CONFEZIONE
il prodotto, è inutile nasconderlo, è del tutto analogo al battery grip MB-N11 proposto per le Nikon Z6 II e Z7 II.
Lo stesso vale per la confezione che non presenta sorprese, sia nell'aspetto esterno che nell'interno.
naturalmente per sfruttare la capacità di doppia batteria del battery-grip si dovrà acquistare almeno una seconda EN-EL15c.
NIKONLAND RACCOMANDA L'ACQUISTO E L'UTILIZZO DI BATTERIE ORIGINALI NIKON. NON E' SUI POCHI EURO RISPARMIATI CHE E' IL CASO DI RISCHIARE FOTOCAMERE DA MIGLIAIA DI EURI
DETTAGLIO
Ma andiamo nel dettaglio.
Esattamente come nel modello MB-N11 del quale questo replica sia l'architettura che le funzionalità generali, la contattiera che mette in comunicazione il grip con la fotocamera è rappresentata da un gruppo di pin dorati sulla sommità del protuberanza che va introdotta dentro alla Nikon Z8, ovviamente privata di batteria interna e del relativo sportellino copribatteria.
l'impugnatura è ampia ed ergonomica.
La solidarietà con la fotocamera è assicurata da diversi perni - oltre alla "falsa batteria" costituita dalla gamba verticale, mentre il blocco avviene per il tramite di un vitone azionato da una grossa ghiera avvitabile e svitabile con le dita della mano.
i comandi verticali sono replicati. E' previsto un blocco per evitare azionamenti involontari con il palmo della mano destra.
Il tastino funzione aggiuntivo è di default impostato su Compensazione della esposizione ma può essere riassegnato ad esempio alla modifica della sensibilità ISO.
il posteriore presenta la replica del mini-joistick della Z8 e il tasto AF-ON.
Resiste il comodo appiglio per il pollice.
Come i due led che indicato la carica delle due batterie, denominate A (quella esterna) e B (quella interna).
dettaglio della piastra di contatto col fondello della Z8
dettaglio del comodo alloggiamento dello sportellino del copri-batteria della Z8 che va rimosso prima di montare il battery-grip.
In questo modo si evita di dimenticarlo chissà dove e poi doverlo comprare come pezzo di ricambio.
dettaglio del pulsante di scatto verticale con il suo blocco di scatto.
altri dettagli costruttivi.
CONFRONTO CON LA Z8 e LA Z9
A vedersi da solo non si direbbe
ma non è piccolo.
Di fatto è la replica di quello pensato per fotocamere più piccole come Z6 e Z7 II. Ne differisce solo per dettagli.
Sufficienti a rendere incompatibili i due modelli MB-N12 ed MB-N11 tra loro.
Ciò comporta che in altezza il battery-grip MB-N12 aggiunge alla Z8 quei centimetri che la fanno diventare più alta della Z9.
praticamente la Z9 arriva alla spalla della Z8 ... con il tacco a spillo.
Se ciò aggiunge comodità di presa e tanto spazio per poggiare il palmo della mano destra, fa anche si che la Z8 così "carrozzata" diventi più alta, più ingombrante, più ... goffa.
Probabilmente - non abbiamo verificato con la bilancia - anche più pesante.
Perdendo di fatto tutti i vantaggi che la differenziano in positivo dall'ammiraglia.
Lo scotto da pagare per guadagnare la presa verticale e l'autonomia aggiuntiva della seconda batteria.
Non sfuggirà che l'aspetto più squadrato e un pò affilato delle linee laterali - indispensabili per guadagnare ogni millimetro indispensabile a mettere due batterie EN-EL15c per la lunghezza - corrisponda ad una peggiore ergonomia rispetto all'ammiraglia Z9 che è invece pensata per dare il massimo durante l'uso.
FUNZIONALITA'
Ma andiamo alle cose pratiche, perché questo accessorio non è pensato per l'estetica. Dovessimo dare un voto al design, a stento arriveremmo ad assegnare un INSUFFICIENTE.
lo sportellino si apre a scorrimento e poi gira su se stesso.
Cela la slitta che si sblocca con la levetta bianca.
questo consente di estrarre la slitta completa con le due batterie
che sono chiaramente montate in controfase tra loro. La prima, quella esterna, designata come A, entra ed esce a scorrimento, la seconda, designata come B, si incastra e può essere inserita o rimossa solo estraendo del tutto la slitta.
La prima invece può essere estratta anche senza muovere la slitta, semplicemente premendo il blocco giallo come si farebbe con la batteria integrata nella Z8.
Ma la differenza è che la batteria A può essere rimossa o sostituita " a caldo " senza spegnere la macchina, a condizione che la batteria B sia ancora carica.
sostituendo la batteria A si può quindi continuare a fare ciò che si stava facendo senza interruzioni.
Inoltre il battery-grip, dispone di una sua presa USB-C di ricarica. Attraverso quella, le batterie inserite nel grip possono essere ricaricate anche off-camera, avendo di fatto la possibilità di un caricabatterie doppio.
La condizione stabilita da Nikon è che si abbia un alimentatore da almeno 30 Watt, meglio se con Power Delivery.
innesto USB-C di un terminale di ricarica proveniente da un Baseus da 100 Watt con Power Delivery, con un mini-tester di verifica.
Il battery-pack, come si vede in foto è separato dalla fotocamera ma la ricarica avviene comunque. E in questo caso viene ricaricata la batteria B, come evidenziato dalla relativa spia accesa.
qui invece abbiamo l'operazione di ricarica attiva con il battery-grip montato sulla camera. La batteria B è carica mentre viene ricaricata la A.
L'operazione avviene dalla presa USB-C del battery-grip, non della fotocamera.
il menù della Z8, alla voce "Info batteria" evidenzia in ogni momento lo stato delle due batterie.
In questo momento la B è al 100%, la A al 3% e necessita di ricarica.
durante la presa di carica viene evidenziato il segno di presa di corrente per dire che l'alimentazione è collegata.
Sia sul display superiore che su quello posteriore
la ricarica assorbe 5 Watt a 15 Volt. E' più lenta di quella diretta dalla Z8 o da un caricabatterie dedicato. Ma lo stesso pienamente funzionale.
Usando la Z8, quando la batteria A si sta scaricando appare il segno ROSSO a mirino, anche se la batteria B è ancora carica.
Ma ad avvenuta scarica completa, si innesta automaticamente la batteria B, senza soluzione di continuità.
Come detto, è sempre possibile, a condizione che la batteria B abbia ancora carica residua, sostituire al volo la batteria A scarica con un'altra carica.
GIUDIZIO COMPLESSIVO
Nell'uso il battery-grip è pienamente funzionale. L'autonomia della Z8 supera quella della Z9 con la sua enorme EN-EL18d e l'ergonomia complessiva ne guadagna, in particolare per lo spostamento del baricentro verso il basso, la presa più sicura con il palmo che ha tutto lo spazio che si vuole senza premere contro lo spigolo della parte inferiore della fotocamera.
Ovviamente nell'uso in ripresa verticale, specie con obiettivi "importanti", non c'è paragone rispetto al corpo senza battery-grip.
Di contro dobbiamo registrare, oltre al costo, non indifferente del MB-N12 (€399) e quello di una batterie aggiuntiva (€ 68), un ingombro complessivo che toglie ogni ragione di preferire la Z8 alla Z9 perché più compatta.
La costruzione è di qualità ma la finitura complessiva meno raffinata di quella del corpo Z8 per non parlare di Z9.
Senza nulla voler togliere al suo valore funzionale, sembra una soluzione di ripiego, pensata per chi ha proprio bisogno e non può farne a meno ma senza quelle particolarità che invece caratterizzavano il grip delle reflex professionali, come ad esempio, quello sensazionale della Nikon D850 che poteva integrare anche una batteria da ammiraglia al suo interno.
Noi ne raccomandiamo l'acquisto a chi ne necessiti sporadicamente. Chi avesse bisogno permanentemente di questa soluzione, probabilmente troverà meglio soddisfatte le sue esigenze acquistando una Z9. Se già non ce l'ha.
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