Metti una sera a cena, un superzoom targato f/4-8 di luminosità massima, che sarai sempre tentato di portarti appresso, perchè pesa solo 750 grammi e occupa in borsa lo spazio di ...uno spazio.
Metti che abbiamo già dimostrato come in piena luce (ci piace vincere facile) tutto sia andato nell'alveo delle aspettative soddisfatte, tra sole, cielo e mare, nelle condizioni ideali per la sua luminosità, nei precedenti articoli pubblicati in quest'ultimo anno su Nikonland.
Metti che poi, l'appetito vien mangiando, venga anche curiosità nel suo utilizzo in condizioni diverse, quelle del marzo pazzerello (guarda il sole ed apri l'ombrello) quando si beccano sia ombre sia luci, cieli grigi oppure no, ma in ogni caso delle situazioni borderline per un utilizzo a mano libera e spensierato, come il Nikkor Z 28-400 4/8 VR ispira.
Quando la difficoltà stia non tanto nella gestione di diaframmi anche più chiusi dalla TA, quanto dalla resa dei contrasti tra alte luci e neri chiusi, dove in mezzo scorre il fiume.
Come nelle condizioni in cui cielo grigio uniforme e situazioni climatiche avverse, possano condizionare la fase di ripresa, prima di poter realizzare una adeguata postproduzione nel tentativo di recuperare ciò che in partenza potrebbe apparire precluso.
ma che, grazie alla brillantezza cromatica di questo zoom, si riesce facilmente a realizzare.
dotato di un progetto ottico efficace,
orientato proprio a questo scopo
E d'altro canto si adatta perfettamente, come alla entry level più aggiornata del catalogo (la Z50 II) anche alla Nikon Z9 sulla quale non sfigura e lavora al meglio dell'espressione della sua gamma di focali
ed anche in situazioni di distanza breve, se non brevissima (figuriamoci con una lente addizionale eventuale davanti) non sfigura, in luce, come anche in ombra
Ma dove è proprio il suo, è nelle riprese a media e lunga distanza, nelle quali anche nebbia, smog, uv e quanto di deteriore possa affliggere l'inquadratura, sono correggibili e ripristinabili, grazie agli attuali strumenti di lavorazione del file, on camera ed off...
ed anche cieli uggiosi e particolato atmosferico incidono in misura limitata sull'equilibrio complessivo delle immagini realizzate con questo superzoom
che montato su una DX come la piccola Z 50II si manifesta con una focale massima equivalente di ben 600mm
il limite resta solo la voglia di uscire a fotografarci qualcosa: l'unica raccomandazione che faccio a chi lo usi in condizioni di forte vento e sabbia (o polvere) è di prestare attenzione frequentemente a che non si accumulino granelli di sporco nei pressi della guarnizione delle parti telescopiche, particolarmente inclini in questo zoom a...recepire
Per il resto, uscite di casa, portatevelo insieme ad una Nikon,
sbloccatelo...sbloccatevi ed usate il tutto senza shakerare (agitato, col VR regge bene)
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