Dovete fare 250 km di trasferta, alzandovi alle 04:00 per essere sul posto prima delle 08:00.
E poi, una volta arrivati li, vi dovete muovere per cascate, ruscelli, scoscese, pendii.
In una calda giornata di agosto.
Disponete di un arsenale imponente di materiale fotografico Nikon.
Sapete che ci saranno tre modelle e che si fotograferà in condizioni indeterminate fino alle 12:00.
Magari sotto lo sguardo di curiosi.
Certamente con le gambe a mollo fino al ginocchio nell'acqua che sgorga dalla montagna.
Senza poter fare troppo gli schizzinosi.
Che vi portate ?
Io che giovincello non sono più penso innanzitutto che se sono stanco di tutto ho voglia tranne che di fotografare.
E nel posto dove mi hanno invitato ci sono dislivelli per cui le pulsazioni arrivano a limiti elevati anche se siete allenati.
Figuratevi se la vostra occupazione principale è utilizzare tastiere da seduti.
Ma soprattutto, con che aspettative ?
Non potranno certo venire fotografie da studio. La luce si dovrà prendere per come viene, probabilmente con illuminazione del soggetto non uniforme.
Soprattutto, ci saranno schizzi, acqua nebulizzata, umidità. Specialmente con la temperatura crescente dai 16-18 °C di inizio mattinata fin oltre i 25-28 °C di mezzogiorno.
Che vi portate, il più nitido, pesante e costoso obiettivo che avete ?
Vi portate un fisso o due tipo 50/1.8 e 85/1.8 ?
E poi che fate, cambiate ottica con l'umido e gli schizzi ? E se la focale non basta ? O e troppa ?
E poi il diaframma sarà per lo più chiuso. Un superluminoso perchè ?
Ecco che qui si presenta l'occasione ideale per il 28-400/6.3-8. In alternativa al 24-120/4. Più bello, leggermente più compatto, ma con niente sopra ai 120mm.
Qui c'è una escursione esagerata. Sovrabbondante. E con il diaframma tra f/8 e F/11 la nitidezza sarà sufficiente.
E quando non lo sarà, sarà perché c'è acqua nell'aria, oppure perché la situazione non è da still-life.
In ogni caso con le cascate, l'acqua, non andiamo la per fare macro ma foto ambientata.
Alla Russell James, avete presente ?
400mm, f/25, 1/30''
E il corpo ? Ovviamente la Z8. Una batteria Neewer dentro e una SmallRig di scorta (non si sa mai). E una Lexar da 1 TB da riempire a raffica.
ed ecco che con una batteria (residuo circa 8%) vengono 14.000 scatti per circa 300 gigabyte. Ovviamente con tanti doppioni.
Il 135/1.8 alla fine l'ho portato per vedere l'effetto che faceva ma lo tenevo per lo più a tracolla, tranne qualche situazione particolare "da ritratto" pieno.
Le focali che ho utilizzato alla fine sono andate da un minimo di 33 ad un massimo di 400mm.
I diaframmi a partire da f/8 tranne pochi scatti appena più aperti, non so nemmeno perché. Forse i primissimi.
Z8 fissa a 500 ISO come da libretta !
"paesaggio" a 35mm
e dettaglio al 100%
gli inglesi dicono "Good Enough".
Che non si traduce con abbastanza buono ma con più che sufficiente.
Nel senso che qualche cosa di meglio sarebbe sprecata.
Magari si, un 35mm fisso avrebbe una verve in più in questa circostanza. Ma non tutto aperto. E chiuso ad f/11 che mai potrebbe avere in più ?
Oltretutto qui si cerca che sia tutto leggibile, non solo il piano di messa a fuoco. No ?
sono a mollo nell'acqua fredda che mi arriva al ginocchio (alla fine butterò via le pessime scarpe cinesi che ho impiegato apposta).
Il fondo è sassoso, ci sono massi ovunque.
Devo cambiare focale per fare le inquadrature.
Non sono solo. Siamo in quattro e ogni tanto la modella è proprio distante e non ho il tempo di avvicinarmi per isolare una situazione.
Anzi, forse sarei anche di impiccio per gli altri.
Per cui vado da 35 a 120mm in un baleno.
ma qui 105mm mi bastano
passo a 155mm
chiudo a 280-300mm
Good Enough ? Yes !
Ma certo, anche ingrandendo al 100% !
Le modelle girano, noi giriamo, il sole si alza, anche l'acqua cambia. Ci sono momenti in cui il livello è più alto.
E' divertente ma soprattutto lo è non pensare ad altro che a fotografare. In silenzio perché tanto la caduta dell'acqua riempie l'aria.
Qui viene fuori una sequenza cinematografica in cui cambia l'inquadratura in continuo e anche il fondale.
Io scatto guardando a display, ho persino messo gli occhiali in tasca.
Curo che l'esposizione sia mediamente decente ma soprattutto sia interessante l'inquadratura.
Al resto ci pensa la mano sinistra modificando la focale con la Z8 che assicura il risultato ad ogni scatto.
Sono a raffica lenta (6 fps) e bilanciamento del bianco fisso su SOLE.
Lei interpreta il ruolo nonostante la sua temperatura corporea sia drasticamente abbassata dall'acqua fredda e cambia continuamente pose e stile
150mm
300mm
arriva Barbora.
il copione è lo stesso ma cambia l'interprete.
Mentre l'unica cosa a cui non penso è la mia attrezzatura.
Complice l'aria rinfrescata dall'acqua la Z8 scatta senza alcun avviso di temperatura. A casa mia non sarebbe andata così. Anche se ad onor del vero sinora agli avvisi non hanno fatto seguito altri inconvenienti.
queste ultime sono a 400mm. Perché per avvicinarmi mi sarei dovuto fare la doccia. Ed io sono vestito ...
eppure l'ingrandimento mi sembra sia sufficiente
Good Enough ? Yes !
lei chiede un pò di tregua per riprendere temperatura. C'è un pietrone caldissimo.
vado a 180mm, la focale perfetta per Barbora.
a 105mm per una inquadratura più cinematografica
E passaggi tra 40 e 150mm per una differente interpretazione del classico nudo sulla pietra
anche nell'ultimo caso l'ingrandimento mi sembra decente (e siamo a 40mm, ingranditi 10 volte.
Insomma spero di aver chiarito il concetto.
Una volta avrei portato il 70-200/2.8. E in diversi avevano quell'obiettivo.
Oppure un paio di fissi pesanti (e in effetti per altre situazioni che lo meritavano ho usato il 135/1.8 ma in soggettiva e con la modella vicina e a mia disposizione).
Ma per il resto il 28-400 è stato sufficiente ed ho fatto centinaia di foto diverse tra le 14.000 che ho scattato.
Ho girato come se fossi un regista. Potendo poi selezionare quello che mi è piaciuto di più, senza pretendere nulla dalle modelle che già erano più che ben disponibili e con la pelle d'oca.
Anni fa non avrei mai nemmeno considerato un obiettivo del genere.
Adesso ho una batteria di materiale fotografico tra cui posso selezionare l'ideale per la situazione che andrò ad affrontare.
Se fosse stato un safari in Africa avrei scelto allo stesso modo.
Qui pagavo ed ho fatto tanti km ma non mi sono preoccupato di avere il meglio del meglio, volendo piuttosto essere io al meglio del mio meglio.
Senza pensare ad altro che a fotografare.
Ah, good enough. Queste Nikon Z !
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