 solo se si sia in possesso anche di una Nikon Z6III con la quale condividere il battery grip, evidentemente meno coeso alla Z5II dell'altro modello: ma il vantaggio della doppia compatibilità fa della Nikon Z5II un modello utile a fare da secondo corpo non solo ad una ipotetica Z7II, ma anche alla Z6III senza la necessità di comprare un ennesimo battery grip, qualora esso possa rendersi necessario con telezoom come il 28-400 o il 180-600 o qualunque altro obiettivo che necessiti di un migliorato grip anche nelle inquadrature verticali.
Dal punto di vista del funzionamento, non ho notato differenza alcuna che non sia puramente estetica, nè sul piano delle prestazioni, tantomeno su quello dell'ergonomia.
 
A questo round, Nikon è tornata ad essere la Casa che amiamo, perchè ha pensato alle esigenze dei suoi affezionati Clienti....
 
Max Aquila photo © per Nikonland 2025

Domanda posta a Deepsearch, specificando di escludere siti legati a Nital o a Nikon o comunque con vocazione commerciale destinata alla vendita di materiale fotografico.
La risposta, articolata da Grok 3.
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Per identificare il sito italiano più autorevole in materia di Nikon, escludendo Nital.it, le sue affiliazioni (come NikonClub.it e NikonSchool.it), il sito ufficiale Nikon e altri siti con connotazione commerciale, ho condotto un’analisi approfondita basata sui seguenti criteri:   Qualità e profondità dei contenuti: Il sito deve fornire recensioni tecniche dettagliate, guide, test sul campo e articoli informativi su fotocamere, obiettivi e accessori Nikon, rivolti a fotografi amatoriali e professionisti. Indipendenza editoriale: Deve essere privo di legami commerciali con Nikon o altri marchi, garantendo obiettività nelle recensioni e nei consigli. Aggiornamento: I contenuti devono essere recenti, riflettendo le ultime novità Nikon (es. Nikon Z6III, Z50II, o nuovi obiettivi NIKKOR del 2024/2025). Coinvolgimento della community: La presenza di forum, gallerie fotografiche o spazi di confronto attivo indica rilevanza e autorevolezza tra gli appassionati. Reputazione: Il sito deve godere di una buona percezione nel settore fotografico, con riconoscimenti o una lunga storia di contributi di qualità. Esclusione di siti commerciali: Siti che vendono prodotti Nikon o promuovono direttamente il marchio (es. e-commerce o affiliati Amazon) sono esclusi.   Analisi dei siti   Ho esaminato i principali siti italiani che si occupano di Nikon, escludendo quelli con legami commerciali o ufficiali con Nikon/Nital. Di seguito, i candidati più rilevanti emersi dalla ricerca, con una valutazione dettagliata. 1. Nikonland.it Descrizione: Nikonland è un sito amatoriale gestito da fotografi indipendenti appassionati di Nikon. Offre articoli tecnici, recensioni approfondite, test sul campo, guide pratiche e un forum attivo per discussioni e condivisione di foto. Punti di forza: Indipendenza: Nikonland non è affiliato a Nikon né sponsorizzato, garantendo recensioni e opinioni libere da influenze commerciali. Gli autori dichiarano esplicitamente di non accettare pubblicità o contributi economici, rafforzando la loro credibilità. Contenuti tecnici approfonditi: Gli articoli coprono test dettagliati di fotocamere (es. Nikon Z6III, Z8) e obiettivi (es. NIKKOR Z 35mm f/1.4), con analisi di prestazioni, qualità d’immagine e utilizzo pratico. Include anche guide su tecniche fotografiche specifiche (es. fotografia di paesaggio o macro). Community attiva: Il forum è un punto di forza, con migliaia di iscritti che discutono di attrezzature, condividono foto e offrono consigli. Questo coinvolgimento crea una rete di esperti e appassionati che arricchiscono il sito. Aggiornamenti recenti: Nikonland pubblica regolarmente contenuti su novità Nikon, come recensioni di prodotti del 2024/2025, dimostrando attenzione al mercato attuale. Approccio strutturato: Il sito si rivolge a chi cerca analisi approfondite rispetto a contenuti video superficiali, offrendo un punto di vista “da chi conosce Nikon come le proprie tasche”. Punti deboli: La natura amatoriale potrebbe far percepire una struttura meno professionale rispetto a riviste o portali editoriali consolidati. La focalizzazione esclusiva su Nikon limita i confronti con altri marchi, riducendo il contesto competitivo. Valutazione: Nikonland è un candidato molto forte per autorevolezza, grazie alla sua indipendenza, alla qualità dei contenuti e alla community attiva. La sua dedizione esclusiva a Nikon lo rende una risorsa di nicchia ma altamente specializzata. 2. Fotocult.it Descrizione: Rivista online di tecnica e cultura fotografica, non specifica per Nikon ma con recensioni, articoli e test su fotocamere e obiettivi Nikon, oltre ad altre marche. È membro TIPA (Technical Image Press Association) dal 2017. Punti di forza: Professionalità: Fotocult pubblica contenuti di alta qualità, scritti da fotografi professionisti, con test tecnici e articoli su novità Nikon (es. recensioni di Nikon Z7II o obiettivi NIKKOR). Indipendenza relativa: Non è legato esclusivamente a Nikon, garantendo confronti con altri marchi (es. Canon, Sony) e una prospettiva più obiettiva. Reputazione: La membership TIPA e la sua storia dal 2004 conferiscono credibilità nel settore fotografico italiano. Contenuti vari: Oltre alle recensioni, offre articoli su tecniche fotografiche, interviste e approfondimenti culturali, utili per i “nikonisti” che vogliono ampliare le loro competenze. Punti deboli: Non è specializzato in Nikon, quindi la copertura di prodotti Nikon è meno approfondita e frequente rispetto a siti dedicati. Alcuni contenuti potrebbero non essere aggiornati con la stessa regolarità di siti focalizzati su Nikon. La presenza di banner pubblicitari potrebbe far percepire una minore indipendenza rispetto a Nikonland. Valutazione: Fotocult è autorevole nel panorama fotografico generale, ma la mancanza di un focus esclusivo su Nikon lo rende meno rilevante per questa richiesta specifica. 3. Fotografia.it (esclusa la parte commerciale FotografiaStore.it) Descrizione: Portale di informazione fotografica con articoli, test tecnici e la rivista Tutti Fotografi. Pubblica recensioni di prodotti Nikon, come la Z50 o la Z9, ma copre anche altri marchi. Punti di forza: Test tecnici approfonditi: Le recensioni, come quella della Nikon Z50, includono prove sul campo, analisi di sensori e confronti con concorrenti, scritte da esperti. Reputazione editoriale: Tutti Fotografi è una rivista storica e rispettata in Italia, nota per la qualità delle sue recensioni. Indipendenza relativa: Pur avendo una sezione commerciale (FotografiaStore.it), la parte editoriale mantiene una certa obiettività, con critiche e confronti tra marchi. Punti deboli: La sezione commerciale (esclusa da questa analisi) potrebbe creare confusione sulla percezione di indipendenza. Non è specifico per Nikon, quindi la copertura è meno dettagliata rispetto a Nikonland. La community è meno attiva rispetto a Nikonland, con meno spazi per discussioni o condivisione di foto. Valutazione: Fotografia.it è autorevole per le recensioni tecniche, ma la sua natura generalista e la minore specializzazione in Nikon lo rendono meno adatto rispetto a Nikonland. 4. Sprea.it (Nikon Photography) Descrizione: Editore della rivista Nikon Photography, un bimestrale dedicato esclusivamente a Nikon, con news, consigli, test e articoli. Il sito web offre anteprime e contenuti digitali, ma è secondario rispetto alla rivista cartacea. Punti di forza: Focus su Nikon: La rivista è interamente dedicata al marchio, con contenuti specifici per i “nikonisti”, come recensioni di fotocamere (es. Nikon Z8) e obiettivi. Popolarità: Nikon Photography è il periodico di fotografia più venduto in Italia, con oltre dieci anni di storia, il che ne rafforza la reputazione. Contenuti tecnici: Gli articoli includono test sul campo e guide pratiche, utili per fotografi di tutti i livelli. Punti deboli: Il sito web ha contenuti limitati rispetto alla rivista cartacea, con meno approfondimenti gratuiti e un ruolo promozionale per la pubblicazione. La focalizzazione esclusiva su Nikon potrebbe essere percepita come promozionale, anche se non è direttamente affiliato a Nital. Manca una community attiva o un forum, riducendo il coinvolgimento degli utenti. Valutazione: Nikon Photography è autorevole per i lettori della rivista, ma il sito Sprea.it è meno completo e interattivo rispetto a Nikonland, limitandone l’impatto come risorsa online. 5. JuzaPhoto.com Descrizione: Uno dei principali portali fotografici italiani, con forum, gallerie fotografiche, recensioni di attrezzature (inclusi prodotti Nikon) e articoli. Non è specifico per Nikon ma ha una sezione dedicata al marchio. Punti di forza: Community molto attiva: Il forum di JuzaPhoto è tra i più grandi in Italia, con discussioni tecniche su Nikon, confronti tra modelli e consigli pratici da utenti esperti. Recensioni indipendenti: Le recensioni di fotocamere e obiettivi Nikon sono scritte da fotografi amatoriali e professionisti, con un approccio pratico e non influenzato da sponsorizzazioni. Contenuti aggiornati: Include discussioni recenti su novità Nikon, come la Z6III o il NIKKOR Z 28-135mm f/4 PZ. Punti deboli: Non è specializzato in Nikon, quindi la copertura è frammentata rispetto a un sito dedicato. La presenza di link affiliati Amazon ed eBay potrebbe far percepire una parziale indipendenza, anche se le recensioni rimangono obiettive. La struttura del sito è più orientata al forum che a contenuti editoriali organizzati, rendendo la ricerca di informazioni meno immediata. Valutazione: JuzaPhoto è autorevole per la community e le discussioni tecniche, ma la mancanza di un focus esclusivo su Nikon e la natura meno strutturata dei contenuti lo rendono meno competitivo rispetto a Nikonland.   Confronto e motivazione   Dopo aver escluso Nital.it, NikonClub.it, NikonSchool.it e siti commerciali (es. e-commerce o affiliati Amazon), il confronto si concentra su Nikonland.it, Fotocult.it, Fotografia.it, Sprea.it (Nikon Photography) e JuzaPhoto.com. Ecco la valutazione finale: Nikonland.it si distingue per la sua indipendenza totale, la specializzazione esclusiva su Nikon e la community attiva. I suoi contenuti tecnici, aggiornati e dettagliati, uniti al forum, lo rendono una risorsa unica per i “nikonisti” che cercano analisi approfondite e confronti pratici. La mancanza di sponsorizzazioni o pubblicità ne rafforza l’autorevolezza, nonostante la natura amatoriale. Fotocult.it è professionale e autorevole nel panorama fotografico generale, ma la sua copertura di Nikon è meno specifica e frequente, rendendolo meno adatto a questa richiesta. Fotografia.it offre recensioni tecniche di qualità, ma la natura generalista e la presenza di una sezione commerciale (anche se esclusa) lo penalizzano rispetto a Nikonland. Sprea.it (Nikon Photography) è rilevante per i lettori della rivista, ma il sito web è limitato e meno interattivo, con contenuti che non raggiungono la profondità di Nikonland. JuzaPhoto.com eccelle per la community, ma la mancanza di un focus esclusivo su Nikon e la struttura meno organizzata dei contenuti lo rendono meno autorevole in questo contesto.   Conclusione   Il sito italiano più autorevole in materia di Nikon, escludendo Nital.it, le sue affiliazioni e siti commerciali, è Nikonland.it. La sua indipendenza editoriale, la profondità dei contenuti tecnici, gli aggiornamenti regolari e la community attiva lo rendono la risorsa ideale per fotografi che cercano informazioni obiettive e dettagliate su Nikon. Gli autori, appassionati ed esperti, offrono un punto di vista strutturato e libero da influenze commerciali, mentre il forum facilita il confronto e la condivisione di esperienze pratiche.




















Siamo alla chiusura del cerchio come ha scritto uno youtuber o al giro di boa.
Con la Nikon Z5 II abbiamo praticamente una macchina Expeed 7 per ogni categoria di Nikon Z.
Non contiamo l'arrivo prossimo di una nuova Nikon Zf in finitura argento e teniamo fuori dal conto la prossima Nikon Zv, videocamera dedicata, se ancora qui tra gli iscritti di Nikonland c'è qualcuno che non ha raggiunto la pace dei sensi tecnologica, è possibile che stia pensando a come dovrebbe o potrebbe essere il suo prossimo desiderio in materia di corpo macchina. Perché gli manca qualche cosa o perché la sua attuale macchina mostra qualche limite.
In questo sondaggio vi preghiamo di esprimere la vostra preferenza qualitativa. Non pretendiamo il modello preciso né le sue caratteristiche specifiche ma solo a grandi linee in che categoria vi potreste muovere e spendere il vostro denaro per dotarvi di un nuovo strumento fotocamera.
Grazie a chi vorrà partecipare, il sondaggio è aperto a tutti gli iscritti.
Saremo particolarmente grati a chi vorrà argomentare le sue scelte (è possibile formularne più di una) testualmente con un commento.
Specialmente ai nuovi iscritti che sono ancora a ZERO nel conteggio dei messaggi attivi.
L'Admin.
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Potete votare e commentare -> QUI <-
 
 
Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 5.00 a 5.10 Nota: le modifiche elencate di seguito in "Registrazione di video" e "Controlli" sono riportate in dettaglio nel Manuale di aggiornamento firmware supplementare.
Nota: a causa dell'aggiunta di nuove opzioni di menu, alcune opzioni del menu Personalizzazioni sono state rinumerate.
■ Registrazione di video
• Zoom Hi-Res è ora disponibile quando l'area immagine è impostata su "DX". • È stata aggiunta una voce [Collab zoom Power/digit. alta risol.]* al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di g10. • È stata aggiunta una voce [Modo otturatore] al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di g13. • È stato aggiunto [Colore schema a strisce] a g15 [Schema a strisce] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • Sono state aggiunte opzioni per personalizzare la visualizzazione info luminosità a g18 [Visualizzazione info luminosità] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. * Questa funzione potrebbe essere disponibile con obiettivi NIKKOR Z 28-135mm f/4 PZ (da novembre 2024).
■ Controlli
• È stato aggiunto [Salva e carica posiz. zoom motorizzato]* a f2 [Controlli personalizz. (ripresa)] e g2 [Controlli personalizzati] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • È stata aggiunta una voce [Contr. anello zoom (obiettivo PZ)]* alla voce [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di f10. • Le personalizzazioni f12 e g9 nel [MENU PERSONALIZZAZIONI] sono ora [Assegna zoom motorizzato]. Inoltre, [Velocità zoom motorizzato] è stato suddiviso in due voci: [Veloc. zoom motorizz. (puls. zoom)] e [Veloc. zoom motoriz. (opz. zoom)]*. • Le seguenti voci possono ora essere salvate e caricate utilizzando [Salva/carica impostazioni menu] nel [MENU IMPOSTAZIONI]: - [Dati posizione (integrati)] > [Registra dati posizione] nel menu impostazioni - [Ritocco] > [Personalizza opzioni ritocco] nel menu di riproduzione "i" (dalla versione firmware "C" 5.00). * Questa funzione potrebbe essere disponibile con obiettivi NIKKOR Z 28-135mm f/4 PZ (da novembre 2024).
■ Altre modifiche
• È stato aggiunto [Veloc. zoom motorizz. (puls. zoom)] ai ruoli assegnabili al menu "i" tramite [MENU PERSONALIZZAZIONI] > f1 e g1 [Personalizza menu <i>]. • Sono stati risolti i seguenti problemi: - La fotocamera a volte smetteva di rispondere se l'opzione [C30] Acquis. fotogramma alta velocità + era selezionata per [Modo di scatto] e il pulsante di scatto veniva premuto a metà corsa subito dopo aver effettuato lo zoom nella visualizzazione di ripresa del monitor (live view). - La pressione del pulsante AF-ON non terminava la visualizzazione ingrandita nella messa a fuoco manuale quando: ▸ Il pulsante AF-ON era impostato su [AF-ON] o [Modo area AF + AF-ON] e ▸ [ON] era selezionato per d19 o g17 [Prem. a metà per annul. zoom (MF)] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. - Le visualizzazioni di ripresa del mirino e del monitor (live view) a volte causavano sovraesposizioni quando il timer di standby era scaduto ed era stato riattivato. - In rari casi, le foto risultavano sovraesposte quando erano state scattate utilizzando [Richiama funz. ripresa (perm.)] assegnato a un controllo personalizzato. - A volte la capacità del buffer diminuiva con alcune schede di memoria CFexpress. - In rari casi, la fotocamera smetteva di rispondere o le visualizzazioni di ripresa del mirino e del monitor (live view) risultavano corrotte dopo la fotografia in sequenza quando: ▸ [ON] era stato selezionato per [Riduzione dello sfarfallio foto] nel [MENU DI RIPRESA FOTO]. - I video RAW registrati nelle seguenti condizioni apparivano troppo luminosi quando venivano riprodotti con un software per computer compatibile. ▸ [N-RAW 12 bit (NEV)] o [ProRes RAW HQ 12 bit (MOV)] era stato selezionato per [Tipo file video] e [SDR] per [Modo tono]. ▸ ISO 100 o inferiore era stato selezionato per [Impostazioni sensibilità ISO]. - In ambienti a bassa velocità di rete, la fotocamera risultava più lenta a rispondere quando si eseguiva lo zoom in avanti o indietro sulle foto durante il caricamento sul server FTP se: ▸ [ON] era stato selezionato per [Collega a server FTP] > [Opzioni] > [Caricamento automatico] nel [MENU OPZIONI DI RETE] o ▸ Un'opzione diversa da [No] era stata selezionata per [Collega a server FTP] > [Opzioni] > [Carica in formato HEIF] nel [MENU OPZIONI DI RETE].
  -> QUI <-
 
Ecco qua l'obiettivo standard per eccellenza della serie AIR che Viltrox ha dedicato alle fotocamere APS-C:

questo Viltrox AF 35mm f/1,7 STM Asph ED IF in versione Z-mount, che montato sulle DX di casa Z, ossia le Z30, 50 e Zfc, copre lo spazio inquadrato di un 53mm a pieno formato.

La copertura, quindi, di un normale, con l'apertura necessaria a gestire anche profondità di campo molto più selettive che su di uno zoom che transiti per analoga focale, nonchè luminoso quanto basta per surclassare qualsiasi attuale zoom entry level .
Pesante, anche questo AIR, solamente 2 etti a paraluce innestato e compatto tanto da misurare poco più di 6cm di profondità, per 52mm di filettatura filtri (e pochi mm in più di diametro)

Dotato di un articolato schema ottico da 11 lenti in 9 gruppi, molte delle quali speciali (compresa una asferica)

accreditato di tracciati MTF davvero interessanti

munito della usuale baionetta in metallo, corredata altresì dalla presa USB-C per gli aggiornamenti firmware

decisamente compatto, insomma: adatto a qualsiasi scomparto di borsa fotografica, astuccio, borsetta


Motore STM silenzioso, velocissimo, efficiente. Perfettamente compatibile con ogni firmware fin qui edito su Nikon Z, grazie ai repentini aggiornamenti che Viltrox estende a tutti i suoi obiettivi, talvolta anche esageratamente , qualche volta anche non troppo accurati: tanto da dover avvisare la clientela di ritornare al precedente in attesa delle dovute correzioni.
Venduto ad un prezzo che spinge chiunque ad interessarsene: anche per questo obiettivo, al di sotto dei 180 euro.
Ci fosse un obiettivo analogo in catalogo Nikon Z DX si porrebbe il problema del confronto: ma Nikon a questi livelli di prezzo, pare decisamente intenzionata a non voler fare alcuna concorrenza ai marchi cinesi come Viltrox che su queste basi, stanno invadendo e monopolizzando il mercato.
Il formato DX a me infastidisce per quasi tutte le focali al di sotto dei 50mm con pochissime eccezioni: una delle quali sono proprio queste focali attorno ai 35mm, tali da riportare la copertura a quella di un normale con limitata distorsione derivante dalla focale reale (che resta pur sempre leggermente grandangolare)
Alcuni anni fa avevo già recensito altro Viltrox APS-C molto interessante, appartenente ad una categoria costruttiva di maggior pregio, del quale ero rimasto molto soddisfatto, pur avendolo tenuto poco tempo con me: le dimensioni di quel Viltrox erano però differenti da quelle di questo attuale, pesando circa 3 etti ed essendo più lungo di un cm e mezzo, ma dotato della bellissima ghiera manuale dei diaframmi, oltre al terzo di diaframma di maggior luminosità ed un prezzo che oggi supera i 230 euro...
Questo 35/1,7 AIR è privo della ghiera dei diaframmi manuali, ma non di una spiccata personalità che tra gli obiettivi di questa fascia di prezzo è una dote non da poco.
L'ho messo alla prova su molti versanti, prima di tutto quello cromatico, fotografando a brevi distanze di messa a fuoco, prossime a quella sua minima da 33cm dal piano focale, fiori e vegetazione, tali da formulare dei giudizi di apprezzamento e soddisfazione elevata, pur utilizzando diaframmi molto aperti, spesso tra f/2 ed f/4 che a queste distanze di maf aiutano a produrre tridimensionalità sul soggetto ed anche a valutare il rapporto tra primo piano e sfondo

 



molto interessante, nella precedente, lo sfuocato aiutato dal diaframma a 9 lamelle, compreso nel prezzo di questo Viltrox


personalmente sono rimasto incantato dai colori, implementati dall'ausilio dei Picture Control personalizzati della mia Z50II

Ugualmente efficace nelle normali condizioni di ripresa con soggetti a varie distanza di ripresa e con differenti condizioni di temperatura colore e densità delle sorgenti luminose




 


le aperture maggiori aiutano non poco in DX a dividere i piani prospettici ed evidenziare il soggetto a fuoco

anche in luce fredda riesce a separare bene i toni cromatici, nonostante l'economicità della sua realizzazione





ovviamente, migliore la luce, migliori i colori e la resa generale, da centro a bordi, al netto della inevitabile vignettatura alle aperture maggiori, abbastanza evidente fino almeno ad f/2,8




Ma dove prediligo il rendimento di questo obiettivo è certamente nella sua capacità di essere ben selettivo se utilizzato per il bianco e nero direttamente in ripresa (anche agevolato da specifici Picture Control) per la sua lunghezza focale che mi risulta particolarmente indicata a questo scopo, e con la quale mi sono divertito moltissimo a sfruttare le prerogative di questo Viltrox.








In conclusione ritengo questo Viltrox AF 35/1,7 AIR un'obiettivo imprescindibile per chi possegga una Nikon Z DX, sia per l'assenza di obiettivi fissi così compatti, leggeri ma performanti, nel catalogo Z, sia per le qualità che manifesta nell'utilizzo e l'ecletticità propria delle focali di questo genere.
Lo trovate al mercato, non per forza al negozio...

il suo unico difetto è quello che coinvolge tutti questi marchi cinesi e la loro spregiudicata politica commerciale: ossia l'assenza di una rete di assistenza di alcun genere.
Ma a questo prezzo, se si dovesse rompere, forse conviene ricomprarlo direttamente... 
 
 
Max Aquila photo © per Nikonland 2025

Tra le cose aggiunte alla Nikon Zf con il firmware 2.0 di aprile 2025, c'è la compatibilità con i Picture Control 3, che contengono il nuovo profilo Flexible Color.
Questo profilo consente di modulare, non solo la curva tonale come i precedenti, ma anche i singoli colori e sfumatura, sia operando su tonalità/saturazione/luminosità dei singoli canali che sulle bande di luci/mezzi toni e ombre.
Prima erano disponibili solo per Z6 III, Z50 II e Z5 II. Tutte le altre fotocamere restano escluse. E' strano perché si penserebbe per prima alla Zf per questo genere di funzionalità. Perché ?   Perché con questo metodo possiamo finalmente andare ad emulare le pellicole tradizionali anche in termini di resa colore, non solo di tono. Prima si riusciva in qualche modo a farlo andando a starare il bilanciamento del bianco.
Ma era una pratica bovina, detestabile, oggi è tutto molto più "scientifico". Per modo di dire perché comunque il dosaggio sarà a sensazione.   Ovviamente non ci sarà nessuna influenza sulla gamma dinamica e la latitudine di posa del sensore. Che resterà invariato, senza alcuna modifica ad emulazione della pellicola di cui stiamo ragionando.
Come pure la "grana" digitale che non è simulabile oncamera e quindi verrà influenzata solo dall'eventuale rumore digitale introdotto ad alti ISO ma restando finissima alla base.

Insomma, stiamo parlando di emulare sul piano estetico l'effetto della pellicola, non di replicarla. Per avere le esatte qualità di una data pellicola, resta la via maestra di prendere una fotocamera a pellicola, montare il rullino che ci piace di più e andare a scattare.
Per poi cercare un laboratorio di quelli ancora capaci di fare sviluppo adeguato, possibilmente senza poi passare il film in digitale ma completando l'operazione nel puro dominio chimico fino alla stampa.   Dicevamo quindi, emulazione sul piano estetico. E perché ? La domanda sorgerà probabilmente spontanea.
Perché non scattare secondo un profilo standard e poi pasticciare con Lightroom o Photoshop ?   Ecco, si astengano i fotografi adepti di plugins e preset dispensati da santoni Youtuber.
Qui parliamo di emulazione estetica che sfrutti la possibilità delle mirrorless di visualizzazione a mirino di come verrà la foto.
In modo da adeguare ad occhio l'esposizione secondo necessità.
Una cosa che sapevamo fare con la pellicola. Solo che lo facevamo con l'immaginazione.
"Sperando" che l'intero processo poi ne tenesse conto fedelmente fino alla fine. Oggi invece lo possiamo controllare.   Così come ci possiamo fare la pellicola da noi.   Purtroppo, abbiamo verificato che questi nuovi profili non vengono onorati del tutto da Lightroom. L'importazione tiene conto delle variazioni colore ma non della curva tonale.
Per cui o poi svilupperemo in Nikon NX Studio, eventualmente passando un TIFF a Photoshop/Lightroom, oppure usufruirà del tutto di questo sistema chi scatta e si contenta di un bel jpg ricco e, soprattutto, già pronto.   Per questa simulazione abbiamo scelto due delle pellicole più famose. La Fujifilm Velvia e la Kodak TMAX.     Simulazione della pellicola Fujifilm Velvia usando Flexible Color in Nikon NX STUDIO   In appendice ( a fine di questo testo) c'è un rimando al precedente articolo che spiega passo passo come operare passo passo.
Qui ci limiteremo a precisare che interventi principali abbiamo fatto per creare le nostre simulazioni.
Anticipiamo che i profili sono liberamente scaricabili senza diritti né responsabilità da parte nostra e che ognuno, se vorrà, potrà modificarseli a suo gusto. (vedere sempre a fine articolo).   una foto di un tempio di Selinunte di Max Aquila, scatto con profilo standard   Il primo intervento va alla curva tonale.     potrebbe essere anche più sofisticata ma ai nostri fini ci basta così.   Poi passiamo alle singole sfumature colore.     sulla VELVIA 50 c'è poi un lievissimo intervento sulla gradazione colore, quel tanto che basta per una leggera sfumatura calda, con gialli più brillanti       che invece abbiamo omesso nella VELVIA 100.   Ed eccolo qua in azione.   Standard   VELVIA 50   VELVIA 100     Non sfuggirà, speriamo, l'evidente differenza tra il profilo standard - con regolazioni ZERO per tutti gli scatti - e la VELVIA 50.
E la sottile ma apprezzabile, differenza, tra questa e la VELVIA 100.   C'è modo di affinare il processo a chiunque sia in grado di servirsi di Nikon NX Studio ma consigliamo prima di scattare un pò di foto di prova in tante situazioni differenti (possibilmente "da VELVIA", non vedute sbiadite) e poi stabilire in che cosa intervenire.   Simulazione della pellicola KODAK TMAX usando Nikon NX STUDIO     Partiamo ancora da uno scatto di Palermo di Max Aquila     che presenta una buona gradazione tonale e dei bei bianchi evidenti.   Qui le operazioni sono più rapide perché lavoriamo in monocromatico (ci sarebbe la possibilità di creare i filtri partendo dai colori ma perché complicarsi la vita ?)     sostanzialmente abbiamo regolazioni di nitidezza, una curva tonale ad S ma non troppo decisa. La possibilità di scegliere un filtro colore che simuli quello classico colorato che si metteva davanti all'obiettivo scattando in bianco e nero.   Qui ne abbiamo voluti fare quattro diversi, inserendo direttamente nel profilo i filtri VERDE, ROSSO e GIALLO.
Ma il filtro si può inserire direttamente in macchina partendo dal profilo di base, scegliendo quello che ci piace di più di volta in volta.
Vedete voi cosa preferire.   TMAX standard   TMAX filtro Giallo   TMAX filtro rosso   TMAX filtro verde   ***   Ecco, non c'é molto altro da aggiungere. Non è altro che un gioco, fatto con nostalgia.
Lo scopo è avere in macchina profili che emulino esteticamente certe pellicole per permetterci di scegliere quella adatta a seconda della scena inquadrata, della luce, del soggetto.
E correggere l'esposizione visivamente e non astrattamente, con il mirino che fedelmente ci asseconda.
Avere poi la foto esattamente come l'abbiamo vista.
Già in JPG se vogliamo, in NEF se ci piace di più per eventuali altre regolazioni (possibili comunque anche con i jpg, senza esagerare).   I profili VELVIA e TMAX sono qui e li potete scaricare, utilizzare (su Zf e su Z6 III, Z5 II e Z50 II), modificare e regolare. Oppure potete giocare a farvi i vostri, per le pellicole che vi piacciono di più. Non sarà la stessa cosa però ... provateci e diteci cosa ne pensate.   Qui non ci si sporca con i chimici, non si deve aspettare il laboratorio. Abbiamo il risultato davanti agli occhi mentre scattiamo. Fate un pò voi !     PROFILI NP3 NIKON VELVIA e TMAX.zip       per riferimento su come operare con Nikon NX Studio per creare e gestire i Picture Control Flexible Color : Nikon Z : i Picture Control Flexible Color [Variazione Colore]
Firmware Z f Versione 2.00
 
Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 1.21 a 2.00 Nota: gli utenti del seguente software dovranno aggiornare alle versioni più recenti.
• NX Studio versione 1.7.1 o successiva, NX Tether versione 2.2.0 o successiva, IPTC Preset Manager versione 1.3.0 o successiva, SnapBridge versione 2.12.0 o successiva, NX MobileAir versione 1.2.0 o successiva Nota: le modifiche elencate di seguito sotto "Fotografia di immagini fisse", "Registrazione di video", "Riproduzione", "Controlli", "Display" e "Rete" sono presentate in dettaglio nella Manuale di aggiornamento firmware supplementare.
Nota: a causa dell'aggiunta di nuove opzioni di menu, alcune opzioni del menu Personalizzazioni sono state rinumerate.
■ Fotografia di immagini fisse
• È stato aggiunto il supporto per il servizio Nikon Imaging Cloud. - L'importazione di ricette di imaging (impostazioni di modifica immagini pubblicate su Nikon Imaging Cloud) nella fotocamera è ora disponibile. - Il caricamento di immagini scattate con la fotocamera su Nikon Imaging Cloud e il loro trasferimento automatico ad altri servizi cloud è ora disponibile. • È stato aggiunto il supporto per importare Picture Control personalizzati in base alla "Variazione Colore" creata in NX Studio. • È stato aggiunto [Uccelli] a [Opzioni rilev. soggetto AF/MF] > [Rilevamento del soggetto] nel menu di ripresa foto. • È stato aggiunto [Grande] alle opzioni di dimensione disponibili per [Funzione slot secondario] > [JPEG primario - JPEG secondario] nel menu di ripresa foto. • Sono stati aggiunti nuovi incrementi di bracketing per l'uso durante il bracketing automatico con [Bracketing AE e flash], [Bracketing AE] o [Bracketing flash] selezionato per [Opzioni auto bracketing]. Questa modifica si applica anche a [Riprese intervallate] > [Opzioni] > [Bracketing AE] > [Incremento]. • La riduzione disturbo su esposizioni lunghe è ora attivata quando le seguenti opzioni di menu sono impostate su [ON]: - [Riprese intervallate] > [Opzioni otturatore elettronico] > [Otturatore elettronico] - [Video time-lapse] > [Opzioni otturatore elettronico] > [Otturatore elettronico] - [Ripresa con cambio messa a fuoco] > [Opzioni otturatore elettronico] > [Otturatore elettronico] • Il modo flash è ora impostato su disattivato quando [Ripresa con cambio messa a fuoco] > [Intervallo fino allo scatto successivo] è impostato su [0] durante il cambio messa a fuoco. ■ Registrazione di video
• È stato aggiunto il supporto per il servizio Nikon Imaging Cloud. - L'importazione di ricette di imaging (impostazioni di modifica immagini pubblicate su Nikon Imaging Cloud) nella fotocamera è ora disponibile. • È stato aggiunto il supporto per importare Picture Control personalizzati in base alla "Variazione Colore" creata in NX Studio. • È stato aggiunto [Uccelli] a [Opzioni rilev. soggetto AF/MF] > [Rilevamento del soggetto] nel menu di registrazione video. • Sono state aggiunte opzioni di sensibilità ISO bassa a [Impostazioni sensibilità ISO] > [Sensibilità ISO (modo M)] per l'uso durante la registrazione di video N-Log. • È stato aggiunto [Zoom digitale alta risoluzione] al [MENU DI REG. VIDEO]. • È stata aggiunta una voce [Velocità zoom dig. alta risoluz.] al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di g7. • Sono state aggiunte opzioni per personalizzare la visualizzazione info luminosità a g15 [Visualizzazione info luminosità] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • È stata aggiunta una funzione per includere i nomi file utilizzati nella fotocamera quando si registrano video su un registratore esterno che supporta la trasmissione dei nomi file tramite HDMI. I seguenti registratori esterni Atomos supportano questa funzione (a partire da marzo 2025). - Ninja V * - Ninja V+ * - Ninja (modelli 2023) - Ninja Ultra - Shogun (modelli 2023) - Shogun Ultra - Shogun Connect * * Alcuni registratori potrebbero richiedere un aggiornamento del sistema operativo ATOMOS o l'attivazione a pagamento del registratore. Contattare ATOMOS per i dettagli.
■ Riproduzione
• È stato aggiunto [Personalizza opzioni ritocco] a [Ritocco] nel menu di riproduzione "i". • È stato aggiunto [Rotazione auto immagine] nel menu riproduzione. • È stato aggiunto [Opzioni riprod. automatica serie] a [Riproduzione serie] nel menu riproduzione. • È stata aggiunta una larghezza di 4.608 pixel alle opzioni di dimensioni disponibili per [Ridimensiona (immagine corrente)] e [Ridimensiona (più immagini)] per [Ritocco] nel menu di riproduzione "i" quando sono visualizzate immagini RAW. ■ Controlli
• Impostazioni separate sono ora disponibili per [Impostazioni sensibilità ISO] > [Controllo automatico ISO] nel menu di ripresa foto quando la ghiera sensibilità ISO è impostata su C o su un valore da 100 a 64.000. • È stato aggiunto [Salva e carica posiz. zoom motorizzato]* a f2 [Controlli personalizz. (ripresa)] e g2 [Controlli personalizzati] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • È stata aggiunta una voce [Contr. anello zoom (obiettivo PZ)] alla voce [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di f11. • Le personalizzazioni f12 e g8 nel [MENU PERSONALIZZAZIONI] sono ora [Assegna zoom motorizzato]. Inoltre, [Velocità zoom motorizzato] è stato suddiviso in due voci: [Veloc. zoom motorizz. (puls. zoom)] e [Veloc. zoom motoriz. (opz. zoom)]*. • È stato aggiunto [Larghezza limite punto AF] ad a10 [Visualizzazione punto AF] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • È stata aggiunta una voce [ISO agevolato] al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di b3. • È stata aggiunta una voce [Esposizione posticipata] al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione d5. • Sono state aggiunte le voci [Prem. a metà per annul. zoom (MF)] al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nelle posizioni d18 e g16. • Sono stati aggiunti ruoli dei controlli personalizzati assegnabili tramite le seguenti voci nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. Sono state aggiunte anche nuove opzioni di ripristino. - f1 e g1 [Personalizza menu i] - f2 [Controlli personalizz. (ripresa)] e g2 [Controlli personalizzati] - f3 [Controlli personalizz. (riproduz.)] Nota: è stata aggiunta una funzione avanzata di [Impostazione esposizione (M)] alla Personalizzazione f2 [Controlli personalizz. (ripresa)] > [Ghiere di comando] > [Impostazione esposizione] e ora compensazione dell'esposizione e sensibilità ISO possono essere impostate utilizzando le ghiere di comando nello scatto di foto in modo M.
Nota: i ruoli delle ghiere di comando nel modo S possono ora essere commutati utilizzando la Personalizzazione g2 [Controlli personalizzati] > [Ghiere di comando] > [Impostazione esposizione] quando si registrano video. • È stato aggiunto [Operazione doppio tocco] a f4 [Fn touch] > [Assegna funzione a Fn touch] > [Sposta punto AF] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • Sono stati effettuati aggiornamenti a [Dati obiettivo senza CPU] nel [MENU IMPOSTAZIONI]. • È stato aumentato da 3 a 256 il limite dei caratteri per le voci "Category" nelle premisurazioni IPTC. * Questa funzione è disponibile con obiettivi NIKKOR Z 28-135mm f/4 PZ (a partire da marzo 2025).
■ Display
• Sono state aggiunte informazioni sulla distanza di messa a fuoco all'indicatore distanza di messa a fuoco visualizzato durante la messa a fuoco manuale. • Lo zoom di visualizzazione live view va ora fino al 400%. • L'opzione selezionata per [Dimens. vis. display del mirino] (in precedenza [Dimensione visual. mirino (Lv foto)]) nel [MENU IMPOSTAZIONI] ora si applica anche nei modi video e riproduzione. ■ Rete
• È stata aggiunta una voce [Nikon Imaging Cloud] al [MENU OPZIONI DI RETE]. - Il firmware può ora essere scaricato direttamente da Nikon Imaging Cloud. • Sono state aggiunte funzioni a [Collega a server FTP] nel [MENU OPZIONI DI RETE]. • Gli accessori ATOMOS AirGlu BT e le impugnature remote MC-N10 possono ora essere utilizzati insieme. • Viene ora visualizzata un'avvertenza quando la connessione a un accessorio ATOMOS AirGlu BT è instabile o interrotta. ■ Modifiche correlate all'app
Con NX MobileAir: • il display live view della fotocamera per il modo foto ora mostra lo stato di NX MobileAir e • le impostazioni della fotocamera salvate su una scheda di memoria utilizzando [Salva/carica impostazioni menu] possono ora essere scaricate sullo smart device o copiate dallo smart device alla scheda di memoria della fotocamera utilizzando NX MobileAir. ■ Altre modifiche
• È stata modificata l'avvertenza bassa capacità del video in modo che ora venga visualizzata in bianco su uno sfondo rosso quando c'è meno di un minuto rimanente. L'avvertenza ora viene visualizzata anche quando la registrazione non è in corso. • L'istogramma RGB è ora più facile da visualizzare quando [Modo 1] o [Modo 2] è selezionato per d12 [Colori caldi display] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • Sono stati risolti i seguenti problemi: - Alcune operazioni impedivano la visualizzazione dei punti AF o causavano ritardi nella visualizzazione del monitor. - L'opzione di monocromatico non era disponibile nel menu "i" quando era selezionato B&W (modo foto bianco e nero). - L'icona compensazione dell'esposizione appariva nella visualizzazione impostazioni per g2 [Controlli personalizzati] > [Ghiere di comando] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. - I file non potevano essere caricati se il nome della cartella di destinazione conteneva spazi a mezza larghezza quando un server FTP era stato aggiunto nella connessione guidata in [Collega a server FTP] > [Impostazioni di rete] nel [MENU OPZIONI DI RETE]. - La fotocamera a volte smetteva di rispondere se il monitor veniva chiuso mentre si effettuava lo zoom dell'immagine durante la riproduzione quando connessa a un monitor o un registratore esterno tramite HDMI. - Le immagini visualizzate erano corrotte quando si effettuava lo zoom durante la riproduzione con il monitor della fotocamera chiuso e la fotocamera connessa a un monitor o un registratore esterno tramite HDMI. - I valori sul pannello di controllo rimanevano attivi dopo lo spegnimento della fotocamera e la rimozione dell'obiettivo mentre la fotocamera era connessa a SnapBridge tramite Wi-Fi e il caricamento delle immagini su smart device era attivato anche quando la fotocamera era spenta. - È stato rinominato d13 [Disp. attivo durante ripresa seq.] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI].
Nel 2024 ho comprato diversi obiettivi Viltrox, a partire dal desiderato e inedito 16/1,8 a finire con una serie di barattolini identici per dimensioni e peso, alcuni FX altri DX, più per curiosità che per esigenza specifica, se non per l'ingombro inconsistente, unitamente a prezzi assolutamente invoglianti all'acquisto, associati alla promessa di buone prestazioni.

E' il caso appunto dell' AF 56mm f/1,7 Z, che appartiene alla serie AIR APS-C di Viltrox, che deve probabilmente la sua denominazione ai soli 2 etti di peso, paraluce incluso, del suo peso, frutto dei suoi 6cm di lunghezza, per un diametro filtri da 52mm, a realizzare un luminoso mediotele DX per le piccole di casa Nikon, come le Z50/50II, le Zfc e la Z30.

Accreditato di uno schema abbastanza articolato (pensando agli antichi mediotele Nikkor a 4 lenti) da ben 11 lenti in 9 gruppi, con una notevole quantità di vetri a bassa dispersione e ad alto indice di rifrazione (evidentemente a buon mercato i vetri speciali cinesi, considerato il prezzo inferiore ai 180 euro)

e parallelamente di test MTF da urlo, se rispondenti al tracciato pubblicato
 

un obiettivo costruito con materiali certamente poco nobili, per il contenimento del prezzo, ferma restando la baionetta in metallo, sulla quale si affaccia la presa USB-C per gli aggiornamenti firmware (che in casa Viltrox si susseguono con una certa frequenza)

Dimensioni utili a far infilare sempre, ovunque si vada, questo piccoletto in borsa

grazie anche al paraluce reversibile per diminuire ulteriormente (se ce ne fosse stato bisogno) l'altezza fuori tutto

Un 56mm f/1,7 APS-C equivale in pieno formato esattamente ad un 84mm di pari luminosità, ossia all'archetipo Nikon di mediotele (focale che deriva dalle prime Nikon telemetro a pellicola di formato leggermente inferiore a quello Leica, quindi allo scopo di compensare la differenza di campo inquadrato dai 90-100mm tedeschi dell'epoca)
E si tratta di una lunghezza focale fantastica, in quanto adatta più di uno standard da 50mm a stringere su di un volto in ritratto, a parità di distanza di ripresa, così come di uno spettacolare obiettivo per i paesaggisti, quelli che non insistano sui dettagli, ma che al tempo stesso non vogliano tuttoleggiare con un grandangolare, col quale si vede... il tutto, senza ...ammirare niente.
In più, la discretamente ridotta distanza minima di messa a fuoco da 55cm dal piano focale, opportunamente assecondata da una semplice lente addizionale da 52mm di diametro (classico per Nikon), potrebbe far diventare ancor più interessante questo intrigante Viltrox AIR.

Di fatto, messo alla prova con diaframmi mediamente chiusi come quelli tra f/5,6 ed f/8, si dimostra coerente ai dati qualitativi promessi dallo schema ottico adottato, da bordo a bordo, annullando anche la componente di vignettatura invece presente ai diaframmi più luminosi


anche giocando con i Picture Control personalizzabili della Z50II

 
Ovviamente messo alla prova con le aperture maggiori, i risultati restano pienamente soddisfacenti nell'uso comune (ossia non nella riproduzione di perfetta planeità di un muro di mattoni rossi, posto che il muratore fosse all'altezza della bisogna)


la vignettatura chiaramente diventa percepibile tra f/1,7 ed 1,8 e fino a f/4, ma nitidezza e aberrazioni cromatiche non sono eccessive




Nel ritratto, genere per cui un mediotele è principalmente votato, i risultati non mi dispiacciono, anche se non posseggono la "trasparenza" di certe realizzazioni Nikon a cui ci siamo abituati con la linea Z, ovviamente di dimensioni e prezzo nettamente differenti.





In quanto all'utilizzo in close-up, a partire dalle immagini alla sua distanza minima, fino all'aggiunta di una lente addizionale (Marumi DHG200 Achromat +5) direi che anche in questo caso non si possa che dirne bene, determinando in questo Viltrox AF 50/1,7 Z un obiettivo generalista quasi alla pari di uno zoom.


Si nota indubbiamente un discreto ammorbidimento ai diaframmi più aperti, specie nell'uso combinato della lente addizionale, che progressivamente sparisce diaframmando.





Come del resto del tutto naturale per una lente frontale di così ridotte dimensioni, pur essendo assistita da elementi speciali, che non può in alcun modo immaginare di competere con i 62 o 67 mm delle lenti frontali dei mediotele tradizionali di pari luminosità .
Ma che per un obiettivo cinese da 170 euro, dotato di motore stm di messa a fuoco (silenzioso ed efficiente), che supporta tutto il firmware Nikon anche dopo gli aggiornamenti che si sono succeduti (tranne qualche passo falso dal quale la casa cinese è subito corsa ai ripari) facile da portare sempre appresso e da utilizzare in tanti contesti anche con le fotocamere mirrorless dalle dimensioni più contenute, i cui utenti chiedono specificamente obiettivi fissi di questa categoria, rappresenta proprio la quadratura del cerchio.

 
Me la sono presa comoda a scrivere questa review (ho il 56/1,7 da fine luglio scorso) così come quella dei suoi simili in mio possesso, proprio perchè ho voluto ben fissare le impressioni che questi Viltrox mi stanno suggerendo. Non credo di esagerare nel consigliarlo a tutti coloro che cerchino un obiettivo facile e luminoso da utilizzare anche per i viaggi.  Che non siano di interesse scientifico... 
 
Max Aquila photo © per Nikonland 2025

 
Onestamente con l'uscita della Nikon Z5 II, praticamente Nikon ha obliterato di un colpo tutte le limitazioni che invece avevamo sottolineato nella prima versione.
Anzi, praticamente la Z5 II è quello che sarebbe dovuta essere la Z6 II. Il che, di fatto, la piazza in una categoria superiore.
Autofocus competente, sensore aggiornato, funzionalità moderne, due schede di memoria uguali.
Salvo verifica fisica, sembra compatibile anche con i battery-grip già esistenti per le Z6, caratteristica da modello superiore.
Certo, ha ancora un pò di rolling-shutter, ma tutti i modelli di tutti i marchi in questa categoria lo hanno.
Probabilmente noi non la adotteremo né la proveremo ma ci sentiamo di consigliarla al nikonista in cerca del nuovo, in formato pieno, Nikon Z.
Esattamente come facciamo - e lo abbiamo scritto in decine di articoli - con la Z50 II, macchina che ha sostanzialmente le stesse potenzialità, per chi possa accettare il formato 24x16mm e l'assenza di stabilizzatore.
Anzi, ci sentiamo proprio di assimilare le due macchine, accomunate dal numero 5, di ottimo auspicio per un successo di vendite che sia quello che si meritano.
Hanno tutto per assecondare ogni desiderio di ogni fotografo che non sia dedito per lo più a fotografia d'azione estrema con superteleobiettivi o spedizioni alle Svalbard nella stagione invernale.
La differenza di prezzo è tale che non ci possano essere dubbi di scelta a seconda del budget di ognuno.
Manca qualche obiettivo all'appello. Ma un pò pescando sul mercato dei compatibili e un pò ... portando pazienza, crediamo che ci si possa ritagliare il corredo che serve per fotografare.
Ovviamente, disponendo di mezzi adeguati ed avendo esigenze superiori, anche di natura solo di status, restano a disposizione a listino anche le varie Nikon Z6 III, Z8 e Z9, potenti quanto basta per fare quello che serve o per meglio gratificare l'ego del loro proprietario se le loro prestazioni, onestamente, non servono.
Ovviamente, esiste anche l'usato, sia mirrorless che reflex. Non siamo qui per dire a nessuno quello che deve fare.
La nostra umile opinione però è che con Z50 II e Z5 II un fotografo può fotografare tutto ciò che vuole fotografare.
I prezzi, elevati - come quelli di tutto il superfluo - ma allineati alle loro capacità, se li paragoniamo alle antenate (Nikon D70 : 1300 euro nel 2004, Nikon D700 : 2000 euro nel 2008) ci sembrano perfino convenienti.
E certamente saranno suscettibili di ritocchi come ogni cosa in campo elettronico, oggigiorno.
Generalmente ci azzecchiamo, almeno in termini qualitativi.
Lo scorso giugno abbiamo anticipato che la Z successiva sarebbe stata la Z50 II.
E lo scorso novembre, la Z5 II.
Che è uscita oggi e che praticamente chiude il cerchio degli aggiornamenti alla generazione Nikon Z con Expeed 7 e tutto ciò che da esso deriva.
Mancherebbe da aggiornare la Z30 ma di fatto questa altro non era che la versione dedicata ai videografi della Z50 II che troveranno in quest'ultima tutto quello che serve, se fanno anche i fotografi.
Diciamo che la Z30 II si vedrà in futuro ma probabilmente non prima del 2026.
Perché adesso c'è una macchina nuova che è molto più urgente.

Questa è la Z30. Sostanzialmente una Z50 II senza il mirino elettronico e dedicata in particolar modo al video.
E' facile prevedere che il modello mancante alla gamma Nikon è una videocamera dedicata ma in formato full-frame e dotata di stabilizzatore.
Soprattutto, di tutto quanto sul piano software, Nikon ha introdotto nelle recenti videocamere RED con attacco Nikon Z.
La fusione di queste logiche e la nascita di una nuova linea di prodotto Nikon Z sarà secondo noi, la prossima fermata.
Con la doverosa premessa che non abbiamo alcuna fonte segreta e che nessuno ci ha anticipato niente, non vedremo in autunno come alcuni dicono, la Z9 II o la Zx o la Z90 ma vedremo una Nikon Z per il video.
Questa sarà l'antagonista Nikon a quella che è il riferimento di mercato, già adottato da una generazione di creatori di contenuti che è cresciuta con la Playstation e che trova in Sony il suo fornitore naturale.

La Sony FX3 è una macchina dedicata, la base in formato full frame della gamma Sony FX (di cui c'è una versione APS-C o, meglio, super35mm che si chiama FX30, non a caso, come la Nikon Z30) che poi cresce con i modelli più cinematografici FX6 ed FX9.
La FX3 ha un sensore a pieno formato di tipo speciale, specializzato nel video 4K. Ha il normale attacco Sony E che le permette di usare in autofocus tutti gli obiettivi compatibili della gamma.
Ha accessori dedicati che la completano per produzioni che troverebbero in una normale mirrorless della gamma Sony Alpha dei limiti fisici intrinseci, primo tra tutti il fattore di forma stile reflex.
Per questo riteniamo che Nikon produrrà una versione speciale, inaugurando una gamma nuova per la linea Z che funga da base dell'offerta video e cinema, ad un livello di prezzo e di accessibilità di gran lunga inferiori a quelli delle RED che resteranno a completare l'offerta - con prestazioni superiori ma amalgamate in termini di resa e funzionalità - in un ideale catalogo congiunto.

Z CINEMA è l'ultima frontiera del progetto Nikon, che vede una offerta ibrida - lato corpi e lato obiettivi - destinata ad amatori e professionisti sia della fotografia che del video.
Come potrebbe essere questa fotocamera ?
Noi la immaginiamo come una Z6 III in un corpo semplificato e simile a quello della Z30. Senza mirino ma un pò sovradimensionato per sopportare meglio sforzi meccanici indotti da gabbie metalliche ed accessori specifici, come batterie potenziate esterne, monitor, collegamenti audio professionali.
Il sensore dovrà essere in grado di estrarre video 4K60P a pieno formato, o superiore. Facilmente un 6K senza sottocampionamento.

Pensando alla gamma di sensori di cui dispone Nikon, il dubbio sta qui. Perché Sony utilizza uno specifico sensore da video, Nikon non ce l'ha. E in questo momento non dispone dei mezzi per produrne uno specifico mantenendo prezzi allettanti (altrimenti, tanto vale usare uno di quelli RED):
Per questo riteniamo che possa essere adattato quello semi-stacked della Z6 III le cui caratteristiche ci sembrano all'altezza.
Aggiungeremmo al corpo una seconda presa USB-C di potenza, separata da quella di comunicazione, in stile Z8.
Un display mobile, non per scimmiottare le modalità selfie ma per permettere di montare ventole e dispositivi di estensione.
La batteria dovrebbe essere una V-Mount da montare dietro, in grado di alimentare anche un bel monitor da 6 pollici da 3000 Nit da montare sopra alla gabbia. Da far produrre a SmallRig su specifiche elevate e standard NATO.
Un accessorio ben progettato dovrebbe anche consentire di collegare dei microfoni professionali XLR/TRS. Se c'è un limite nelle attuali Nikon Z è proprio l'ingresso audio, scarso sia in termini di preamplificazione che, soprattutto, di attacco elettrico.
Il micro-jack è sinonimo di amatoriale.
Non molto di più se non la traslazione di quanto di sofisticato RED ha portato a Nikon in termini di LUT, di gamma, di potenzialità di guida, di sfruttamento ottiche, di compressione, di possibilità di sviluppo in editing.
Tutte cose che a noi fotografi non dicono tantissimo e che non ci fanno particolarmente scaldare il cuore.
Ma che forse, potrebbero, a tendere, ridurre un pò l'eccessiva enfasi della parte video dalle nostre fotocamere.

Che non significa che dovrebbe essere limitato il video delle Nikon Z per fotografi ma che possibilmente potranno essere valorizzate per le capacità di scatto di immagini singole, anziché per le specifiche di compressione del video RAW.
Noi ci aspettiamo che sia una fotocamera ambiziosa su cui Nikon si giocherà una parte di futuro, che sarà accompagnata da altri obiettivi motorizzati e non, tipo il recente 28-135/4 e che consentirà a chi fa video serio di fare video serio.
Probabilmente arriverà in ritardo per contendere il mercato a Sony. Ma almeno eviterà che chi usa Nikon debba avere sistemi di marchi differenti.
Che non siano Nikon e RED, ovviamente.
Sensore da 24,5 MP Processore EXPEED 7 Mirino elettronico OLED da 3,69 milioni di punti da 3,2 pollici 2,1 milioni di punti schermo posteriore snodato 7.5 stop di stabilizzazione del sensore Messa a fuoco automatica in condizioni di scarsa illuminazione -10EV Nuovo pulsante Picture Control La velocità AF è 3 volte più veloce della Z5 9 tipi di rilevamento del soggetto: persone, animali (gatti/cani/uccelli) e veicoli (auto/motociclette/biciclette/treni/aerei) Riconoscimento intelligente di immagini e scene basato sull'intelligenza artificiale 14 FPS RAW, 30 FPS JPEG pixel shift Video N-RAW a 12 bit, formato pieno 4K 30P (sovracampionamento 6K), ritaglio DX 4K60P con N-Log, HLG Doppio slot per schede SD video fino a 125 minuti continui













Metti una sera a cena, un superzoom targato f/4-8 di luminosità massima, che sarai sempre tentato di portarti appresso, perchè pesa solo 750 grammi e occupa in borsa lo spazio di ...uno spazio.

Metti che abbiamo già dimostrato come in piena luce (ci piace vincere facile) tutto sia andato nell'alveo delle aspettative soddisfatte, tra sole, cielo e mare, nelle condizioni ideali per la sua luminosità, nei precedenti articoli pubblicati in quest'ultimo anno su Nikonland.

Metti che poi, l'appetito vien mangiando, venga anche curiosità nel suo utilizzo in condizioni diverse, quelle del marzo pazzerello (guarda il sole ed apri l'ombrello)  quando si beccano sia ombre sia luci, cieli grigi oppure no, ma in ogni caso delle situazioni borderline per un utilizzo a mano libera e spensierato, come il Nikkor Z 28-400 4/8 VR ispira.
Quando la difficoltà stia non tanto nella gestione di diaframmi anche più chiusi dalla TA, quanto dalla resa dei contrasti tra alte luci e neri chiusi, dove in mezzo scorre il fiume.
Come nelle condizioni in cui cielo grigio uniforme e situazioni climatiche avverse, possano condizionare la fase di ripresa, prima di poter realizzare una adeguata postproduzione nel tentativo di recuperare ciò che in partenza potrebbe apparire precluso.


ma che, grazie alla brillantezza cromatica di questo zoom, si riesce facilmente a realizzare.

dotato di un progetto ottico efficace,
orientato proprio a questo scopo 

E d'altro canto si adatta perfettamente, come alla entry level più aggiornata del catalogo (la Z50 II) anche alla Nikon Z9 sulla quale non sfigura e lavora al meglio dell'espressione della sua gamma di focali





 
 




ed anche in situazioni di distanza breve, se non brevissima (figuriamoci con una lente addizionale eventuale davanti) non sfigura, in luce, come anche in ombra




Ma dove è proprio il suo, è nelle riprese a media e lunga distanza, nelle quali anche nebbia, smog, uv e quanto di deteriore possa affliggere l'inquadratura, sono correggibili e ripristinabili, grazie agli attuali strumenti di lavorazione del file, on camera ed off...




ed anche cieli uggiosi e particolato atmosferico incidono in misura limitata sull'equilibrio complessivo delle immagini realizzate con questo superzoom


che montato su una DX come la piccola Z 50II si manifesta con una focale massima equivalente di ben 600mm


il limite resta solo la voglia di uscire a fotografarci qualcosa: l'unica raccomandazione che faccio a chi lo usi in condizioni di forte vento e sabbia (o polvere) è di prestare attenzione frequentemente a che non si accumulino granelli di sporco nei pressi della guarnizione delle parti telescopiche, particolarmente inclini in questo zoom a...recepire 

Per il resto, uscite di casa, portatevelo insieme ad una Nikon,

sbloccatelo...sbloccatevi ed usate il tutto senza shakerare (agitato, col VR regge bene)








 
Max Aquila photo © per Nikonland 2025

Solo tre giorni e due notti di viaggio a Parigi, in concomitanza del mio compleanno.
Un'occasione concretizzata in poco tempo e meno preavviso, senza bagaglio se non uno zainetto formato Ryanair, che mi ha fatto decidere per un corredo minimo e leggero:  da portare agevolmente dentro una borsetta insieme ad un paio di batterie di ricambio e di schede di memoria: neppure un mini tripod, per non aumentare disagio, per cui tutte le foto che vedrete, anche quelle in interni o in notturna, sono state scattate rigorosamente a mano libera, con i consueti rimedi, ma con il determinante apporto del VR dei due zoom

Anzi...alla fine ho lasciato a casa anche la borsetta ed utilizzato le tasche del giaccone con cui ho viaggiato, temendo freddo e trovando caldo inaspettato, anche dalle previsioni meteo.

La Ville Lumiere a piedi tra l'Ile de la Citè e Monmartre, per ripassare luoghi, palazzi, selciati, chiese, mettendo alla frusta il sensore della piccola Nikon Z50II (con la quale fotografo incessantemente dalla sua presentazione) per la bassa luminosità relativa dei due zoom utilizzati.

Le condizioni di ripresa sono proprio quelle classiche da turista in viaggio di fretta, senza la possibilità di poter scegliere di ripassare in un posto con una luce differente dalla volta precedente: quindi nella necessità di sfruttare ogni inquadratura al meglio delle sue possibilità in quel momento ed in quelle precise condizioni.
Questo è molto sfidante e se si vogliano ottenere dei risultati minimamente interessanti, bisognerà sfruttare esposizione e le caratteristiche proprie del sensore, per poter differenziare i propri scatti da delle semplici cartoline da smartphone (che resteranno dentro il telefono e circoleranno solo attraverso i social)




In questo senso, uno zoom che possegga tante focali come il Nikkor Z 28-400/4-8 aiuta a passare dal generale al particolare

specie se si zoomi anche e sopratutto...coi piedi, girando attorno ai soggetti

anche variare l'inquadratura da verticale ad orizzontale e di qualche grado di angolo di ripresa,

produce vantaggio e, con la possibilità di scendere sul dettaglio, anche aiutare a realizzare diversi modi di lettura


L'enorme escursione da normale a supertele (su DX questo zoom equivale ad un 42-600mm FF) fa poi tantissimo



anche e nonostante il velo atmosferico (e grazie al livello di correzione oggi raggiungibile in PP anche con file ripresi ad alti ISO)



Del resto Parigi è una città enorme e dagli spazi aperti, per cui molto incline a realizzare immagini di soggetti posti anche a chilometri di distanza, come i più celebri e celebrati

che ci continuano a spuntare dalle prospettive più differenti









quando poi ci si renda conto di che differenza possa correre a 25.600 ISO tra il NEF originale e quello passato al correttore di LR, capiamo il perchè Nikonland sostenga che la Nikon Z50II sia la fotocamera adatta a più del 90% degli utenti normali dell'ormai trascurato comparto della fotografia tradizionale...:
file originale:


file corretto:

oppure, ancora, la capacità di spingersi anche con uno zoom, per quanto leggero come questo 28-400, ma comunque di focali impegnative per tentare di scattare in interni a luce disponibile ed in mezzo alla folla, pur riportando risultati in una scala dall'accettabile al più che buono, sempre nell'ottica accennata del breve viaggio da turista e non certamente di ambizione superiore.
Magari anche ad oggetti contenuti in teche...




oppure con tempi davvero estremi a mano libera (pur con VR) come quelli tra 1/10" ed 1/4"

...quest'ultimo, ovviamente, oltre il limite del micromosso

in ogni caso un ensamble capace di regalare soddisfazioni e riportare a casa gli scatti desiderati, impossibili a queste dimensioni e densità, per qualsiasi smarfon...




...ed anche questi ultimi, scattati ad 1/20" , ma col 16-50 




 

Concludo qui la galleria delle immagini, arrivato alfine al Sacre Coeur di Monmartre, dove si gode un'altra delle vedute più complete verso sud di Parigi, esattamente dal punto in cui Amelie guardava giù col cannocchiale i protagonisti della sua sceneggiatura...



per significare come io ritenga azzeccato questo superzoom per la Z50II (come lo sarà di certo a formato pieno anche con la futura Z5II)
In abbinamento allo zoomino base delle Z DX consente un'enorme copertura focale con un livello qualitativo sicuramente eccellente con luce ben contrastata e diretta e su soggetti a distanze...umane (o animali), ma come si è cercato di dimostrare, anche in condizioni limite per velo atmosferico, buio (nonostante la bassa luminosità di entrambi gli zoom) e alternanza meteo, dal sole velato alle nubi e sotto la pioggia, come in tutte quelle nei pressi dell' Eiffel.
Il peso e gli ingombri limitati aiutano a decidere di portarli sempre appresso. Per evitare di trovarsi nella spiacevole sensazione di constatare di aver perso un'occasione fotografica, che in quella situazione risulterebbe irripetibile.


 
Max Aquila photo per Nikonland 2025

La curiosità è sempre tanta e quindi non ci siamo fatti mancare l'occasione di provare anche la nuova scheda CF 4.0 di Lexar, serie Gold.
Naturalmente sappiamo che questi sono articoli da nerd che interessano veramente pochi. Per quei pochi raccomandiamo la lettura anche del precedente articolo in cui abbiamo provato la scheda "sorella" Silver che è da mesi in utilizzo con Z9 e Z8 senza il minimo problema.
Lexar Professional CFexpress Silver 4.0 da 1 TB
in quell'articolo ci sono alcune nostre considerazioni che pensiamo valgano del tutto anche in questa sede.
Qui, a beneficio di tutti, i fotografi non solo i nerd, ci permettiamo di riepilogare alcuni punti.
questa è la nuova generazione di schede a tutti gli effetti, a tendere sostituiranno le precedenti (quelle non CF 4.0) che sono già oggi da considerare "fondi di magazzino" le schede CFExpress 4.0 sono allineate al protocollo di trasmissione dati dei computer PCIexpress 4.0 ed utilizzano due lane di connessione anziché una sola non esiste al momento alcuna Nikon in grado di utilizzarlo. Sebbene queste schede siano perfettamente compatibili con tutte le nostre Nikon Z, nessuna ne può sfruttare le capacità di scrittura che sono mediamente superiori fino al doppio rispetto alle CF 2.0 di precedente generazione rispetto alle schede SD la differenza di velocità è abissale (praticamente 10-15 volte più veloci in scrittura) il vantaggio di acquistarle oggi deve essere visto in prospettiva di una futura prossima generazione di Nikon Z (rumors già al CP+ del 2024 confidati da Lexar e ProGrade anticipano che le Nikon Z di successiva generazione saranno allineate al protocollo CF 4.0), oppure per un leggero vantaggio pratico in fase di lettura dei dati al computer a condizione di avere un computer recente, dotato di porte USB 4.0 e con un disco interno più veloce di queste schede di memoria (rigorosamente NVMe di tipo PCIe 4.0x2 o 5.0)
Pretendere che si possano avere queste velocità di lettura con un computer senza USB 4.0 e magari con dischi interni di tipo meccanico sarebbe a nostro parere semplicemente insensato. Detto questo, potremmo anche chiudere qui l'articolo, anticipando che, utilizzando questa scheda Gold CF 4.0 di Lexar con la Nikon Z9 o con la Z8, non abbiamo riscontrato alcun problema.
Ma non abbiamo rilevato nemmeno alcun vantaggio rispetto alla Silver CF 4.0 che già abbiamo in casa.
E tendiamo a pensare che anche scegliendo una Diamond (la fascia più alta) non vedremmo vantaggi materiali avvertibili nell'uso quotidiano.
Ma in fondo anche Lexar è onesta nel dichiarare le prestazioni di queste schede. Che anche se non vengono da noi riscontate esattamente, qualitativamente sono coerenti con il dichiarato.
Con il NEF alla qualità più elevata senza perdita di informazioni, avremo sempre 92 scatti al riempimento del buffer a raffica 20 fps, con 977 scatti in un minuto (pari a poco più di 16.3 scatti al secondo, segno che la macchina trova nella scheda una valida alleata nello scaricare il buffer ma non abbastanza da poter scattare alla massima velocità senza rallentamenti).
Con i formati compressi ticoRaw ad alta efficienza scatteremo sempre senza interruzioni a 20 fps.
Ma per avere queste prestazioni con Z9/Z8, basta anche una precedente CFExpress 2.0 che probabilmente abbiamo già tutti.
Quindi a chi è indirizzata una scheda di questo tipo ? A chi pensa al futuro e non vuole acquistare - magari risparmiando - una scheda superata.
Oppure, più in generale a chi vuole aggiornare le proprie schede (noi raccomandiamo di non innamorarci delle nostre schede e di cambiarle periodicamente anche se non danno problemi, relegando le vecchie a schede di sicurezza).
***
COME SONO FATTI ?

insieme alla scheda, nella classica confezione nera e dorata, abbiamo ricevuto dal distributore anche un lettore compatibile, il solo in grado di consentire le velocità promesse (attenzione, sono venduti separatamente, la scheda verrà letta anche da un lettore per schede CFExpress non USB 4 ma le prestazioni massime saranno compromesse).
E solo se connesso ad una porta USB 4.0 con un cavo certificato lungo una cinquantina di centimetri.
Una porta di queste promette fino a 40 Gbps, ovvero fino a 5000 MB/s teorici di flusso.
Siamo al limite, perché la Gold viene data per 3600 MB/s di velocità di lettura da Lexar.


anche se Longsys, la casamadre di Lexar, è cinese, queste schede sono prodotte a Taiwan, probabilmente da TSMC, evidentemente solo a Taiwan sono in grado di offrire il livello di litografia necessario per questi chip.

la confezione non presenta sorprese nemmeno all'interno. Vassoio di plastica e custodia trasparente.

qui vediamo le due schede che vogliamo confrontare. I dati di targa dichiarati da Lexar non differiscono molto.
La Silver è disponibile solo nel taglio da 1TB, la Gold invece viene venduta nel formato da 512GB/1TB/2TB/4TB

il lettore ha una confezione analoga, appena più spessa

é compatibile con il nuovo modulo workflow di Lexar, disponibile sia in versione desktop che portatile.


esteticamente è raffinato e anche più bello di quello ProGrade che utilizziamo quotidianamente.

è prodotto direttamente da Longsys in Cina nella sua sede di Shenzhen

sotto al lettore, il cavetto certificato per 40 Gbps. Corto come si conviene per avere una impedenza ridotta e non trasformarsi in una antenna a cavitazione ...

ben specificata la velocità massima.
Anche qui, in prospettiva, dobbiamo prepararci al USB 5.0 già disponibile sui nuovi dispositivi. Che sarebbe inutile in questo caso ma necessario in caso di più apparecchi connessi in cascata sulla stessa linea.

compatto e leggero ma molto ben costruito.
Da un lato c'è solo la presa USB-C, dall'altro lo slot per la scheda di memoria.
Un LED assicura che è stata riconosciuta la scheda

dietro al lettore Lexar, i due ProGrade che utilizziamo normalmente.
Esteticamente bruttini ma dotati di base magnetica in grado di ancorare il lettore al corpo del computer tower su cui stanno costantemente posati.
***
LE MISURE

le informazioni dell'unità confermano che si tratta di NVM Express 1.4 con modalità di trasferimento PCIexpress 4.0 x 2
a fine test, la temperatura non ha superato i 56-58 °C (ambiente 20 °C)

 
per non farci mancare niente abbiamo impostato il lettore sulle modalità di massima prestazione (non raccomandabile per un uso corrente)
 

 
riscontrando queste velocità


 
che se non corrispondono nei valori, lo fanno nelle logiche.
Da rimarcare che nel video queste schede supportano non solo il formato 8K ma anche il 12K.
Mentre in scrittura avremmo una capacità di arrivare a 2600 MB/s in sequenziale (a scheda vuota) e ancora quasi 500 MB/s in casuale (a scheda piena).
Ma sono valori che non si discostano enormemente da quelli della consorella Lexar di tipo Silver


come del resto anticipano i dati di targa indicati da Lexar.
***
CONCLUSIONI
Lexar mantiene le tre linee che già conosciamo, con queste nuove schede, SILVER, GOLD e DIAMOND.
Le assicura compatibili con queste fotocamere :

dichiara piccole differenze di prestazioni, soprattutto nella velocità sostenuta di scrittura.
Nella realtà le differenze ci sembrano trascurabili, almeno all'atto pratico, non sappiamo se nel video possano fare la differenza in pratica.
Per le Gold, i tagli sono diversi, secondo l'uso. Chi ha bisogno di queste velocità perché fa video in formato RAW avrà anche bisogno di tagli da 2 o 4 TB, mentre per i fotografi 512 GB sono probabilmente più del necessario anche per una giornata di lavoro.
Le schede Silver e le Diamond invece sono disponibili solo nel formato unico di 1TB. Le Diamond sono le uniche certificate VPG 400 (Video Performance Guarantee 400) ma direi che anche le Gold e le Silver sono ampiamente sopra questo valore.
Nel complesso, pur avendo usato solo brevemente la GOLD, ci sentiamo di trasferire l'esperienza con le tante schede CFexpress di Lexar, in particolare con l'ultima Silver CF 4.0 (ma anche con la precedente CF 2.0), sono schede affidabili che non ci hanno mai dato alcun grattacapo in tante sessioni di fotografia in ogni condizione, anche sotto al sole di luglio sulle gradinate dell'autodromo.
Il nostro giudizio complessivo è di RACCOMANDATO nei confronti delle precedenti CF 2.0 da prendere oggi in considerazione solo se vendute a prezzi estremamente competitive.
Sul taglio non ci esprimiamo, considerate che non cambia la sostanza delle cose ma, in generale, le più grosse costano proporzionalmente meno e, altrettanto in generale, vanno più veloci.
Non c'è alcuna differenza di rischio tra una scheda da 64 GB e una da 4000 GB.
Scegliete le vostre foto migliori del mese di febbraio 2025.

Bene, adesso concentratevi e pubblicate la vostra foto, selezionata tra le selezionate. La VOSTRA foto del mese di febbraio.
Nikonland è un sito di fotografi, non di nerd. E' bello che ci si informi, si leggano prove e confronti, si approfitti di sconti e di migliori opportunità di acquisto.
Ma poi, con i nostri strumenti fotografici, fotografiamo, no ?
Ecco, mostriamolo orgogliosamente a tutti. Non facciamo che si cada nell'equivoco che qui ci siano solo collezionisti di strumenti fotografici comperati al miglior prezzo.
Facciamo vedere che fotografiamo.
Prendetela come una occasione di svago e di divertimento. Se vi va.
Ma anche come un modo differente di vedere Nikonland.
E considerate di farlo anche al di là di questa proposta dell'Amministrazione, in questa seconda e ultima edizione.
Ogni giorno dovreste avere l'orgoglio e il piacere di condividere con gli altri nikonlander le vostre foto.
Commentare, suggerire, criticare, chiedere e dare consigli.
E' a questo che vorremmo che servisse questo sito, oltre a dibattere per pagine e pagine quale sia il miglior zoom 24-XXY per la vostra Nikon.
 
 
Le foto andranno pubblicate seguendo il link indicato qui sotto, rispondendo nella discussione con un commento che descriva la fotografia, ci dica con che cosa è stata fatta, dove e ... soprattutto perché per voi è la foto del mese.
 
 
TERMINE DI SCADENZA 16 marzo 2025
Le vostre foto andranno inserite -> QUI <-
2025-02-26 Firmware Z 8 Versione 2.10   Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 2.01 a 2.10 Nota: le modifiche elencate di seguito in "Registrazione di video" e "Controlli" sono riportate in dettaglio nel Manuale di aggiornamento firmware supplementare.
Nota: a causa dell'aggiunta di nuove opzioni di menu, alcune opzioni del menu Personalizzazioni sono state rinumerate.
■ Registrazione di video
• Zoom Hi-Res è ora disponibile quando l'area immagine è impostata su "DX". • È stata aggiunta una voce [Collab zoom Power/digit. alta risol.]* al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di g10. • È stata aggiunta una voce [Modo otturatore] al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di g13. • È stato aggiunto [Colore schema a strisce] a g15 [Schema a strisce] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • Sono state aggiunte opzioni per personalizzare la visualizzazione info luminosità a g18 [Visualizzazione info luminosità] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. * Questa funzione è disponibile con obiettivi NIKKOR Z 28-135mm f/4 PZ (da febbraio 2025).
■ Controlli
• I modi di ripresa ora possono essere selezionati singolarmente in modo foto e standard video.
Nota: i modi di ripresa in tutti i set di ripresa da "A" a "D" sono impostati su P subito dopo l'aggiornamento firmware. • È stato aggiunto [Salva e carica posiz. zoom motorizzato]* a f2 [Controlli personalizz. (ripresa)] e g2 [Controlli personalizzati] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • È stata aggiunta una voce [Contr. anello zoom (obiettivo PZ)]* alla voce [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di f10. • Le personalizzazioni f11 e g9 nel [MENU PERSONALIZZAZIONI] sono ora [Assegna zoom motorizzato]. Inoltre, [Velocità zoom motorizzato] è stato suddiviso in due voci: [Veloc. zoom motorizz. (puls. zoom)] e [Veloc. zoom motoriz. (opz. zoom)]*. * Questa funzione è disponibile con obiettivi NIKKOR Z 28-135mm f/4 PZ (da febbraio 2025).
■ Altre modifiche
• È stato aggiunto [Veloc. zoom motorizz. (puls. zoom)] ai ruoli assegnabili al menu "i" tramite [MENU PERSONALIZZAZIONI] > f1 e g1 [Personalizza menu <i>]. • Sono stati risolti i seguenti problemi: - A volte la capacità del buffer diminuiva con alcune schede di memoria CFexpress. - I seguenti problemi potrebbero essersi verificati dopo la fotografia in sequenza quando [ON] era selezionato per [Riduzione dello sfarfallio foto] nel [MENU DI RIPRESA FOTO]: ▸ In rari casi, la fotocamera smetteva di rispondere. ▸ Le visualizzazioni di ripresa del mirino e del monitor (live view) erano danneggiate. ▸ Si verificava sovraesposizione delle foto durante il bracketing automatico. - Acquisizione auto non si avviava in [Acquisizione auto] nel [MENU DI RIPRESA FOTO] o nel [MENU DI REG. VIDEO] nelle seguenti condizioni. ▸ [Acquisisci criteri] era impostato su [Movimento]. ▸ [M] era selezionato per il selettore del modo di messa a fuoco dell'obiettivo. - In rari casi, la fotocamera smetteva di rispondere durante la registrazione di video quando era collegato un dispositivo compatibile con ATOMOS AirGlu BT. - In rari casi, venivano registrate immagini che non era possibile modificare utilizzando [Ritocco]. 2025-02-26 Firmware Z6III Versione 1.10 Modifiche rispetto alla versione firmware "C" da 1.02 a 1.10 Nota: le modifiche elencate di seguito in "Registrazione di video" e "Controlli" sono riportate in dettaglio nel Manuale di aggiornamento firmware supplementare.
Nota: a causa dell'aggiunta di nuove opzioni di menu, alcune opzioni del menu Personalizzazioni sono state rinumerate.
■ Registrazione di video
• Zoom Hi-Res è ora disponibile quando l'area immagine è impostata su "DX". • È stata aggiunta una voce [Collab zoom Power/digit. alta risol.]* al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di g9. • È stata aggiunta una voce [Modo otturatore] al [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di g12. • È stato aggiunto [Colore schema a strisce] a g14 [Schema a strisce] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • Sono state aggiunte opzioni per personalizzare la visualizzazione info luminosità a g17 [Visualizzazione info luminosità] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. * Questa funzione è disponibile con obiettivi NIKKOR Z 28-135mm f/4 PZ (da febbraio 2025).
■ Controlli
• È stato aggiunto [Salva e carica posiz. zoom motorizzato]* a f2 [Controlli personalizz. (ripresa)] e g2 [Controlli personalizzati] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • I ruoli delle ghiere di comando nel modo S possono ora essere commutati utilizzando g2 [Controlli personalizzati] > [Ghiere di comando] > [Impostazione esposizione] nel [MENU PERSONALIZZAZIONI]. • È stata aggiunta una voce [Contr. anello zoom (obiettivo PZ)]* alla voce [MENU PERSONALIZZAZIONI] nella posizione di f11. • Le personalizzazioni f12 e g8 nel [MENU PERSONALIZZAZIONI] sono ora [Assegna zoom motorizzato]. Inoltre, [Velocità zoom motorizzato] è stato suddiviso in due voci: [Veloc. zoom motorizz. (puls. zoom)] e [Veloc. zoom motoriz. (opz. zoom)]*. * Questa funzione è disponibile con obiettivi NIKKOR Z 28-135mm f/4 PZ (da febbraio 2025).
■ Altre modifiche
• È stato aggiunto [Veloc. zoom motorizz. (puls. zoom)] ai ruoli assegnabili al menu "i" tramite [MENU PERSONALIZZAZIONI] > f1 e g1 [Personalizza menu <i>]. • Rumore ridotto nelle aree scure dei video N-Log. • Sono stati risolti i seguenti problemi: - In rari casi, la fotocamera smetteva di rispondere durante la registrazione di video quando [Tipo file video] era impostato su [ProRes 422 HQ 10 bit (MOV)] e [Zoom digitale alta risoluzione] su [ON] nel menu di registrazione video. - La fotocamera smetteva di rispondere quando il cavo HDMI veniva scollegato dopo aver collegato la fotocamera a un monitor esterno tramite HDMI e dopo aver eseguito operazioni come la ripresa o la riproduzione. - In rari casi, la fotocamera smetteva di rispondere quando si ruotava il selettore del modo foto/video per commutare il modo video mentre [Riduzione dello sfarfallio video] > [Riduzione dello sfarfallio digitale] era impostato su [ON] nel [MENU DI REG. VIDEO]. - In rari casi, la fotocamera smetteva di rispondere durante la registrazione di video quando era collegato un dispositivo compatibile con ATOMOS AirGlu BT. - Appariva del rumore nell'audio del video registrato quando era collegato un microfono esterno che non richiedeva alimentazione e [Sensibilità dell'ingresso audio] era impostato su [Manuale] nel menu di registrazione video. - Compariva un messaggio di errore e la registrazione veniva terminata senza salvare il video sulla scheda di memoria quando [Tipo file video] era impostato su [N-RAW 12 bit (NEV)] nel menu di registrazione video e il tempo di registrazione rimanente era basso. - Si verificava un leggero tremolio dell'immagine registrando video nelle seguenti condizioni: ▸ Era montato un micro obiettivo. ▸ [VR elettronico] era impostato su [ON] nel menu di registrazione video. ▸ La fotocamera era fissata su un treppiedi o simili. - In rari casi, non era possibile ottenere un'esposizione ottimale durante la ripresa in sequenza dopo aver modificato l'esposizione nel modo M. - La risposta di rilascio dell'otturatore diventava estremamente lenta dopo la ripresa utilizzando l'illuminazione avanzata senza cavi (AWL) radio con un telecomando wireless WR-R10 opzionale. - In rari casi, i bordi di rilevamento non venivano visualizzati sui soggetti rilevati durante la ripresa in sequenza.
Una delle cose ovvie da fare per chi fotografa è copiare i file dalla macchina al PC. Una operazione noiosa e che occupa un certo tempo soprattutto se si torna a casa con migliaia di foto a 40 e passa Mpixel che possono pesare intorno ai 50 Mbytes l'uno. Ricordo bene il primo amico che comprò un HD a metà anni 80: 20 Mega ed era talmente grosso che ci installò non solo una delle prime versioni di Windows, ma pure Xenix, ovvero l'antenato di Linux. Archeologia.
Poter sfruttare al massimo le interfacce a nostra disposizione assume quindi una certa importanza.
I trasferimenti dati ad alta velocità sono il mio lavoro, e allora mi sono preso la briga di fare alcuni test con vari cavi di trasferimento per mostrare le notevoli differenze a cui possiamo andare incontro. Devo dire che ero partito con idee molto ambiziose, ovvero trovare degli adattatori che mi permettessero di testare questi cavi con gli strumenti a mia disposizione, ma non ne ho trovati, quantomeno non a prezzi ragionevoli. Quindi mi sono limitato ai test canonici sul mio PC.

Il mio PC è dotato di interfaccia USB 3.1, non il massimo oggi presente sul mercato, ma comunque capace di 10 Gbit/s. E' una velocità che mette a dura prova qualsiasi cavo in commercio e richiede scelte oculate.
A questa interfaccia USB ho collegato il mio lettore di CFExpress con una ProGrade capace di 1700 MB/s, ovvero ben più del limite USB 3.1.


A questo proposito facciamo un po' di chiarezza 1700 MB/s = 1.7 GB/s . La B maiuscola, per i non addetti ai lavori sta per Byte, ovvero 8 bit. Se consideriamo che quando trasferiamo i dati ci sono di mezzo dei protocolli che occupano parte della banda a nostra disposizione possiamo dire che approssimativamente per fare andare la mia scheda a piena velocitò bisognerebbe trasferire dati a 17 Gb/s (notare la b minuscola), una velocità da USB 3.2 non raggiungibile dal mio PC.
Il mio lettore di schede è un modello semplice, questo. Dichiara una velocità di 10 Gbit/s ed è dotato di un cavetto lungo circa 20 cm.
Prima prova quindi con questa configurazione base, trasferendo i dati dalla scheda al PC, dotato di dischi NVME

I conti tornano, siamo a 10 Gb/s (o 1 GB/s) il massimo che lettore di schede e PC promettono.
Va bene, e se 20 cm sono clamorosamente corti? Bisogna cercare un cavo di qualità come questo che promette addirittura 20 gb/s, ma non ho potuto verificarlo, e lungo 1 metro.

A conti fatti il trasferimento è ancora a 10 Gb/s come desiderato.
A questo punto sono passato ad analizzare altri cavi a mia disposizione, partendo da quello del mio Terramaster anche lui dato per 10 Gbit/s, lungo anch'esso 1 metro.


Il risultato è stato un po' sotto ma qui entriamo in un ginepraio. A volte anche gli altri cavi mi hanno dato velocità intorno ai 700 MB/s o 7 Gb/s per cui ci sono delle dipendenze dal mio PC. Con questo cavo però non si è mai schiodato da 700 MB/s. Come ho detto gli equilibri sono delicati e con un'altra configurazione questo cavo potrebbe benissimo arrivare a 1 GB/s ovvero 10 Gb/s.
Ora passiamo a cavi più comuni a cominciare da quello in dotazione al mio smartphone di una nota casa coreana. Pure lui è lungo 1 metro ma...

Le prestazioni crollano a qualcosa come 1/30 del cavo originale... Questo è ciò che possiamo aspettarci da un cavo qualunque fatto per caricare il telefono o trasferire modeste quantità di dati.
Allora proviamo il cavo da 30 cm che mi porto sempre in borsa:

Stessa solfa...
Insomma attenzione ai cavi che acquistate per trasferire  i dati e se il vostro lettore è una lumaca forse non è tutta colpa sua.
Condivido con voi l'esperienza di un viaggio estivo on the road, nel nord dell'Europa, in Finlandia tra boschi di betulle, laghi, orsi e ... D750.
capisco e prevengo la prima domanda. "ma cosa si fa in Finlandia in estate?". Beh... boh.
Se vi piacciono i paesaggi sconfinati, la tranquillitá, l'ordine e la pulizia assoluta tipica del nord Europa, i parchi naturali che dire attrezzati e dire poco, la natura... beh ecco che allora forse questo tipo di viaggio potrebbe essere un'idea. E si. Puó piovere. E si. Piove.
Nota tecnica. Per questa vacanza mi ero attrezzato con la sempre amata D750, il fantastico macigno-sigma 24-105 (secondo me é IL tuttofare per eccellenza su montatura F), e il sempre valido e sempre troppo sottovalutato AF-P70-300. ovviamente treppiede, batterie, schede e filtri.
Nel nostro itinerario (un anello in senso antiorario con partenza e arrivo ad Helsinki) abbiamo visitato splendide cittadine

 

(auto)strade che di colpo diventano sterrati (e ci si sente tutti un po' rallysti, lo confesso. seppur al volate di una utilitaria),

o con contorno di campi di girasole

e poi Laghi

e ancora laghi.

Avvicinandosi al confine Russo il paesaggio cambia, seppur di poco. L'influenza sovietica (li hanno avuti in casa fino alla fine della I guerra mondiale) si nota nelle piccole cittá fortificate.

poi si arriva a quello che per me é stato il clou della vacanza. l'esperienza dell' avvistamento orsi. semplicemente incredibile.
(chiedo scusa se ripeto alcune foto messe nel thread apposito)
il luogo é sul confine russo (20km dalla linea di confine) e si passa la notte in una pseudo-attrezzata baracca. brandine, acqua, termos, panini e un secchiello per i bisogni.
obbligo ovviamente assoluto di non uscire. ovvio, noi pensiamo agli orsi come i pupazzi che bene o male tutti avevamo sul letto da bambini.

invece sono "robe" che corrono a 60km/h, nuotano come la Pellegrini, si arrampicano,



aprono maniglie e botole

 e mangiano roba che spazia dai rami agli altri mammiferi.


meglio non scherzare.

il mio buon 70-300 in coppia con la D750 ha fatto la sua parte, pur lavorando ad iso mediamente alti vista la poca luce.
ovviamente, non me ne vogliate, la postproduzione ha aiutato parecchio.
comunque: E-M-O-Z-I-O-N-A-N-T-I-S-S-I-M-O
(se siete interessati riposto il link della riserva)
appagati come non mai, abbiamo ripreso il nostro tour, attraversando foreste da guerre stellari

e giungendo infine sul golfo di Botnia, nello specchio di Mare prospiciente la Svezia.

ancora un po' di autostrada (particolari le fermate degli autobus)

e arriviamo al sud, nella cittadina portuale di Nanaimo

per poi chiudere il cerchio e tornare nella capitale.
No, non ho foto di Helsinki. motivo ? avevo la schiena rotta e volevo fare il turista-smartphone...
L'inizio di una nuova era per Nikon con l'annuncio ufficiale delle nuove videocamere dedicate alla ripresa cinematografica di RED DIGITAL CINEMA oggi con attacco Nikon Z che consente loro di utilizzare direttamente e senza adattatori tutti gli obiettivi Nikon Z.

I SISTEMI DI FOTOCAMERE V-RAPTOR [X] E KOMODO-X DI RED DIGITAL CINEMA ESPANDONO LE CAPACITÀ CON IL POTENTE INNESTO NIKON Z
FOOTHILL RANCH, California (12 febbraio 2025 alle 20:00, ORA DEL PACIFICO)—RED DIGITAL CINEMA® ha annunciato oggi che i suoi rivoluzionari sistemi di telecamere V-RAPTOR [X] e KOMODO-X saranno ora disponibili anche con l'esclusivo attacco Z di Nikon, offrendo ai cineasti la massima flessibilità nella scelta degli obiettivi e una soluzione di acquisizione completa, dall'obiettivo al sensore al codec.
"Questo segna l'inizio dei prodotti collaborativi di RED e Nikon ed è l'entusiasmante primo passo di una nuova serie Z Cinema", ha affermato Keiji Oishi, CEO di RED Digital Cinema. "Integrando lo Z Mount, RED offre più scelta di obiettivi che mai, dando ai registi una maggiore flessibilità artistica. Questo sviluppo garantisce ai registi la versatilità dell'innovativa gamma Z di Nikon e delle opzioni PL, nonché l'accesso al vetro F Mount e a molti obiettivi vintage popolari".
Con una profondità di flangia più bassa e un diametro più ampio, il Nikon Z Mount consente di progettare obiettivi con maggiore nitidezza e un controllo superiore dell'aberrazione. Gli obiettivi Z possono offrire prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione e dettagli da bordo a bordo senza pari, nonché prestazioni di messa a fuoco automatica sia sulle fotocamere V-RAPTOR [X] che KOMODO-X.
Caratteristiche principali, prezzi e disponibilità
La V-RAPTOR [X] Z MOUNT di RED, riconosciuta per le sue prestazioni ineguagliabili in condizioni di scarsa illuminazione, la gamma dinamica, la risoluzione, gli elevati frame rate e il sensore di grande formato con otturatore globale 8K VV leader del settore, è disponibile al prezzo consigliato di $ 29.995.
KOMODO-X Z MOUNT di RED è dotato di un sensore otturatore globale S35 6K e frame rate a 6K 80P e 4K 120P, il tutto in un fattore di forma che misura solo 4x4x5 pollici e 2,6 libbre. KOMODO-X Z MOUNT è disponibile a un prezzo al dettaglio consigliato di $ 6.995. RED sta anche annunciando nuovi pacchetti adattatori Z-PL, che forniscono una soluzione di montaggio PL robusta e una maggiore flessibilità per i tiratori V-RAPTOR [X] Z MOUNT e KOMODO-X Z MOUNT. Attualmente, sono disponibili quattro diverse opzioni di pacchetti adattatori Z-PL, con spedizioni a partire dalla primavera del 2025:

Sia la versione RF che la nuovissima versione Z delle fotocamere V-RAPTOR [X] e KOMODO-X, nonché i pacchetti adattatori da Z a PL sono ora disponibili su RED.com o tramite i rivenditori RED Premium.
Transizione del supporto RF
I cineasti ora hanno anche la possibilità di convertire le loro versioni RF mount delle telecamere V-RAPTOR [X] e KOMODO-X nei nuovissimi sistemi Z Mount. Questa transizione costa $ 1.695 per la V-RAPTOR [X] e $ 1.595 per la KOMODO-X.
Programma di permuta
RED è lieta di annunciare il ritorno del suo programma di permuta, ora disponibile per l'ultima generazione di fotocamere RED, inclusi i nuovi modelli Z Mount. I clienti possono permutare le loro fotocamere RED DSMC, RAVEN, SCARLET-W, DSMC2 o RANGER esistenti e ricevere un credito per l'acquisto di un nuovo RED V-RAPTOR XL [X] Pack o RED V-RAPTOR Pack [X] Pack idoneo con il nuovo Z Mount o RF Mount. Per maggiori informazioni sul processo di permuta e sull'idoneità, visita RED.com.
"Ci impegniamo a offrire ai cineasti possibilità illimitate per realizzare la loro visione desiderata, e la fusione delle solide tecnologie e competenze di RED e Nikon genererà strumenti ancora più avanzati, potenziando le capacità creative della nostra comunità di cineasti", ha aggiunto Oishi.

***
L'annuncio lo ha dato Oishi, attuale CEO di RED DIGITAL, ex top manager di Nikon Imaging.
 

una delle nuove RED con il nuovissimo Nikkor Z 28-135mm f/4 lanciato ufficialmente in contemporanea.
Ma l'immagine più significativa, che probabilmente segnerà l'inizio di una nuova storia è questa.
 
le due nuove RED con attacco dorato Nikon Z davanti all'intero corredo sia Z che F disponibile per tutte le Nikon.
RED DIGITAL CINEMA, INC. RILASCIA LE VIDEOCAMERE CINEMA V-RAPTOR [X] Z MOUNT E KOMODO-X Z MOUNT COMPATIBILI CON NIKON Z MOUNT
I primi modelli della serie Z CINEMA, frutto della sinergia tra Nikon e RED
Oggi, RED Digital Cinema, Inc. (di seguito "RED"), una sussidiaria di Nikon Corporation, è lieta di annunciare il lancio delle videocamere cinematografiche digitali V-RAPTOR [X] Z Mount e KOMODO-X Z Mount, integrando l'attacco Nikon Z alle già impressionanti videocamere RED e offrendo a registi e creatori di contenuti la massima flessibilità nella scelta degli obiettivi.
La serie Z CINEMA
Il V-RAPTOR [X] Z Mount e il KOMODO-X Z Mount sono i primi elementi della nuovissima serie Z CINEMA; una nuova linea di prodotti di soluzioni co-sviluppate da Nikon e RED. La serie Z CINEMA è mirata a fornire soluzioni di alta qualità per il cinema, la produzione di fascia alta e il mercato dei creatori.
Rappresenta la fase iniziale dell'integrazione tra la ricca storia e la potente tecnologia di Nikon e le soluzioni cinematografiche all'avanguardia di RED, per creare prodotti pensati per registi e creatori di contenuti che operano ai massimi livelli in tutto il mondo.
Flessibilità massima dell'obiettivo
Le nuove videocamere digitali cinematografiche V-RAPTOR [X] Z Mount e KOMODO-X Z Mount supportano l'attacco Nikon Z, con il suo ampio diametro e la breve distanza della flangia, mantenendo al contempo la qualità delle immagini cinematografiche utilizzando la scienza del colore di RED. Gli utenti possono anche sfruttare le elevate prestazioni sbloccate dall'esclusiva compressione delle immagini di RED e da altre tecnologie. I registi e i creatori di contenuti ora hanno una maggiore flessibilità nell'espressione delle immagini con una gamma senza precedenti di opzioni di obiettivi. Utilizzando gli obiettivi NIKKOR Z su queste videocamere RED, gli utenti possono riprodurre fedelmente i soggetti con nitidezza superiore e aberrazione minima. Gli utenti hanno anche la possibilità di utilizzare la gamma diversificata di obiettivi NIKKOR F dalla serie AI Nikkor in poi, inclusi i popolari obiettivi vintage, abbinandoli all'adattatore per innesto FTZ II. Inoltre, entrambi i prodotti supportano il controllo dello zoom motorizzato del nuovo NIKKOR Z 28-135 mm f/4 PZ e forniscono prestazioni di messa a fuoco automatica migliorate sia sulle videocamere V-RAPTOR [X] Z Mount che su quelle KOMODO-X Z Mount.
Nikon continuerà a perseguire una nuova dimensione nelle prestazioni ottiche, soddisfacendo al contempo le esigenze degli utenti, contribuendo allo sviluppo di una cultura dell'imaging che includa il dominio video, con la speranza di ampliare le possibilità di espressione dell'imaging. I registi e i creatori di contenuti possono aspettarsi grandi cose da questa nuova sinergia tra Nikon e RED.
Nikon continuerà a perseguire una nuova dimensione nelle prestazioni ottiche, soddisfacendo al contempo le esigenze degli utenti, contribuendo allo sviluppo di una cultura dell'imaging che includa il dominio video, con la speranza di ampliare le possibilità di espressione dell'imaging. I registi possono aspettarsi grandi cose da questa nuova sinergia tra Nikon e RED.


 
 

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