I tubi di prolungaFotodiox mi hanno incuriosito perchè sulla carta sembrano ben fatti e, cosa importante promettono di mantenere tutte le funzionalità della fotocamera. Ce ne sono due modelli, uno da 11 mm e l'altro da 35 mm.
Memore del buon risultato dato dal tubo Kenko Pro DGX da 36mm accoppiato al mio vecchio 300mm f4 AFS, ho voluto procurarmi il Fotodiox da 35mm e provarlo sia sul nikon 24-70mm f4 S (più che altro per curiosità), che sul 300mm f4 PF, che sarà invece l'obiettivo su cui conto di usarlo.
ATTENZIONE : Questo è un arido test sui rapporti di ingrandimento, niente bei soggetti, anche perchè la temperatura non è ideale. Solo righelli e qualche fossile. Se pensate che la cosa vi annoi, fermatevi qui.
Come è fatto e come va.
Ordinato su Amazon ed arrivato in un giorno. Sorpresa: su Amazon è mostrato con una leziosa confezione di legno con imbottitura. A me invece è arrivato in una scatola di cartone. Non che mi importi molto, però è un piccolo imbroglio. Tutto sommato avrei comunque preferito che nella confezione fossero previsti dei tappi.
E' completamente in metallo, ha un'aspetto solido e ben rifinito. Funziona alla perfezione sia con ottiche S che tramite adattatore con le ottiche F. Sotto questo aspetto sono pienamente soddisfatto.
Su come funzionano i tubi di prolunga ci sono numerose risorse nel web ed io stesso ho pubblicato diversi articoli e discussioni su Nikonland vecchio e nuovo. Per le nozioni generali vi rimando a quelli.
Mi limito a dire che un tubo di prolunga aumenta il tiraggio, permettendo di focheggiare a distanza minore rispetto alla distanza minima per cui è progettato l'obiettivo, con la conseguente perdita della possibilità di mettere a fuoco ad infinito. Più i tubi sono lunghi più "mangiano" luce. La perdita di luminosità dipende dalla lunghezza focale dell'obiettivo e della lente su cui si monta.
Vi risparmio le formule, diciamo che a 70mm f4 si perde poco più di uno stop; a 300mm, meno di mezzo stop.
Come va sul 24-70mm f4 S
Il 24-70mm f4 S è molto nitido e da solo, a 70mm, raggiunge un rapporto di ingrandimento di 1:3, ad una distanza di messa a fuoco di 30cm (= distanza di lavoro 15cm).
Il tubo rende inutilizzabili le lunghezze focali da 24 a 40mm (in pratica a 50mm) perchè fino a circa 35mm il punto di messa a fuoco cade "dentro" l'obiettivo, complice la lunghezza del tubo e il fatto che lo zoom si allunga a sua volta. E' possibile che con un obiettivo molto corto, come un pancake, si possano ottenere dei risultati anche a focali inferiori ai 35mm, con questo zoom (e tutti i suoi simili) no.
A 50mm il tubo inizia a diventare usabile (o quasi):
Focheggiando ad infinito si ha una distanza di lavoro (dalla lente frontale) di circa 6cm con un rapporto di riproduzione di 1:1.4.
Focheggiando alla minima distanza si ha una distanza di lavoro di 2,5cm ed un rapporto di riproduzione di poco superiore ad 1:1.
La scarsissima distanza di lavoro però rende le cose molto difficili, specialmente per quanto riguarda l'illuminazione.
A 70mm
Focheggiando ad infinito si ha una distanza di lavoro di circa 10cm con un rapporto di riproduzione di 1:1.8 (poco più di 1:2).
Focheggiando alla minima distanza si ha una distanza di lavoro di 4cm ed un rapporto di riproduzione di 1:1,1.
Sia a 50mm che a 70mm focheggiando all'infinito col tubo di prolunga si ha una distorsione a barilotto e pesante perdita di nitidezza ai lati (non solo ai bordi) solo il centro è ben a fuoco, Probabilmente è questione di curvatura di campo della lente che non è progettata per macro spinta.
In conclusione è meglio evitare di usare il tubo da 35mm sul 24-70mm. Dei tubi più corti, come il Fotodiox da 11mm o i due Meike potrebbero dare risultati migliori, anche se con ingrandimenti meno spinti.
Con lente addizionale Canon 500D (2 diottrie).
Focheggiato ad infinito a 70mm si ha una distanza di lavoro di 55cm circa ed un rapporto di riproduzione di 1:7. Focheggiato alla minima distanza si ha una distanza di lavoro di 10cm circa ed un rapporto di riproduzione di 1:2,5 con buona nitidezza:
C'è da dire però che il 24-70m arriva da solo a 1:3 con una distanza di lavoro di 15cm, per cui o si usa una Marumi da 3 diottrie, oppure non ne vale la pena.
Come va sul 300mm f4 PF.
II range di messa a fuoco e di ingrandimenti è notevole.
Focheggiando ad infinito si ha una distanza di lavoro di circa 3m ed un rapporto di riproduzione di 1:7 circa.
Focheggiato alla minima distanza si ha una distanza di lavoro di 85cm circa ed un rapporto di riproduzione di 1:2,2. Un ottimo valore.
In più, come già spiegato altrove, il tubo compensa il focus breathing per cui alla minima distanza è possibile ingrandire il soggetto senza avvicinare l'obiettivo perchè il fuoco si ottiene a distanza nominali superiori, quindi più vicine alla focale reale.
Il 300mm f4 PF alla minima distanza di messa a fuoco:
Il 300mm f4 PF alla stessa minima distanza di messa a fuoco con il tubo da 35mm:
Questo aspetto è interessante perchè specialmente con gli zoom tele XX-400 o XXX-600 che alla minima distanza di messa a fuoco volte quasi dimezzano la focale effettiva, un tubo può permettere di ingrandire adeguatamente soggetti piuttosto piccoli ma vicini, quali i passeriformi quando si fotografa da capanno.
Anche con un 300mm f2.8 o un 500mm, che non "respirano" molto ma hanno però una distanza minima superiore al 300mm f4, potrebbero beneficiare dell'uso del tubo di prolunga sempre per fotografare soggetti relativamente piccoli.
Tubo o lente addizionale?
Ho già scritto una experience sull'uso del 300mm f4 PF e la lente Canon 500D. Il tubo sul 300mm è molto più versatile permettendo un range di ingrandimenti molto più ampio.
Tubo o converter?
Ingrandimenti simili a quelli qui mostrati si possono ottenere anche montando dei converter, ad esempio con il Tc 14 EII si arriva ad 1:3 circa.
Ci sono vantaggi e svantaggi: con il converter si ha continuità di messa a fuoco da infinito alla minima distanza, per contro i converter più potenti del TC14 possono dare un certo calo di nitidezza che il tubo non da', oltre anche una perdita di f/stop superiore. Il Tc 14 è vincente come praticità sul tubo a parità di ingrandimenti, ma Il tubo permette di andare un pochino oltre.
Perchè mi sono comprato il tubo di prolunga?
Da una parte c'è la passione per i gadget, dall'altra conto di usarlo sul 300 in alternativa ad esempio al Tc 14 per fotografia ravvicinata, le foto che seguono sono solo degli esempi per dare un'idea delle dimensioni dei potenziali soggetti.
Non fotograferei certo dei fossili con un 300mm ma, sul campo, insetti e rettili di dimensioni simili sì.
Infine, in attesa di un 105mm macro S, il tubo Fotodiox da 35mm, accoppiato all'85mm f1.8 S, potrebbe sostituirlo validamente (spero). Ma questo sarà argomento della seconda parte.
Silvio Renesto
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