D'accordo, d'accordo.
Il fascino impagabile del marchietto rosso.
La classe teutonica.
L'ottica fissa con il nome tedesco. A-P-O S-U-M-M-I-C-R-O-N
Da sillabare con rispetto.
E poi i 63 megapixel, le cornicette. L'ultima versione, con il quarantatré.
Ma noi nel nostro piccolo abbiamo qualche cosa che si può usare allo stesso modo, l'avremmo se non pensassimo troppo all’erba del vicino.
In autofocus a colpo singolo o anche mettendo a fuoco a mano.
Regolando tempo e sensibilità dalle ghiere.
E il diaframma dall'anello dell'obiettivo.
La Nikon Zfc è disponibile in argento, in nero, si può personalizzare ordinandola con le pelli del colore preferito.
Qui abbiamo scelto l'elegantissima nero e blu, un modello unico, che si indossa facilmente con tutto.
Anzi. Dove con la Leica Q3 si devono fare magheggi e ritagli per "cambiare" focale, avendo l'obiettivo saldamente fissato sul corpo della macchina,
con la nostra Nikon Zfc possiamo cambiare focale ... cambiando obiettivo. Che cosa strana.
in questo trittico autunnale non abbiamo funghi porcini o prataioli ma un trio di splendidi obiettivi autofocus con attacco Z, proposti nella linea PRO da Viltrox.
sono in metallo e ottimo vetro e di fattura potrebbero sembrare tedeschi. Zeiss, praticamente, se Zeiss producesse ancora obiettivi.
sono tre, sono tutti luminosi, f/1.4 o f/1.2, coprono tre delle focali più interessanti, 20, 41 e ~105 mm equivalenti.
Utilizzando sempre al meglio il sensore da 20 megapixel della Zfc che nel suo piccolo, non è secondo a nessuno.
fanno una bella figura, se serve avere le tre focali non occupano troppo spazio e non ci vuole un borsone in pelle Billingham. Ma volendo ... si può prendere anche quello.
Altrimenti, con il solo 27/1.2 si ha l'equivalente esatto della Leica Q3 43. con uno stop e mezzo di vantaggio di luminosità massima e con qualità da vendere, capace di reggere anche risoluzioni quadruple di questa.
Minimalismo d'obbligo, ovviamente, scegliendo la pellicola che ci piace di più senza più cambiarla.
Nikon Zfc e Viltrox AF 75/1.2 PRO, profilo monocromatico Nikon, OOC
Nikon Zfc e Viltrox AF 13/1.4, profilo monocromatico Nikon, OOC
Nikon Zfc e Viltrox AF 27/1.2 PRO, profilo landascape Nikon, bilanciamento del bianco Ombreggiato, OOC
***
Potremmo anche continuare, dopo una bella camminata per le vie del centro. Con mocassini cuciti a mano ai piedi e un paio di occhiali con montatura d'osso. Barbour blu, della Regina indosso.
Ma ci tenevamo a rispondere a chi vagheggia Leica oppure si lamenta della scarsa proposta Nikon in combinazione alle sue mirrorless in formato piccolo.
E' così, se ci pare. E anche se non ci pare.
Nikon non è interessata a sviluppare un segmento già ampiamente presidiato dalle altre case. La Zfc è stato un eccellente esperimento ed è bello poterla sfruttare.
Si trova scontata e non è detto che continuerà a rimanere in catalogo.
In quanto agli obiettivi, scordiamoceli. A Nikon non conviene fare cose economiche, ci guadagna poco. Già vende poco degli obiettivi costosi.
E in quanto all'anello dei diaframmi, ha dichiarato di aver fatto la sua con l'anello programmabile. Quello che si muove già da solo o con il vento ...
Obiettivi "vintage" ? Già dato, i due simil-AIS 28/2.8 e 40/2 sono il massimo che vedremo.
Quindi Viltrox. Non è un disonore e in catalogo ci sono anche oggetti ancora più compatti ed economici (come il trio 23/1.4, 33/1.4, 56/1.4 o il recentissimo 56/1.7).
Vanno bene, hanno un autofocus preciso (cosa che non si può dire per niente di Sirui o di TTArtisan), sono nitidi, corretti già in LR o direttamente in camera e sono ben supportati a livello di aggiornamenti firmware.
Se vi pare, ovviamente.
Altrimenti liberissimi di comprarvi una Leica Q3. O una Fujifilm, o quello che vi piace di più.
A noi Nikon. A voi tutto il mondo.
Ma non dite che non ve lo abbiamo proposto di restare a casa con noi.
Recommended Comments