Non possiamo esultare per il momento terribile che attanaglia il mondo intero, ma come per la gioia che ogni neonato dà ai suoi genitori, dovunque e comunque nasca, complice l'attuale chiusura commerciale su tutto il territorio nazionale (e ben oltre), ritengo di essere una delle prime persone, sicuramente in Italia, ad avere il privilegio di ricevere il nuovissimo Nikon Z Nikkor 20mm f/1,8S, che sarebbe dovuto essere commercializzato in questi giorni, ma che ho brigato con perchè me lo facessero comunque avere, nonostante l'isolamento sociale cui tutti, me compreso, dobbiamo mantenere stretta osservanza:
Ecco la scatola giallonera dalla quale l'ho estratto poche ore fa, in una giornata di sole siciliano che non chiedeva altro che di andare a fotografare in giro...
manuale utente pieghevole e sacchetto in microfibra, come ormai di norma, scatola ecocompatibile, priva di ogni materiale in plastica,
se non per il pluriball che avvolge l'obiettivo, proteggendolo,
linea austera identica ad ogni altra realiZzazione per questa baionetta, paraluce a petalo in policarbonato, dal fissaggio a baionetta,
e quindi eccolo finalmente fuori dalla scatola, un barilotto da 11cm per 8,5 di diametro e passo filtri a vite da 77mm, per un peso da poco più di 500grammi
uno schema ottico da 14 elementi in 11 gruppi, tre lenti asferiche e tre ED
ben differente da quello dell'analogo wide F-mount per dimensione e posizionamento, stanti anche i tre cm di inferiore lunghezza
Anche questo obiettivo Z è dotato di una notevole serie di O-ring di impermeabilizzazione e di protezione contro polvere e sabbia
stepping motor per una messa a fuoco silenziosa e stabile
consistente di due unità motore, perfettamente sincronizzate per ottenere le migliori prestazioni in tema di velocità, precisione e per ridurre drasticamente ogni aberrazione cromatica che possa insorgere alle più ridotte distanze di maf di questo obiettivo, che raggiunge i 20cm di distanza minima, come il suo predecessore F mount.
Ottimo handling, con l'enorme (forse anche esagerata) ghiera di messa a fuoco manuale, programmabile per regolare le altre funzioni offerte, come la regolazione continua di ISO, oppure della compensazione esposizione, o ancora, dei valori del diaframma.
Bello il menisco della lente asferica, dietro il primo elemento frontale, così come il diaframma a nove lamelle, caratteristica distintiva di tutti gli obiettivi S-line per Z.
Il mio parco ottiche Z si accresce quindi di questo esimio fratello, della lunghezza focale che preferisco, quella da 94° di angolo di campo.
Made in China,
da dove ormai... arriva ogni prodotto in Occidente...
E dove Nikon produce gran parte del suo catalogo
quindi siamo doppiamente fortunati a vedere questo 20mm, sfuggito davvero per poco alle attuali disposizioni di fermo industriale e commerciale.
Sul lato sinistro, anche per questo Z 20/1,8, è presente unicamente il selettore di passaggio da maf automatica a manuale
Rispetto al recente 24/1,8 le dimensioni sono molto simili, sia con paraluce,
i colori brillanti e ben contrastati parlano dei Nano-Crystal del suo coating
uniformità di resa e bassa distorsione agli estremi, grazie anche alla collaborazione con i sw di sviluppo, consentono anche facili stitching orizzontali, come questo di ben 10 fotogrammi
le sue caratteristiche da superwide si manifestano anche in un Focus Stacking da 46 fotogrammi, dove il bordo del paraluce di questo spettacoloso 300/4 AF-D stava ad appena 5 cm dalla lente anteriore dello Z Nikkor 20/1,8S, ben al di sotto dei 20cm di distanza minima dal piano focale.
Nei prossimi giorni troverò modo di iniziare il test vero e proprio che presuppone anche scattare in esterni, cosa che per adesso ci è preclusa.
Pazientate, ma tornate a leggermi su Nikonland.
Max Aquila photo (C) per Zetaland 2020
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