Jump to content
  • Max Aquila
    Max Aquila

    Nikkor Z 600mm: due fissi ed uno zoom

    Nikon ha una tradizione ormai consolidata dalla metà degli anni 70 del secolo scorso sui lunghi tele dotati di lenti speciali e pertanto di qualità decisamente superiore ai primi lungofuoco ed ai loro successori, già operativi fin dalle prime fasi della serie F-mount, a disposizione di tutti i fotografi di sport, natura e paesaggio che ne hanno fatto uso e trasmesso a noi l'inconfondibile allure che i Nikkor continuano a manifestare.

    ba7ba19c75325b68726eed7aaad7be2d.jpg.1caf77c98d25b3b9b74ce7bd317699e8.thumb.jpg.acded324e15dea3c52ffe6e96d27c93c.jpg

    La moderna progettazione digitalizzata degli schemi ottici, in funzione di un supporto sensibile stabile ed invariabile, come è il sensore di una fotocamera moderna (rispetto alla casualità rappresentata dalle pellicole) ha certamente favorito la commercializzazione di schemi ottici un tempo inarrivabili per la necessità di impiego artigianale nella loro costruzione: lenti di grosse dimensioni in vetro ottico sbozzate a mano, consentivano piccoli lotti di produzione, operai specializzatissimi, quasi come i progettisti stessi, costi di produzione e di vendita abnormi.

    F-mount-lenses.jpg.9b1350d3a170295c4d6c60230197b49c.jpg

    Non è un caso se molti di quei progetti del secolo scorso non sono mai caduti nelle mani di appassionati come noi della redazione di Nikonland, al contrario degli ultimi nati del catalogo Z-mount, favoriti in questo da una amichevole collaborazione col distributore italiano.

    555-170224_Z3L7592MaxAquilaphoto.thumb.jpg.557bd7763311c0a6647ca9276a6210d7.jpg

    Motivo per cui in questo articolo vedrete insieme tre teleobiettivi accomunati dalla focale eccezionale dei 600mm equivalenti ad un angolo di campo di soli 4,1°

    il Nikkor Z 600/4 TC VR S ...in prestito da Nital
    il Nikkor Z 600/6,3 VR S ... in prestito da Mauro Maratta
    e lo zoom Nikkor Z 180-600/5,6-6,3 VR ... quello mio

    501-1802242024-02-1809-11-47(BR28S8)MaxAquilaphoto.thumb.jpg.6054551567e8960eddfc5ec420c1666f.jpg

    Tre obiettivi nati per soddisfare tasche ben diverse, passando dai poco più di 2mila euro per lo zoom ai quasi 6mila del 600 leggero, per arrivare agli oltre 17mila del 600 più luminoso, salvo sconti e campagne promozionali che però non possono certo abbattere moltiplicatori di spesa da 3x fino ad 8,5x

    Chi usa oggi un superteleobiettivo come uno di questi tre?

    Certamente fotografi che vogliono avvicinare soggetti da cui sono lontani oppure ...stanno lontani: che è la differenza che passa tra un fotografo sportivo ed un fotonaturalista i quali non hanno in comune altro che la necessità di un angolo di campo così limitato.

    Possiamo aggiungere i collezionisti di ottiche, per i quali un supertele è sempre un oggetto del desiderio e poche altre categorie di fotografi, tra i quali i reporter che utilizzino la distanza per...discrezione.

    Ma cosa determina la differenza di approccio al proprio genere che consenta di stabilire se debba comprare il più luminoso, il più leggero oppure il più versatile?

    il-buono-il-brutto-il-cattivo-4k-recensione_png_1200x0_crop_q85.thumb.png.e82c7ee2e88df7d6cbe62654ee39e354.png

    O meglio: 

    che cosa giustifica un esborso 8,5 volte superiore allo zoom oppure 3 volte rispetto al 600/6,3 per arrivare alla determinazione all'acquisto di un 600/4?

    00108022024-_Z3L7017MaxAquilaphoto(C).thumb.JPG.bbe84713ef3ac04f4c14e134db507c9f.JPG

    Un tempo (e fino a non molto tempo fa) i supertele luminosi come un 600/4 esistevano per due motivi principali, entrambi legati alla luce disponibile:

    1. necessità di usare tempi rapidi di otturazione
    2. incapacità degli esposimetri dei sistemi reflex di lavorare a bassi EV con luminosità inferiori a certi valori di diaframma massimo (di solito < f/5,6)

    e per un terzo motivo, compositivo:

           3. ossia ottenere una pdc tanto esigua da porre il soggetto contro uno sfondo sufficientemente indistinto da non essere disturbato esteticamente dal bokeh decisamente poco morbido di certi diaframmi del tempo (e dall'eventuale casualità e confusione dello sfondo ottenibile)

     

    Riguardo il primo punto, oggi abbiamo a disposizione fotocamere digitali dotate di sensori che sono in grado di lavorare ad un rapporto di S/R a valori ISO un tempo impensabili:

    guardate per esempio questo scatto scappatomi per errore con delle regolazioni sbagliate, rimaste dalla precedente sessione di scatto
    555-080224_Z9X7701MaxAquilaphoto.thumb.jpg.d957d8d3a40371109c125cd6c9167890.jpg
    Z9 e Z600/6,3 iso12.800  t/5000 f/7,1

    crop 200%
    556-080224_Z9X7701MaxAquilaphoto.thumb.jpg.18a615aa166ba1fcc3bb73569d43c8ea.jpg
    con una Nikon F5 a pellicola un risultato così era da pellicola da 200ISO
    con una Nikon D850 da 45mpx non era pensabile superare i 1600ISO

    Avessi avuto una coppia f/6.3 t/500 gli ISO sarebbero scesi a 1600 e il risultato sarebbe stato ancora più compatto e leggibile.

    Riguardo il secondo punto, le fotocamere mirrorless, eliminato il mirabox/periscopio delle reflex, non hanno più problemi di compatibilità luminosa tra diaframma di massima apertura e mirino ottico, perchè oggi il mirino elettronico è capace di amplificare la luce, permettendo una visione reale, il più possibile costante ed omogenea, anche con aperture massime, oggi spesso utilizzate su obiettivi molto differenti tra loro, come questi f/6,3 che ritroviamo sul 600 leggero e sui 600mm dello zoom.
    Addirittura marchi concorrenti hanno realizzato tele ancora meno luminosi di f/6,3 a TA, giusto per significare quanto questo aspetto sia indifferente alle fotocamere mirrorless, in abbinamento alla capacità di utilizzare quel rubinetto fantastico che oggi sono diventati gli ISO.

    NIKKOR-LENSES.jpg.6f1e2410f37e949b527c1392e9bf80dd.jpg

    Resta il terzo punto, quello dello stacco del soggetto dallo sfondo, importante in ogni genere di ritratto, che si tratti di posa, di sport, di moda, o naturalistico, verso soggetti difficili da avvicinare, tanto più se profondamente integrati nell'ambiente circostante, ancor di più se reperibili in orari dalla luce debole o pressocchè inesistente, dove un sensore digitale oggi riesce a leggere quello che l'occhio umano non arriverebbe quasi a decrittare.

    In realtà, noi di Nikonland, ci stiamo facendo convinti del fatto che i teleobiettivi moderni, questi Nikkor Z, siano frutto della stessa manina, che è la progettazione digitale degli schemi in funzione dei sensori su cui presumibilmente gli obiettivi in questione andranno a lavorare:

    cioè che non passi poi tutta questa differenza tra classi di teleobiettivi così diversificati nel prezzo: che quindi i teleobiettivi attuali vadano distinti in termini di trasportabilità e maneggiabilità, in funzione dell'uso cui dovranno essere adibiti.

    Oltre al prezzo infatti è anche il peso il discrimine fondamentale tra questi tre 600mm: si passa dal più leggero, il 600/6,3 di appena 1,47kg, al 600/4 da 3,26kg, transitando dai 2,14kg dello zoom, valori questi, che nessuna campagna sconti potrà mai diminuire.

    La differenza nell'utilizzo è sostanziale: 

    • il 600/6,3 è talmente ben bilanciato da poter essere utilizzato lungamente a mano libera, senza stancarsi, salvo portarsi prudenzialmente appresso un monopiede cinese in carbonio compatto e leggero, da poter avvitare al tele anche in assenza di staffa per il treppiede, risparmiando così un altro etto di peso: ridicolo vederlo montato su un treppiede !
    • lo zoom 180-600/5,6-6,3 che pesa solo 670 grammi di più del precedente, sconta anche nelle maggiori dimensioni la necessità di portare appresso un monopiede, per evitare di stancarsi durante sessioni di scatto che si protraggano a lungo: occasionalmente usato anche su treppiede, mi faceva però un pò sorridere inglobato nel mio sistematico con gimbal.
    • il 600/4 si può utilizzare a mano libera come Rambo usava il suo M60:  necessita di treppiede ben strutturato oppure di monopiede altrettanto robusto, preferibilmente a poche sezioni, specialmente se utilizzato come faccio io che su monopiede schiaccio sempre verso il basso il tele durante le mie sequenze di scatto. La staffa per il treppiede è mirabilmente costruita, salvo per il fatto che non è a standard Arca Swiss, quindi se non sostituita con apposito piede aftermarket, va appesantito anche dall'adattatore avvitato sotto.

    02715022024-_Z3L7581MaxAquilaphoto(C).thumb.JPG.ac6490dfa14ef957499571f9ac902c8a.JPG

    Z9 più 600/4 valgono complessivamente 4,6kg !

    501-15022402515022024-_Z3L7576MaxAquilaphoto(C)MaxAquilaphoto.thumb.jpg.6f53d748301545ea9ebaa5756211873b.jpg

    Resta il fatto che il corollario alla base del risultato degli scatti con un qualunque teleobiettivo è uno solo:

    Qualità dell'Aria e Trasmissione della Luce

    La formulazione ottica più raffinata, il coating delle lenti più rivoluzionario (ed il 600/4 in questione adotta soluzioni davvero innovative) nulla possono contro un muro di UV di una giornata estiva dal cielo terso, così come da un nebbione che avvolga una zona boschiva: tranne che per evidenziare proprio gli aspetti deteriori, rispetto alla potenziale brillantezza e tridimensionalità del soggetto inquadrato.

    Forse un teleobiettivo più luminoso può almeno evitare di finire ad iso superiori a 10mila, ma la soddisfazione dura quanto il tempo di tornare a casa per rivedere gli scatti...talvolta si viene sopraffatti dalla frustrazione e per un pò ci si rimette a fotografare fiori e frutti...

    Ma quando le occasioni siano ottimali, quando la scena sia nitida ed il soggetto alla portata di tutto lo spettro fotocromatico (toni caldi compresi), cosa distingue questi tre obiettivi, chi deciderà di acquistarne uno e per cosa?

    33318022024-2024-02-1809-12-39(BR28S8)MaxAquilaphoto(C).thumb.JPG.fac28dcabb991c0e6808ce56953e3c17.JPG
    L'accostamento alla FIAT 600 Multipla, una delle incognite del design industriale del 900 ancora irrisolte, è puramente beffardo...

    in realtà a mio parere ognuno di questi tele mantiene individualità e destinazione ben definita e che deriva non tanto dalla qualità assoluta in termini di nitidezza/risoluzione/cromia/bokeh, quanto dalla centralità che il loro proprietario potrebbe loro destinare.
    Il fatto di definirli multipli deriva certamente dalla loro diversa eterogeneità:

    provo quindi ad azzardare identikit e borsa di tre differenti fotografi, coinvolti diversamente da questa focale.

    1. Nikkor Z 180-600/5,6-6,3 VR: Reporter di reportage sportivo e paesaggistico, compra questo zoom dopo aver realizzato che per usare un tele fisso, serva muoversi intorno al soggetto finchè non ci si trovi alla distanza ideale e che pertanto sia consigliabile appostarsi che è invece l'opposto di ciò che fa lui: che si muove spesso per cambiare inquadratura e tipo di soggetto, ma non sopporta l'idea di dover cambiare ottica se cambia il soggetto.
      Nello sport ha l'esigenza vitale di scendere al di sotto della focale massima dell'obiettivo, perchè in determinate situazioni non ha la possibilità di spostarsi per variare il rapporto di dimensione inquadratura/soggetto. Di questo zoom la ghiera che usa di più è chiaramente quella di zoomata che amplifica utilizzando corpi macchina come Z8 e Z9 che gli consentano di scattare indifferentemente in FX e in DX, trasformando la focale già estrema in una equivalente a pari luminosità...perchè ciò che conta per lui è raggiungere il soggetto, per quanto lontano sia ! 
      In borsa avrà anche un 70-200/2,8 per le inquadrature strette e la pdc minima ottenibile, probabilmente già montato su secondo corpo macchina, mentre sul lato grandangolare non è detto che invece del terzo zoom non abbia un paio di fissi...quelli che piacciono a lui.
    2. Nikkor Z 600/6,3 VR S: Ritrattista: qualunque sia il soggetto prediletto, che si tratti di persone, animali di tutte le specie, automobili, atleti, scorci di paesaggio, eventi, questo obiettivo nelle sue mani risulta essere il cuore del corredo e si affianca in borsa, eventualmente, ad altri obiettivi specializzati nel genere di elezione, come possono essere i mediotele luminosi o i macro. Sopra ogni cosa questo fotografo ha cura per la versatilità e la essenzialità: vuole questo 600mm per poterlo usare facilmente a mano libera, come il suo peso e bilanciamento consentono di fare, lo può integrare con uno o entrambi i TC separati alternativamente alla scelta di usare in DX la sua fotocamera (solitamente una sola) top di gamma, ma generalmente predilige il massimo della qualità di immagine e lo persegue con i settaggi del corredo più appropriati: se non può ottenere la foto come la desidera, non la scatta neppure !
    3. Nikkor Z 600/4 TC VR S: Fotografo specializzato. Non c'è un dettaglio del corredo che graviti intorno a questo teleobiettivo che non sia studiato con una cura certosina, mirante innanzitutto al contenimento dei pesi, a causa di quello tragicamente incomprimibile dell'ensamble fotocamera/tele.
      Sia che si parli del necessario supporto statico, prevalentemente un treppiede, del supporto mimetico da appostamento, come del supporto da spedizione (perchè ogni uscita fotografica con questo tele lo diventa), ogni elemento è frutto di ponderata scelta che viene vissuta come trionfo nel caso di successo fotografico oppure come causa diretta dell'insuccesso: in pratica compra di solito un supertele del genere, chi ritenga che alla base della riuscita della sua foto stia prevalentemente la qualità dell'attrezzatura. La specializzazione sul soggetto è tale, che nel caso non venga trovato durante la spedizione fotografica, ben raramente questo fotografo penserà di dedicarsi ad altro genere, per il quale in borsa normalmente è attrezzato con una serie di zoom che coprano le escursioni focali interessate: non sono però loro i protagonisti, quanto il teleobiettivo che è coronamento dello sforzo mirante alla cattura delle immagini auspicate.

    :marameo: sto scherzando: ovviamente le fattispecie e le destinazioni d'uso possono essere delle più varie ed intersecarsi. :36_14_3:

    A me per esempio non dispiace la compresenza di un tele fisso accanto a quella di uno zoom che lo ricomprenda nella sua escursione oppure che lo sfiori: ma ben difficilmente porterei entrambi in una condizione normale di ripresa, scegliendo in base all'esigenza preventivata.

    Resta il fatto che il più generalista dei tre, lo zoom 180-600 è un obiettivo adatto a molte situazioni più che il mirabolante 600/4 TC, dal quale, per tirarne fuori il differenziale che lo faccia spiccare nettamente al di sopra degli altri due, bisogna che stia nelle mani di qualcuno che sappia esattamente come per i suoi soggetti non possa che essere quello il tele designato e che gli astri siano connessi perchè le condizioni di luce siano pure quelle ideali.
    Certamente il moltiplicatore incorporato è un valore aggiunto sempre riconducibile alle esigenze di compattezza e contenimento di pesi o ingombri che questa classe di teleobiettivi porta sempre con sè: va rimarcato come nonostante tutto i tre chili e 260g del 600/4 siano un trionfo rispetto l'ultima serie F-mount che pesava (senza TC incorporato) mezzo chilo abbondante di più, per non parlare del primo AF-I del 92, che pesava ben 6 kg !

    Mentre il 600/6,3 S di questo lotto ritengo sia davvero un jolly a tutti i livelli:
    maneggevolezza e bilanciamento ideale consentono insieme alle sue dimensioni contenute in poco meno di 28cm di lunghezza, di diventare insieme al suo contrappeso ideale, la Nikon Z9, un'arma letale in qualsiasi genere fotografico sportivo, con l'unica limitazione della distanza minima dal soggetto che su campi corti potrebbe farlo limitare a riprese da primo piano o da piano americano.
    La differenza di luminosità rispetto il diaframma pieno di f/5,6 è di appena 1/3 di stop e ci dà ancora fastidio psicologicamente, ma ogni mirrorless di taglio Z la digerisce senza alcun motivo di rigetto.
    La modularità con la quale si possa scattare pigiando un tasto, in dx, trovandosi tra le mani un 900mm equivalente di pari luminosità, o la possibilità di aggiungere (magari ulteriormente) un TC14x, ne fanno davvero un protagonista vincente. 

    Le foto nella galleria relativa a questo articolo, scattate di volta in volta in contesti similari con i tre obiettivi spero vi siano di aiuto per comprendere il concetto veicolato:

    Oggi si compra ciò che serva davvero, indipendentemente dal prezzo, perchè non è più sostenibile il concetto secondo il quale si ottenga la qualità più elevata pagando il prezzo maggiore: senza dimenticare che un teleobiettivo sovradimensionato per un certo tipo di riprese, non farà altro che mortificare l'approccio a quel genere e a scoraggiare il fotografo a continuare:
    resterebbe solo lo sfoggio, ma confidiamo nel fatto che i lettori di Nikonland siano ben superiori a simili atteggiamenti... :lingua:

    108-_Z9X07651-4000secaf-63400mmMaxAquilaphoto.thumb.jpg.7bf3568e10bffe02d423c9b332ad5d71.jpg

    102-_Z9X98331-3200secaf-71900mmMaxAquilaphoto.thumb.jpg.354985e0569a985f44675fa49ff478d2.jpg

    015-11112022024-_Z9X0323MaxAquilaphoto(C)1-3200secaf-40600mmMaxAquilaphoto.thumb.jpg.b2c5f7cb82eec2639e4b7e57d648c4cf.jpg

     

    Max Aquila photo © per Nikonland 2024

    501-170224_Z9X5141MaxAquilaphoto.thumb.jpg.968d2e4d422a9de120d0f39fc48a4b8b.jpg

    User Feedback

    Recommended Comments

    • Administrator

    Bravo Max !

    Io mi sono dato tra gli obiettivi del 2024 quello di dimostrare che posso fare benignamente a meno dei superbolidi (che pure ho posseduto in passato dal 200/2 al 600/4).
    E come me la gran parte degli Z fotografi, perché la middle-class Nikkor Z oggi è ampiamente al livello dei precedenti superesotici e le caratteristiche dei nuovi superesotici Z sono tali da renderli necessari solo a chi vive ad altezze dove l'aria è molto più rarefatta di quella che lambisce gli abitanti della troposfera.
    Quelli che il tuo identikit ha perfettamente identificato e che pianificano spedizioni alla Livingstone "quasi" ai confini della realtà.

    :)

    • Like 2
    Link to comment
    Share on other sites

    • Nikonlander Veterano

    Grande Max,la tua disamina non può che essere condivisa in toto e rappresenta anche il mio pensiero.Quando verrà il momento per me di passare a Z,queste tue considerazioni saranno d'aiuto.ottimo articolo.

    • Like 1
    Link to comment
    Share on other sites

    • Administrator

    znikon-z-lens-lineup-2023-1024x596.thumb.webp.46154542dda9d778efbdc361f34b71c9.webp

    Chi lo avrebbe mai detto nell'estate del 2018 che in cinque anni si sarebbe arrivato a tutto ciò ?

    I più ottimisti si sarebbero accontentati delle ridotte dimensioni dell' FTZ ii per continuare ad utilizzare il patrimonio di teleobiettivi costituito in 90 anni da Nikon su baionetta F

    Invece Nikonland fin dai primi mesi dalla nascita dello Z-mount si è sintonizzata senza paraocchi e nemmeno preclusioni mentali sul nuovo che arrivava di mese in mese.

    La prima tappa è stata liberarsi a malincuore per l'affetto di tutto ciò che gli anni precedenti aveva portato immagini al nostro cuore: non sempre e tutto di marca Nikon, per sostituirlo con le new entries, dalla bocca larga del nuovo tiraggio Z.

    La seconda tappa è stata quella che ci ha portato progressivamente a mettere in vetrina anche il reccordo FTZ come un taglio di cordone ombelicale.

    La successiva tappa è in atto ed è la presa di coscienza che il passaggio a Z-mount ha consentito prima che a noi, ai progettisti, di liberare tutta la potenza di calcolo che prima era impedita da una limitazione fisica, con la conseguente messa in commercio di una selva di obiettivi di tutte le fasce di prezzo, accomunati da un tratto somatico:

    che sembrano essere sempre al di sopra di ogni sospetto/critica/difetto

    Anche le realizzazioni più economiche: figuriamoci i superzoom e supertele !

    Adesso pensare attraverso un obiettivo è molto più facile di cinque/dieci/trenta anni fa.

    Cosa aspettate a realizzare questo privilegio...?

    :36_14_6:

     

    • Like 5
    • Haha 2
    Link to comment
    Share on other sites

    • Nikonlander

    Grazie anche da parte mia per questo interessante articolo! Che mi conferma anche la giusta scelta, per aver acquistato il 180-600, di cui sono soddisfattissimo.

    Remigio

    • Like 1
    Link to comment
    Share on other sites

    • Nikonlander Veterano

    Ottimo articolo Max, grazie !

    Se mi riallacciassi idealmente al tuo articolo del "confronto" tra il 400 4,5 e il 180-600 ( che ti ha portato a tenerli entrambi ), che effetto ti ha fatto il 600 6,3 ?
    Terzo incomodo ? ( non credo )
    Terzo nella bacheca ? ( mah, dopo il "both" si fa il triplete )
    Una bella esperienza ma finisce li' ? ( :) )

     

    Link to comment
    Share on other sites

    • Administrator
    7 minuti fa, bimatic ha scritto:

    Ottimo articolo Max, grazie !

    Se mi riallacciassi idealmente al tuo articolo del "confronto" tra il 400 4,5 e il 180-600 ( che ti ha portato a tenerli entrambi ), che effetto ti ha fatto il 600 6,3 ?
    Terzo incomodo ? ( non credo )
    Terzo nella bacheca ? ( mah, dopo il "both" si fa il triplete )
    Una bella esperienza ma finisce li' ? ( :) )

     

    Nulla finisce lì: ma tutto resta in divenire: 

    bella domanda, Umberto.

    Dei tre obiettivi di questo articolo il più adatto ai miei scopi è il 180-600 ed è anche decisamente il più accessibile.

    Ma se mi servissero solo le focali da 600 a 1260mm (600+TC1.4x+DX on Z9)
    avrei certamente fatto di tutto per comprare anch'io il JOLLY 600/6,3 PF che è il degno compagno del PARAMETRO 400/4,5 sotto
    (a chi non serva al posto del fisso, il 100-400)

    Nella realtà dei miei hobbies, sono felice con lo zoom e mi continua a mancare l'800/6,3 PF per i piani superiori (800/1120/1680mm)

    Quando ritroverò reddito sufficiente, lo comprerò usato da Valerio (tanto è quello di Mauro che ho usato io) quando si renderà conto che gli basta il suo 400/2,8TC (560/840 f/4 - 784/1176 f/5,6 + Ztc1,4x - 1120/1680 f/8 + Ztc2.0x)

    :8TEoXxyzc:

    • Like 2
    • Thanks 1
    Link to comment
    Share on other sites

    • Nikonlander Veterano
    Il 5/3/2024 at 18:53, Max Aquila ha scritto:

    Nulla finisce lì: ma tutto resta in divenire: 

    bella domanda, Umberto.

    Dei tre obiettivi di questo articolo il più adatto ai miei scopi è il 180-600 ed è anche decisamente il più accessibile.

    Ma se mi servissero solo le focali da 600 a 1260mm (600+TC1.4x+DX on Z9)
    avrei certamente fatto di tutto per comprare anch'io il JOLLY 600/6,3 PF che è il degno compagno del PARAMETRO 400/4,5 sotto
    (a chi non serva al posto del fisso, il 100-400)

    Nella realtà dei miei hobbies, sono felice con lo zoom e mi continua a mancare l'800/6,3 PF per i piani superiori (800/1120/1680mm)

    Quando ritroverò reddito sufficiente, lo comprerò usato da Valerio (tanto è quello di Mauro che ho usato io) quando si renderà conto che gli basta il suo 400/2,8TC (560/840 f/4 - 784/1176 f/5,6 + Ztc1,4x - 1120/1680 f/8 + Ztc2.0x)

    :8TEoXxyzc:

    Grazie Max ( mi spiace se leggo e rispondo solo ora ), vero : tutto e' in divenire !

    Infatti, prima o poi "il" Valerio ti passera' l'800 e potrai "saltare" il JOLLY affiancando un fratellone al PARAMETRO :)

    E' un hobby anche per ( quasi ) noi tutti.

    • Like 1
    Link to comment
    Share on other sites

    • Nikonlander

    Bella disamina Max. Io dei 3 ho il 180-600 che uso poco, per cui un 600 fisso, per quello che devo fare io, è fuori discussione.

    Certamente lo è il 600/4 e non solo per il prezzo, ma per i motivi da te elencati: non sono quel tipo di fotografo...inutile avere la Ferrari per spatasciarsi alla prima curva contro un platano.

    Il 600/6.3 mi attira molto di più, soprattutto per il brandeggio che presumo essere più comodo che col 180-600 causa pesi, ma dicessi che mi è necessario, mentirei.

    Bell'articolo comunque, grazie

    Link to comment
    Share on other sites

    • Administrator
    1 ora fa, cismax ha scritto:

    Bella disamina Max. Io dei 3 ho il 180-600 che uso poco, per cui un 600 fisso, per quello che devo fare io, è fuori discussione.

    Certamente lo è il 600/4 e non solo per il prezzo, ma per i motivi da te elencati: non sono quel tipo di fotografo...inutile avere la Ferrari per spatasciarsi alla prima curva contro un platano.

    Il 600/6.3 mi attira molto di più, soprattutto per il brandeggio che presumo essere più comodo che col 180-600 causa pesi, ma dicessi che mi è necessario, mentirei.

    Bell'articolo comunque, grazie

    Grazie dei complimenti: 

    la disamina è presto fatta: il 180-600 serve a chi resta in questo range di focali, magari anche aiutandosi col formato DX con le fotocamere in cui ciò abbia un senso.

    Il 600/6,3 fisso andrà in mano di chi DEBBA utilizzarlo a mano libera e parta dai quei 600mm per espendersi a focali superiori, quando ciò sia necessario, anche coi moltiplicatori: ma non abbia necessità di scendere sotto quei 600mm (magari perchè giù ha il 100-400 su secondo corpo macchina)

     

    Le differenze qualitative tra i due sono limitate a situazioni di luce e di handling in cui nitidezza e peso abbiano la meglio del fisso sullo zoom

    • Like 1
    • Haha 2
    Link to comment
    Share on other sites

    • Administrator

    oggi sono uscito solo con cose-Maratte: il Nikkor Z 600/6.3  ed il neoarrivato Viltrox 20/2.8 per scattare a Mondello dopo la pioggia di mezza mattina

    502-220324_Z9X8330MaxAquilaphoto.thumb.jpg.c338002da0aea9de57d5f0c3e6addca8.jpg

    e c'erano Optimist in regata ed un IQ-foil (tavola a vela olimpica per Parigi 2024) con una delle atlete palermitane in quota olimpica ...per il 2028 ormai...

    005-220324_Z9X5138MaxAquilaphoto.thumb.jpg.76363aa8028927ad2b7186e1b303a04a.jpg

    007-220324_Z9X5557MaxAquilaphoto.thumb.jpg.d179fc3316b96135dd047ecd8fd9eaa5.jpg

    il 600/6,3 usato liscio e con TC1.4x su Z9 in FX e in DX è un obiettivo che ...si nota subito dal mirino, se la luce è buona , ti ripaga già in piacere visivo, durante gli scatti

    014-220324_Z9X6578MaxAquilaphoto.thumb.jpg.f10dde6b189e7439a57d56fff6b44d83.jpg

    017-220324_Z9X7257MaxAquilaphoto.thumb.jpg.4356ff768274c3229cd9ac3a5f7b9702.jpg

    quindi oltre ad usare i tradizionali tempi brevissimi di esposizione, per congelare l'azione, mi sono divertito a scendere fino ad 1/100" per strisciare un pò lo sfondo, durante i passaggi di Francesca

    022-220324_Z9X8016MaxAquilaphoto.thumb.jpg.5ccd882975f48962d61b45ecb8246301.jpg

    024-220324_Z9X8029MaxAquilaphoto.thumb.jpg.650aa823cb0dd88be41d98abf4d79761.jpg

    026-220324_Z9X8091MaxAquilaphoto.thumb.jpg.de8f2337d3cca4cc2c2de5279b324f16.jpg

    029-220324_Z9X8122MaxAquilaphoto.thumb.jpg.cad9de728e0b6e217c6d2f6e5ad0e2e8.jpg

    così...tanto per accentuare la velodromia nel vento

    501-220324_Z9X8321MaxAquilaphoto.thumb.jpg.4f96ab17c73f6376b3dc8c5f4f6975f4.jpg

    • Like 1
    • Thanks 1
    Link to comment
    Share on other sites



    Join the conversation

    You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

    Guest
    Add a comment...

    ×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

      Only 75 emoji are allowed.

    ×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

    ×   Your previous content has been restored.   Clear editor

    ×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...