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  • Massimo Vignoli
    Massimo Vignoli

    Nikkor Z 14-24/2.8S nella fotografia di paesaggio: Viva il RE!

    La fotografia di paesaggio, soprattutto se finalizzata ad ottenere immagini di elevata qualità in grado di essere stampate in grandi dimensioni, è un banco di prova estremamente severo per le lenti grandangolari. 
    Per più di un motivo:
    - Occorre innanzi tutto che siano nitide, possibilmente in modo uniforme tra centro, bordi ed angoli: normalmente le composizioni più dinamiche, che sfruttano l'effetto dei grandangoli di accentuare il primo piano partono proprio da lì!
    - Serve che siano resistenti al flare, in quanto la luce più interessante per questo tipo di fotografia raramente arriva dalle spalle del fotografo in quanto è quella che meno scolpisce i soggetti.
    - Devono avere aberrazioni cromatiche molto controllate, in quanto spesso ci sono contrasti forti tra il cielo/sole e soggetti ricchi di dettaglio, come le piante. Certo, si possono "togliere con un click" nel nostro software di regolazione dei file.... ma nelle stampe grandi finiscono comunque per produrre aloni ed effetti indesiderati.
    - Devono avere poca distorsione, anche questa si può "togliere con un click".... ma lasciando sul campo la nitidezza, come dimostra il fratellino 14-30/4
    - Devono essere filtrabili. Questo è un tema controverso, se ne è parlato molto anche qui su Nikonland all'annuncio di questa lente: per alcuni è un fatto marginale per altri addirittura dirimente per poterle utilizzare. Personalmente penso che il polarizzatore sia molto importante, spiegherò con un paio di esempi più avanti perché, e che i filtri Neutral Density siano molto utili. Mentre non uso più da tempo i filtri graduati, preferendo altre soluzioni nei rarissimi casi in cui la gamma dinamica dei moderni sensori sia inadeguata.

    Sul test di Max Aquila avete disponibilità di numerose immagini estremamente ben fatte di questa lente, per cui illustrerò l' articolo prevalentemente con fotografie realizzate con essa.
    Per chi non lo avesse letto, lo consiglio vivamente: lo trovate qui

    In ogni caso, la lente di cui parliamo è questa, montata su Z6II, con il paraluce portafiltri, un polarizzatore ed un ND64:
    MV-Z6-20210627-2592.thumb.jpg.ceffec1d7fe61c47205231722e7b600c.jpg


    Un paio di scatti per rompere il ghiaccio, è il caso di dirlo, così capiamo cosa fa questo signorino:
    MV-Z6-20201223-2191.thumb.jpg.4960ffd683d424e3e536bc919df63ca6.jpg

    Z6 su 14-24/2.8S@20mm 1/80" f11 ISO100 - A mano libera.

    MV-Z6-20201228-2289.thumb.jpg.688007eab393a3ec50ea40f8c5c5d95d.jpg

    Z6 su 14-24/2.8S@20mm 1/8" f8 ISO100 - A mano libera. 

    Si, si inizia sulla neve: l'ho avuto da Max lo scorso dicembre. Ne scrivo solo ora perché non riuscivo a trovare difetti di cui parlare, ed allora ho pensato di doverci lavorare di più.... ma non c'è stato nulla da fare: non ne ho trovati.

    Ma andiamo con ordine. Primo punto: quanto è nitido? un sacco, è il miglior zoom grandangolare che io abbia mai provato.
    Con baionetta F non è mai esistito nulla che potesse produrre risultati del genere con la disinvoltura con cui lui riesce. Certo, il vecchio 14-24 AFS era una lente straordinaria per la sua epoca ma tra flare e scarsa planarità del piano di fuoco portare a casa belle foto non era semplice. Per non parlare del peso e della pena nel provare ad usarci i filtri!   
    Con baionetta Z solo il 20/1.8S regge il confronto (e pure lo vince, nella sua specifica destinazione d'uso!).
    Punto.

    Guardate qui, questi sono alcuni scatti all'inizio di un'alba un po' livida, dello scorso 8 gennaio - praticamente dietro casa, il massimo raggiungibile all'epoca.
    MV-Z6_2-20200108-2165.thumb.jpg.84299e8daecdcbd4614511f9e108d607.jpg

    Z6II su 14-24/2.8S@14mm 1/40" f8 ISO100 a mano libera.
    I più attenti avranno notato "a mano libera". Già, con queste Z e lo scatto elettronico la necessità del treppiede è diventata sempre più rara, anche quando si sta testando la nitidezza di una lente. 
    Questo il crop a pixel reali dell'angolo in basso a sinistra:

    MV-Z6_2-20200108-2165-Crop.thumb.jpg.a3294f9d78a51e748450361d816c8c2a.jpg

    Apritelo per vederlo non adattato. E così nitido che toglie il fiato. 14mm, f8, a mano libera. Pixel reali significa che, in dipendenza della risoluzione del vostro monitor, è probabilmente come guardare una stampa A2 con il lentino.

    E a 24mm?

    MV-Z6_2-20200108-2191.thumb.jpg.d7ab3806860c063baf9b8ae503bb730e.jpg

    Z6II su 14-24/2.8S@24mm 1/60" f11 ISO100 a mano libera.

    MV-Z6_2-20200108-2191_Crop.jpg.1245f31016ef66009df88d35670fd1bd.jpg

    E qui il crop, sempre a pixel reali, dell'angolino in basso a destra.

    MV-Z6_2-20200108-2210.thumb.jpg.d50424a1551b46a4ddd8651d578f106f.jpg

    Z6II su 14-24/2.8S@14mm 1/30" f16 ISO100 a mano libera.

    MV-Z6_2-20200108-2210_Crop.thumb.jpg.362648490c1a73bb85cc2a548cd78627.jpg

    E questo il crop, sempre pixel reali, dei rametti contro il cielo per verificare le aberrazioni cromatiche. Il file è postprodotto schiarendo abbondantemente le ombre, siamo in pieno controluce. 
    Credo che questi siano esempi più eloquenti di qualsiasi commento io possa fare. Basta guardare, ma ricordatevi di aprire i file!

    Ma, in premessa, parlavo dei filtri. Cioè di questo:

    MV-Z6-20210627-2600.thumb.jpg.7d0b18ccee6521562f57d389d7637262.jpg

    Che qui vedete montato sulla Z6II con basetta Meike, con il paraluce monta filtri su cui ho inserito il polarizzatore Nisi - I filtri Nisi sono stati la mia scelta per questa lente.
    Grande? si, grande. Ma nemmeno poi troppo. Ricordiamoci che il paraluce si avvita e svita a baionetta e che quindi occorre montarlo... solo quando serve! Nikon ne fornisce un'altro, più piccolo, per i casi in cui si fotografi in esterni senza necessità di filtri, così come, vale la pena ricordare, una piccola protezione dal sole è già presente e solidale al barilotto.

    In ogni caso, qui vedete il paraluce, con il suo tappo, i filtri polarizzatore e ND64, le custodie originali Nisi per i filtri (dimensione 14x14cm) ed un tappo standard da 77mm per confronto.

    MV-Z6-20210627-2597.thumb.jpg.bd8eed4c25060fb51a6a77d6403a1caf.jpg

    Dico subito che all'inizio ero scettico, mi sembrava una soluzione complicata, costosa ed artificiale. Ma nell'uso sul campo mi sono ricreduto al 100%. Montare i filtri da 112mm sul paraluce è una trovata assolutamente geniale!
    Perchè?
    Innanzi tutto si ottiene un insieme che non vignetta assolutamente, nemmeno a 14mm e montandoli entrambi. Non serve sempre, ma quando serve è una manna! 
    MV-Z62-20210619-7184-.thumb.jpg.1fd2c2be3b46494064b8aa31c6ec43ca.jpg

    Z6II su 14-24/2.8@14mm 25" f16 ISO100, CPL ed ND64.
    Il polarizzatore è servito a togliere il riflesso dal mare e dai quarzi delle rocce, saturandone bene i colori, l'ND a togliere le ondine che la brezza produceva.

    Altro esempio: 

    MV-Z6_2-20210516-6018.thumb.jpg.668089ffc2af4252811ba89a70433ee1.jpg

    Z6II su 14-24/2.8S@16mm 1/50" f11 ISO100 - Polarizzatore "al minimo", senza sarebbe anche peggio (non l'ho tolto per far prima, e non avevo ancora chiara una cosa, ne parlo dopo).

    MV-Z6_2-20210516-6017.thumb.jpg.3cff453f57143e780c3314f93574048f.jpg

    Z6II su 14-24/2.8S@16mm 1/50" f11 ISO100 - Polarizzatore. 

    MV-Z6_2-20210516-6052.thumb.jpg.0cd47eac43141abf0da3dca7bc853677.jpg

    Z6II su 14-24/2.8S@18.5mm 1/80" f8 ISO100 - Polarizzatore.

    Il punto è: il polarizzatore, sui grandangoli spinti, non serve ad aumentare il contrasto tra cielo e nuvole (ambito d'uso dove anzi tende a far casino) ma a togliere i riflessi dall'acqua e da tutte le superfici molto riflettenti, come le foglie o le rocce, specie se bagnate!

    Ma dov'é la genialità della soluzione? beh, ci ho messo un po' a capirlo, come tutte le cose devi toccare con mano. Il fatto è che il paraluce si monta "a baionetta", quindi per mettere e togliere i filtri sul campo con il treppiede in posizione precaria non occorre più avvitare il filtro in posizioni assurde con il rischio di farlo cadere: basta togliere il paraluce, tenuto fermo dal blocco "a pulsante" comune a tutte le soluzioni "pro" di nikon e lavorarci con calma. E se non serve, perché si voleva toglierlo, si può coprire e mettere in tasca, pronto per il prossimo giro. Ed è fornito anche un normale tappo per la lente frontale. GENIALE!!!

    Mi spiego con un esempio, che serve ad introdurre anche un altro concetto: A che servono i grandangoli così spinti nella fotografia di paesaggio? non a fotografare una scena ampia - es. una catena di montagne - ma ad enfatizzare il primo piano. Che spesso deve essere letteralmente a pochi cm dalla lente frontale.
    MV-Z62-20210619-7192-.thumb.jpg.b7e4426df833fed5ae83fec311e805f2.jpg

    Z6II su 14-24/2.8S@14mm 1/4" f16 ISO100 - Polarizzatore.

    Come già avrete immaginato, quelli non sono enormi scogli tafonati, ma roccette alte, nel punto più rilevato, circa mezzo metro. La macchina stava sul treppiede a 30cm dall'acqua.

    IMG_1017_res.thumb.JPG.e8686506ebecb5e651c40f537472be5a.JPG

    Per avvitare o svitare il polarizzatore o aggiungere/togliere l'ND, in posizioni come quelle, occorre sia stare scomodi sia rischiare di avvitare male e fare cadere tutto in acqua. Lavorando così, da scogliere e su torrenti, ho perso per sempre più di un filtro!

    Ma ne abbiamo un'altra: il tappone da mettere sul paraluce. Questo.
    MV-Z6-20210627-2601.thumb.jpg.ab0147eee57d4533257550c700bce056.jpg

    Geniale pure lui? Si. Mai fotografato sotto la pioggia o vicino ad una cascata? quanto vi siete rotti le scatole tra una fotografia e l'altra per ripulire la solita goccia dalla lente frontale? quante foto buttate perchè non vi siete accorti? o peggio, al mare controvento?
    Beh, basta il tappo king size, che pure lui si incastra a baionetta, ed il problema è risolto.

    E, ultimo aspetto, il tutto non è così grande come sembra:
    - 2 filtri da 112mm con la custodia, occupano uno spazio di cm 14x15x1
    - Il "tappone" compreso paraluce è un cilindro di 12.5cm x 4cm di spessore. Il solo "tappone" 3cm di spessore. 
    Ed il tutto sulla mia bilancia fa 300gr di peso. A portata di qualsiasi zaino.
    MV-Z6-20210627-2598.thumb.jpg.47a2f1c20b877274a62a6542e488cf40.jpg

    C'è poi un bonus ulteriore. Questo paraluce si può montare anche sul 24-70/2.8S e sul 70-200/2.8S. Insomma, con un set di filtri ci fai tutto. Ho provato e va anche sul 70-200/2.8 AFS FL, ma il montaggio non è sicuro (non blocca bene) per cui non lo consiglio.

    Ok, un mucchio di parole e di "crop da misuroni". Ora ci guardiamo qualche foto, se vi va.

    MV-Z6_2-20210508-5509.thumb.jpg.391a79e0e35f84cc728a4520e188cf68.jpg

    Z6II su 14-24/2.8S@20mm 1/800" f8 ISO100 

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    Z6 su 14-24/2.8S@24mm 1/40" f16 ISO100

    MV-Z62-20210619-7166-.thumb.jpg.af677304db3c7b3ca346efb79b90fec3.jpg

    Z6II su 14-24/2.8S@20mm 1/1.6" f11 ISO100

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    Z6II su 14-24/2.8S@18mm 0.5" f11 ISO100 Polarizzatore
     

    MV-Z62-20210619-7173-.thumb.jpg.425cbf65543288e9a088d4dfabc12b0c.jpg

    Z6II su 14-24/2.8S@14mm 1.3" f16 ISO100 Polarizzatore.

    Conclusioni.
    Una lente di eccezionale ed inedita qualità, letteralmente il sogno del fotografo paesaggista impegnato al quale consente, con agilità e semplicità d'uso sorprendenti, di concentrarsi al 100% sulla fotografia, ottenendo sempre il massimo della qualità, sotto ogni profilo ed in ogni condizione. Questo vale, per effetto dei piccoli ingombri e pesi coinvolti, altro aspetto del tutto inedito, ovunque siano i suoi soggetti preferiti: dal mare a pochi passi dall'auto al cuore delle alpi raggiunto in ore ed ore di cammino. Parliamo di una lente che pesa 650gr, sostanzialmente ha peso ed ingombro del vecchio 16-35/4 AFS VR che questa meraviglia letteralmente distrugge sotto ogni profilo. Così come distrugge il precedente Re del mondo F, il 14-24/2.8 AFS che per peso, ingombro, uso problematico dei filtri e pure prestazioni ottiche è così lontano da essere inconfrontabile.

    Pregi:
    - Peso ed ingombro minimi, per il genere degli zoom grandangolari ma anche in assoluto considerato che pesa meno di 2 etti in più del 14-30/4S, che aveva fatto gridare al miracolo alla sua uscita.
    - Eccellente ergonomia, nell'uso normale e con i filtri.
    - Eccellenti prestazioni ottiche.
    - Eccellente qualità costruttiva.
    - Ottimo range di focali: tutti i grandangoli spinti accessibili con un giro di ghiera.
    - Ottima luminosità: è più che adatto alla fotografia notturna.

    Difetti:
    - Per me, considerato il genere e le prestazioni, nessuno.

    Massimo per Nikonland (c).
    27/6/2021.

     

    MV-Z62-20210619-7184-.jpg

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    Commenti Raccomandati

    • Nikonlander

    Ci voleva proprio questo articolo con belle foto. Che dire, superlative , grazie a sua maesta' il 14-24S.  E, grazie a Massimo.

    Se lo comprerò,  mi avrai sulla coscienza.xD

     

     

    Modificato da riccardo55
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    • Nikonlander

    Grazie Massimo per l'articolo che è davvero ben fatto e pone l'accento su alcuni aspetti che si rivelano estremamente importanti sul campo e dei quali si tende a parlare davvero poco in sede di recensione di un'ottica, soprattutto specialistica come questa.

    Non rientra trai miei "desiderata" ma sembra proprio un capolavoro di ottica che varrebbe la pena poter provare qualche volta nella vita.

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    • Nikonlander Veterano
    13 ore fa, Viandante ha scritto:

    Grazie Massimo per l'articolo che è davvero ben fatto e pone l'accento su alcuni aspetti che si rivelano estremamente importanti sul campo e dei quali si tende a parlare davvero poco in sede di recensione di un'ottica, soprattutto specialistica come questa.

    Il punto è che qui lo facciamo per passione. Che non vuol solo dire che nessuno ci paga ma soprattutto che ci teniamo a scrivere quello che per noi è giusto e a fare tutti gli approfondimenti che servono per sviscerare tutti gli argomenti. Innanzi tutto perché, quando noi fotografiamo, vogliamo conoscere bene quello che abbiamo in mano ed il modo migliore di usarlo. Per questo ho cercato i difetti, peraltro senza trovarli: mi occorre conoscerli per gestirli. 
    Non siamo youtubbers pagati dagli sponsor!

    • Sono d'accordo 1
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    • Nikonlander Veterano

    Antonio Biggio mi ha fatto in privato due domande secondo me di interesse generale.

    1- Hai notato problemi di infiltrazioni di luce dal paraluce? Nisi ne fa uno apposta per evitarle.
    R - Io non ho notato problemi di infiltrazioni di luce. Però io non sono il tipo di fotografo che usa un ND 10 stop a mezzogiorno e quindi è possibile che non le abbia viste perché aiutato dal sole basso. Il consiglio che ti do è eventualmente di provare e vedere. 
     

    2- Hai considerato i filtri magnetici Kase?
    R - I filtri magnetici Kase sarebbero stati la mia prima scelta ma non erano disponibili quando ho preso i miei. Detto questo, in questo caso mi sembra che il loro vantaggio diventi marginale. Il trucco di smontare il paraluce invece del filtro secondo me funziona anche meglio perché evita, una volta tolto, di dover riporre il filtro nella custodia per evitare graffi o ditate. Ed in più uno dei vantaggi delle mirrorless è che non devi più togliere il filtro ND per focheggiare e comporre, in quanto a mirino elettronico vedi benissimo comunque.

    Grazie Antonio!

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    • Nikonlander Veterano
    6 ore fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    ...

    2- Hai considerato i filtri magnetici Kase?
    R - I filtri magnetici Kase sarebbero stati la mia prima scelta ma non erano disponibili quando ho preso i miei. Detto questo, in questo caso mi sembra che il loro vantaggio diventi marginale. Il trucco di smontare il paraluce invece del filtro secondo me funziona anche meglio perché evita, una volta tolto, di dover riporre il filtro nella custodia per evitare graffi o ditate. Ed in più uno dei vantaggi delle mirrorless è che non devi più togliere il filtro ND per focheggiare e comporre, in quanto a mirino elettronico vedi benissimo comunque.

    ...

    Massimo, devo acquistare anch'io dei filtri e, in effetti, avevo pensato ai Kase magnetici, a lastre.

    Li ho provati sul campo, e seppure siano pratici poiché adattabili a quasi tutte le lenti, concordo sul fatto che siano meno pratici quando si devono riporli nella loro custodia durante una sessione fotografica.

    Domanda: i Nisi che usi sul paraluce di questo zoom posso essere adattati anche ad altre lenti (e ad altri paraluce)?

    Mi spiego meglio: esistono dei paraluce (prodotti da Nisi?) adattabili a più obiettivi a cui avvitare i filtri, oppure è solo il paraluce del tuo zoom a consentire l'apposizione dei filtri?

    Sul sito del produttore non sono riuscito a trovare risposta.

    Grazie.

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    • Nikonlander Veterano
    57 minuti fa, Pedrito ha scritto:

    Massimo, devo acquistare anch'io dei filtri e, in effetti, avevo pensato ai Kase magnetici, a lastre.

    Li ho provati sul campo, e seppure siano pratici poiché adattabili a quasi tutte le lenti, concordo sul fatto che siano meno pratici quando si devono riporli nella loro custodia durante una sessione fotografica.

    Domanda: i Nisi che usi sul paraluce di questo zoom posso essere adattati anche ad altre lenti (e ad altri paraluce)?

    Mi spiego meglio: esistono dei paraluce (prodotti da Nisi?) adattabili a più obiettivi a cui avvitare i filtri, oppure è solo il paraluce del tuo zoom a consentire l'apposizione dei filtri?

    Sul sito del produttore non sono riuscito a trovare risposta.

    Grazie.

    I Nisi che uso qui sono i circolari da 112mm, che sono pensati specificamente per questo paraluce. Teoricamente a forza di anelli potrebbero essere adattati anche per altro ma non credo sia una soluzione pratica. La soluzione pratica, per chi ha il 28-70/2.8 od il 70-200/2.8 sarebbe usare lo stesso paraluce - e quindi i filtri - sulle tre lenti.

    Io ho, insieme a questo set da 112mm, anche un tradizionale set da 77mm, sempre circolari, che uso per tutto il resto.
    Deve per set intendo il polarizzatore ed un ND da 6 stop (che in realtà preferirei anche fosse da 3 stop e basta).

    Francamente io non vedo più il bisogno dei filtri a lastra e le rarissime volte che mi ritrovo a non starci dentro con l'esposizione - sarà che sono appassionato di "luce buona" - risolvo in uno di questi 2 modi:
    - facendo 2 scatti ed incollandoli con le maschere in PP.
    - usando la tecnica del guanto nero. Che a raccontarla sembra una sonora stupidaggine.... ma funziona e pure bene.
    Tieni conto che io fotografo molto in montagna e li i filtri digradanti fanno più casino che altro. Ma fanno casino anche se ci sono alberi.....

     

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    • Nikonlander Veterano
    53 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    ...

    Francamente io non vedo più il bisogno dei filtri a lastra e le rarissime volte che mi ritrovo a non starci dentro con l'esposizione - sarà che sono appassionato di "luce buona" - risolvo in uno di questi 2 modi:
    - facendo 2 scatti ed incollandoli con le maschere in PP.
    - usando la tecnica del guanto nero. Che a raccontarla sembra una sonora stupidaggine.... ma funziona e pure bene.
    ...

     

    Tecnica del guanto nero? :sono_muto:

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    • Nikonlander Veterano
    1 ora fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    ...tecnica del guanto nero

    Seguo...dopo gli "zic" per la maf all'infinito questa e' un'altra utile cosa da imparare !

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    • Nikonlander Veterano
    29 minuti fa, Pedrito ha scritto:

    Tecnica del guanto nero? :sono_muto:

     

    18 minuti fa, bimatic ha scritto:

    Seguo...dopo gli "zic" per la maf all'infinito questa e' un'altra utile cosa da imparare !

    Non pensavo di creare questa aspettativa.
    Premetto che:
    1) ne faccio uso molto sporadicamente perché cerco di fotografare con la luce buone e per il resto recupero un po' le ombre in PP grazie ai moderni sensori, che hanno una gamma enorme (in sostanza non uso GND dai tempi della D200).
    2) per quello che fotografo io il GND sarebbe comunque con la transizione molto sfumata perché non ho pressoché mai un orizzonte netto come al mare.

    Quindi il guanto nero funziona così:
    1) devi impostare un tempo di esposizione lungo, almeno 1", e la macchina su treppiede
    2) indossi il guanto nero (ma andrebbe bene anche un foglio di gomma nera, la manica di una giacca.... qualcosa del genere)
    3) passi lentamente la mano davanti alla lente frontale dell'obbiettivo, dall'alto verso il basso e poi di nuovo su, non necessariamente arrivando fino in fondo.
    Qual'è il risultato? Che effettivamente mascheri la luce con un effetto sfumato che, con la velocità e la profondità giusta diventa assolutamente impercettibile. In soldoni, se sulla parte alta del fotogramma vuoi togliere uno stop di luce ed il tempo di esposizione è di 1" ci devi stare sopra mezzo secondo. Poiché fai giù e su, il mezzo secondo dato dalla somma del tempo di "andata + ritorno" sulla parte alta corrisponde un tempio inferiore verso il centro. Di quanto? dipende dalla velocità.
    Cosa faccio io? 
    - uno scatto esposto per le luci, che lavorerò poi in PP e che nel 99% dei casi è quello che serve visto che le ombre le recuperi eccome.
    - alcuni scatti fatti in questo modo, controllando a monitor il risultato. Vi assicuro che funziona!

    Perché nero? perché altrimenti lasci una scia cromatica.

    Provare per credere!

     

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    • Nikonlander Veterano
    2 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

     

    Non pensavo di creare questa aspettativa.
    Premetto che:
    1) ne faccio uso molto sporadicamente perché cerco di fotografare con la luce buone e per il resto recupero un po' le ombre in PP grazie ai moderni sensori, che hanno una gamma enorme (in sostanza non uso GND dai tempi della D200).
    2) per quello che fotografo io il GND sarebbe comunque con la transizione molto sfumata perché non ho pressoché mai un orizzonte netto come al mare.

    Quindi il guanto nero funziona così:
    1) devi impostare un tempo di esposizione lungo, almeno 1", e la macchina su treppiede
    2) indossi il guanto nero (ma andrebbe bene anche un foglio di gomma nera, la manica di una giacca.... qualcosa del genere)
    3) passi lentamente la mano davanti alla lente frontale dell'obbiettivo, dall'alto verso il basso e poi di nuovo su, non necessariamente arrivando fino in fondo.
    Qual'è il risultato? Che effettivamente mascheri la luce con un effetto sfumato che, con la velocità e la profondità giusta diventa assolutamente impercettibile. In soldoni, se sulla parte alta del fotogramma vuoi togliere uno stop di luce ed il tempo di esposizione è di 1" ci devi stare sopra mezzo secondo. Poiché fai giù e su, il mezzo secondo dato dalla somma del tempo di "andata + ritorno" sulla parte alta corrisponde un tempio inferiore verso il centro. Di quanto? dipende dalla velocità.
    Cosa faccio io? 
    - uno scatto esposto per le luci, che lavorerò poi in PP e che nel 99% dei casi è quello che serve visto che le ombre le recuperi eccome.
    - alcuni scatti fatti in questo modo, controllando a monitor il risultato. Vi assicuro che funziona!

    Perché nero? perché altrimenti lasci una scia cromatica.

    Provare per credere!

     

    Grazie, ottimo consiglio di cui far tesoro in certe situazioni di ripresa ...

     

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    • Nikonlander Veterano
    25 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    ...

    Provare per credere!

     

    21 minuti fa, Pedrito ha scritto:

    Grazie, ottimo consiglio di cui far tesoro in certe situazioni di ripresa ...

     

    Grazie Massimo !!!

    Non so se saro' "sul pezzo" come Marco ma lo terro' presente.

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    • Nikonlander Veterano

    Bell’articolo,complimenti anche per le foto e le spiegazioni tecniche sui filtri,pensando in futuro di passare a Z quest’ottica mi interessa parecchio.

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