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    Nikon rivede al ribasso le stime per l'anno fiscale in corso

    Messaggio aggiunto da M&M

    Come già sapete molte grandi industrie giapponesi chiudono il bilancio con l'anno fiscale che in Giappone scatta il giorno 31 di marzo.
    Le società quotate in borsa normalmente dichiarano nel proprio business plan le stime di vendita, utili e dividendo per azione che prevedono per il nuovo anno al momento di chiudere il bilancio (normalmente in maggio) e pubblicarne i dati.
    A metà anno (cioè a fine settembre) poi vengono corrette le stime fatte in base all'effettivo andamento dei mercati e ad eventuali fatti contingenti che prima non erano stati considerati.

     

    Con la pubblicazione dei datgi del primo semestre 2019-2020, Nikon aggiorna anche le stime di chiusura dell'anno.
    Che sono sostanzialmente tutte al ribasso rispetto ad aspettative già in calo rispetto all'anno 2018-2019 chiusosi lo scorso mese di marzo.

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    Il calo in pezzi venduti non è drastico.
    Ma lo è certo rispetto all'anno scorso.

    Rispetto ai 2.060.000 pezzi di fotocamere ad ottiche intercambiabili vendute lo scorso anno, si è scesi ad una stima di 1.500.000.
    Stesso discorso per gli obiettivi (tutti, dal 18-55 al 800/5.6) che caleranno secondo le stime da 3.170.000 a 2.500.000.
    Infine le compatte dove la quota si avvia a diventare marginale (considerato il valore unitario) rispetto agli anni che furono.

    Ai numeri di vendita, corrispondono fatturati e utili operativi globali che secondo le stime sono rivisti fortemente al ribasso, più di quanto il numero dei pezzi farebbe pensare.

    Fatturato "imaging" da 2,46 miliardi a 1,96.
    Margine operativo lordo da 183 milioni a -83 milioni (valori tradotti in euro con cambio di 120 Yen per Euro).

    Guardando i dati effettivi del primo semestre notiamo che il calo drastico è già in corso da inizio anno

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    e questo mi fa pensare che siano stati ampiamente sovrastimati gli obiettivi delle vendite.

    Andando a spacchettare i segmenti di vendite abbiamo un andamento significativo

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    che mostra da un lato il calo fortissimo delle vendite di reflex, dall'altro una crescita delle vendite di mirrorless che è largamente insufficiente a compensarle.

    E' significativo - anche se non ci riguarda da vicino - che anche per gli altri segmenti (semiconduttori e strumenti di misuta) le stime sono state riviste al ribasso ma senza numeri così in rosso (e senza perdita finale). Tant'è che il risultato finale sarà comunque in utile.

    Secondo le stime.

    Perchè parliamo di stime comunque.

    Dai diagrammi in giallo vediamo quali sono le strategie in atto per la riqualificazione del portafoglio prodotti.

    Che vedono sostanzialmente il riposizionamento verso i segmenti Professionali/entusiasti ed un drastico ridimensionamento dei prodotti dedicati ai fotografi occasionali (quelli che adesso usano lo smartphone e basta) che nel medio termine tenderà ad azzerarsi.

    Quindi :

    1. Nikon ha dovuto ammettere di aver fatto previsioni "troppo" superiori alle possibilità del mercato
    2. il deterioramento del mercato (mirrorless comprese) è  superiore alle previsioni
    3. il contesto é caratterizzato da competizione - in termini di prezzo e di sviluppo tecnologico - che é stata sottostimata

    con le seguenti conseguenze (almeno a livello di programmazione) :

    1. concentrazione dell'offerta sulla fascia alta del mercato (professionale e entusiasti)
    2. espansione della linea di obiettivi
    3. strategia focalizzata sulla generazione di maggiore soddisfazione da parte dell'unico segmento di mercato che Nikon vuole continuare a seguire
    4. ristrutturazione della business unit "imaging" sicchè possa continuare a giustificare la sua esistenza (testuale) tramite riduzione dei costi (-416 milioni l'anno di cui la metà di costi fissi), rafforzamento del management e della governance
    5. trasferimento di risorce verso i segmenti più promettenti sul lungo termine
    6. revisione della rete di vendita e drastica revisione delle strategie di vendita
    7. riqualificazione degli impianti per utilizzare a pieno la capacità produttiva ... per prodotti differenti da quelli fotografici
    8. ottimizzazione delle risorse

    per gli ultimi due punti sono stati stanziati 5 miliardi di Yen (erano stati 10 miliardi quelli impegnati nella precedente ristrutturazione del 2017).

    A margine di questo, Nikon ha proseguito nell'azione di riacquisto di azioni proprie utilizzando la liquidità di cassa in eccesso.

    ***

    Attenzione nel leggere queste informazioni - molto ma molto più dettagliate e trasparenti di quelle pubblicate da altri competitors.
    Si tratta di normali strategie che le grandi imprese multinazionali mettono in atto in queste situazioni di mercato.
    Il primo compito di una impresa e salvaguardare il suo valore nel medio termine a beneficio di azionisti, dipendenti e clienti.
    Nikon al momento non corre alcun rischio di default in quanto è ben gestita sia finanziariamente che amministrativamente da specialisti del settore messi al loro posto da Mitsubishi.

    Il problema, se vogliamo, è che forse è eccessiva l'ansia - traspare dalle parole nei report pubblicati - di conservare a medio termine un valore che sta evaporando più rapidamente del previsto.

    Perchè il board di Nikon è composto da tecnici con una lunga esperienza nel settore industriale di Nikon, mentre non ci sono fotografi di supporto ma esperti di finanza ed economia.

    E perchè tradizionalmente Nikon - come un pò tutte le vecchie società giapponesi - ha mantenuto strategie e politiche paternalistiche nei confronti della propria clientela, vista come terminale finale delle scelte aziendali senza tenere effettivamente conto delle sue richieste, esigenze, aspirazioni, anticipandone i bisogni con prodotti e servizi pensati specificamente per la soddisfazione del cliente, anzichè solamente per generare nell'ordine fatturato-utile-dividendi.

    Nikon, per le sue dimensioni e per i processi con cui decide le proprie strategie, si muove per piani che vanno da un minimo di 3 a 5 anni (cioè : presento la D5, ma già da un anno ho chi lavora alla D6 che verrà presentata tra 4 anni).

    Quindi difficilmente può rispettare il time-to-market di società molto più piccole.
    Ma al contempo oramai per fatturato non è più così grande da potersi permettere strategie da grandissima multinazionale.

    In ogni caso, è la prima volta dal 2002 che vediamo una perdita nella business unit "imaging" di Nikon (e qui continuiamo a parlare solo di stime)
    Ed è la prima volta che si parla chiaramente di "giustificarne la permanenza in vita" come business unit a se stante.

    E' fuori da ogni dubbio che il suo futuro dipenderà da un ridimensionamento dimensionale, di costi e di capacità di sviluppo orizzontale, in favore di specializzazione per segmenti specifici, con numeri e pezzi nettamente inferiori a quelli degli ultimi 20-30 anni, ma con margini unitari più elevati che per essere mantenuti nel tempo dovranno trovare sul mercato il successo atteso.

    Non c'è più tanto spazio per passi falsi e scelte sbagliate, riflessive o in ritardo. E il tutto dovrà passare anzi, no, partire, dalla soddisfazione del cliente.
    Anche perchè stime così al ribasso, potrebbero anche risultare persino peggiori a consuntivo se i correttivi stabiliti si dimostreranno al di sotto della realtà del mercato.

    Speriamo che queste parole arrivino alle orecchie di chi prende le decisioni importanti in Nikon.

    Modificato da Bilbo

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    Commenti Raccomandati



    • Nikonlander

    Ho azioni Enel dal primo collocamento... Niente mi può fare più paura, al confronto il sistema Nikon Z è un investimento sicurissimo!! 

    Ma battute a parte se voglio diventare ricco di belle immagini guardo a Nikon e basta... Tanto del doman non v'è certezza no? 

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    • Amministratori

    Nikon ha pubblicato i dati di bilancio relativi al 3° trimestre 2020, terminato il 31/12/2019.

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    le cifre confermano sostanzialmente le stime precedenti per la chiusura d'anno al 31//2020 :

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    sinceramente con il warning globale annunciato da Sony circa i problemi industriali legati al virus cinese, potrebbe anche essere peggio.
    Certamente il prossimo esercizio non inizierà con il vento in poppa, salvo che per i prodotti in magazzino.

    C'è da aspettarsi un rallentamento anche degli annunci del nuovo, perchè ci vuole tempo a certificare componentistica di fornitori di altri paesi.

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    • Nikonlander Veterano

    Certo che questo rallentamento del nuovo avviene proprio nel momento in cui alla Nikon servirebbe annunciare prodotti nuovi della linea z, annunci che dovrebbero anche poi essere realizzati nei tempi dichiarati

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    • Amministratori

    Mah, io spero che i grandi produttori si decidano a cercare fornitori ANCHE fuori dalla Cina.
    Questa esperienza dovrebbe fare da monito per tutti quanti.

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    • Nikonlander Veterano

    In teoria si dovrebbe rimettere in discussione questa tendenza alla concentrazione dei siti produttivi e delle catene distributive, ma dubito che in molti abbiamo coscienza di quello che stiamo rischiando.

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    • Nikonlander
    57 minuti fa, Picard dice:

    Mah, io spero che i grandi produttori si decidano a cercare fornitori ANCHE fuori dalla Cina.
    Questa esperienza dovrebbe fare da monito per tutti quanti.

    Quei prezzi non li trovano altrove. Noi paghiamo cose migliaia di euro che di costo del lavoro andranno a 10€ al giorno se va bene. 

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    • Nikonlander Veterano

    Dipende, a me già da qualche tempo arrivano prodotti ( ricambi auto ) con scritto made in Cambogia o Made in Malaysia invece che Made in Cina...
    Quanto più la loro economia si sviluppa quanto più aumentano i loro costi e diventa conveniente spostarsi altrove. In realtà il discorso è un attimo più complesso ma tutto dipende da quali strategie si attuano sul medio e lungo periodo.

    Il problema di fondo è che non possiamo mettere tutto in un posto solo e sperare che non succeda mai nulla e che il sistema possa reggersi senza intoppi e senza conseguenze.

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    • Amministratori
    Il 11/2/2020 at 10:58, Sakurambo dice:

    [...]

    Il problema di fondo è che non possiamo mettere tutto in un posto solo e sperare che non succeda mai nulla e che il sistema possa reggersi senza intoppi e senza conseguenze.

    Esattamente quello che pensavo anche io.
    La distorsione che abbiamo creato spostando capacità produttive tutte all'interno di una singola nazione, benchè gigantesca, resterà nei libri di storia quanto la colonizzazione delle americhe, oppure, come la peste ... a seconda di come la vogliamo vedere.

    Io non credo che, che ne so, in Angola, non siano capaci di produrre viti e bulloni, non dico caldaie a condensazione !

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    • Amministratori

    Il 28 maggio, circa 15 giorni più tardi del solito, Nikon ha pubblicato i dati finali dell'esercizio 2019-2020 conclusosi il 31/3/2020.

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    oltre alle previsioni già al ribasso (come anticipato già in novembre) si è inserito il primo impatto del Covid 19 che anche in aprile e in maggio si è fatto sentire con vendite quasi nulle.

    Nikon ha anche deciso di approfittare dell'occasione per fare svalutazioni di magazzino e di altri asset di bilancio.

    Il risultato finale è stato negativo per la divisione Imaging con riduzione delle vendite e chiusura in perdita (come atteso).
    Ma complessivamente Nikon ha chiuso comunque con un utile visto che il settore della microlitografia e quello degli strumenti di misura ha coperto le perdite generate dal comparto fotografico e da quello medicale.

    Le previsioni per il 2021 sono ancora negative e viene visto al ribasso ulteriormente il numero di fotocamere e di obiettivi che verranno prodotti e venduti.
    Ma l'obiettivo resta quello di difendere la quota di mercato (Nikon è al 20% del mercato fotografico mondiale) e di tenere la marginalità spingendo ulteriormente sui prodotti a maggiore valore aggiunto (high-end mirrorless and reflex) oltre a ridurre ulteriormente i costi con una nuova ristruttrazione.

    E' notizia successiva quella della riduzione del personale di Thailandia e Laos per 750 unità e la compressione di alcune strutture di vendita in giro per il mondo (nei mercati meno interessanti in termini di potenzialità commerciali).

    E' possibile che Nikon debba convivere con un dimezzamento del numero di fotocamere vendute (verso o anche sotto al milione di pezzi l'anno) e in proporzione di obiettivi.

    Ma, a dispetto di quanto qualche cretino statunitense sta dicendo in giro, non è in procinto di fallire, non fallirà, non verrà acquisita da nessuno, continuerà a fare fotocamere almeno per quanto io resterò in vita (speriamo almeno un'altra ventina di anni io, un centinaio di anni Nikon !).

    Nikon produce complessivamente ancora utili, anche se meno di una volta, ha liquidità abbondante in cassa e linee di credito disponibili presso le sue banche (ricordo che molti esponenti della direzione amministrativa di Nikon sono persone formate da Mitsubishi Bank che oltre ad essere la banca di Nikon è anche la banca della capogruppo Mitsubishi, società che nel 1917 ha fondato Nikon e che per passatempo produce portaerei, sottomarini e aerei da combattimento, oltre ad operare nell'industria pesante, quella che conta, nell'energia, nell'edilizia e nella produzione del vetro).

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    • Amministratori

    Contemporaneamente è uscito il nuovo piano industriale di medio termine.

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    diviso per comparti e che evidenzia la continua contrazione del mercato dell'immagine mentre va benissimo quello industriale e ci sono previsioni positive per quello medicale.

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    la ristrutturazione prevede la riduzione e il taglio di costi per gli anni fino al 2023 per circa 50 miliardi di Yen (500 milioni di euro circa).

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    l'obiettivo di raggiungere almeno 20 miliardi di utile dalle vendite di fotocamere e obiettivi verrà raggiunto con lo sviluppo delle mirrorless, in particolare full-frame e di fascia media e alta, completando la line-up del sistema Z e lanciando prodotti strategici anche nelle reflex.

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    il resto probabilmente sono piuttosto speranze difficili da realizzare.

    Ma l'automatizzazione della cattura di immagini per conto delle agenzie e delle associazioni sportive potrebbe promettere bene.

    Insomma, Nikon c'è, resta e conta di sopravviverci a dispetto dei saccenti vloggers con una cultura economica a livello di Monopoly (cit. Cattelan).

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    • Nikonlander Veterano

    Tutto abbastanza prevedibile, covid a parte il mercato non lasciava presagire nulla di buono.
    Non credo che i bilanci di vendita dei principali competitor potranno essere molto diversi.

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    • Amministratori
    Adesso, Sakurambo dice:

    [...]
    Non credo che i bilanci di vendita dei principali competitor potranno essere molto diversi.

    Infatti ma per certa "stampa" pare che Nikon sia destinata a fallire mentre gli altri a vendere Playstation !

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