Ho fatto, già da diversi anni, la conoscenza di Alberto Ghizzi Panizza,
http://www.albertoghizzipanizza.com/
parmigiano della classe 1975, attraverso le sue fotografie, che fanno capolino dal web in maniera eclatante, con i soggetti ed i colori che le caratterizzano, in maniera certamente sorprendente ed onirica.
Poi l'ho incontrato in diverse occasioni durante le ultime presentazioni del distributore Nikon per l'Italia, Nital, delle fotocamere che stanno segnando il corso degli ultimi anni, dalla prestigiosa D850, fino alla ultima e democratica, Z50, durante le quali svolgeva il ruolo di divulgatore in relazione ad aspetti ben specifici ed approfonditi delle attrezzature in oggetto.
Ho avuto modo di scambiare con lui qualche riflessione sull'andamento del mercato fotografico ed in particolare su quello a noi di Nikonland caro, della necessità di una sempre maggiore capacità di apprendimento, giusto l'incremento tecnologico di hw e sw delle apparecchiature fotografiche con le quali giochiamo o lavoriamo.
In ognuna di queste occasioni mi ha colpito molto l'estrema umiltà e riflessività con cui Alberto spiega ciò che pensa ed insieme l'efficacia con la quale poi, da divulgator, riesce a trasmettere all'uditorio i concetti che esprime.
Era da parecchio tempo che, vista la mia passione dilettantesca per gli aspetti legati alla macrofotografia di insetti, avrei voluto pubblicare un'intervista su Nikonland ad Alberto Ghizzi Panizza, ma l'occasione è diventata OBBLIGO, editoriale, quando nei giorni scorsi abbiamo scoperto una notizia incredibile che lo riguardava (Daily Mail copyrights):
CitaMoment the International Space Station glides across the face of the moon just six hours after the historic arrival of SpaceX's Crew Dragon capsule carrying two NASA astronauts
- Robert Behnken and Doug Hurley arrived at ISS at 3.16pm BST on Sunday
- Italian photographer Alberto Panizza was ready to capture their moon pass
- Pair will stay in space for one to three months before returning to Earth
un impresa portata a termine, intercettando da casa sua a Parma, sfruttando la più potente delle Nikon Coolpix, la P1000, un apparecchio all-in-one, per quanto estremo, non certo pensato per questi scopi, il passaggio della Crew Dragon davanti alla Luna, prima dell'aggancio alla ISS, la stazione spaziale orbitante ...
Ritenendo che per la sua caratteriale modestia questa IMPRESA fotografica potesse passare velocemente nel dimenticatoio, ho inteso bruciare i tempi e fare con lui, a distanza, questa chiacchierata:
1) Buongiorno Alberto, come e quando nasce la tua passione per la fotografia scientifica?
In realtà non sono mai stato appassionato di fotografia scientifica in particolare, ma mi piace sperimentare un po' in tutti i generi fotografici dalla macro all'astro. Dalla street allo still life. Dal colore al bianco e nero o all'infrarosso. Dopo aver imparato le basi da ragazzino con la pellicola sono stato un precursore del digitale con macchine ben al di sotto del megapixel. Dal digitale in poi è esplosa la mia passione per la fotografia e la voglia di conoscere e approfondire più tecniche fotografiche.
2) cosa preferisci fotografare tra tutti i soggetti a cui ti sei dedicato negli ultimi anni?
Come dicevo sopra mi piace fotografare un po' di tutto e fare una scelta sarebbe davvero difficile.
3) ti abbiamo ammirato tantissimo nella tua ultima impresa che ti ha visto collaborare in maniera straordinaria con la stazione spaziale orbitante, nel suo passaggio in corrispondenza della Luna: ci racconti come è iniziata questa impresa?
Era un po' che tenevo d'occhio i siti e le app che tracciano e prevedono la posizione della ISS ed ho notato che per una pura coincidenza questa, nella serata dell'evento in cui la Crew Dragon si sarebbe agganciata ad essa, sarebbe passata davanti alla Luna in una traiettoria visibile non lontano dalla mia città (Parma). Così con l'amico Lorenzo Cattani, anche lui appassionatissimo del genere, abbiamo trovato il posto ideale per fare le riprese e le foto.
Per fare questo ho utilizzato la Nikon Coolpix P1000 con la sua strepitosa focale di 3000mm equivalenti ed una Z50 con Nikkor 500mm PF e duplicatore TC-20EIII per raggiungere i 1500mm di focale equivalente.
Grazie alle applicazioni ed alla progettazione dello scattato sono riuscito a catturare diverse immagini nel secondo preciso in cui la ISS sfreccia davanti alla Luna.
4) in questi anni ti abbiamo spesso incontrato alle presentazioni della Nital ed ascoltato come divulgatore: sei tu a proporre gli argomenti che tratti e cosa stai preparando nel prossimo futuro in questo ambito?
Sì collaboro con Nital ormai da diversi anni e sono felice di poter provare attrezzature in anteprima. In genere sono io che provando macchine ed obiettivi cerco di evidenziarne le peculiarità e gli ambiti di utlizzo in cui danno il loro meglio. Poi per gli argomenti da presentare al pubblico è una decisione presa assieme a Nital.
Giusto in questi giorni sto lavorando a degli articoli e video in inglese per Nikon USA, dopo averli presentati per Nital in webinar e dirette realizzate durante la quarantena. In questo caso Nital mi aveva chiesto di realizzare dei set e delle idee di come realizzare della macro fotografia stando a casa. Sono piaciuti anche a Nikon Europa e per questo li ho rifatti per loro in inglese. Dopodichè anche Nikon USA ha deciso di pubblicare il mio lavoro anche sul sito americano.
5) ti vediamo alle prese con un approccio molto atipico della macrofotografia agli insetti, specialmente interessante quello agli odonati: come convinci le libellule a "sorridere" quando le inquadri?
E' vero mi piace umanizzare gli insetti per renderli più simpatici ed attraenti al grande pubblico. Ho visto spesso persone uccidere le damigelle, specie più piccola di libellula, perchè scambiate per "terribili zanzaroni". In realtà sono insettini innocui per l'uomo che se fotografati con l'angolazione corretta mostrano due occhioni con una specie di pupilla interna. Le damigelle a differenza delle libellue hanno gli occhi separati ed un aspetto più umano, anzi direi più da alieno simpatico. Questa "espressione" la si trova con l'angolazione corretta di inquadratura. Poi più che convincerle a stare ferme bisogna uscire di notte, posizionarsi e alle prime luci cominciare a scattare. In questo modo, gli insetti sono ancora intorpiditi ed è un po' più probabile che stiano fermi. Molto dipende anche dal meteo, dalla temperatura e dall'umidità. In ogni caso i tentativi si sprecano.
6) molti nemici molto onore....vale anche in fotografia?
Per la mia esperienza sì. In effetti ricevo spesso critiche da chi non mi ha conosciuto personalmente o che non ha visto come lavoro. Per fortuna chi mi conosce ha un'altra opinione.
7) ti vediamo utilizzare una estrema varietà di attrezzature di marche differenti, ma noi siamo Nikonland, quindi vorremmo conoscere il tuo punto di vista sullo sviluppo recente sul mirrorless di Nikon. Anche in funzione dell attuale assenza di materiali propriamente macro: cosa dovrebbe proporre Nikon nei prossimi mesi per farti felice?
Sì è vero sono testimonial per Nikon ma mi piace usare un po' di tutto e mi stimola confrontare apparecchiature di vari brand. Al momento sono davvero soddisfatto delle attuali Z e ormai non uso quasi più le reflex. Sia D5 che D850 sono spesso a riposo. Le utilizzo ormai solo in ambiti dove serve molta velocità di raffica e/o di AF. Spero che Nikon faccia velocemente il salto sul mondo mirrorless e che produca la sua ammiraglia per sfruttare al massimo le nuove ottiche S-Line che trovo davvero fantastiche. Rimango anche in attesa della prossime ottiche macro che dovrebbero essere i nuovi 60 e 105 e chissà che non esca anche un ultra macro per utilizzare rapporti di riproduzione superiori all'uno a uno.
8) quali sono gli obiettivi che ti hanno dato e ti danno maggiore soddisfazione nella tua attività?
Il mitico 60mm f/2.8 D è stata per le macro una delle mie ottiche preferite in assoluto. Ho molte aspettative per il prossimo 60 micro. Per uso generico invece ora uno dei miei preferiti è il 24-70 2.8 S, davvero un'ottica eccellente che non mi fa rimpiangere le ottiche fisse. Altra ottica che ho usato moltissimo è stato il 20mm f/1.8 G da qualche mese sostutiuto dall'altrettanto eccezionale e ancora più performante 20mm f/1.8 S. Un'ottica che come la sua precedente versione si adatta a moltissimi miei generi, come la macro, data la sua ridotta distanza di messa a fuoco, il paesaggio, la notturna, ma anche il reportage.
9) se non fotografassi (e quando non fotografi) cosa fai?
Nella mia vita ho avuto tantissimi hobby e interessi ma quello della fotografia non l'ho mai lasciato fino a farlo diventare una professione. Ora prende tutto il tempo che ho, quello che mi resta lo dedico alla mia famiglia.
10) dicci fuori dai denti cosa ti servirebbe avere in borsa che non sia ancora sul mercato.
Vorrei una super mirrorless che fosse una sintesi tra la D850, la D6 e la Z7. Della D850 mi piace il corpo robusto ed ergonomico, della D6 la raffica e la precisione e velocità di AF, della Z7 l'attacco Z e l'interfaccia touch screen. Vorrei che implementassero i focus stacking automatici con bracketing di esposizione ed un'ottica ultra macro autofocus. Mi piacerebbe inoltre che le nuove mirrorless sfruttassero di più la fotografia computazionale e che realizzassero serie si immagini per restituirne una singola unita migliore... poi ultimo desiderio un 600mm PF con attacco Z.
Grazie, Alberto ! Ci piacerebbe venissi ogni tanto a scrivere anche su Nikonland.
Ecco alcuni link alle sue gallerie e pubblicazioni recenti, anche in inglese :
https://www.facebook.com/albertoghizzipanizza/
Max Aquila (c) per Nikonland 2020
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