Quante volte lo abbiamo scritto, che le Nikon Z siano fin troppo compatte, secondo i gusti correnti, tanto da lasciare spesso troppo poco appiglio sotto le dita della mano destra, quella che si avvinghia all'impugnatura e sostiene prevalentemente il carico, specialmente con gli obiettivi più leggeri, quelli che non necessitano per forza dell'impugnatura a due mani (comunque la più corretta, sempre)
La Z50 è emblematica in questo senso, come ben sappiamo, essendo la Nikon Z dalle dimensioni più ridotte anche in altezza, rispetto le altre.
Varie le soluzioni, spesso targate Smallrig, casa specializzata nell'adattare ai vari tipi di fotocamere in commercio dei rig in metallo, solidissimi e molte volte dotati anche di basetta a norma ARCA-Swiss, per la gioia di chi in quel modo risolve due piccioni con una fava.
Ma per la estrema magretudine della Z50... La Flaca delle Nikon Z, nemmeno questo è possibile, rendendosi necessaria una piastrina supplementare sottostante, che sborda per giunta dal rig, con effetto estetico davvero penoso.
Inoltre la Nikon Z50, nel suo fondello dell'impugnatura, conserva sia batteria, sia scheda di memoria... costituendo quindi un problema ulteriore di accessibilità necessaria
(peraltro risolto da Smallrig con apposito modello).
Beh... il sig. David Gibney, americano dell' Ohio, titolare dell' e-shop ha pensato bene di mettersi a stampare con una stampante 3D degli zoccoli adatti alla Z50 (e non soltanto), con lo scopo di facilitarne la presa.
Vendendoli anche ad un prezzo adeguato (purtroppo aumentato dalle spese di spedizione ed importazione, per quanto basse), che vanno da 14 euro per il modello base a 22,5 per quello che ho comprato io.
Il mio modello è costruito in modo tale da lasciar basculare, una volta sbloccato, la parte sotto l'impugnatura per consentirne l'apertura e la gestione di scheda e batteria, senza dover smontare lo zoccolo intero, tenuto da una vite a brugola (fornita, insieme a tre strisce del sistema di blocco, di diverso spessore) dello stesso passo dell'attacco per treppiede, replicato sul fondello dello zoccolo.
Ecco il tutto una volta montato:
Bello...brutto?
Sicuramente funzionale e stabile, una volta serrata per bene la vite sul fondello (purtroppo la Z50 non ha perni di registro sul fondo, che sarebbero stato utili per fornire una presa ancora più sicura, a prova di allentamento della brugola)
Decisamente una ideona quella del basculamento: l'altro modello, quello più economico, va smontato ogni volta...
Altra situazione nella quale questo zoccolo aiuta è quella in cui si debba fare uso dell'adattatore FTZ per utilizzare degli obiettivi Nikon AFS sulla Z50:
come ben sappiamo, la prominenza dell' FTZ originario (eliminata nel II serie) può dare fastidio con il suo sbalzo, dovendo montare la Z50 su treppiede.
ecco che lo Zoccolo del Dottor Gibney risolve eminentemente il problema, particolarmente sentito nelle inquadrature verticali su treppiede.
Altro vantaggio indubbio è la maggior superficie del fondo di questo zoccolo, per collegarvi una piastrina Arca, finalmente non più trasbordante il corpo della piccola Z50.
Insomma, son contento di aver fatto questa esperienza: se foste interessati riecco il link dell' e-shop GemCityMarket
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2022
foto realizzate con l'ultima delle Z arrivate a casa: di nuovo una Nikon Z5 ed il bellissimo macro MC50/2,8
molte delle quali in Focus Stacking
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