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    Nikkor Z 70-180mm f/2.8 : prova pratica

    Ci è arrivato in visione uno dei primi esemplari di Nikkor Z 70-180/2.8 che abbiamo provato per una quindicina di giorni nelle circostanze più varie.
    Alcune decine di migliaia di scatti per formarci un'opinione diretta, al di la delle specifiche e dei "si dice" del web.
    Ma prima vediamolo insieme.

     

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    la scatola non desta sorprese, è la classica in cartone colorato di nero e dorato.

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    tutti gli esemplari di normale importazione hanno queste etichette sul lato della scatola.
    In particolare il codice EAN : diffidare di quelli che non le hanno, sono di importazione "alternativa".

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    naturalmente poi ci deve essere il marchio che assicura la garanzia Nital di 4 anni oltre all'adesivo Nital vip.

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    aprendo la scatola sporgono i manualetti multilingue.

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    sotto al primo separatore bianco c'è una scatoletta in cartoncino che contiene il paraluce, confezionato a parte.

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    che funge anche da fermo per l'obiettivo che è posto al di sotto, avvolto in un foglio di schiuma bianca

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    l'obiettivo e il suo paraluce. Qui siamo nella posizione a 70mm.

    Come sappiamo questo zoom si allunga all'aumentare della focale, come evidenziato in questo montaggio :

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    alla fine è poca cosa ma è bene saperlo. Nell'uso non si nota, non c'è una netta sensazione di spostamento del baricentro.

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    l'obiettivo è fabbricato in Cina mentre il paraluce nelle Filippine. Sappiamo che Nikon non ha fabbriche nelle Filippine e ufficialmente ha dismesso anche quelle cinesi dopo la chiusura delle linee di Coolpix e Nikon 1.

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    esteticamente l'obiettivo è del tutto omogeneo con la restante linea Nikkor Z. In particolare facciamo notare l'anello programmabile, con la sua finitura diamantata, la scritta Nikkor argento, le serigrafie in rilievo e il grosso punto bianco in corrispondenza con l'innesto dell'ottica sul corpo fotocamera.

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    ancora più evidenti in questo dettaglio.

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    lo zoom ha una posizione di blocco in corrispondenza dei 70mm che serve a non far allungare inavvertitamente l'obiettivo quando è a riposo.
    Ovviamente va sbloccato prima per poter cambiare la lunghezza focale.

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    queste riprese non fanno risaltare con immediatezza quanto sia compatto questo obiettivo.

    Nella realtà è lungo quanto il Nikkor Z 105/2.8 S e giusto un paio di centimetri più lungo del Nikkor Z 24-120/4 S con il quale si accompagna bene in un eventuale kit da vacanza compatto e prestazionale (cui magari associare quando necessario un Nikkor Z 14-30/4 S).

    Per questo lo abbiamo fotografato vicino al Nikkor Z 70-200/2.8 S VR :

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    a 70mm

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    a 180mm. Sappiamo che il 70-200/2.8 S non modifica la sua lunghezza al variare della focale.

    Andando alle specifiche effettive, il peso è inferiore agli 800 grammi, il passo filtri è di 67mm, mette a fuoco a 27cm in posizione 70mm e a 85cm in posizione 180mm.
    Ha un motore elettrico passo-passo, è composto da 19 lenti in 14 gruppi di cui 5 in ED, una in Super ED e tre asferiche.
    Il diaframma è a 9 lamelle ed è lungo, a riposo, 151mm.

    ZFC_7598.jpg

    il passo filtri da 67mm è coerente con una parte della linea di obiettivi Nikkor Z di secondo equipaggiamento, come ad esempio, il Nikkor Z 28-75/2.8 e il Nikkor Z 17-28/2.8 con cui compone un ottimo trio di ottiche luminose in grado di creare un intero corredo.

    La lente anteriore è trattata in modo da essere repellente e facilitare la pulizia. 

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    é ovviamente dotato di anelli a tenuta di polvere e umidità

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    ed è anche compatibile con i teleconverter Nikon TC 1.4x e TC 2.0x con i quali mantiene il totale automatismo.

     

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    lo schema ottico, piuttosto sofisticato, che però non integra il classico gruppo di stabilizzazione dei teleobiettivi.
    In effetti questo obiettivo conta sullo stabilizzatore integrato alla fotocamera per compensare le vibrazioni e i movimenti indotti dal fotografo.

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    MTF sintetico, piuttosto lusinghiero che promette buone prestazioni al centro, specie alla focale più lunga.

    ***

     

    Esaurita la panoramica, due parole su aspetto e consistenza. E' una costruzione leggera ed economica ma non in termini dispregiativi, anzi, prima di sentire quanto sia leggero, ha in verità un aspetto premium, merito della finitura sobria ma ben disegnata dei Nikkor Z.
    La ghiera dello zoom è consistente e ruota bene soprattutto grazie alla sua corsa molto breve.
    Anche il block Lock è solido e rassicurante.
    E' buono anche il paraluce che all'interno ha una finitura zigrinata per assorbire meglio i riflessi.

    Sappiamo - è inutile girarci intorno - che le origini di questo obiettivo sono Tamron, la prima apparizione di questo 70-180/2.8 é proprio avvenuta con marchio Tamron per Sony alcuni anni orsono.
    Il suo lancio, considerando il mix di caratteristiche e di prestazioni unite ad un prezzo aggressivo hanno fatto a suo tempo scalpore, tanto da convincere in un certo qual modo Sony a riprogettare (e riprezzare) i suoi due 70-200/2.8 ed f/4 per distanziarlo.

    L'ingresso nel sistema Nikon è per noi quindi ragione di curiosità, visto che i due ecosistemi non sono simili.

    Nikon qui ha fatto del suo meglio - diciamo anche che ci è riuscita - per integrare il progetto Tamron nel sistema Z, tanto che risulta indistinguibile esteticamente dagli altri obiettivi.
    Ma anche funzionalmente dobbiamo sottolineare il "miracolo" di renderlo compatibile con i due teleconverter (il Tamron per Sony non li accetta, per quanto ci consta) ma soprattutto di omologarlo al mondo Z via firmware.

    A dispetto dell'elemento frontale compatto (solo 67mm di passo filtri) non c'è accenno di vignettatura, nemmeno ai diaframmi più aperti.
    Non si vede alcuna aberrazione cromatica, almeno ad occhio nudo e se c'è distorsione, sinceramente sarà a livello strumentale.

    In quanto alle prestazioni generali, l'autofocus non è un fulmine, diciamo che è in linea con quello del Nikkor Z 24-200mm ma è preciso.

    Però di questo ed altro ancora parlerà in un inciso il nostro tester.

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    complessivamente noi esprimiamo un giudizio positivo con alcuni caveat che confermano, se ce ne fosse stato bisogno, che il Nikkor Z 70-200/2.8 S non deve temere nulla da questo lancio.
    Si tratta di due obiettivi concepiti per fotografi differenti che appartengono a due categorie di prodotti molto diverse.

    Qui l'abbiamo voluto riprendere montato sulla Nikon Z9 ma nella realtà si trova più a suo agio sulla Z8 o su una delle altre Z full-frame che sono quelle che possono accoppiare l'obiettivo con il loro stabilizzatore integrato sul sensore.
    Escluderemmo di usarlo con Z50/Z30/Zfc salvo che con tempi di scatti veramente veloci.
    L'assenza di aggancio del treppiedi (perfettamente intonato con la filosofia del progetto "compatto e leggero"), non ci pare che vada incontro alla capacità di messa a fuoco molto ravvicinata e al rapporto di ingrandimento favorevole.
    Salvo, appunto, scattare con tempi di sicurezza molto elevati e/o con l'ausilio di illuminazione sempre adeguata.

    Ma questo è un campo che abbiamo volutamente evitato di esplorare ritenendo questo obiettivo un oggetto più indicato per la fotografia generale, mai quella specialistica, per la quale, per fortuna, il corredo Nikkor Z, offre opportunità più adeguate.

    Se questo articolo vi è sembrato utile mettete un like. A voi non costa nulla ma per noi fa una grande differenza per capire quali siano gli argomenti che i lettori trovano più interessanti.
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    • Administrator

    Ho utilizzato per una quindicina e più di giorni questo obiettivo, cercando di approfondire più del solito alcune cose che, nelle prime impressioni, mi lasciavano un pò perplesso.
    Ho pubblicato già da tempo un album che contiene svariati esempi d'uso in condizioni varie.

     

    riprendo qui uno studio di una rosa, colta nel momento in cui l'obiettivo è arrivato in casa, ancora bagnata per la pioggia della notte prima.

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    sono focali differenti ma la capacità di adattamento della distanza minima di messa a fuoco mi ha consentito di avere circa sempre lo stesso ingrandimento, nonostante le tre riprese siano a 70, 105 e 180mm.

    Il diaframma è f/10, a 64 ISO sulla Z8, l'unica macchina con cui ho usato questo obiettivo.

    In una sessione ho usato in parallelo il 70-180/2.8 e il 70-200/2.8, su Z8 e Z9 rispettivamente, avendone chiara risposta alle mie impressioni.

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    credo che si debba partire da queste due immagini che riprendono la Z8 con il 70-180/2.8 in una borsettina golla marchiata Nikon, che sembra fatta proprio apposta per contenere questo kit.
    Ed in effetti è solo con questa a tracolla che sono andato ad un set e a svariate uscite sul lungo lago di Como.

    Le caratteristiche di compattezza/peso [e prezzo] e i compromessi che sono stati accettati per ottenere quel mix, fanno parte integrante dell'equazione che descrive questo obiettivo.

    Non pesa niente, anzi, troppo poco. Tanto che la mia tecnica fotografica, drogata da decenni di corpi macchina e ottiche pesanti e viziata negli ultimi anni da stabilizzazioni integrate ottica+corpo mi hanno messo in crisi.

    A determinate condizioni, sia in interni che in esterni, e determinati tempi di scatto appena sopra o sotto ad 1/250'', la percentuale di fotografie "ferme" e cristalline che oramai invariabilmente ottengo dalle mie Nikon Z, si è ridotta drasticamente.
    Tanto da trovare quasi più foto mosse e/o micromosse che nitide.

    Situazione che si è normalizzata escludendo lo stabilizzatore e tornando a scattare come una volta, tempi di sicurezza e trattenendo il respiro/premendo con delicatezza il tasto di scatto.

    Non sto a pubblicare fotografie dimostrative, ripeto, in larga parte é dipeso da me che ho cercato il limite senza pensarci troppo su, pretendendo probabilmente più del dovuto e con un approccio alla fotografia che è diventato molto più spavaldo di un tempo.

    Insomma, credo che se utilizzassi questo obiettivo, PERSONALMENTE, cercherei sempre di usare tempi rapidi e chiudendo di uno stop il diaframma.
    Come facevo una volta, secondo le raccomandazioni dei manuali di fotografia.

    Per questo, quando ho confidato le mie impressioni a Max, gli ho detto che il 70-180/2.8 mi ricorda tantissimi il vecchio Nikkor F 80-200/2.8, quello non motorizzato (a pompa o bighiere, vedete voi) dell'era precedente ai motori integrati e agli stabilizzatori integrati.
    Vecchia scuola, quindi, un pò come l'indimenticato Nikkor 180/2.8 ED AFD.

    La messa a fuoco è buona ma non eccezionale. Si seguono le auto e anche gli uccelli in volo ma preparandosi ad un pò di scarti.

    Con il teleconverter l'obiettivo funziona, ma l'autofocus è ancora più lento e peggiorano le caratteristiche complessive.

    E' un obiettivo per fotografia generale, buono per tutto ma senza le stratosferiche capacità di seguire il fotografo alla velocità del pensiero che hanno il 70-200/2.8 o il 100-400 S.

    Le prestazioni sul piano puramente fotografico sono però ottime. Sia per nitidezza che per colori, per sfuocato e capacità di separazione, pur al netto di quei 20mm che mancano all'appello.

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    180mm, f/2.8

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    180mm, f/2.8

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    165mm, f/9

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    con TC 2.0x, a 360mm, f/16, 1/125''

     

    Quindi, ribadendo il concetto che si tratta di un ottimo obiettivo pensato per chi non necessita delle prestazioni del Nikkor Z 70-200/2.8 S e che non pretende di avere sempre il massimo dalla vita ... il giudizio complessivo su questo nuovo 70-180/2.8 è di RACCOMANDATO.
    E' ideale per chi non vuole spendere troppo per queste focali perché le usa poco o perché ha un approccio più rilassato di me alla fotografia.
    Se solo fossero riusciti a farci stare anche un gruppo di stabilizzazione integrato capace di interagire con quello del sensore di Z8 e Z9 avrebbe avuto le cinque stelle.

    Con questo caveat, dettato dal fatto che Nikon ci abitua troppo bene, del resto il 70-200/2.8 S non esce di listino solo perché vi è entrato questo nuovo 70-180/2.8 ;) ma per tutti gli altri non posso che rassicurare che comprandolo avranno uno strumento duttile e capace di fare ottimi scatti in ogni circostanza.

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    ***

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    Nikon Z8, Nikkor Z 70-180mm@180mm, f/2.8, ISO 500, 1/500''

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    • Nikonlander Veterano

    Aspettavo con molto interesse e curiosità questo tuo articolo, che ho apprezzato.
    Illustra in modo sintetico qualità e compromessi e delinea precisamente il potenziale utilizzatore. 
    L'ho provato, brevissimamente, alla giornata Nital e certamente non posso dirne nulla se non che  mi ha lasciato una impressione molto buona, sia usandolo (incidentalmente l'ho usato con tempi rapidi, alla vecchia maniera, come hai scritto tu) che riguardando i pochi scatti.

     

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    PS Non ti rovino la digestione con considerazioni numeriche... ma aggiungo che,  più ancora del 24-200, grazie alla maggiore luminosità di partenza  penso potrebbe essere anche una buona opzione per la fotografia ravvicinata con un tubo.... uno zoom molto versatile, tutto qui.

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    • Administrator
    5 ore fa, Silvio Renesto ha scritto:

    [...] PS Non ti rovino la digestione con considerazioni numeriche... ma aggiungo che,  più ancora del 24-200, grazie alla maggiore luminosità di partenza  penso potrebbe essere anche una buona opzione per la fotografia ravvicinata con un tubo.... uno zoom molto versatile, tutto qui.

    Ne sono convinto ma non essendo tecnicamente attrezzato non ci ho nemmeno provato, essendo peraltro tutto concentrato ad estrarre quanto di meglio potevo dall'obiettivo per se.

    Mi permetto solo di sottolineare come, al di là della spasmodica ricerca di un sostituto del vecchio 200 micro o del rinomato 70-180 micro, questo zoom sia un obiettivo da 1.479 euro. Ovvero una cifra significativamente superiore a quella richiesta per acquistare un vero macro, stabilizzato e di qualità superlativa, come è il fantastico Nikkor Z 105/2.8 S [1.229 euro salvo scontistica].
    Lo dico a chi non cerchi effettivamente uno zoom tele che copre le focali tipiche da 85 a 180cm e invece abbia bisogno di un macro.
    Peró devo anche avvertire che io... in linea di principio, penso che mettere tubi o lenti addizionali all'obiettivo migliore del mondo, ovvero il Nikkor Z 70-200/2.8 S VR, sarebbe sacrilegio da punire con il taglio di tutti gli arti per impedire la reiterazione del reato.

    Riguardo al 24-200, tolta l'assenza dello stabilizzatore, qualitativamente credo non si possano fare paragoni, tutti a vantaggi di questo 70-180/2.8, sempre qualora si cerchi un range di focali tele.

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    • Administrator
    1 ora fa, M&M ha scritto:

    Ne sono convinto ma non essendo tecnicamente attrezzato non ci ho nemmeno provato, essendo peraltro tutto concentrato ad estrarre quanto di meglio potevo dall'obiettivo per se.

    Mi permetto solo di sottolineare come, al di là della spasmodica ricerca di un sostituto del vecchio 200 micro o del rinomato 70-170 micro, questo zoom sia un obiettivo da 1.479 euro. Ovvero una cifra significativamente superiore a quella richiesta per acquistare un vero macro, stabilizzato e di qualità superlativa, come è il fantastico Nikkor Z 105/2.8 S [1.229 euro salvo scontistica].
    Lo dico a chi non cerchi effettivamente uno zoom tele che copre le focali tipiche da 85 a 180cm e invece ha bisogno di un macro.
    ... in linea di principio, comunque, mettere tubi o lenti addizionali all'obiettivo migliore del mondo, ovvero il Nikkor Z 70-200/2.8 S VR, sarebbe sacrilegio da punire con il tagli di tutti gli arti per impedire la reiterazione del reato.

    Riguardo al 24-200, tolta l'assenza dello stabilizzatore, qualitativamente credo non si possano fare paragoni, tutti a vantaggi di questo 70-180/2.8, sempre qualora si cerchi un range di focali tele.

    io definirei questo zoom come un obiettivo multifocale da ritratto: è il senso della sua escursione focale che si ferma a quei 180mm che sono un sogno proibito per i nikonisti Z, ma che fino all'era dei finti AF avevano in quella focale un fisso di eccellenza (che io ovviamente posseggo ancora)

    E facendo attenzione al micromosso sui tempi superiori al 1/250 (ma oggi possiamo tirare su, su, su...gli ISO) darà gioia e belle foto ai suoi possessori.

    Nulla a che vedere con quello strumento di precisione e da lavoro che è il Nikkor Z 70-200/2.8 VR: che rappresenta Nikon nel 2023

     

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    • Nikonlander Veterano
    1 ora fa, M&M ha scritto:

    ...

    Mi permetto solo di sottolineare come, al di là della spasmodica ricerca di un sostituto del vecchio 200 micro o del rinomato 70-180 micro, questo zoom sia un obiettivo da 1.479 euro. Ovvero una cifra significativamente superiore a quella richiesta per acquistare un vero macro, stabilizzato e di qualità superlativa, come è il fantastico Nikkor Z 105/2.8 S [1.229 euro salvo scontistica].
    Lo dico a chi non cerchi effettivamente uno zoom tele che copre le focali tipiche da 85 a 180cm e invece ha bisogno di un macro.
    ...

    Certamente. Era solo un'osservazione, anche io ho preso il 105 MC, per quando mi serve un 105mm macro.

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    • Nikonlander

    Condivido quanto scritto da Mauro e MAx.

    Sono in possesso dell'ottica da una settimana e i risultati ottenuti mi hanno più che soddisfatto.

    L'ho usato prevalentemente a F.2,8 o 3,2 non solo nel ritrarre mia nipote ma anche in foto di dettagli di architettura a media distanza ottenendo sempre foto nitide.

    Ho anche fatto qualche scatto all'infinito chiudendo il diaframma su valori canonici come f:5,6 oppure 8 alla massima focale con soddisfazione.

    Effettivamente i tempi di sicurezza, per il sottoscritto, devono essere superiori a 1/250 pena micromosso seppur usando una Z6II, ma ho visto che con il VR della macchina anche con 1/80 di sec la percentuale di foto esenti da micromosso è molto alta.

    Per le mie esigenze direi che è stato un acquisto azzeccato.

    Appena scatto in studio posto qualche foto.

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    • Administrator
    35 minuti fa, Ennio Franzi ha scritto:

    Condivido quanto scritto da Mauro e MAx.

    ....

    Effettivamente i tempi di sicurezza, per il sottoscritto, devono essere superiori a 1/250 pena micromosso seppur usando una Z6II, ma ho visto che con il VR della macchina anche con 1/80 di sec la percentuale di foto esenti da micromosso è molto alta.

    Per le mie esigenze direi che è stato un acquisto azzeccato.

    Appena scatto in studio posto qualche foto.

    In buona sostanza, il consiglio importante che vi dà Mauro, è quello di eliminare il VR al sensore quando non sia strettamente necessario, ossia oltre il tempo di sicurezza.

    A pena di micromosso, paradossalmente, con i tempi ai quali non ce lo aspetteremmo (quelli brevissimi)

    Come eravamo abituati a fare su F-mount, dove escludevamo il VR dell'ottica quando non necessario 

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    • Administrator

    Non so se lo avete adocchiato:

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    nell' Outlet del Nikonstore, tra i ricondizionati in promozione

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    ma solo fino a domenica !!!

    REF A  corrisponde a nuovo di pacca: praticamente intoccato se non per rimetterlo in scatola ! [garanzia di 1 anno]

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    • Nikonlander Veterano
    13 ore fa, Max Aquila ha scritto:

    In buona sostanza, il consiglio importante che vi dà Mauro, è quello di eliminare il VR al sensore quando non sia strettamente necessario, ossia oltre il tempo di sicurezza.

    A pena di micromosso, paradossalmente, con i tempi ai quali non ce lo aspetteremmo (quelli brevissimi)

    Come eravamo abituati a fare su F-mount, dove escludevamo il VR dell'ottica quando non necessario 

    Ho avuto lo stesso problema col 28-75 ci ho messo un po' per capire che dovevo tornare a scattare come una volta, il VR lo lascio inserito (in sport) ma non scatto mai in movimento, se no conviene toglierlo perché anche con tempi rapidi le foto sono mosse.
    Per movimento intendo il mio.. a volte scatto camminando all'indietro precedendo i soggetti in movimento, se hai un'artiglieria pesante non succede nulla, invece con questi cosi leggeri escono foto non nitide... probabilmente lo stabilizzatore seppur in sport gioca contro a quel tipo di tecnica.

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    • Nikonlander Veterano
    9 ore fa, Max Aquila ha scritto:

    Non so se lo avete adocchiato:

    nell' Outlet del Nikonstore, tra i ricondizionati in promozione

    ma solo fino a domenica !!!

    REF A  corrisponde a nuovo di pacca: praticamente intoccato se non per rimetterlo in scatola ! [garanzia di 1 anno]

    È rimasto sullo store per più di una settimana, oggi dopo il tuo annuncio è magicamente sparito..

    Dovrebbero darvi una commissione...

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    • Administrator
    25 minuti fa, Dario Fava ha scritto:

    [...]se hai un'artiglieria pesante non succede nulla, invece con questi cosi leggeri escono foto non nitide... probabilmente lo stabilizzatore seppur in sport gioca contro a quel tipo di tecnica.

    esattamente !

    22 minuti fa, Dario Fava ha scritto:

    È rimasto sullo store per più di una settimana, oggi dopo il tuo annuncio è magicamente sparito..

    Dovrebbero darvi una commissione...

    e invece, spesso, paghiamo noi per poterli provare :)

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    • Nikonlander Veterano
    17 minuti fa, M&M ha scritto:

    e invece, spesso, paghiamo noi per poterli provare :)

    Ma infatti non mi spiegavo questa cosa che rimanesse lì a 400€ in meno, sarà il periodo di ferie, ma a me sono apparse decine di banner pubblicizzati sui social e diverse mail da Nikon store.

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    • Nikonlander
    2 ore fa, Dario Fava ha scritto:

    È rimasto sullo store per più di una settimana, oggi dopo il tuo annuncio è magicamente sparito..

    Dovrebbero darvi una commissione...

    ...io lo vedo ancora, oppure è un'altro messo in vendita.

     

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    • Nikonlander Veterano

    Sarà per il fatto che ho sempre apprezzato alcune lenti Tamron (non tutte, alcune) ma a me pare un'ottima lente a un prezzo aggressivo. Penso anche che non sfigurerebbe nei corredi dei possessori di 70-200. Troverebbe una sua collocazione fosse anche solo per peso e dimensioni. Insomma, se proprio non occorre per forza  il 70-200 qualche volta diventa più utile se resta a casa. Sono d'accordo con Max per un utilizzo principalmente ritrattistico.

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    • Nikonlander Veterano

    Per ora ho fatto solo qualche scatto di prova e un paio di ritratti a mia figlia.

    Notato che l'autofocus non è un missile, a mio avviso rallenta sensibilmente nel passare da 70 a 180.

    A livelli VR, ho cercato di capire fino a che punto ci si può spingere quindi ho provato tempi tipo 1/20, 1/10 e anche meno, ai quali si comporta bene. Pura accademia.

    Il problema intorno a 1/250, che io non ho in effetti provato, potrebbe essere di risonanza. Ricordo un Nikkor 70-300 che mi fece impazzire.

    Mi riprometto di fare qualche prova in questo senso.

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    • Nikonlander

    Ottimo articolo ,e ottime le foto delll'album del grande M&M ,io possiedo lo Z 70-200 F2,8 S ,ma il peso si fa sentire .

    E mi era balenata l'idea ,visto che a volte lo porto con me in moto in viaggio ed è complicato sistemarlo in una borsa visto lo spazio ridotto che abbiamo sulle moto, di sostituirlo con questo Z 70-180 F2,8 ,molto più piccolo e leggero.

    Ma penso che privarmi del z 70-200 S non sia una cosa possibile anche se non lo uso per lavoro ed i sevizi non ne faccio più ,ma questo 70-180 mi attira visto la qualità abbastanza buona .

    Visto l'età e visto che amo viaggiare in moto ci penso su ancora un pò ,per ora me la cavo abbastanza con il Z 24-120 S un tutto fare dalla qualità eccellente .

    Complimenti ancora per l'articolo

    Edited by Cavallo 56
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    • Administrator
    20 ore fa, Cavallo 56 ha scritto:

    [...]Visto l'età e visto che amo viaggiare in moto ci penso su ancora un pò ,per ora me la cavo abbastanza con il Z 24-120 S un tutto fare dalla qualità eccellente .

    avendo la disponibilità economica, non vedo controindicazioni ad averli entrambi e considerare l'utilizzo di uno o l'altro a seconda delle necessità/occasioni.
    Basta non pensare che il 70-180/2.8 sia un rimpiazzo "miracoloso" del 70-200/2.8 S : sono proprio oggetti di due categorie differenti ;)

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    • Nikonlander Veterano

    Vi mando dei ritagli di 1800 pixel di lato, 180 mm, f4, 1/250. JPEG compressi a circa 1/3 per creare files più piccoli.
    A me sembrano a posto.
    Scattato da posizione comoda e insolita: il tavolino di un bar dentro una serra nel Giardino Botanico del Galles, dove stazionavano parecchi passeri in attesa dei resti lasciati dagli avventori.
    VR in Normal, nessuna PP.

    Immagine00001.thumb.jpg.cc8924f93d5428adef73b85d47236e68.jpg

    Immagine00002.thumb.jpg.9f474411351e0e24a2ab1817813e8594.jpg

    Immagine00003.thumb.jpg.54b21df73e478e1405d41668932a6f53.jpg

    Immagine00004.thumb.jpg.dd0421662a777d0ad3a023ee8b04b26b.jpg

    Immagine00005.thumb.jpg.cfe4340e2be1c1a8d35295316910e4ed.jpg

     

    Edited by Francesco Contu
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    • Nikonlander

    Concerto dei Tiro Mancino.

    Soddisfatto della resa a tutta apertura, peccato l'aumento considerevole dei cafoni che con il telefonino si mettevano davanti mentre inquadravo.

    _Z6D1491A.jpg

    _Z6D1496A.jpg

    _Z6D1513A.jpg

    _Z6D1515A.jpg

    _Z6D1518A.jpg

    _Z6D1530A.jpg

    _Z6D1553A.jpg

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    • Nikonlander

    Posto qualche immagine nella foto ravvicinata con 70-180, senza (foto 1 e 2) e con (foto 1a,2a,3a,4a,5a) lente addizionale Sigma AML72-01, utilizzando esclusivamente la focale massima, in luce naturale ed avvicinandomi quanto più possibile ai soggetto. Mi sembra che questo obiettivo, grazie al peso limitato, luminosità ed alla buona qualità ottica mostri una possibilità di utilizzo in vari campi, riguardo i quali spero di aggiungere immagini nel prossimo futuro.  Avendo utilizzato la z6 ho dovuti escludere un paio di foto a causa degli artefatti da rolling shutter. Esposizione: f/8  1/1600  ISO auto fra 320 e 900. No crop.

    1.jpg

    2.jpg

    1a.jpg

    2a.jpg

    3a.jpg

    4a.jpg

    5a.jpg

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    Buongiorno a tutti, sto valutando di acquistare questo obiettivo per ragioni di ingombro e peso.
    Ho un 70-200 2.8 vr2 con ftz che uso veramente poco, anche per le ragioni di cui sopra.

    Qualcuno di voi ha esperienza e può fare un confronto diretto su stabilizzazione e autofocus, su Z8 o Z9?

    Grazie mille.

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    • Nikonlander Veterano

    Ho avuto il 70-200 VR2 ma non ho questo 70-180. Però ti posso dire che una differenza comune tra tutti i vecchi obiettivi e i nuovi è che l'autofocus e il VR è migliorato, su tutta la linea. Silenziosità, rapidità... Per darti un esempio, già solo il ronzio fisso che hai perché l'obiettivo è costantemente attivo, sparisce.
    Quindi aspettiamo qualcuno che abbia avuto prova diretti di entrambi, ma sono abbastanza certo di rassicurarti che puoi andare solo a migliorare, su quegli aspetti.

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