Sapete quanto io ami il surf in tutte le sue forme:
ebbene, lo Shaper è un personaggio molto importante del Big Wednesday, è colui che dà forma ai sogni dei surfers, plasmando le linee delle tavole con cui sfideranno il mare e la sua potenza.
Senza lo shaper, i sogni restano tali e per quanto si tenti di avvicinarvisi, si viene sempre frullati via: wipe out!
Il Nikkor Z 50mm f/1,2S è lo Shaper:
fuori da ogni compromesso, con i suoi vetri ed il suo diaframma, col suo schema ottico infinito, da parte a parte del barilotto (mai questo diminutivo è stato tanto mal posto)
(17 lenti in 15 gruppi, diaframma a 9 lamelle, 1100grammi, 90x150 le dimensioni)
con queste forme e specifiche, Nikon ha lanciato sul mercato degli standard la sfida a 360° nei confronti di ogni produttore, anche dei più blasonati, per la corona assoluta.
Certamente siamo stupiti: dall'agosto 2018 ad oggi Nikon ha voluto riscattare un passato recente davvero poco edificante in relazione ai 50mm lasciati sulle baionette F per decenni, tanto da costringerci a cambiare addirittura fornitore di obiettivi, quando la sfida si è fatta dura con i sensori delle ultime iper performanti DSLR giallonere.
Fin da subito la linea Z-mount ci ha allettato, col semplice ed economico (ma inarrivabile dagli F) Z 50/1,8S che abbiamo comprato quasi tutti già solo col passaparola di chi se ne diceva man mano incantato.
Per poi venir fuori con il galattico Noct f/0,95 a fuoco manuale, obiettivo che come questo f/1,2 sfrutta l'intera dimensione del nuovo attacco per le mirrorless Nikon, tanto da farci pensare col senno di poi, essere stata questa l'esigenza precipua di un diametro accoppiato all'attuale tiraggio inaudito.
Adesso questo capolavoro già ben recensito con i soggetti più adatti, quelli femminili, da Mauro Maratta a marzo scorso
Ho chiesto quindi a Nital il privilegio di poterlo utilizzare con soggetti disparati e contesti varii, per qualche settimana, ottenendolo: dal suo arrivo ha monopolizzato la mia attenzione, nonostante il periodo ancora ibrido, non del tutto adatto a fotografare in giro per la città.
Ovviamente il 70% degli scatti effettuati sono stati scattati a tutta apertura: gli MTF parlano chiaro ...
ma si vede ad occhio, con qualsiasi soggetto, sia nitidezza e contrasto sempre presenti, sia la graduale sequenza di passaggio verso il fuori fuoco, cm dopo cm... per quelli vicini l'uno all'altro, così come per quelli nettamente staccati dallo sfondo già per la distanza relativa
uno shaping, insieme alla qualità della Luce, che mette voglia di scattare come trovandosi ognii volta tra le quinte di un palcoscenico, regalando vita a soggetti di pietra
qualunque sia il formato scelto
ad ogni livello di transizione tra luce ed ombra
grazie al diaframma apertissimo, conservando possibilità di utilizzo in interni, di tempi di scatto diversamente inconcepibili
mantenendo chiarezza ed incisione anche ad elevate distanze, come ben visibile
nel crop esagerato dell'immagine precedente
Ovviamente in molte riprese delle giornate più assolate ho dovuto utilizzare un filtro ND estremo, un K&F ND vario 2-400 da 82mm
dato che desideravo mantenere tutta apertura sul diaframma (anche se qualche escursione a f/2-4-8 ovviamente l'ho fatta), come in queste due seguenti
però poi...l'ebbrezza di quell'incredibile f/1,2....
scusate la ripetitività, ma adoro le Escarboucle (occhio di fuoco) dell' Orto Botanico di Palermo
così come la Fontana di Paride di Nunzio Morello (1838)
cui questo "shaper" sa conferire forme delle più differenti
...chi sostenga che un 50mm sia un obiettivo per fare tutto e niente...evidentemente non ha ancora avuto il privilegio di usare questo Nikkor S
quando arriva a fuoco è inesorabile
anche nei particolari più fini, come in questo crop 2X dell'immagine precedente
lo sfuocato e dettagli anche informi, diventano elementi dell'immagine, prendendo consistenza
il colore è certamente il campo più sorprendente per l'applicazione delle sue prerogative, nella totale assenza di aberrazione cromatica, flare e ghosts, grazie agli antiriflesso di cui è dotato (nanocristalli, trattamento Arneo), alla quantità irrisoria di vignattatura da cui è fisicamente affetto a TA (una lente per quanto asferica avrà una minima curvatura)...
E allora, operando in bianco e nero? Ovviamente on camera, pensato al momento dello scatto, in termini di contrasto tra luci ed ombre e passaggio graduale (o meno) dei grigi corrispondenti alle tinte del soggetto, reso acuto quanto desiderato... (Max rule...)
Non utilizzo suite di filtri da PP e mi limito alle correzioni della curva di viraggio di Lightroom nello sviluppo dei jpg realizzati in monocromatico, regolato on camera sulle mie Nikon Z. Già così semplicemente, se il divario di espressione dello strumento diventa enorme con obiettivi normali, figuriamoci con questo capolavoro...
passando da diurni simili, a notturni del tutto differenti...: cambiando la luce, cambiano le carte in tavola e le esigenze espressive: il Nikkor 50/1,2S è qui per questo !
da un opposto interpretativo all'altro...
un obiettivo dai mille volti: se non pesasse più di un chilo, con le possibilità del nuovo sistema, che sulla terza ghiera mi permette di gestire, per esempio, la compensazione dell'esposizione, mentre scatto in mezzo alla gente in Auto ISO Manual, stabilendo a priori diaframma e tempo e lasciando scorrere gli ISO sulla mia Nikon Z6ii, che non chiede di meglio, sarebbe una risorsa assoluta in reportage, con quell' amazing bokeh che lo caratterizza a tutte le aperture...da reporter
e tra pane, panelle, milza e babbaluci (lumache)...
rimangono in linea occhio mente e cuore, come ci perseguita il ricordo del passato, che oggi... si fa presente
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2021
Commenti Raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.