Si presenta nella solita confezione nera con sfumatura gialla, propria del sistema Nikon Z.
L'interno è abbastanza essenziale : il battery pack avvolto in pluriball e cellophane e un pieghevole multilingue.
Non c'è nulla da montare perchè è già pronto all'uso, basta togliere la protezione dei contatti messa sulla sommità della "falsa batteria" che va inserita nel corpo macchina, al posto della EN-EL15 interna.
Ovviamente prima si dovrà estrarre lo sportellino di chiusura del vano batteria.
Vi raccomando cautela perchè si deve forzare il tanto che serve ma non di più. Ci sono solo due cilindretti in plastica spessi un millimetro e poco più che vi separano ... dal disastro, casomai forzaste troppo.
L'operazione contraria è più tranquilla, basta una piccola pressione per riportarli all'interno delle guide e permettere alla cerniera di fare il suo lavoro sullo sportellino.
Ma adesso che l'ho smontato, dove lo metto ?
niente paura è previsto un alloggiamento nel battery-pack, nella parte che va dentro alla fotocamera. C'è proprio un incavo a misura dove incastrare lo sportellino.
Che li riposerà finchè non vi servirà nuovamente (cioé nel caso voleste smontare il battery-pack ed utilizzare nuovamente la vostra Z nature).
dettaglio dei contatti elettrici che portano l'energia dentro al corpo macchina.
dettaglio del posteriore del battery-pack. Presente una presa USB in grado di ricaricare le batterie (a macchina spenta).
E un tasto CHECK di cui parleremo poi.
i due sportellini dei vani batterie aperti
uno dei due sportellini aperti con dentro una batteria.
Gli sportellini si muovono a slitta, con sicura di sgancio, e poi una volta finita la corta verso l'esterno, si aprono a cerniera.
una delle due EN-EL15b che ho inserito nel mio battery-pack
una volta inserite, le due batterie sono connesse in parallelo.
La macchina ne sente una sola e solo di quella riporterà lo stato di carica.
Per avere un'idea dello stato complessivo, Nikon ha escogitato un ... escamotage. Premendo, appunto, il tasto CHECK, si accendono due file di LED verdi a tre posizioni che indicano sommariamente lo stato di carica.
E' possibile sostituire le due batterie separatamente anche a macchina accesa.
Il Nikon MB-N10 si monta con assoluta precisione grazie al perno a vite e alle due guide in plastica che entrano nel fondello della fotocamera.
Per il serraggio ci sono due viti a ghiera disassate che permettono un perfetto blocco.
Anche senza esagerare, una volta strette bene le due ghiere macchina e battery-pack. formano praticamente un corpo unico.
Il fondello del battery-pack replica fedelmente quello della Nikon Z. C'è quindi la possibilità di avvitare piastre, guide, viti e teste di treppiede in formato standard.
Ecco la mia Nikon Z6 con il Nikon MB-N10 montato :
Come vedete sia esteticamente che ergonomicamente segue fedelmente la macchina.
La presa è comoda, anatomica, permette alla mano destra di stendersi lungo il lato completamente.
Maneggiando obiettivi importanti a mano libera (tipo il 70-200/2.8, il 300/2.8 o il 500/5.6E PF) finivo sempre per farmi male al palmo che incosciamente finiva per fare forza per lo spigolo.
Adesso invece la presa è di tutto riposo.
Il baricentro si è spostato più in basso e questo permette una presa più stabile e sicura. Anche a vantaggio di una migliore lotta alle oscillazioni ... del fotografo.
Il peso aggiuntivo è per me un vantaggio.
La costruzione è a standard Nikon, sebbene nel complesso leggerina.
Nonostante l'estetica "strana" e molto differente da quella dei grip delle reflex - sia quelle professionali che quelle amatoriali - ammetto che questo "coso" fa il suo lavoro.
E' un vero peccato che non l'abbiano progettato insieme alla macchina, prevedendone un collegamento intelligente in grado di avere un controllo della fotocamera e delle batterie, come siamo abituati con le nostre reflex.
Non credo che ci siano spiegazioni al riguardo e si tratta certamente di uno scivolone difficilmente giustificabile.
A favore però c'è che il suo lavoro in fondo questo apparecchio lo fa, e il prezzo - pur di fascia Nikon - è ampiamente più "conveniente" dei vari MB da reflex professionali.
Superati ampiamente i primi 100.000 scatti della mia Z6 e compreso oramai che per una Z6 professionale ci vorrano se non 18, facilmente altri 24 mesi, io l'ho comprato e ne farò uso continuo.
Nel complesso sono soddisfatto. Ma certo é una delle cose da annotare in questo strano 2019 Nikon.
Perchè mai per finalizzare un oggetto così semplice hanno impiegato 15 mesi non lo sapremo mai.
Probabilmente non volevano proprio produrlo e alla fine si sono sentiti in dovere di ...
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