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  • Max Aquila
    Max Aquila

    Nikon Z8: un anno dopo !

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    A distanza di un anno dalla presentazione della Nikon Z8 è d'obbligo fare il punto della situazione allo stato attuale di questa mirrorless di successo,
    tenuta in grande considerazione da Nikon, nonostante l'apparente differenza quantitativa di aggiornamenti firmware, arrivati in un anno appena alla versione 2.01 rispetto la versione 5.0 dell'ammiraglia, la Nikon Z9, la quale però vanta un anno e mezzo di anzianità di più.

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    In realtà c'è ben poco da desiderare per chi acquisti questa fotocamera, nata con tutta l'apparenza di replicare le fortunate coppie della storia Nikon (F5/F100, D3/D700, D5/D850) quindi la riduzione in scala del modello professionale a monoblocco, rispetto la possibilità di ottenere il grip verticale, con la replica pedissequa dei comandi, comprando l' MB dedicato a parte.

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    MB-N12 la sigla del battery grip per la Z8 del quale si è parlato nel bene e...nel male già dalla sua presentazione, qui, su Nikonland, che introduce parecchi cm in altezza alla Z8 che se ne doti, diventando persino elemento da tenere in considerazione per la capienza di molte borse fotografiche, non sempre alte abbastanza da proteggere adeguatamente l'ensamble.

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    qui raffrontato alla Z9 si nota nella sua pienezza il concetto e, nella vista di taglio se ne apprezza la notevole profondità del grip, rispetto quella già generosa  sulla Z9.  Da questa angolazione si nota anche la porta di ricarica diretta del grip, che anche se separato dalla macchina, ne fa un dock di ricarica di due batterie EN-EL15c, che sono la dotazione per la Nikon Z8

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    dalla vista frontale si evidenzia uno dei difetti comuni a tutte le macchine con BG aggiunto, se impugnate verticalmente, ossia la maggiore distanza dei pulsanti FN anteriori dalle dita della mano destra : cosa che a molti customer può provocare molto disagio...

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    mentre nella vista posteriore si nota la totale conformità delle due macchine a confronto, a parte la striscia di pulsanti inferiori della Z9, una tradizione tutta Nikon,  derivata dalle ammiraglie precedenti

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    anche a macchine accese, le indicazioni a monitor sono praticamente sovrapponibili tra i due modelli

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    dove una differenza si nota, sulla plancia comandi, è certamente nella torretta di sinistra, ben differenziata tra le due Nikon, dove la maggiore semplicità di quella della Z8 alla fine dei conti, ha ragione rispetto la torretta della Z9, costruita come nelle precedenti ammiraglie reflex,

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    con la coassialità dei comandi di scatto singolo/autoscatto/sequenza che nella Z8 vengono richiamati dal pulsante di sx e regolati dalla ghiere comando di dx

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    oltre naturalmente alla presenza sulla torretta della Z8 del tasto per il WB che nella Z9 è tra i pulsanti in basso nel dorso macchina.  E la resistenza dell'inutile (IMHO) tasto BKT che Nikon ha dimenticato in quella posizione dalla F801 del 1988

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    La scelta dettata dallo spazio disponibile, del doppio slot, uno solo CF-Express e l'altro per SD, se da un canto ha dato spunto alle vendite, convincendo chi non se la sarebbe sentita di attrezzarsi con due costose CF Express, è a mio vedere uno dei limiti del progetto Z8, che è dotata di un processore che sarebbe potuto essere all'altezza di gestire come sulla sorella maggiore anche la seconda CF Express... ma nel frattempo anche l'evoluzione del formato SD si è perfezionata con modelli che per velocità non hanno proprio nulla in comune con le schede SD degli anni passati, sopratutto con le prime serie.

    Ed è questo uno dei problemi che riscontriamo comune tra gli acquirenti della Nikon Z8: alcuni dei quali, dopo aver speso 4 migliaia di euro per un corpo macchina, non si fanno scrupolo di imbottigliarlo con schede SD che andavano cestinate molto prima che gli ingegneri Nikon mettessero il pennino sulla tavoletta su cui hanno disegnato questa fotocamera.

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    Una fotocamera che io preferisco usare di gran lunga senza il suo brutto battery grip, frutto di compromesso stilistico e che ne produce un ingombro non commisurato invece alla compattezza di questa mirrorless, quando ne sia priva.

    In due mesi da che l'ho avuta in possesso, ho scattato ben più di 40mila foto, in ogni ambito, tra quelli che frequento, principalmente sportivi, ma non esclusivamente tali.

    La  sua cifra è proprio la capacità di adattamento, coniugata alla disponibilità di tutte le opzioni che si possano desiderare oggi su una fotocamera di livello professionale:

    • dalla sezione autofocus evoluta con l'IA che le consente di distinguere gli occhi umani da quelli di un mammifero o degli uccelli, il muso di un aereo dall'abitacolo di una automobile 
    • alle sequenze di scatto che arrivano in formato RAW e TICO RAW a 20 ftg/s per continuare a 30/60/120 ftg/s con progressiva compressione JPG, ed al prescatto modulabile.
    • alla sezione video capace dell' 8K e di formati francamente degni di utilizzatori più consapevoli di me
    • a tutte le opportunità di scatto multiplo, time lapse, focus stacking, pixel shift e per giunta, da poco, anche acquisizione auto in foto e video.

    La Nikon Z8 in sostanza è proprio una fotocamera dello stesso livello qualitativo della Z9, con la quale condivide il sensore e tutta l'elettronica di ispirazione, non fosse che per le differenti dimensioni saranno state necessarie delle modifiche di architettura interna, specie in relazione alla vexata quaestio, punto dolente della Z8, ossia la dissipazione termica insufficiente, rispetto la Nikon Z9, tanto da mandare in crisi termica il sistema, facendo spesso accendere la spia di "HOT CARD" (specie in situazioni climatiche eccezionali come il caldo africano delle regioni meridionali unito al tasso elevato di umidità atmosferica): un problema dettato non solamente dalla batteria chiaramente sottodimensionata per una macchina di queste aspirazioni professionali, ma certamente anche proprio di quella dissipazione insufficiente che per mia fortuna non mi ha mai costretto a interrompere una sessione di scatto, ma che in altre occasioni, di shooting più intensi potrebbe accadere e che alla lunga, non sappiamo ancora che conseguenze possa sortire sulle nostre costose schede di memoria: non esistono ancora casistiche ufficiali.

    Quindi, al netto di questi tre difetti ben definiti:

    1. dissipazione insufficiente
    2. batteria EN-EL15c inadeguata rispetto a quella a tre elementi della Z9
    3. battery grip brutto, ingombrante, inadatto fisicamente a contenere una EN-EL18d come era in passato su alcuni MB per reflex

    la Nikon Z8 si caratterizza per essere una macchina compatta, ma non troppo piccola da non potersi impugnare, come certe concorrenti o la serie di Z precedenti, che necessitavano obbligatoriamente di fondello aggiuntivo per ampliare la presa.

    Completa e sempre necessaria in ogni occasione fotografica, dalle riprese di still life in studio...

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    a qualsiasi tipo di reportage in esterni...

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    riprese praticabili con ogni obiettivo di qualsivoglia dimensione e peso, dai più leggeri fisheye a zoom e teleobiettivi di peso crescente, la Z8 non stanca mai il fotografo che la scelga per qualsiasi tipo di uscita fotografica, da quelle da tempo libero, alle vacanze con famiglia o amici, fino agli shooting per lavoro, fanno di questa macchina il compromesso ideale tra caratteristiche, peso e prezzo, a metà strada tra l'impegnativa e di sicura destinazione professionale Z9 e le mirrorless da piccola borsa come la nuova Z6iii che ha carattere anch'essa, oppure una Nikon Zf, importante per contenuti, ma certamente compatta e adatta al revival più che a delle sessioni di scatto prolungate.

    La  caratteristica principale che lega Z9 e Z8 è certamente poi l'assenza dell'otturatore meccanico: una caratteristica che se da un canto si propone come soluzione professionale per annullare del tutto l'usura meccanica del componente più sollecitato di una macchina fotografica, dall'altro canto spaventa chi tema rolling shutter e banding:
    come per la Z9 anche nella mia Z8 non ho mai fin qui riscontrato problematiche legate a queste componenti, nè fotografando col flash anche alla massima sincronizzazione consentita,

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    ...nè tantomeno in luce notturna di fonte prevalente artificiale, come possano essere le potenti luci di un campo da tennis

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    o le altrettanto pericolose luci notturne/miste (per gli shutter-rate della generazione precedente di ML)

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    La  Nikon Z8... un anno dopo, si è dimostrata essere un vero cavallo da battaglia, che mi ha fatto trascurare sia la Z9 negli ultimi mesi, sia la Z30 con la quale facevo le uscite più easy, delle quali adesso si è impadronita in tutto e per tutto questa mirrorless.

    A proposito di Z30, sono molto contento che nella Z8 ci sia ancora l'articolazione a pantografo del monitor identica a quella della Z9, piuttosto che quella tilting della Z30 che è stata invece replicata in Zf e Z6iii, sicuramente più divertente, ma che io trovo piuttosto ingombrante lateralmente alla fotocamera, tanto da attirare su di me l'attenzione delle persone molto più dei 90° disponibili del pantografo di Z8/Z9.

    Le opportunità di scatto che le ho dedicato sono state delle più varie e ne pubblico un piccolo riassunto in calce a questo articolo:
    credo sia chiaro il sentiment che mi ha pilotato in questa reprise e recap della seconda Z pro di Nikon Z.

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    Max Aquila photo © per Nikonland 2024

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    • Administrator

    A differenza della maggior parte degli altri siti web/social che si concentrano sull'ultimissima novità (quale che sia e quale che sia il suo valore) oppure pescano prodotti "archeologici" per generare curiosità (tipo i video su D200 e D700 che stiamo vedendo su YT), Nikonland ritorna periodicamente su quanto di meglio Nikon ha a catalogo per offrire punti di vista inesplorati anche a distanza di molto tempo dal lancio.

    Come nel caso della Nikon Z8, che resta una delle migliori fotocamere Nikon di tutti i tempi, nonostante l'arrivo di Zf e Z6 III (e Canon X e Canon Y), in questo articolo di Max Aquila che non ringrazierò mai abbastanza.
    E' solo grazie a lui se io non mi sto dedicando in via esclusiva a musica e audio.

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    • Administrator

    Ci vuole del tempo per riuscire a farsi una idea precisa di ina fotocamera: è una cosa ben diversa da un obiettivo.

    Ci vuole tempo non solo di utilizzo, ma anche di non possesso e di desiderio nell' ottenerlo: sono elementi fondamentali nella considerazione di un oggetto e nelle aspettative che si nutrano verso di esso.

    La Nikon Z8 è attuale oggi come alla sua presentazione: non c'è in catalogo un modello analogo..."un po' più o un po' meno....

    Chi aveva incautamente acquistata una Z9 lo sa molto bene: come è uscita la 8 è corso a procurarsela e se la tiene stretta: molto più frequente trovare sull'usato una 9 infatti.

    Quei tre difetti bruciano e non sono reversibili: ma cosa esiste di materiale che oltre ai pregi non soffra anche delle pecche: dei tre quello veniale è la batteria che era una scelta obbligata.

    Quello gratuito il battery grip, adattato senza amore.

    Quello grave, la dissipazione insufficiente, perché non sappiamo se possa rendere improvvisamente instabile il nostro shooting.

    Ma non tutti i fotografi che lavorano con una Z8 hanno in mente di fare gravose quantità di scatti in poco tempo: questa è la condizione nella quale quel problema si materializza.

    La caratura della sua portata è segnalata indirettamente dal surriscaldamento della parte sx della fotocamera e del fondello, all' opposto del vano batteria: molto percepibile. 

    Modelli di altre marche, delle stesse dimensioni della Z8 vengono oggi dotati di ventola interna a dimostrazione che le nozze con i fichi secchi non si possano fare.

    Non è una consolazione, ma una condizione comune.

    Per tutto il resto c'è... Nikon Z8

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    • Nikonlander Veterano

    Eccellente Max.. anche se almeno per me, la Z8 è su saturno... ma questo non vuol dire che non possa capire le sue potenzialità.. che in mano mia, per quel che posso fare sarebbe come dare lo zucchero agl'asini.. 

    Però le bela...

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    • Nikonlander Veterano
    2 ore fa, Max Aquila ha scritto:

    Ci vuole del tempo per riuscire a farsi una idea precisa di ina fotocamera: è una cosa ben diversa da un obiettivo.

    Ci vuole tempo non solo di utilizzo, ma anche di non possesso e di desiderio nell' ottenerlo: sono elementi fondamentali nella considerazione di un oggetto e nelle aspettative che si nutrano verso di esso.

    La Nikon Z8 è attuale oggi come alla sua presentazione: non c'è in catalogo un modello analogo..."un po' più o un po' meno....

    Trovo che sia una bellissima dichiarazione d'amore che, a dire il vero, non lesini verso molti altri prodotti Nikon!

    Hai ragione sul fatto che ci vuole tempo per capirla e ancora oggi, grazie agli spunti che posso cogliere da te, Mauro e tutti gli altri Nikonlander, ogni volta che la prendo in mano scopro funzionalità nuove e non ancora testate.

    Sono felice di aver imboccato con la Z8 la corsia verso il mirroless completo.   

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    • Nikonlander Veterano
    2 ore fa, Giuseppe Paglia ha scritto:

    Trovo che sia una bellissima dichiarazione d'amore che, a dire il vero, non lesini verso molti altri prodotti Nikon!

    Hai ragione sul fatto che ci vuole tempo per capirla e ancora oggi, grazie agli spunti che posso cogliere da te, Mauro e tutti gli altri Nikonlander, ogni volta che la prendo in mano scopro funzionalità nuove e non ancora testate.

    Sono felice di aver imboccato con la Z8 la corsia verso il mirroless completo.   

    bah... mi reputo un troglodita..   o forse un piteca.. qualche cosa..  comunque con la Zetina.. le mie sporche cose le faccio ugualmente.. certo forse con la OTTO.. sarebbe meglio e forse più facile..

    • Confused 1
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    • Administrator
    1 ora fa, Roby C ha scritto:

    bah... mi reputo un troglodita..   o forse un piteca.. qualche cosa..  comunque con la Zetina.. le mie sporche cose le faccio ugualmente.. certo forse con la OTTO.. sarebbe meglio e forse più facile..

    Non credo : Z8 e obiettivo adatto, si parte da due chili. A ciascuno il suo strumento. :)

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    • Nikonlander

    E si, è già passato un anno, anzi qualcosa di più da quel 12 giugno 2023 quando mi arrivò la Z8 e feci i primi scatti. Da puro amatore fotografico mi ero regalato un sogno, mai mi ero spinto ad avere un corpo macchina di questi livelli, anche perché effettivamente “forse” non lo necessitavo. Con il senno di poi, e dopo un anno di utilizzo sono strafelice della scelta fatta, mi sono subito trovato bene con la Z8 e a livello di performance è improponibile fare un paragonare con la Z6 II che utilizzavo in precedenza.

    Con la Z8 e le sue super caratteristiche ho riscoperto il piacere di scattare a raffica negli sport motoristici, il feeling che si ha con la macchina e la sua raffica RAW da 20 fps/sec. è impressionante, scorrono velocemente migliaia di foto con l’unico inconveniente rimane quello della selezione a PC.

    Sicuramente sarà un corpo che mi accompagnerà ancora per lungo tempo, troppo bello tenerla in mano e puntare l’ottica verso il mondo.

    primissimi scatti
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    ... e poi tutti gli altri a testimonianza che con la Z8 si può fare tutto quello che si vuole a 360°
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    :36_1_11:

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    Non posso che condividere quanto scritto: una macchina ottima sotto quasi ogni punto di vista. I lati negativi, già elencati, non sono drammatici ma comunque presenti, come in ogni prodotto. Tuttavia, trovo terribile la scelta delle porte USB-C. È forse l'unico prodotto sul pianeta che ha tolto la funzionalità principale di queste porte, ovvero trasferire una grande quantità di dati e corrente elettrica. Se devo fare un servizio in studio in tethering, devo collegare anche un secondo cavo per l'alimentazione. Inoltre, nel menu c'è un'opzione per non caricarla da spenta, ma che senso ha? Ogni volta devo ricordarmi di togliere la spunta, altrimenti o non ricarica da spenta o non si alimenta da accesa. Non ha nessun senso.

    In ultimo il menu, ma questa è una critica che rivolto a qualsiasi fotocamera sul mercato. Essendo il 90% del mercato in mano ai soliti nessuno si è mai sforzato di fare qualcosa di decente e oramai ci siamo assuefatti e ci esaltiamo se le scritte ruotano se mettiamo la fotocamera in verticale.

    Se prendo una D200 di quasi 20 (VENTI) anni fa il menu è praticamente lo stesso ma ci rendiamo conto? 

     

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    Personalmente l'aspetto che trovo più negativo è la batteria e quanto la resa sia variabile in funzione alla modalità autofocus utilizzata. Nel wedding, ad esempio, è cosa comune cambiare modalità in funzione della scena e delle esigenze (questa almeno la mia esperienza). Fatto un matrimonio a Giugno con circa 4k scatti con 4 batterie di scorta,2 Nikon e 2 smallrig, usate tutte a ruota mettendo in carica quelle che smontavo. Nessun problema, invece, per la temperatura schede, chiaramente la macchina in basso a sinistra era bollente. 

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    A completamento del mio commento condivido anche la risposta di Francesco Spighi, fotografo matrimonialista in toscana, ad una mia domanda proprio sulla sua esperienza sulla batteria su un test che ha fatto tempo fa com Z8: non potendo chiaramente utilizzare un criterio oggettivo per la dinamicità dell'utilizzo, ha cmq scritto che ha cambiato batteria ogni 2h

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    • Administrator
    14 minuti fa, Daniloz ha scritto:

    A completamento del mio commento condivido anche la risposta di Francesco Spighi, fotografo matrimonialista in toscana, ad una mia domanda proprio sulla sua esperienza sulla batteria su un test che ha fatto tempo fa com Z8: non potendo chiaramente utilizzare un criterio oggettivo per la dinamicità dell'utilizzo, ha cmq scritto che ha cambiato batteria ogni 2h

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    Non mi comporterei diversamente. Anche se durante gli incontri di tennis di qualche giorno fa, ho scattato circa 6,5mila file per singola batteria (Nikon) nell' arco di otto ore.

    A proposito, perché il toscano risponde in inglese alla domanda? Oddio ...in quell' inglese...:ph34r:

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    • Administrator

    La EN-EL15c dura circa 2 ore e 1/4 di utilizzo continuo, quale che sia la fotocamera o le modalità di impiego.

    Personalmente auspico che la EN-EL15d passi ad una capacità di scarica superiore.

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    22 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

    Non mi comporterei diversamente. Anche se durante gli incontri di tennis di qualche giorno fa, ho scattato circa 6,5mila file per singola batteria (Nikon) nell' arco di otto ore.

    A proposito, perché il toscano risponde in inglese alla domanda? Oddio ...in quell' inglese...:ph34r:

    Eheh perché il sito è in lingua inglese perché fondamentalmente fa destination wedding per gli stranieri, per questo anche io ho fatto la domanda in inglese.

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    • Nikonlander

    ... tre difetti ben definiti:

    1. dissipazione insufficiente

    2. batteria EN-EL15c inadeguata rispetto a quella a tre elementi della Z9

    3. battery grip brutto, ingombrante, inadatto fisicamente a contenere una EN-EL18d come era in passato su alcuni MB per reflex

     

     

    Sicuramente rimarchevoli difetti per un professionista, ma per il mio livello amatoriale che può portarmi a fare anche 4000/5000 scatti in una giornata, il problema non si pone:
    1. toccando ferro, mai avuti ad oggi problemi di temperatura in uso intensivo
    2. non è la batteria della Z9 si sa, però con due batterie ci faccio l’intera giornata in autodromo
    3. mai preso in considerazione il battery grip, io la mia Z8 la amo così, liscia come mamma Nikon l’ha fatta

     

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    Anche io ho notato una certa variabilità di consumo/surriscaldamento durante gli eventi, ma non mi sono mai messo a fare delle prove approfondite. Sempre solo foto.

     

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    • Nikonlander Veterano
    7 ore fa, M&M ha scritto:

    Non credo : Z8 e obiettivo adatto, si parte da due chili. A ciascuno il suo strumento. :)

    giusto.. due chiletti...  mhhhh   un pochino troppi..  per l'amor del cielo..  è una defaiance mia non il complesso macchina +ottica..

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    • Nikonlander

    macchina fantastica, dopo un anno confermo le mie impressioni e quelle di tutti.

    Grazie a Max per il bell'articolo, pieno d'amore e passione.

    Un anno fa, all'evento Nikon di presentazione, Mauro mi chiedeva: cosa chiederesti di più che questa macchina non ti può dare? Non sono riuscito a rispondergli allora, non ci riuscirei oggi.

    Cosa chiedo? Si, a volte si scalda, ma non ho mai dovuto interrompermi (ovviamente non sono un professionista). La batteria potrebbe durare di più. Il prescatto in Raw invece che jpeg?

    Sono cose sostanziali? Le prime due forse si, ma non per me. Ho 3 batterie e ho risolto così, il calore non mi ha mai fermato finora.

    Quindi Z8 forever!

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    • Administrator
    9 ore fa, cismax ha scritto:

    [...] Il prescatto in Raw invece che jpeg?


    Attualmente il prescatto per Nikon è ripreso come fermo immagine dal video (lo si capisce anche dalla velocità fissa a 30-60-120 scatti al secondo), quindi non è possibile avere un NEF tradizionale.

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    Grazie Max per l'articolo su questa spettacolare fotocamera che, per me, è destinata a diventare leggenda tra tutte le fotocamere. Sono pochi mesi che c'è l'ho e per motivi familiari l'ho usata poco ma mi è bastato per capire che è una "fuoriserie". Usarla è veramente un piacere e trasmette una grande sicurezza perché è certo che farà ciò che le chiediamo e questo nel migliore dei modi, in qualsiasi occasione. I tre difetti citati, soprattutto il surriscaldamento, per me che sono un fotoamatore e per I generi di foto che pratico, non sarà mai un problema. Dell'elefantiaco battery grip ne faccio tranquillamente a meno per la grande ergonomia della macchina. Per le batterie ne ho tre e me ne avanzano. Per me top!

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    • Administrator

    Dissipazione termica.

    La Nikon Z9 ha uno chassis totalmente in lega di magnesio.

    La Nikon Z8 invece ce l'ha solo parzialmente in lega mentre il grosso è in composito (policarbonato iniettato con fibra di carbonio).

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    Lo smontaggio della Z8 rileva che c'è una piastra metallica che copre processore, memorie del buffer e alloggiamento delle schede di memoria.
    Poi c'è la scheda madre, quindi un'altra piastra metallica e quindi il sensore.

    23.thumb.jpg.42424698664ea5f274a7a905b0c3908d.jpg

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    42.thumb.jpg.57f8dbfc3f7881fc03f5e952bce14e02.jpg

    il fondello è l'unica parte di contatto con queste piastre, insieme all'armatura anteriore.

    E' giocoforza che l'unico sfogo termico sia quello, di qui il riscaldamento, a volte impegnativo ed evidente.

    La cosa da notare è che, nonostante le tante spie di avviso accese (allerta giallo, mai rosso), non c'è una processione di fotocamere in viaggio verso LTR perché cotte, nonostante molte abbiano raggiunto centinaia di migliaia se non già milioni di scatti.
    Cosa che mi fa (incrociando le dita) pensare che sebbene scatti l'avviso, non ci siano sulle prime, motivi reali di preoccupazione concreta.

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    • Administrator
    11 ore fa, M&M ha scritto:

    Dissipazione termica.

    La Nikon Z9 ha uno chassis totalmente in lega di magnesio.

    La Nikon Z8 invece ce l'ha solo parzialmente in lega mentre il grosso è in composito (policarbonato iniettato con fibra di carbonio).

    6325438325944b6a8658ae164d44ca01.thumb.png.3aa3742b558515ce8b3c82550d6f7c85.png

    Lo smontaggio della Z8 rileva che c'è una piastra metallica che copre processore, memorie del buffer e alloggiamento delle schede di memoria.
    Poi c'è la scheda madre, quindi un'altra piastra metallica e quindi il sensore.

    23.thumb.jpg.42424698664ea5f274a7a905b0c3908d.jpg

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    il fondello è l'unica parte di contatto con queste piastre, insieme all'armatura anteriore.

    E' giocoforza che l'unico sfogo termico sia quello, di qui il riscaldamento, a volte impegnativo ed evidente.

    La cosa da notare è che, nonostante le tante spie di avviso accese (allerta giallo, mai rosso), non c'è una processione di fotocamere in viaggio verso LTR perché cotte, nonostante molte abbiano raggiunto centinaia di migliaia se non già milioni di scatti.
    Cosa che mi fa (incrociando le dita) pensare che sebbene scatti l'avviso, non ci siano sulle prime, motivi reali di preoccupazione concreta.

    È certamente la spiegazione alla localizzazione del calore quando, nel concorso di determinate situazioni , la Z8 vada in surriscaldamento.

    Ma direi inoltre, essere così chiaro come l' avviso HOT CARD non si riferisca tanto agli slot delle schede, quanto piuttosto alla scheda madre della fotocamera.

    In difetto di chiarimento ufficiale, sembra essere così scongiurata la possibilità di danno alle schede di memoria.

    Di cui non esiste ancora nessuna testimonianza.

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    • Administrator

    A distanza di un anno devo confermare - mi era già parso l’estate scorsa - come la Nikon Z8, sia inadatta all'uso in pista. O, almeno, per come fotografo io in pista.

    Le automobili mi passano davanti, in continuo, ed io scatto in continuo a 20-30-60 fps. L'ho sempre fatto dai tempi della D2h e lo faccio comunemente e impunemente con la Z9.

    Ma con la Z8 dopo una mezz'ora al più si accende la spia di hot-card. Quale che sia la card.

    E dopo un pò la macchina si arroventa nella parte bassa, laterale sinistra e il calore si propaga all'obiettivo.

    Ieri ero con il 28-400 che, povero, si è ben disimpegnato nonostante il VR un pò ballerino a mirino. Ma - si, c'erano 34° gradi nell'aria e 56° sull'asfalto a Monza - è diventato rovente nella parte metallica.

    Quindi ho avuto l'avviso di sovraccarico termico. Giallo, rosso, livello 3. Fino ad attivare il count-down di spegnimento automatico.

    Che ha richiesto una buona mezz'ora per consentire un minimo di ritorno a vita (quando per fortuna non giravano auto).

    La sessione dopo, idem.

    Ah, la batteria non è durata 3 ore. Ne ho poi usata un'altra.

    Nelle FP1, nonostante il fermo per il recupero dell'auto che Kimi Antonelli ha stampato sulle gomme della Curva Alboreto, non avrei potuto scattare per tutto il periodo di auto in pista.

    Consideriamo che non ho "lavorato" l'intera giornata ma solo fino alle 14:30 (dopo non riesco a tollerare tutto il mio prossimo che si accatasta ovunque in autodromo e quindi sono tornato a casa per vedere le FP2 comodamente in poltrona).

    Insomma, nella mia esperienza pratica - non posso parlare in generale né per gli altri - la Z8 non può sostituire in pista la Z9 - almeno con il caldo (ma d'inverno le auto non girano).
    Questo è quanto.


    La Z8 io la considero come una sostituta leggera, per compiti leggeri (per le cose per cui utilizzavo prima la Z7, quando l'avevo).
    In attesa che arrivino alternativamente Z9 II/Z9h, che la relegheranno definitivamente ai compiti a bassa intensità di scatto.

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    • Administrator
    2 ore fa, M&M ha scritto:

    A distanza di un anno devo confermare - mi era già parso l’estate scorsa - come la Nikon Z8, sia inadatta all'uso in pista. O, almeno, per come fotografo io in pista.

    Le automobili mi passano davanti, in continuo, ed io scatto in continuo a 20-30-60 fps. L'ho sempre fatto dai tempi della D2h e lo faccio comunemente e impunemente con la Z9.

    Ma con la Z8 dopo una mezz'ora al più si accende la spia di hot-card. Quale che sia la card.

    E dopo un pò la macchina si arroventa nella parte bassa, laterale sinistra e il calore si propaga all'obiettivo.

    Ieri ero con il 28-400 che, povero, si è ben disimpegnato nonostante il VR un pò ballerino a mirino. Ma - si, c'erano 34° gradi nell'aria e 56° sull'asfalto a Monza - è diventato rovente nella parte metallica.

    Quindi ho avuto l'avviso di sovraccarico termico. Giallo, rosso, livello 3. Fino ad attivare il count-down di spegnimento automatico.

    Che ha richiesto una buona mezz'ora per consentire un minimo di ritorno a vita (quando per fortuna non giravano auto).

    La sessione dopo, idem.

    Ah, la batteria non è durata 3 ore. Ne ho poi usata un'altra.

    Nelle FP1, nonostante il fermo per il recupero dell'auto che Kimi Antonelli ha stampato sulle gomme della Curva Alboreto, non avrei potuto scattare per tutto il periodo di auto in pista.

    Consideriamo che non ho "lavorato" l'intera giornata ma solo fino alle 14:30 (dopo non riesco a tollerare tutto il mio prossimo che si accatasta ovunque in autodromo e quindi sono tornato a casa per vedere le FP2 comodamente in poltrona).

    Insomma, nella mia esperienza pratica - non posso parlare in generale né per gli altri - la Z8 non può sostituire in pista la Z9 - almeno con il caldo (ma d'inverno le auto non girano).
    Questo è quanto.


    La Z8 io la considero come una sostituta leggera, per compiti leggeri (per le cose per cui utilizzavo prima la Z7, quando l'avevo).
    In attesa che arrivino alternativamente Z9 II/Z9h, che la relegheranno definitivamente ai compiti a bassa intensità di scatto.

    Altro che pista: io l'ho mandata in pre-crisi, fotografando per un paio d'ore il tennis a bordo campo, come riporto in questo articolo, sempre con la spia HOT accesa.

    Dire che la Nikon Z8 possa essere un secondo corpo rispetto la speculare Z9 è del tutto velleitario 

    E l' autonomia della batteria è il secondo punto debole 

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    • Nikonlander

    Dirò una boiata...ma credo che anche il nero degli obiettivi in minima parte influisca. 😎 Comunque avete spiegato benissimo le differenze costruttive tra Z8 e Z9😉

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