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  • Massimo Vignoli
    Massimo Vignoli

    Horses for courses ovvero macro con MC 105/2.8S o 100-400/4.5-5.6S

    Scopo di questo articolo è illustrare le differenze di funzionalità e di risultati facendo macro a soggetti vivi - farfalle e libellule - con il MC 105/2.8S o il 100-400/4.5-5.6S.

    Presentiamo innanzi tutto i protagonisti:

    MV-Z9-20220825-1017.thumb.jpg.9d0338465a2268e120efcd7249bf41e9.jpg

    Come vedete, sono due lenti fisicamente molto diverse: meno di 700gr il 105 e poco più del doppio il 100-400, volume e dimensioni coerenti con la differenza di peso. A dire che il 100-400 è lente molto semplice da usare a mano libera ma il 105 lo è anche di più. Vedete anche più di un segno d’uso: questo test nasce da una esperienza "di campo" di molti mesi, fatta in ogni condizione.

    Tornando alle lenti, sono entrambe eccezionali, sotto ogni punto di vista.
    Ovviamente il MC 105/2.8S nasce per la macro, anche se ha una resa così splendida in termini di nitidezza, colori e sfocato da essere capace di fare benissimo qualsiasi altra cosa sia confacente ad un medio tele. Quindi, lasciatemi dire che gioca in casa.

    MV-Z6II-20210902-7906.thumb.jpg.31a8e194565923050008704a26945622.jpg
    Z6II su MC 105/2.8S 1/160 f6.3 ISO 1600 - E' una delle prime immagini che ho ripreso con il 105, il 2/9/2021 - sul terrazzo di casa

    È più difficile dire per cosa nasca il 100-400/4.5-5.6S. Sul sito di Nikon USA, per presentarlo, ci sono fotografie di sport e di wildlife. Francamente, al minimo, avrei aggiunto anche qualche paesaggio. Insomma, per me resta valida la sintesi che ho usato nel 2018 quando ho scritto della mia esperienza sul campo con il suo predecessore, l’80-400/4.5-5.6 AFS VRII: “Quando la versatilità è importante”. Concetto che per questa nuova realizzazione, grazie al grande miglioramento della resa ottica, assume un significato nuovo in quanto, nel suo caso, la resa non è minimamente sacrificata alla versatilità (tornerò in argomento con un articolo che racconterà la mia esperienza a 360° con il 100-400 quanto prima).

    MV-Z9-20220221-3763.thumb.jpg.87027e9eb65fd13ee739f2ef0ac990b5.jpg

    Z9 su 100-400/4.5-5.6@300mm 1/400 f5.6 ISO 100 - E' una delle prime immagini che ho ripreso con il 100-400, il 21/2/2022 - Norvegia.

    Come vedete, per me l'uso naturale del 100-400 è in situazione e per soggetti decisamente diversi dalla macro. Non di meno, molti appassionati della fotografia macro a soggetti vivi preferiscono usare lenti più lunghe del 105mm perché così facendo si possono garantire una più ampia distanza di lavoro conservando un buon rapporto di riproduzione. Sotto questo punto di vista il 100-400/4.5-5.6S è un vero campione in quanto mette a fuoco a meno di un metro (98cm a 400mm di focale; 75cm a 100mm di focale) e raggiunge un RR di 0.38x.

    Ma che significa? Non entrerò in analisi tecnico/teoriche, francamente non ne sono capace e qui su Nikonland abbiamo Silvio che è enormemente più preparato di me. Ma ve lo farò vedere.
    A 400mm e con il sensore ad 1mt tondo dal soggetto inquadra così (FX):

    MV-Z9-20220817-0981.thumb.jpg.3ed0a9cfcd62110ea351906433a94008.jpg

    Per dare qualche elemento utile, scattando questa fotografia il paraluce è a 66cm dal soggetto. Distanza che, a parità di rapporto di riproduzione - cioè dimensione del soggetto nella fotografia, potrei ulteriormente aumentare montando un tubo da 11mm, caso nel quale guadagnerei altri 9cm (perché? perché così facendo riduco il focus breathing aumentando la focale. Di solito lo si fa per poter mettere a fuoco più vicino, ma funziona anche in questo modo).

    Alla stessa distanza, se monto il 105MC ottengo questo (FX):

    MV-Z9-20220817-0987.thumb.jpg.35ad17995b11fc01ecc5fd3585a2f626.jpg

    Per dare un'idea, quel tubetto di crema solare è lungo 7.5cm.

    Per ottenere lo stesso RR con il 105MC mi devo avvicinare parecchio, riducendo la distanza tra soggetto e sensore a 44cm, che corrispondono a 22cm disponibili tra paraluce e soggetto. 22cm contro i 66 (o 75 con il tubetto) del 100-400/4.5-5.6S. Ovviamente, con il 105MC posso avvicinarmi ancora, fino ad arrivare al famoso 1:1 che il 100-400 non raggiunge. Ma con un soggetto vivo ed attivo è piuttosto difficile farlo.
    A questo punto credo sia chiara una prima discriminante: l’uso del 100-400/4.5-5.6S è preferibile a quello del MC 105/2.8S quando si debba stare lontani, avendo comunque un soggetto piuttosto ingrandito nel fotogramma.

    Ma per me non è tutto qui, quello è l’ovvio. Di fatto, c’è una ulteriore e secondo me anche più grande differenza. A 400mm abbiamo un angolo di campo di poco più di 6° mentre a 105mm siamo a oltre 23°. Questo significa che la scena inquadrata dietro al soggetto è enormemente più ampia e questo consente, a seconda del punto di vista, di avere mediamente sfondi meno presenti all’aumentare della lunghezza focale. Sottolineo mediamente: non significa che sempre a 105mm non si possano avere sfondi del tutto sfumati o che a 400mm non si possano avere ambientazioni ben rappresentate (beh, questo è molto più difficile).
    Ma, semplicemente, che con 400mm è semplice avere, anche in situazioni di "sfondo complicato" un risultato come questo:

    MV-Z9-20220521-8570.thumb.jpg.f7af593c7de8f866db692a3b049eded6.jpg
    Z9 su 100-400/4.5-5.6@400mm 1/400 f8 ISO 64

    Oppure fare fotografie così:

    MV-Z9-20220529-0235.thumb.jpg.65c60057fa178bc2ed5d87d9d4fb6351.jpg
    Z9 su 100-400/4.5-5.6@400mm 1/2000 f11 ISO 4500 

    Mentre con il 105MC si fanno più semplicemente foto come questa (si, è la stessa coppietta di prima):

    MV-Z9-20220521-8666.thumb.jpg.2b24271e8f5fcd457405428dbcfe0def.jpg
    Z9 su MC 105/2.8S 1/2000 f4 ISO 200

    O questa, cercando i giusti riflessi sul corso d'acqua sopra il quale questa bellezza stava cacciando:
    MV-Z9-20220710-7573.thumb.jpg.28ff09a13ad285312982d96a084f249a.jpg
    Z9 su MC 105/2.8S 1/640 f5.6 ISO 64

    Per meglio spiegare, di seguito lo stesso soggetto a pochi minuti di distanza e nella stessa posizione, giusto il tempo di cambiare lente:

    MV-Z9-20220816-9666.thumb.jpg.8d8b19469d39819ca5b669a9f48bbc32.jpg
    Z9 su MC 105/2.8S 1/1250 f2.8 ISO 72

    MV-Z9-20220816-9651.thumb.jpg.acfeaa33f5b9731ba870477de522f0ff.jpg
    Z9 su 100-400/4.5-5.6@400mm 1/640 f8 ISO 500

    Più chiaro così? Non è solo la differenza di ingrandimento a rendere diverse queste due immagini, è soprattutto il diverso angolo di campo!

    Quindi, in assenza di vincoli legati alla timidezza del soggetto - che ci possono far preferire o addirittura rendere indispensabile l’uso del 100-400 - la scelta tra le due lenti è sostanzialmente una scelta artistica, che produce immagini ben diverse tra loro.

    Ovviamente, con un po' di attenzione - ed il soggetto giusto - è possibile ottenere uno sfondo perfettamente sfumato anche con il 105MC ed anche a diaframma molto chiuso. Ma possibile, sul campo, non significa probabile.

    MV-Z9-20220605-1972.thumb.jpg.4996b0037aa2d9c747fe3fa9682bbccd.jpg
    Z9 su MC 105/2.8S 1/125 f16 ISO 200

    In ogni caso, vedete bene che l’impronta delle due lenti, che caratterizza le immagini, è ben diversa.

    Poi, uscendo per un attimo dall’ambito artistico, ci dobbiamo dire che il 105MC è più nitido del 100-400. Cosa ovvia. Ma anche che diaframmando uno stop o poco più il 100-400 alla massima focale ed alla minima distanza di messa a fuoco è comunque nitidissimo.

    100-400:

    MV-Z9-20220816-0861.thumb.jpg.bea601b6529a7585431a28c039aefdc4.jpg
    Z9 su 100-400/4.5-5.6@400mm 1/800 f11 ISO 100

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    E ancora, non vuol dire che con il 105 non ci si possa avvicinare abbastanza: serve, però, di sicuro più pazienza ed “istinto del cacciatore” da parte del fotografo. Oltre ad un po’ di fortuna nel trovare soggetto e situazione giusta.

    MV-Z9-20220816-0408.thumb.jpg.9da5c46daec72e7ed1776eb06994727e.jpg
    Z9 su MC 105/2.8S 1/800 f5.6 ISO 500

    MV-Z9-20220816-9959.thumb.jpg.4ffd11e7223a0a1616f75aaace4a8bc5.jpg
    Z9 su MC 105/2.8S 1/400 f4 ISO 90

    MV-Z9-20220724-8359.thumb.jpg.df4c8e2a160fbe3f5cb3c80e7ec36773.jpg
    Z9 su MC 105/2.8S 1/400 f16 ISO 1250

    In sintesi quando scegliere uno e quando l’altro sul campo?

    È un fatto soggettivo e la scelta dipende molto dal risultato che si sta cercando. La mia esperienza d’uso mi porta a dire:

    100-400/4.5-5.6S:
    - Quando non posso avvicinarmi e voglio un soggetto più grande.
    - Se lo sfondo è proprio brutto.
    - se…. ho quello e non il MC 105/2.8S ma voglio cimentarmi ugualmente nella macro.

    MC 105/2.8S:
    - Sempre :)

    Devo dire che, invariabilmente, preferisco il risultato fotografico complessivo che porto a casa con il 105MC e che, quindi, a chi persegue certi tipi di immagini non consiglierei di comprare il 100-400 pensando di usarlo prevalentemente per fare macro. Non è un caso se, in ambito macro, il 75% delle foto che ho fatto finora siano con il 105 e solo il 25% con il 100-400. Così come che, tra le svariate migliaia di foto fatte con il 100-400, solo una frazione sia in ambito macro.
    Ovviamente, altri fotografi possono avere altre opinioni o, più semplicemente, fotografare spesso soggetti non avvicinabili (o non avere la pazienza/voglia per farlo). Per loro, questo articolo dimostra gli ottimi risultati ottenibili con il 100-400 anche in ambito macro.

    Quindi: Horses for courses!

    Massimo Vignoli per Nikonland (c)

    25/8/2022

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    Commenti Raccomandati

    • Amministratori

    Come in altra discussione suggerito ieri, si finisce per fotografare prevalentemente con l'obiettivo (non con la focale) col quale ci si trova più a proprio agio.

    E spesso la si piega alle proprie esigenze, talvolta molteplici e per questo motivo non per forza ideali per quell'obiettivo.

    Per cui ci sarà chi userà l'MC105/2,8 in studio per ritrarre una modella e poi modulare in pp la forza espressiva delle sue lenti, così come ci sarà chi utilizzerà il 100-400 anche in close up.

    Ben venga: quel che conta è il risultato...e la consapevolezza nella sua ricerca .

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    • Amministratori

    Io non faccio testo. Considero - ed uso - il 100-400mm un obiettivo per fotografare sport outdoor.
    Mentre il 105/2.8 MC per il momento non l'ho mai usato per fare macro ...:lehoprese:ma tantissimo per fare altro :strip:

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    • Nikonlander Veterano

    Una sintesi perfetta. Hai delineato in modo chiarissimo le differenze d'uso nel close up dei due obiettivi, sia come tema generale che specifciamente focalizzato ai due obiettivi del test.

    Sono d'accordo su tutto quello che hai scritto, (coincide con quanto ho sempre scritto e pensato sulle lunghezze focali in close up :D), poi naturalmente le scelte su cosa usare di più è anche una questione di preferenze, anzi vorrei dire, di inclinazioni personali, che fanno propendere per una o l'altra via, oltre che di situazione. 

    Ed anche è una questione di finalità:
    Secondo me con il 105 micro, senz'altro più impegnativo, hai anche una maggiore possibilità di interpretazione sia del soggetto che dello sfondo per la differenza nello sfuocato e nei rapporti di riproduzione. Sei d'accordo?

    Infine cito l'ovvio: se interessa,  con il 105mm si possono riprendere soggetti differenti anche molto piccoli, oppure particolari (è un vero macro) rispetto ad una focale come 300-400mm  (in questo caso il 100-400 a 400mm), che a volte è un po' più limitante. Se facessi ancora con costanza della macro "vera", ossia con rapporti prossimi ad 1:1, riterrei per me indispensabile possedere un macro "vero".

    Le foto a corredo sono nel tuo stile cioè originali e belle. Cito le mie preferite:
    L'eleganza sublime (le mantidi sono irresistibili) della mantide nella tua inquadratura fa dimenticare che è su una piantina grassa da balcone. 
    Bellissimi i due controluce con la Calopteryx, il  più suggestivo dei due per me è quello con il 105mm.
    Più "normale" l'ultimo controluce e ultima foto (Libellula fulva).
    Fortuna più abilità: hai ripreso il Sympetrum pedemontanum (quello con le strisce sulle ali) che è bello già di suo, mentre fa l'obelisco (rosico... no, apprezzo sinceramente :) ) cosa non frequente per quella specie.

     

     

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    • Amministratori
    1 ora fa, M&M ha scritto:

    Io non faccio testo. 

    ...
    Mentre il 105/2.8 MC per il momento non l'ho mai usato per fare macro ...:lehoprese:ma tantissimo per fare altro :strip:

    Allora fai testo...:

    E spesso la si piega alle proprie esigenze, talvolta molteplici e per questo motivo non per forza ideali per quell'obiettivo.

    Per cui ci sarà chi userà l'MC105/2,8 in studio per ritrarre una modella e poi modulare in pp la forza espressiva delle sue lenti, così come ci sarà chi utilizzerà il 100-400 anche in close up.

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    • Nikonlander Veterano
    Il 26/8/2022 at 10:25, Silvio Renesto ha scritto:

    Ed anche è una questione di finalità:
    Secondo me con il 105 micro, senz'altro più impegnativo, hai anche una maggiore possibilità di interpretazione sia del soggetto che dello sfondo per la differenza nello sfuocato e nei rapporti di riproduzione. Sei d'accordo?

    Parzialmente, nel senso che di sicuro il 105 ha una maggiore flessibilità di impiego (diaframmi, RR, ...) e capacità di produrre risultati artisticamente interessanti. Ma secondo me è anche più semplice da usare e mi riferisco alla parte più "meccanica": muoversi lentamente per avvicinarsi, magari in ginocchio o sdraiati è più semplice con il 105 perché più piccolo e leggero. Tieni conto che il 100% delle mie macro sono fatte a mano libera.
    Ma è anche più semplice fare una cosa che provo a fare con sistematicità e ottimo successo. Abbiamo visto che con il 105 occorre avvicinarsi di più. Spesso, non ho una casistica abbastanza ampia da poter dire sempre.... ma mi manca poco, i soggetti hanno meno paura della forma del 105 rispetto a quella del 100-400 con dietro il fotografo. Ed allora invece che provare ad avvicinarmi non faccio altro che, molto lentamente, allontanare la macchina da me, verso di loro, e continuare ad inquadrare nello schermo invece che nel mirino. Cosa che con il 105 è molto facile da fare per via del fatto che è molto più leggero.

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    • Nikonlander Veterano
    47 minuti fa, Massimo Vignoli ha scritto:


    Ma è anche più semplice fare una cosa che provo a fare con sistematicità e ottimo successo. Abbiamo visto che con il 105 occorre avvicinarsi di più. Spesso, non ho una casistica abbastanza ampia da poter dire sempre.... ma mi manca poco, i soggetti hanno meno paura della forma del 105 rispetto a quella del 100-400 con dietro il fotografo. Ed allora invece che provare ad avvicinarmi non faccio altro che, molto lentamente, allontanare la macchina da me, verso di loro, e continuare ad inquadrare nello schermo invece che nel mirino. Cosa che con il 105 è molto facile da fare per via del fatto che è molto più leggero.

    Qualche volta ci ho provato anch'io, con esiti alterni, non per il soggetto, ma per la tenuta della messa a fuoco,  che a volte se ne va per i fatti suoi, sarà colpa mia o della Z6/Fc o di entrambi? Hai qualche consiglio?

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    • Nikonlander Veterano
    Il 26/8/2022 at 09:47, M&M ha scritto:

    Io non faccio testo. Considero - ed uso - il 100-400mm un obiettivo per fotografare sport outdoor.
    Mentre il 105/2.8 MC per il momento non l'ho mai usato per fare macro ...:lehoprese:ma tantissimo per fare altro :strip:

    Pur avendo il 105E che sarebbe più indicato per quel “altro” ..pure io lo uso prevalentemente per quello.

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    • Nikonlander Veterano
    2 ore fa, Silvio Renesto ha scritto:

    Qualche volta ci ho provato anch'io, con esiti alterni, non per il soggetto, ma per la tenuta della messa a fuoco,  che a volte se ne va per i fatti suoi, sarà colpa mia o della Z6/Fc o di entrambi? Hai qualche consiglio?

    No, niente di particolare. Oltre ovviamente a AFC, sensore piccolo, tempi rapidi e raffica. 

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    • Amministratori

    Ma Siete O/T a palla. Persino rispetto alla strana coppia oggetto dell'articolo :)

    Lo scrivo per chi viene a leggere attratto dall'argomento e si trova una discussione del tutto fuori dai binari.

    E' come se io qui scrivessi che penso che la Z9 abbia un netto ritardo nell'agganciare il motocross rispetto alla D6, quale sia l'obiettivo. E' vero ma che ci azzecca ?

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    • Amministratori
    Il 25/8/2022 at 22:25, Max Aquila ha scritto:

    Come in altra discussione suggerito ieri, si finisce per fotografare prevalentemente con l'obiettivo (non con la focale) col quale ci si trova più a proprio agio.

    E spesso la si piega alle proprie esigenze, talvolta molteplici e per questo motivo non per forza ideali per quell'obiettivo.

    Per cui ci sarà chi userà l'MC105/2,8 in studio per ritrarre una modella e poi modulare in pp la forza espressiva delle sue lenti, così come ci sarà chi utilizzerà il 100-400 anche in close up.

    Ben venga: quel che conta è il risultato...e la consapevolezza nella sua ricerca .

     

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    • Nikonlander Veterano

    Riporto i commenti in linea, sempre per ragionare di cosa fa il 105 macro che con lenti più lunghe non si riesce a fare....

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    Z9 su MC105/2.8 1/125 f8 ISO 140 - a mano libera - NON È UN CROP

    MV-Z9-20220904-2291.thumb.jpg.537886d44dae63aa68df01839d228890.jpg
    Z9 su MC105/2.8 1/640 f4 ISO 64

     

    • Eccellente, grazie ! 1
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    • Nikonlander Veterano
    14 ore fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    Riporto i commenti in linea, sempre per ragionare di cosa fa il 105 macro che con lenti più lunghe non si riesce a fare....

    MV-Z9-20220904-2274.thumb.jpg.af8fd92d74b9a334a902cbba2db35fec.jpg
    Z9 su MC105/2.8 1/125 f8 ISO 140 - a mano libera - NON È UN CROP

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    Z9 su MC105/2.8 1/640 f4 ISO 64

     

    Ieri sera ero  di corsa e  ho lasciato solo una coppetta, ma voglio  esprimere con le  parole il mio grande apprezzamento per la foto ambientata.  Probabimente il nuovo 105 ci mette il suo a dare quell'atmosfera grazie allo sfuocato, ma il resto è del fotografo.  Bellissima.
    Non è un complimento fien a se stesso, ma anche un mio sottolineare a chi legge come si possa essere creativi se si si sa fare, si pensa e si immagina.

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    • Amministratori
    4 minuti fa, Silvio Renesto ha scritto:

    Ieri sera ero  di corsa e  ho lasciato solo una coppetta, ma voglio  esprimere con le  parole il mio grande apprezzamento per la foto ambientata.  Probabimente il nuovo 105 ci mette il suo a dare quell'atmosfera grazie allo sfuocato, ma il resto è del fotografo.  Bellissima.

    Potrebbe anche essere che i nuovi obiettivi, ispirino i fotografi a fare di meglio ?
    Nel mio caso è decisamente così.
    Le foto le faccio sempre io ma con un'ispirazione differente.

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    • Amministratori
    Il 25/8/2022 at 22:25, Max Aquila ha scritto:

    Come in altra discussione suggerito ieri, si finisce per fotografare prevalentemente con l'obiettivo (non con la focale) col quale ci si trova più a proprio agio.

    E spesso la si piega alle proprie esigenze, talvolta molteplici e per questo motivo non per forza ideali per quell'obiettivo.

    Per cui ci sarà chi userà l'MC105/2,8 in studio per ritrarre una modella e poi modulare in pp la forza espressiva delle sue lenti, così come ci sarà chi utilizzerà il 100-400 anche in close up.

    Ben venga: quel che conta è il risultato...e la consapevolezza nella sua ricerca .

    Io l'avevo scritto anche senza la foto ultima della libellula.

    Se hai per le mani un obiettivo eccellente come il Nikkor mc105, smetti di fare acrobazie con tubi di prolunga dietro zoom da un chilo e mezzo.

    Non c'è la pari, semplicemente.

    Bisogna solo lavorare di inquadratura per ottenere (sempre) un risultato sorprendente.

    La distanza utile non darà fastidio al soggetto, se sapremo come avvicinarlo. 

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    • Nikonlander Veterano

    Senz'altro la qualità generale di questo 105 invoglia a sperimentare e a sfruttarlo nei modi più diversi e  la seconda foto, quella a cui  faccio riferimento, deve molto della sua bellezza alla morbidezza dello sfuocato. Questo non lo discuto. Non è una macrofotografia, per cui non sarebbero serviti tubi di prolunga e nemmeno un macro, piuttosto l'abile gestione  di luci, sfuocato ed inquadratura (naturalmente con un obiettivo che lo consentisse). 

    Perciò ho espresso  il mio apprezzamento soprattutto all'autore che l'ha vista nella sua testa

     

     

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    • Nikonlander Veterano

    Sostanzialmente, avete tutti ragione: è questo 105 ad essere così semplice da usare in coppia con la Z9 da rendere possibile quasi tutto. La mia storia in macro è troppo recente per consentirmi di confrontare l'uso di molti strumenti, ma anche per questo, secondo me, quello che porto è esemplificativo della semplicità con la quale rende possibile ottenere certi risultati.
    Come dice Silvio, la foto ambientata è tutto nel "averla vista". Ma tra gli ingredienti c'è anche non aver dovuto aggeggiare per togliere lenti/tubi mentre ero sdraiato a terra e aver potuto scattare così basso perché ero a mano libera e guardavo nello schermo della Z9 opportunamente estratto e inclinato verso l'alto. Insomma, tutto nel sistema Z aggiunge semplicità all' azione del fotografo e quindi lascia tempo per pensare anche fuori dagli schemi classici.

    BTW la prima foto, la soggettiva, è stata molto più difficile: mi sono avvicinato centimetro dopo centimetro con l'ultimo mezzo metro ottenuto semplicemente avvicinando la macchina e non me stesso. Francamente non credo sarebbe stato possibile non solo se avessi avuto una lente manuale o il treppiede o la necessità di inquadrare nel mirino o .... tutti i vincoli "di prima". 

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    • Amministratori

    ...e in aggiunta, come ha osservato altrove Silvio, probabilmente le dimensioni contenute del 105MC rispetto la gigantiasi di un 100-400+tubo, aiutano con la confidenzialità del soggetto... Se no neppure io sarei riuscito ad arrivare così vicino ..

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    ...e a fuoco

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    • Nikonlander Veterano
    2 ore fa, Massimo Vignoli ha scritto:

    Sostanzialmente, avete tutti ragione: è questo 105 ad essere così semplice da usare in coppia con la Z9 da rendere possibile quasi tutto. La mia storia in macro è troppo recente per consentirmi di confrontare l'uso di molti strumenti, ma anche per questo, secondo me, quello che porto è esemplificativo della semplicità con la quale rende possibile ottenere certi risultati.
    Come dice Silvio, la foto ambientata è tutto nel "averla vista". Ma tra gli ingredienti c'è anche non aver dovuto aggeggiare per togliere lenti/tubi mentre ero sdraiato a terra e aver potuto scattare così basso perché ero a mano libera e guardavo nello schermo della Z9 opportunamente estratto e inclinato verso l'alto. Insomma, tutto nel sistema Z aggiunge semplicità all' azione del fotografo e quindi lascia tempo per pensare anche fuori dagli schemi classici.

    BTW la prima foto, la soggettiva, è stata molto più difficile: mi sono avvicinato centimetro dopo centimetro con l'ultimo mezzo metro ottenuto semplicemente avvicinando la macchina e non me stesso. Francamente non credo sarebbe stato possibile non solo se avessi avuto una lente manuale o il treppiede o la necessità di inquadrare nel mirino o .... tutti i vincoli "di prima". 

     

    1 ora fa, Max Aquila ha scritto:

    ...e in aggiunta, come ha osservato altrove Silvio, probabilmente le dimensioni contenute del 105MC rispetto la gigantiasi di un 100-400+tubo, aiutano con la confidenzialità del soggetto... Se no neppure io sarei riuscito ad arrivare così vicino ..

    467759901_038-_Z9Z2926NIKKORZMC105mmf-2.8VRS1-1000secaf-11MaxAquilaphoto(C)_.JPG.3690f72652e39d2c699590ed4ca43ec7.thumb.jpeg.d775114c9c11c100f775db4b6c45df02.jpeg

    ...e a fuoco

    Ma certo!
    Ho sempre sostenuto anch'io che:

    - tele(zoom) + lenti o tubi sono per la fotografia ravvicinata, non per la macro,  al di sotto di 1:3 è praticamente ... impraticabile.

    -Lenti tubi e soffietti sono compromessi e marchingegni da usare su obiettivi standard se non si possiede un obiettivo macro, ma per la macro vera ci vuole un ...vero macro.

    Questa soggettiva (scattata anche lei Domenica 4 settembre), l'ho ottenuta esattamente come scrivete, tramite  avvicinamento lento e progressivo con il 105+Tc14, unica accortezza non proiettare l'ombra sul soggetto: 

    faceredlo.thumb.jpg.f83bcd575bbb146ad6cce13dd6e66943.jpg

     

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