Non appena uscita nei mesi scorsi la Nikon Z5 abbiamo prestato subito attenzione alla sua nuova batteria EN-EL15c: la più capace delle sorelline che l'hanno preceduta ed hanno alimentato buona parte delle fotocamere Nikon degli ultimi nove anni (fin dalla D800 del 2012)
Non solamente per i 380mAh supplementari che comportano di certo una maggiore capacità rispetto anche alla versione "b", certamente anche per lo "spunto" arrivato a 16 Wh, sicuramente per la stessa novità che caratterizzava anche la precedente versione "b": ossia quella di poter essere caricata, non solamente nell'apposito usuale, scomodo, spartano, charger da parete, MH-25a (ci piacerebbe per esempio che, essendo giunto alla sua terza edizione, avesse almeno un indicatore di ricarica dell'elemento inserito)
ma anche direttamente dalla presa USB-C della Z5, posta sul fianco sx, sopra quelle HDMI e per il remote control a filo (o per il ricevitore radio), come già nelle Z 7 e 6
sormontata dalla spia di ricarica,
che si accende solamente a interruttore principale della fotocamera posto su OFF...!
Per impostazione di fabbrica, quindi, un alimentatore di rete come il NIkon EH-7P
poteva fin qui, solo ricaricare e non alimentare durante il suo funzionamento la batteria di una Nikon Z, purchè al suo interno ci fosse una batteria compatibile, ossia almeno una EN-EL15 versione"b"
La vera novità di Z5 + nuova batteria EN-EL15c è un rigo di menù in sezione impostazioni della Z5
che viene così tradotto dalla guida on camera, attivabile col pulsante provvisto di simbolo: ?
Quindi la EN-EL15c non solamente può essere passivamente ricaricata via cavo USB (a fotocamera spenta), ma si presta a essere alimentata restando in standby di consumo, quando al cavo USB-C sia collegata una sorgente di alimentazione:
INTERESSANTISSIMO, per tutti coloro che si lamentano della scarsa capacità della batteria in situazioni di ripresa dove i consumi aumentano in maniera esponenziale.
In effetti, a differenza che nelle altre Z, se colleghiamo alla presa USB-C della Z5 un alimentatore di rete, per esempio per smartphone, sia ccende una spia sul monitor, assente nelle altre fotocamere Z
Una spia che ci dice, a macchina accesa, (e spia charge sul fianco, spenta) che l'alimentatore sta lavorando in bridge sulla batteria, senza farla scaricare.
Attenzione però: bisogna che l'alimentatore di rete sia di una potenza adeguata ad alimentare una mirrorless Z... quindi mi sono subito accorto che non se ne potevano utilizzare di qualsiasi:
una Schuko dotata di due prese USB non basta: alimenta solo parzialmente la fotocamera che continuerà a pretendere energia dalla batteria al suo interno...
Questa era la carica della EN-EL15c prima di impostare un time lapse da uno scatto ogni due secondi, per 59 minuti di tempo
e questa, alla fine delle riprese...
per poi crollare subito dopo essere stata accesa per queste foto
Neppure un alimentatore usb di bassa potenza per smartphone è sufficiente...
tantomeno un powerbank da poche pretese...
Ma un alimentatore usb di nuova generazione, da almeno 30W di potenza, quello si che la regge la Nikon Z5 (è quello del mio Xiaomi Redmi Note 9 Pro che ha una batteria da 5020 mAh...)
All'inizio di una ripresa video da 30 minuti:
questo era il livello della batteria
inalterato, mezzora dopo, alla fine della ripresa:
Avendo quindi risolto il problema della gestione di lunghe sessioni in studio (o dovunque sia disponibile alimentazione elettrica), senza la necessità di dover sostituire l'elemento interno all'apparecchio, si pone la vexata quaestio, che affligge i fotonaturalisti, gli astrofili, i videomaker e tutti coloro che, magari in zone impervie in viaggio, si trovano a dover fare i conti con la sia pur aumentata capacità di una EN-EL15c su di una Z5
(attenzione a questo passaggio, perchè quanto abbiamo detto dipende dall'interazione tra batteria e fotocamera e fin qui Z6 e Z7 non possono godere di questa miglioria apportata sulla Z5)
Lo troviamo un Powerbank, dotato di uscita USB-C (il vantaggio dipende proprio dalla velocità di connessione di queste prese speed) dalla capacità e potenza sufficienti a bypassare la batteria della Z5 fornendo alimentazione a fotocamera accesa e ricaricando la batteria a fotocamera spenta?
La Redazione di Nikonland ha prodotto questa experience, interrogandosi su che powerbank acquistare, considerata l'intrinseca pericolosità di questo strumento una volta collegato ad una fotocamera del costo di una Z5...
Risparmiare è un concetto che abbiamo abbandonato da tempo: quando non compriamo roba Nikon è solo perchè Nikon non ce la produce, quindi andiamo a cercare materiali al di sopra di ogni sospetto.
Abbiamo quindi individuato un marchio, Ravpower, abbastanza conosciuto, che in una fascia da 40 a 120 euro ha numerosi prodotti dalla capacità impressionante.
Ho comprato il modello RP-PB058, da ... 26.800mAh, ossia una capacità quasi doppia rispetto alla batteria che mette in moto il mio scooter da 300cc...
dotato di una potenza da 30W in uscita, due prese USB3 ed una USB-C come uscite e una mini USB come input di ricarica, cavetti di ingresso ed uscita e indicatore di carica residua
Accreditato della capacità di ricaricare fino a 10 smartphone a carica completa, oppure due volte un i-Pad air, ho già sperimentato la veridicità di quanto promesso, ricaricando già almeno quattro volte una Nikon Z, oltre a tutti gli esperimenti effettuati, senza essere ancora riuscito a scendere sotto i due led di indicatore di carica...
Orbene: collegata la Z5 con la EN-EL-15c all'output USB-C ho impostato la solita attività, una ripresa video di mezz'ora
dove lo stato di carica della batteria interna era:
tale e quale alla fine della ripresa...
Non soltanto.... ma finito l'esperimento, ho spento la fotocamera e, senza spostare alcun cavetto, è partita lla ricarica della EN-EL15c che in meno di un'ora e mezza si è completata
Una bella risorsa, questa innovazione della Z5, che speriamo vedere portata con aggiornamento fw anche sulle Z 6 e 7: tanto ci stiamo comprando tutti le nuove EN-EL15c, che comunque dimostrano sul campo di realizzare un guadagno di scatto (rispetto alla versione "b" ) superiore al 15-20% di un'autonomia che era già ottimizzata per la maggior parte delle esigenze di ripresa.
Ecco, per gli incontentabili, quelli che tra uno scatto e il successivo tengono la fotocamera accesa per quattro ore, adesso abbiamo una soluzione, per ora confinata sulla Z5, che rappresenterà in futuro la risoluzione di ogni problema di alimentazione.
Perlomeno le Nikon Z...non soffriranno più la Fame...
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2020
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