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  • Massimo Vignoli
    Massimo Vignoli

    L’ autofocus della Z9 nella fotografia naturalistica

    Premessa.
    Nikon con la Z9 ha fatto un enorme salto avanti nelle prestazioni autofocus delle mirrorless. Questo non significa che le precedenti Z avessero un autofocus inefficace, tutt’altro. Anche loro, mi riferisco alla mia esperienza diretta su Z6 e Z6II ma anche ad informazioni ricevute da amici e sul campo per le Z7 e Z7II, hanno un buon funzionamento e di fatto le immagini che ho scelto per illustrare l'articolo sono scattate con tutte loro. Ma se serve il massimo, quello è ad oggi presente solo sulla Z9.
    Per ottenere quelle prestazioni, però, occorre capire come districarsi nelle varie opzioni. Quella che segue è quindi una guida pratica, basata sulla mia esperienza, attraverso la quale ho selezionato cosa usare nei diversi scenari. Quasi tutto è applicabile, pur con diversi livelli di efficacia ed ergonomia, alle Z “più piccole” ma la macchina presa a riferimento è la Z9.

    MV-Z6-20201017-0097.thumb.jpg.90a9bbe32492fe6e90dd5dc1af415586.jpgZ6 su 500/5.6PF 1/250 f5.6 ISO 2500

    Informazioni di base.
    Come mette a fuoco una mirrorless? Come detto, questa è una guida pratica. Non cercherò quindi la correttezza formale dei termini usati per illustrare i concetti, ma cercherò di essere il più possibile chiaro e comprensibile.
    In soldoni, il software riceve dal sensore le informazioni sull’immagine inquadrata e determina dove è il massimo contrasto nell’ambito della modalità AF selezionata, se previsto cerca di riconoscere il soggetto e concentra l'analisi su quello. L'analisi è fatta con algoritmi sofisticati, il vero vantaggio competitivo di ogni produttore. Noi dobbiamo tenere presente che a fianco ad una logica predittiva c'è il rapido movimento avanti ed indietro del piano di fuoco e la ripetuta lettura dei dati dal sensore. 

    MV-Z6II-20211212-6406.thumb.jpg.b4a106c4eb1e5d44bfbfe4119e939a0a.jpg
    Z6II su 500/5.6PF 1/2000 f5.6 ISO 250 (gli spruzzi di neve davanti credo rendano l'idea della velocità con la quale correva giù da li)

    Questa è la base, l’ABC. Ma ne discendono subito alcune conclusioni:
    1) Abbiamo risolto il problema della calibrazione delle lenti e, in parte, del focus shift.
    2) Esporre correttamente è determinante (o almeno evitare di lamentarsi se l’AF non trova il contrasto in scene slavate dalla sovra esposizione o illeggibili per la sottoesposizione).
    3) La velocità dell’AF dipende direttamente dalla velocità di lettura del sensore, questo è il motivo più rilevante per cui la Z9 è più veloce della Z6II che è più veloce della Z7II che…. Il legame con la velocità del sensore è ancora più forte, allo stato attuale delle tecnologie, della velocità del processore (che come vedremo può essere aiutato).
    4) La velocità dell’AF dipende dalla velocità del motore AF della lente, che a sua volta può dipendere da quanto “spinge” la batteria della macchina. Non è un caso se le vecchie lenti AFS sono compatibili ma le nuove, con i motori lineari, vanno meglio. O se il nuovo 400/2.8 usi i nuovi VCM. Quindi non date la colpa all’AF della vostra Z se davanti montate un bradipo. O se volete spingere al massimo un supertele AFS attraverso l’FTZ con una EN-EL15.
    5) Poiché fino a f5.6 le ML mettono a fuoco a diaframma chiuso (differenza fondamentale rispetto alle reflex che lo fanno a diaframma aperto), la percezione del migliore piano di fuoco da parte della macchina può richiedere un movimento più ampio, quindi uno zic di tempo in più (o di imprecisione). Ma anche che la macchina faticherà di più di una reflex a mettere a fuoco il soggetto se “stacca poco” dallo sfondo e la lente è poco luminosa (e qui temo che quelli che pensano che con la capacità ISO delle attuali macchine tra un 500/4 ed un 200-600/6.3 la maggiore differenza sia nel peso abbiano una epifania).
    6) Più è piccola l’area AF selezionata e meno c’è da calcolare, questo in particolare aiuta le sorelline della Z9, quindi l’AF è più reattivo (e la macchina meno propensa ad “andar per funghi”).

    MV-Z6II-20220430-1951.thumb.jpg.161d63a0691a30e6a4479ae79605050e.jpg
    Z6II 500/5.6PF 1/1000 f5.6 ISO 1600 - (Un sacco di neve in mezzo: Dynamic Area AF Small)

    MV-Z6II-20220622-3890.thumb.jpg.cc2282ae4baa866c04c201433b5b14d1.jpg
    Z6II 100-400/4.5-5.6S 1/2000 f8 ISO 320 (sembra quasi fermo, ma vi posso assicurare che viaggiava veloce, sommando al proprio movimento quello del gommone - 1/2000 non è un errore di impostazione)

    E allora?
    Come impostiamo la Z9 per avere il massimo? Premesso che, come sapete, io non credo di avere la verità in tasca - e che quindi ci sono di sicuro altri modalità che per altri fotografi producono risultati analoghi o anche migliori - Io faccio così:
    1) Sempre AF-C, ovvio… (beh, nella paesaggio o nella macro se ben appoggiato AF-S :) )
    2) a1 - “Selezione priorità AF-C”  - su messa a fuoco + scatto.
    3) a3 - “Focus Tracking + Lock-On” - su 2 (uno step più rapida del default).
    4) a6 - “Attivazione AF” su ON. I fanatici della messa a fuoco con il pollice riflettano su un fatto: la necessità di focheggiare e ricomporre è passata con le reflex, oggi puoi mettere a fuoco ovunque abbia un senso.
    5) a11 - “Visualizzazione a fuoco AF-C” - su ON, per me è determinante vedere quando la macchina ha acquisito il fuoco.
    6) a14 - Velocità di selezione punto AF - su High.
    7) f2 - controlli personalizzati. Associo al pulsante AF-On una specifica modalità di AF (ovviamente diversa da quella impostata sotto il pulsante di scatto).

    Le modalità modalità AF che uso di più sono tre:
    - Dynamic-area AF Small. Funziona così: la macchina mette a fuoco nel quadretto selezionato ed usa gli altri 8 come assistenti per agevolare la conservazione del fuoco sul soggetto in caso di movimento (del soggetto o della macchina!). Questa è la mia “messa a fuoco di fino” ed il modo che uso in macro se non ho appoggi, mentre se li ho preferisco AF-S e Pinpoint. E' la modalità con la quale scatto i miei animalscapes (anche se sto sperimentando l'1x1).
    Per chi pensa in termini di reflex, questo è sostanzialmente uguale al “dynamic-area 9 points”. L’altro vantaggio è che questa modalità dà poco peso al soggetto più vicino, quindi è preferibile usarla ad esempio mentre nevica forte (momento nel quale la wide-area tende a preferire la neve che cade tra fotografo e soggetto).

    MV-Z6II-20220313-9865.thumb.jpg.28189274dbeb2b36eb6755948c289382.jpg
    Z6 su 105/2.8MC 1/50 f3.2 ISO100 (AF-S Pinpoint)
    MV-Z9-20220816-9959.thumb.jpg.c4aecde8dc69b6389f10fbf62a053a51.jpg
    Z9 su 105/2.8MC 1/400 f4 ISO90 (AF-C Dynamic-area AF Small).

    - Wide-area AF Small abbinata al riconoscimento del soggetto. La macchina cerca all’interno del quadrato selezionato e cerca di riconoscere, nell’ordine, corpo, testa ed occhio.
    Non sempre riesce e mi aspetto costanti miglioramenti nel tempo del software. Nella mia esperienza ci sono due fattori macroscopicamente discriminanti: quanto è grande l’occhio nel fotogramma e quanto contrasta con le zone di testa/muso che sono accanto. Per chi pensa in termini di reflex, questo è la più vicina approssimazione dei gruppi. Non è così preciso nel capire il punto più vicino…. Ma - spesso - riconosce l’occhio, cosa che quanti con i gruppi si sono trovati il fuoco sul naso o sul becco dovrebbero valutare positivamente.

    MV-Z9-20220625-6423.thumb.jpg.b4b4ecdf612837751deac481ccaec751.jpg
    Z9 su 500/4E FL 1/2000 f5.6 ISO 500

    MV-Z9-20220614-4778.thumb.jpg.182652510dc15af5f7250ce400909a13.jpg
    Z9 su 100-400/4.5-5.6S @400mm 1/2000 f5.6 ISO 250

    MV-Z9-20220616-8965.thumb.jpg.5359f909419eaec03c31010f2fba0df8.jpg
    Z9 su 100-400/4.5-5.6S @400mm 1/2000 f5.6 ISO 220

    - Wide-area AF C1 abbinata al riconoscimento del soggetto ed impostata a 1x1. Questa è un pochetto tricky. Ma fa miracoli su animali con l’occhio poco contrastato in quanto la sua piccola dimensione consente di selezionare comunque la messa a fuoco dove è l’occhio anche se questo non è riconosciuto. E conserva la priorità al soggetto più vicino.

    MV-Z9-20220618-0869.thumb.jpg.ef33633922ffbbef607b3358faab25f7.jpg
    Z9 su 24-120/4 @115mm 1/400 f4 ISO 64

    Integrazione: Wide Area AF 1x1 (aggiornamento FW 3.0) fa miracoli anche nei casi in cui si vuole contare sul riconoscimento del soggetto ma non si è sicuri del fatto che l'automatismo lo riconosca e si fotografa in situazioni intricate. Per me, al momento, è una delle opzioni più interessanti in naturalistica, riuscendo a coniugare una gran capacità di selezione del punto esatto di messa a fuoco per soggetti non riconosciuti con la capacità di riconoscerli. Insomma in passepartout!

    Da notare che le wide-area trovano e mantengono a fuoco il soggetto - occhio compreso - anche fuori dal proprio perimetro (purché vicino allo stesso).

    MV-Z9-20220623-4798.thumb.jpg.2c038d9b1f35cbf845747a915e655b6c.jpg
    Z9 su 100-400/4.5-5.6S @400mm 1/2000 f5.6 ISO 220

    Come vedete, non ho inserito aree grandi. Capisco che chi vuole fotografare uccelli in volo con lo sfondo del cielo azzurro e senza sbattersi a muovere il joystick questa possa essere una carenza. Il motivo è presto detto: io seleziono dove voglio il soggetto nel fotogramma con il joystick e poi focheggio. Una foto perfettamente a fuoco ma composta male ha per me molto poco valore. Ma ho scritto “che uso di più” non esclusivamente. Una volta capiti i razionali della scelta sarà facile usare quando serve la Wide-area AF Large o, meglio, la dimensione/forma del custom C2 che ha il miglior fitting con il soggetto e la situazione che volete fotografare. Quindi sta al fotografo determinare quando sia utile usare aree più grandi.
    Ma ricordate alcune cose:
    - usare un’area molto più grande del soggetto quando la macchina non ne riconosce l’occhio è alla base del rischio che la macchina preferisca mettere a fuoco altrove. In particolare se il nostro soggetto è scuro ed a basso contrasto, come tutti gli animali che tendono ad avere un pelo che li mimetizza, peggio ancora se intorno ci sono alti contrasti (es. erba/canne/foglie/pietre illuminata dal sole).
    - è un modo per diventare matti se nella scena ci sono diversi animali. Cosa piuttosto rara, per quello da li ho iniziato questo paragrafo sulle aree grandi, fotografando uccelli in volo.
    - la difficoltà nel mettere a fuoco con aree piccole è sostanzialmente... nel fotografo. Già, per aumentare la percentuale di successo occorre imparare a tenere l'area sopra il soggetto.

    Volutamente, nella mia analisi non ho nemmeno inserito il 3D. Non ne ho grande esperienza, probabilmente lo proverei ad usare se, ad esempio, volessi riprendere l’involo di un airone fermo su un posatoio.

    508145621_MV-Z9-20220625-62961.thumb.jpg.733e558f07d30c02e4a117c20e2f2fce.jpg
    Z9 su 500/4E FL 1/2000 f5.6 ISO 500 (non sembra, ma questa è la vera lotta per la sopravvivenza: il gabbiamo è li per predare le uova che le due femmine di Edredone stanno covando)

    Bonus track.
    C’è ancora una cosa che non vi ho detto: perché associo ad AF-On una modalità AF diversa da quella del pulsante di scatto? Molti ci saranno già arrivati, la risposta è facile.
    Perché questo mi consente di ottenere un risultato enormemente utile, che descrivo con un esempio:
    - Sto fotografando un animale fermo, lo faccio con Dynamic-area AF Small. Cerco di tenere gli ISO bassi, anche impostando tempi mediamente lunghi. O magari un paesaggio, mentre aspetto che succeda qualcosa.
    - All’improvviso l’azione si scatena, uso il bottone AF-On sotto il quale ho memorizzato Wide-area AF Small…. Oltre a 1/2000, il diaframma più aperto che ha la mia lente, Auto ISO e raffica a 20fps (ovviamente qualsiasi valore è possibile, la scelta dipende dal contesto).

    In sostanza è come avere 2 impostazioni diverse accessibili semplicemente scegliendo di mettere a fuoco con l’indice o il pollice.

    Ovviamente potete combinare i due modi secondo la vostra preferenza o caratteristica della sessione di scatto. Gli esempi sono infiniti. La mia scelta è però quella di usare il pollice per l’azione, in particolare quella più inattesa, per cui invariabilmente tempi rapidi, tutta apertura ed auto ISO. Ed impostare di volta in volta, secondo quello che lo shooting richiede, AF e parametri di esposizione sotto il pulsante di scatto.
    Si può arrivare ad un risultato analogo anche con i bank, li ho usati per un po’.  Ma preferisco questo modo perché lo trovo più immediato e semplice da memorizzare.

    MV-Z9-20220624-5661.thumb.jpg.efbd635aea0685b8c62a58fed4b13fd0.jpg
    Z9 su 100-400/4.5-5.6S @400mm 1/500 f5.6 ISO 280

    Chiudo l'articolo sotto lo sguardo attento e furbetto di questa volpe artica in muta, quindi vi confido che di motivo per usare il doppio AF ne ho un altro. Siamo in una transizione: non ho ancora chiaro quali animali sono riconosciuti e con quale precisione. Quindi sperimento.

    E siamo alla fine. Spero di non aver deluso chi si aspettava formule magiche, vi ho fornito i principi sui quali imposto le mie scelte, distillati in ore sul campo e leggendo tutto il materiale che ho trovato.

    Massimo Vignoli per Nikonland (c)
    23/10/2022

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    • Amministratori

    Interessante, magari ne scriverò una anch'io per i generi che pratico e che maggiormente dipendano da un efficienza ripetuta dell'AF.

    Fermo restando il mio consiglio-corollario che ognuno debba trovare il proprio modo.

    Le ricette io non le tollero neppure in cucina.

    A completare il tuo lavoro di ricerca, ricordo che la forma e dimensione dell'area AF C1 e C2 sono modificabili a piacimento, a differenza delle altre 

    Ed io le modifico a seconda dei soggetti su cui agire...ed alla loro distanza.

    Grazie Massimo...

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    • Nikonlander Veterano

    Esauriente e scritto in modo magistrale come sempre, un piacere leggerlo. Molto utile anche per chi ha le sorelle minori e vuole ridurre al minimo il rischio di foto fallite per impostazioni  scorrette.

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    • Nikonlander Veterano

    Beh, GRAZIE anche da parte mia, Massimo.
    Ho capito molto, o meglio penso di avere avuto risposta a molte domande da questo tuo articolo sull'AF delle ML.
    La possibilità di personalizzazione così fine e mi riferisco a tutte le impostazioni sul tasto AF-ON, immagino sia prerogativa della Z9 e forse anche delle precedenti ammiraglie Nikon.
    Confermamelo p.f. non ho mai utilizzato ammiraglie.
    Mi hanno comunque impressionato come risultato, le foto fatte con la Z6 II e in modo particolare quella dell'orso, dove chiaramente i motori dell'AF del 100-400, hanno permesso una buona prestazione complessiva del sistema.
    Come anche la foto che la precede fatta con il 500 PF.
    Altra cosa importante è il funzionamento della messa a fuoco nelle ML con diaframma chiuso fino a 5,6 rispetto alle reflex, che spiega la difficoltà degli obbiettivi a mettere a fuoco.
    Come anche selezionare l'area dinamica AF più piccola piccola nelle Z6II consenta di avere quello zic in più di reattività del sistema.
    Tutto quello che hai scritto conferma che, per giovarsi del passaggio a ML, sono questi a mio parere i concetti fondamentali su cui impostare il nuovo percorso da imparare per fotografare. 
    Mi porto a casa una cosa che mi aiuterà nella scelta del prossimo sistema Nikon che prima o poi andrà a sostituire quello che uso ora.
     

     

     

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    • Nikonlander

    Un ottimo articolo, scritto con una ammirevole chiarezza ed in modo facilmente leggibile.
    Un articolo all'altezza dei migliori su Nikonland, che a me, e forse anche ad altri, ha permesso di imparare molto.

    Grazie

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    • Nikonlander Veterano
    8 minuti fa, Max Aquila ha scritto:

    È evidentemente un movimento

    Di sicuro è stato per anni l'operatività standard in naturalistica, ma per consentire di mettere a fuoco e ricomporre.
    Esattamente come la spiegano loro. Ora questa cosa non serve più, spero che l'articolo sia vecchio!

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    • Amministratori
    29 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    Di sicuro è stato per anni l'operatività standard in naturalistica, ma per consentire di mettere a fuoco e ricomporre.
    Esattamente come la spiegano loro. Ora questa cosa non serve più, spero che l'articolo sia vecchio!

    I loro articoli sono sempre vecchi. 

    Qua su Nikonland tu parli di Z9.

    Che si trova ad un livello di gestionalita autofocus incomparabile sia con le reflex, sia con le Z precedenti.

    Nelle quali la differenza tra AFS ed AFC diventa patetica se raffrontata a quella del nostro punto di riferimento 

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    • Nikonlander Veterano

    Un bellissimo articolo, io ho impostato l'area singola estesa piccola sul tasto funzione anteriore fn3, semplicemente perché mi serve se il riconoscimento automatico va in pallone per via della scena complessa, ma se la metto sul pulsante AF posteriore ho il pollice impegnato per poter spostare l'area, mentre col mignolino su Fn3 e il pollice sul joystick posso anche spostarla, diventa un lavoro da clarinettista ma al momento a me sembra la soluzione più rapida per non perdere lo scatto.

    Sul pulsante AF posteriore invece ho messo l'area estesa larga posizionata al centro, che è l'ultimo paracadute in caso nessuna delle precedenti dovesse funzionare.

    Io non faccio natura, però mi trovo spesso in situazioni complicate per l'AI e quindi, vista la versatilità di questa macchina mi sono dovuto arrabattare per trovare soluzioni rapide senza rinunciare a comodissimo riconoscimento soggetto.

    E mi sono ritrovato in molte delle tue soluzioni adottate, sono macchine che richiedono anche un po' di ricerca perché a schiacciare il bottone e dare la colpa alla macchina per gli errori  son capaci tutti  :D

    Grazie per averle condivise.

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    • Nikonlander

    Lo trovo un bellissimo articolo!
    Ora che mi è arrivata la Z9 mi sarà di grande, grande aiuto per poter sfruttare meglio le possibilità di questa macchina che come dice Dario,
    richiede sicuramente ricerca per trovare la giusta soluzione in diversi contesti. Io, che mi definisco un fotografo amatore "generalista", spesso mi
    trovo ad affrontare situazioni diverse e diverse volte mi trovo in difficoltà su quale modalità scegliere, soprattutto quando non c'è molto tempo per pensare.
    Grazie mille

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    • Nikonlander Veterano

    Aggiunta importante per la fotografia macro quando il problema è capire se il sensore è ben parallelo al soggetto. 
    Con il FW 3.0 è sufficiente un micro movimento della ghiera di messa a fuoco e, se attivato il focus peaking, si vede con chiarezza. Mai più libellule fuori asse se non voluto!!!

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    • Nikonlander
    Il 28/10/2022 at 10:18, riccardo55 ha scritto:

    Grazie Massimo. Un servizio tecnico ma, nel contempo, pratico e basato sulla tua esperienza d'uso . Era proprio cio' che mi serviva visto che dovro' studiarla ( Z9) in tutti i dettagli. 

    Salve, mi riallaccio al presente articolo chiedendo in particolare la procedura, passo dopo passo, su come impostare  il tasto AF-ON  nel  tratto indicato da te "BONUS TRACK- ASSOCIAZIONE AD AF-ON  CON MODALIATA' DIVERSA DAL PULSANTE DI SCATTO".

    Se ho ben capito tu parti da una situazione statica(animale fermo) con Dinamic Area Small, iso bassi,tempi mediamente lunghi. All'improvviso la situazione si scatena e con tasto AF-ON memorizzato parti con  Area  Wide Small, tempi 1/2000, diaframma aperto e raffica 20 fps.  Niente male , con un tempismo rapido in un sol colpo ( tasto mem)  riesci a  cambiare immediatamente l'impostazione che diventa subito aderente alla nuova realta' di dinamismo con movimento del soggetto.

    Io per comodita' ed inesperienza, ho optato per un semplice comando : uso il tasto posteriore  Fn4 ove, in genere lavoro in M,  comando attraverso le due rotelle ,anteriore per passare in AF-S /AF-C (  uso quasi prevalentemente solo AF-C)  e con la posteriore vario , scegliendo i vari tipi di area riconducibili alle due modalita' AF-S/AF-C.

    Ho  abbandonato l'uso delle modalita' CUSTOM e SHOOT in quanto a me ostiche perche' non capite in vari contesti dimostrativi( you tube, video dedicati). Preferisco insomma, con un semplice tasto sul retro e con la sola rotella posteriore decidere cosa fare; rimane pero' il fatto che bisogna comunque girare la rotella  per tali modalita' e poi esser veloci a impostare, sempre sulle due rotelle, i tempi e il diaframma. Se si sa gia' che la scena evolvera' in dinamismo, imposto prima i tempi e i diaframmi e successivamente i modi area. 

    Col tuo metodo invece mi par di capire che schiacciando il solo tasto AF-ON  passi immediatamente a tempi velocissimi  e difr. aperto e cio' e' OTTIMO. 

    Potresti spiegarmi, con santa pazienza in quanto non pratico, come si imposta la memorizzazione del tasto AF-ON  con quei valori alternativi ( movimento). Grazie

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    • Nikonlander Veterano

    È facile.

    Vai nelle impostazioni personalizzate dei controlli di ripresa (menù f2).
    Selezioni il comando AF-ON (terza riga a destra).
    Selezioni Richiama funzioni di ripresa.
    Li puoi scegliere cosa tenere delle impostazioni correnti al momento in cui premi af-on e cosa reimposti (reimposti selezionando il baffo nel quadrato ed impostando il valore).

    Ricordati nella lista di impostare anche Af-on (penultimo valore) così la macchina focheggia anche.

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    • Nikonlander Veterano

    Il senso è che se hai tempo, cambi tutto quello che serve nelle impostazioni in uso con i comandi soliti…. Ma se succede qualcosa al volo focheggi col pollice invece che con l’indice ed hai la macchina impostata per l’azione.

    • Eccellente, grazie ! 1
    • Sono d'accordo 1
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    • Nikonlander
    8 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    È facile.

    Vai nelle impostazioni personalizzate dei controlli di ripresa (menù f2).
    Selezioni il comando AF-ON (terza riga a destra).
    Selezioni Richiama funzioni di ripresa.
    Li puoi scegliere cosa tenere delle impostazioni correnti al momento in cui premi af-on e cosa reimposti (reimposti selezionando il baffo nel quadrato ed impostando il valore).

    Ricordati nella lista di impostare anche Af-on (penultimo valore) così la macchina focheggia anche.

    Perfetto,grazie. Ho inteso l'utilità di" Richiama le funzioni di ripresa". L'assenza di un manuale in italiano complica ancor più l'apprendimento di alcuni concetti.

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    • Nikonlander
    11 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    Il senso è che se hai tempo, cambi tutto quello che serve nelle impostazioni in uso con i comandi soliti…. Ma se succede qualcosa al volo focheggi col pollice invece che con l’indice ed hai la macchina impostata per l’azione.

    Infatti con due pollici sul retro agisco su tutte le modalità utili. Grazie

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    • Nikonlander
    10 ore fa, riccardo55 ha scritto:

    Perfetto,grazie. Ho inteso l'utilità di" Richiama le funzioni di ripresa". L'assenza di un manuale in italiano complica ancor più l'apprendimento di alcuni concetti.

    Fatto, programmato AF-ON, molto semplice ed immediato con tutte le impostazioni di mio gradimento. Grazie Massimo, sei stato molto utile, era da tanto che cercavo soluzioni alternative a quelle  standard  impostate di base.

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    • Nikonlander

    Ciao, l'altro giorno mi son cimentato per la prima volta nel fotografare i gabbiani( volo con improvvisi cambi di direzione ed imprevedebili) . Son rimasto abbastanza soddisfatto della mia Z9.

    Ovvio sono alle prime esperienze!!  Proprio per l'imprevedibilita' del volo,  studiavo la loro traiettoria sapendo che dopo una virata , in genere, si avvicinavano diritti verso di me,salvo sganciarsi bruscamente a 7 mt da me. Nella fase di avvicinamento  sparavo la mia raffica di  6 fps. In genere ho usato, come tu hai consigliato con il pulsante AF -ON impostato con AF-C,  1/2000, iso 64  o auto, f2,8  e inquadratura bloccata al centro.

    In quel tipo di volo non c'e' il tempo per spostare il joistick e metter a fuoco( almeno credo). Preferivo seguire con la camera io volo e agganciare  il volatile nel centro dell'area di MAF che io sceglievo di volta in volta e il gioco e' fatto.

    Ho provato vari tipi di area :  dinamic area media e anche grande, poche volte la C1 e quasi sempre  l'area WIDE LARGE. Mi  son trovato bene con tale area. Sporadicamente ho utilizzato il3D perche' e' piu' complesso da utilizzare nel posizionamento iniziale del punto AF di partenza specie sui gabbiani che effettuano voli imprevedibili. Non sono uccelli fermi che poi spiccano il volo. In tal caso se erano appoggiati su un cavo allora si il 3D si poteva usare. Faro' esperienza. 

    Quello che vorrei far notare e , chiedo lumi a te, ho impostato sempre il RICONOSCIMENTO ANIMALI ma, in nessun caso nei vari modi area su descritti, con esclusione dei DINAMIC che non prevedono il riconoscimento, ( in particolare WIDE AREA LARGE piu' usato )  ho visto agganciare l'occhio tramite quadratino. Nel SW proprietario NX STUDIO,le foto risultavano col soggetto messo a fuoco  nel classico rettangolo rosso ma  SENZA il quadratino sull'occhio. Vorrei saper se e' normale cio'

    Comunque, ho voluto condividere il mio modo di agire , conscio che potrebbe innescare  ev.li altri suggerimenti nella tecnica  della MAF. Insomma la Z9 mi e' piaciuta e il suo AF fa ottimamente il suo lavoro.

    E' il manico del fotografo e la sua esperienza a produrre successivamente i risultati sperati..Grazie.

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    • Nikonlander Veterano

    Diversi punti da indirizzare:

    58 minuti fa, riccardo55 ha scritto:

    Ovvio sono alle prime esperienze!!  Proprio per l'imprevedibilita' del volo,  studiavo la loro traiettoria sapendo che dopo una virata , in genere, si avvicinavano diritti verso di me,salvo sganciarsi bruscamente a 7 mt da me. Nella fase di avvicinamento  sparavo la mia raffica di  6 fps. In genere ho usato, come tu hai consigliato con il pulsante AF -ON impostato con AF-C,  1/2000, iso 64  o auto, f2,8  e inquadratura bloccata al centro.

    Se volvano così vicini e così "nervosi", 1/2000 probabilmente non ti basta, in particolare con una macchina dal sensore denso come la Z9.
    Suggerisco 1 /3200. 6fps sono pochi, ti consiglio di stare sui 10-15.

    1 ora fa, riccardo55 ha scritto:

    Ho provato vari tipi di area :  dinamic area media e anche grande, poche volte la C1 e quasi sempre  l'area WIDE LARGE. Mi  son trovato bene con tale area. Sporadicamente ho utilizzato il3D perche' e' piu' complesso da utilizzare nel posizionamento iniziale del punto AF di partenza specie sui gabbiani che effettuano voli imprevedibili. Non sono uccelli fermi che poi spiccano il volo. In tal caso se erano appoggiati su un cavo allora si il 3D si poteva usare. Faro' esperienza. 

    Quello che vorrei far notare e , chiedo lumi a te, ho impostato sempre il RICONOSCIMENTO ANIMALI ma, in nessun caso nei vari modi area su descritti, con esclusione dei DINAMIC che non prevedono il riconoscimento, ( in particolare WIDE AREA LARGE piu' usato )  ho visto agganciare l'occhio tramite quadratino. Nel SW proprietario NX STUDIO,le foto risultavano col soggetto messo a fuoco  nel classico rettangolo rosso ma  SENZA il quadratino sull'occhio. Vorrei saper se e' normale cio'

    Il riconoscimento dell'animale a volte funziona ed a volte no, dipende dall'animale. Nei casi in cui verifichi che non funzioni, ti conviene escluderlo. Non ho una posizione assoluta, ma secondo me per gli animali non riconosciuti si aumenta la precisione escludendolo.

    Se eri li ad esercitarti, avresti dovuto - mia onesta opinione - usare un'area piuttosto piccola. In relazione al movimento della zona via joystick, ovviamente per il caso in cui l'animale non è riconosciuto, l'operatività da eseguire è esattamente il contrario di quello che hai fatto. 

    1) Seleziona un'area piccola
    2) decidi dove, nel fotogramma, debba essere la testa del soggetto e ci porti il sensore. La decisione dipende dalla composizione che vuoi fare, per quello la devi decidere.
    3) Cerca il soggetto non al centro ma dove hai messo l'area (probabilmente solo l'1% delle mie fotografie hanno il soggetto al centro).

    Se l'animale è riconosciuto diventa più facile, puoi usare anche un full-auto, metterlo a fuoco dove vuoi e muovere l'inquadratura prima di scattare. Ma hai lo stesso problema, che risolvi con area più piccola, se c'è più di un animale nell'inquadratura.

    1 ora fa, riccardo55 ha scritto:

    E' il manico del fotografo e la sua esperienza a produrre successivamente i risultati sperati..Grazie.

    In quel tipo di fotografia è proprio così. I gabbiani li facevo benissimo anche con la D200, non hanno poi un comportamento così erratico :) 
    Una delle cose che devi imparare è guardare il vento e capire come influenza il loro comportamento. 

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