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  • Silvio Renesto
    Silvio Renesto

    Nikkor Z 24-200mm f4/6.3 Vr : l'ho comprato anche io !

    Prima uscita con il mio nuovo superzoom  per la Z6, il Nikkor  Z 24-200mm f4/6.3 Vr. Non avevo pretese di realizzare grandi foto dal punto di vista artistico, mi interessava  vedere com'era la sua resa e come mi sarei trovato con questo tuttofare di cui si è parlato molto bene. Il mio non è un test "numerico", sono delle prime impressioni  ed una valutazione soggettiva, rapportata all'uso che intendo farne. Per i test più approfonditi, foto dell'obiettivo ecc.,  vi rimando agli articoli di Mauro Maratta e di Max Aquila.

    L'obiettivo.

    Sorprendentemente leggero! Pesa meno del 24-70 f4 S. Naturale perchè baionetta (di alluminio) a parte, il resto è di plastica. Buona plastica però, solida, "casca" molto bene in mano, ben bilanciato, non ci sono giochi, la zoomata è molto fluida senza essere lasca, l'Af è silenzioso e anche piuttosto veloce con la Z6 aggiornata all'ultimo firmware. Si estende zoomando ma non in modo eccessivo. Certamente non è un obiettivo da maltrattare troppo, ma come ergonomia per un obiettivo da viaggio e reportage leggero,  mi piace. Ghiera di messa a fuoco by wire è molto sottile. Da usare solo se non se ne può fare a meno. Nessun tasto, selettore od altro sul barilotto. Non ne ho sentito comunque il bisogno.
    Il mirino della  Z6, perlomeno come da me impostato,  mi è sembrato leggermente scuro a 200mm a F6.3, ma niente di preoccupante.

    La sua resa.

    Nota: Quanto scrivo è riferito ai 24 megapixel della Z6, non possiedo la Z7, quindi non posso esprimermi in merito all'uso con quel sensore.

    Quando lessi  gli articoli di Max e Mauro su questo zoom, rimasi colpito dalle loro valutazioni molto positive. Non avevo motivo di dubitarne, perchè so che sono rigorosi nei loro test, ma mi pareva così strano entusiasmarsi per un 24-200... . Provandolo mi sono entusiasmato anch'io! Davvero molto buono per essere un superzoom, tanto da  (scusate il giro di parole) ... non sembrare nemmeno un superzoom! 
    Con "buono" intendo nitidezza più che soddisfacente, bei colori, assenza di aberrazioni e pochissima distorsione (entrambe corrette probabilmente via software, ma il risultato c'è comunque).


    In condizioni di abbondanza di luce, come nella mia prova in esterni, specialmente tra f8 e f11, conferma la sua validità come ottica da viaggio sia per foto di "paesaggio" che per scorci e particolari, dove mantiene una ottima nitidezza. carroponte2blog.thumb.jpg.4f80c6e00afe937e096e4aaf67876399.jpg

    Grandangolo

     

    tele

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    carroponte1crop.thumb.jpg.bde158136400d2089bc52ccc91d775ba.jpg

    Crop 100% della foto sopra.

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    Questi sotto  NON sono crop ma foto di dettagli a diverse focali.

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    Attività fisica in singolo a distanza, come da regole: il mio compare si esibisce nella forma di bastone del Taijiquan, la Z6 e il 24-200 lo seguono:

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    _DSC4028_00006.thumb.jpg.3dc34eae29c05f23f63db940040c802b.jpg

    _DSC4032_00007.thumb.jpg.0963d65fd044ff6f7def4b05b334572c.jpg

    _DSC4034_00008.thumb.jpg.02d7c289e4eb03eb9b73a5c96e06014b.jpg

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    In un paio di foto  il bastone è leggermente curvo perchè avendo scattato a raffica con l'otturatore elettronico si ha un po' di rolling shutter.

    In interni non troppo luminosi chiaramente occorre usare il flash o alzare gli ISO secondo necessità, ma con la Z6 non è un grosso problema.

    vincenttest.thumb.jpg.811aec4073403692d5749f261b1f0fb5.jpg

    L' unico che non può protestare...


    Un quasi macro? sì e no, vediamo perchè.

    NON ho comprato il 24-200 per usarlo come macro sul campo. Però ho voluto divertirmi a esplorare le sue capacità nella fotografia ravvicinata.

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    Test "floreale". Due luci, una di fianco a destra di chi guarda, più potente ed una più debole frontale. 

    Il 24-200 ha una messa a fuoco minima che varia con la focale (dati Nikon Canada):

    50 cm a 24mm 
    54 cm a 35mm 
    55 cm a 50mm 
    58 cm a 70mm 
    65 cm at 105mm 
    68 cm at 135mm 
    70 cm at 200mm 

    70 cm alla focale 200mm è un valore inferiore (di 1cm) a quello del 200mm micro-nikkor f4 Ai. Questo farebbe pensare ad un vero macro, in quanto il 200mm micro-nikkor Ai a quella distanza raggiunge un rapporto di riproduzione di 1:2 (0.5x). Non è così e coerentemente nelle specifiche di questo zoom mi pare non ci sia  scritto macro da nessuna parte. A 70 cm di distanza di messa a fuoco ed alla focale di 200mm il 24-200 raggiunge un rapporto di riproduzione leggermente inferiore ad  1:3 (0,28) comunque sufficiente per fotografia ravvicinata, soprattutto still life. Non ha l'incisione di un macro moderno (sarebbe strano se l'avesse e sarebbe altrettanto irrealistico aspettarselo), tuttavia la resa è più che dignitosa.

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    Il rapporto di riproduzione è piuttosto basso perchè, come praticamente tutti gli obiettivi recenti ed in particolar modo i superzoom, il 24-200 accorcia sensibilmente la sua focale alle brevi distanze. In pratica alla distanza di messa a fuoco di 70 cm a 200mm di focale nominale, la focale  effettiva è circa 122mm.

    Un trucco per trasformarlo in un (quasi) vero macro senza perdere nemmeno troppa qualità c'è comunque: basta aggiungerci una lente addizionale a due elementi.  Nella foto sotto ho montato un doppietto Olympus paragonabile alla Marumi 330 DHG. Messa a fuoco ad infinito e focale 200mm. Con la messa a fuoco ad infinito si ha una distanza di lavoro di 33 cm ed una qualità molto elevata.

    Senza lente addizionale:

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    Con lente addizionale da 3 diottrie:

    duracell2blog.thumb.jpg.2a9e3af5f3f6fa8c53b42c3bedc3d192.jpg

    crop 100%

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    Se non ci si vuole avvicinare troppo c'è anche un altro trucco: montare un tubo di prolunga SENZA MODIFICARE LA DISTANZA DI MESSA A FUOCO.
    Come ho già spiegato in altri articoli, montando il tubo, l'obiettivo metterà a fuoco come se il soggetto fosse più lontano, quindi la focale effettiva risulterà meno ridotta. Mica male come risultato (lo stesso discorso vale anche per la lente addizionale, all'ingrandimento dovuto alla lente si somma il fatto che con l'obiettivo ad infinito la focale effettiva è vicina a quella nominale, da tenere presente però che la lente addizionale accorcia le focali, il tubo no).

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    Si potrebbe anche ingrandire di più avvicinandosi, ma già così è un bel risultato.

    Ripeto quanto scritto sopra: non ho preso il 24-200 per usarlo come macro, ma se durante una gita "leggera" con solo la Z6 e questo zoom mi trovassi davanti un soggetto interessante da fotografare da vicino, non esiterei a montarci sopra una lente (magari da 2 diottrie anzichè 3, così da avere  50cm di distanza di lavoro) che sta ovunque e non ingombra.

    Conclusione: Soddisfatto dell'acquisto?
    Sì, almeno da questo prime prove, direi più che soddisfatto.
    Fa quel che deve e lo fa bene. E' chiaro che bisogna essere realistici, non ci si deve aspettare che faccia quel che fa un 70-200 f2.8 da 2700 euro, però sicuramente non delude, anzi non esito ad unirmi al positivo giudizio di chi ne ha scritto in precedenza. 

    Silvio Renesto

     

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    Commenti Raccomandati



    • Nikonlander Veterano

    e anche il mirino....ognuno fa le sue scelte ma io preferisco avere un tempo di standby, basta sfiorare il pulsante di scatto per riattivare tutto. comunque potrebbe servire per particolari occasioni

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    • Amministratori
    2 ore fa, Ciccillo ha scritto:

    Appunto se allungo il tempo devo tenere acceso tutto e con il sigma 150-600 sport lo stabilizzatore rimane acceso sempre e la batteria va giù in un baleno. 

     

     

    Ed il problema diventa la Nikon...

    Invece di silurare quell'obiettivo sostituendolo con un Nikkor Z che non attiva lo stabilizzatore e non fa scaricare la batteria.

    Abbiamo anche avuto persone che in passato hanno fatto downgrade della fotocamera pur di utilizzare obiettivi obsoleti tagliati fuori dalle nuove versioni di firmware 

    Naturalmente obiettivi di altri marchi: perché io in due ore ieri ho scattato 24mila files col mio 500/4G (progetto 2007) anche esso con lo stabilizzatore sempre in tensione e la batteria della Z9 è scesa al 65% ... però fotografando, non pretendendo di restare in standby a luci accese  e batteria carica.

    Ma di che stiamo parlando?

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    • Nikonlander Veterano
    Adesso, Ciccillo ha scritto:

    Effettivamente hai ragione 

    Purtroppo in questo momento non posso prendere un tele z:$

    Io ho una domanda: a che ti serve tenere acceso lo schermino in alto?
    Intendi quello dietro il pulsante di scatto?

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    Normalmente faccio foto avifauna vagante

    Quando sono in auto, ho la macchina fotografica sulle gambe, quindi mi serve vedere lo schermo per impostare subito la macchina per lo scatto. 

    Però se la macchina è in standby devo premere il pulsante di scatto per risvegliare la macchina e poi vedere le impostazioni da applicare, questo mi ruba 1 o 2 secondi e certe volte è troppo. 

    Oppure altre volte in base all'uccello e alla distanza mi capita di usare il crop dx, quindi se mi serve fx lo vorrei sapere subito senza perdere tempo. 

    Tenete presente che sono pochi giorni che ho mirrorless e capace che tra una settimana sarà tutto più semplice

    Modificato da Ciccillo
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    • Nikonlander
    5 ore fa, Ciccillo ha scritto:

    Oppure altre volte in base all'uccello e alla distanza mi capita di usare il crop dx, quindi se mi serve fx lo vorrei sapere subito senza perdere tempo.

    Questo puoi anche evitare di farlo, tanto lo stesso identico risultato (anzi anche piu' controllabile....) lo ottieni effettuando successivamente, in postproduzione, il ritaglio dell'area desiderata. Poiche' la dimensione ed il numero dei fotositi impiegati non cambia minimamente effettuando il crop Dx in macchina o un eguale crop successivo in PP, tanto vale scattare sempre in formato Fx.

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