Grazie a Nikon Z, abbiamo a disposizione tutto ciò che vogliamo, ormai...
Dopo tante richieste di ottiche DX, Nikon ci ha presentato un 18-140mm che ci ha fatto dapprima sussultare: quella luminosità, così critica (f/3,5-6,3) faceva pensare ad un entry level di qualità indefinibile, bassa.
Invece abbiamo riscontrato trattarsi dell'alter ego in DX del 24-200 di due anni fa, che tanto successo ha avuto anche tra le pagine e gli utenti di Nikonland: in pratica si tratta di uno zoom 27-210mm equivalente (considerato il rapporto 1,5 DX) e dalla luminosità quindi analoga al fratellone FX.
Del quale 24-200 abbiamo decantato ampiamente le doti di ripresa a distanza ravvicinata, in più articoli, miei e del Prof. (in materia) Silvio Renesto, tutti entusiasmanti ed induttivi: in molti dei nostri lettori abbiamo probabilmente trasmesso il desiderio di fare proprio quell'obiettivo, dunque, specie in chi, avendo a disposizione corpi FX e DX, con un solo zoomone ha potuto colmare ogni esigenza al riguardo.
Ma diverse persone, pur solamente utenti DX con le Z50 e le vendutissime Zfc, hanno acquistato oppure vorrebbero acquistare uno zoom all-in-one, per avere un unico obiettivo da portare in gita o appresso in città: utile per tutti i generi, dalla street, al ritratto, alla fotografia ravvicinata, quasi macro.
In questo articolo metto a paragone i due zoomoni Z su questo piano, quello del close-up condotto con tubi di prolunga AF, purtroppo di terze parti, dato che Nikon non ne ha mai prodotti, colpevolmente. Gli ultimi strumenti di questo genere sono di epoca AiS, ossia ben prima delle prime fotocamere AF del 1985.
ecco due semplicissimi tubi di prolunga da 11 e 18mm di spessore, che sevono ad allontanare l'obiettivo dalla baionetta, (mantenendo la trasmissione elettrica di tutte le funzioni) per aumentare il Rapporto di Riproduzione dell'obiettivo dietro il quale vengono applicati, da soli o in coppia.
Ricordiamoci che, al contrario che con le lenti addizionali, i tubi di prolunga chiedono luce all'obiettivo, quindi è buona norma usare sempre e soltanto quello dello spessore adatto alle proprie esigenze.
E iniziando da quello di 11mm vediamo la resa del soggetto con i due zoom:
ecco il 18-140mm a 140mm e distanza minima di maf, parecchio diminuita col tubo da 11mm rispetto quella standard da 0,4m alla massima focale
ecco invece il 24-200mm a 200mm alla minima maf di 70cm di questo zoom... decisamente maggiore il campo inquadrato e di conseguenza proporzionalmente inferiore il RR
Come è possibile quindi che a 200mm un obiettivo fornisca una proporzione degli oggetti inferiore a quella di un altro obiettivo a 140mm?
Ne abbiamo parlato più volte, è effetto del Focus Breathing, ossia della diminuzione di focale reale di uno zoom allo spostarsi verso la minima distanza di maf, per effetto dello spostamento dei gruppi ottici interni, che in molti zoom porta a risultati di questo genere...
Evidentemente il 18-140mm DX ha un focus breathing inferiore a quello dell'altro zoom, il quale, se riportato a focali più corte può addirittura ottenere un RR superiore, come visibile in quest'altro fotogramma, scattato col 24-200 alla minima maf a 35mm
Ecco quindi la dimostrazione dello spazio inquadrato dai due zoom col tubo da 11mm, alla loro massima focale:
Z 24-200mm + tubo 11 @200mm: 61mm che fratto ai 24mm del lato lungo nel formato DX, produce un RR da 1:2,56x
Z 18-140mm + tubo 11 @140mm: 47mm che fratto ai 24mm del lato lungo nel formato DX, produce un RR da 1:1,96x
Che utilizzando sul 18-140 il tubo più spesso, quello da 18mm, aumenta ulteriormente:
Z 18-140mm + tubo 18 @140mm: 41mm che fratto ai 24mm del lato lungo nel formato DX, produce un RR da 1:1,72x
Ancora, utilizzando invece dei tubi di prolunga delle semplici lenti addizionali, come le mie amate Nikon acromatiche 5T (+1,5 diottrie) e 6T (+2,9 diottrie)
entrambe da 62mm di diametro, quindi ideali per il 18-140 (mentre il 24-200 vuole filtri da 67mm), ecco il risultato in termini di RR
con la 5T =5cm su lato da 24mm, quindi RR 1:2
con la 6T... solo 4cm per un RR da 1:1,66 addirittura superiore a quello ottenibile col tubo da 18mm...
Ovviamente la differenza tra i due zoom diventa chiara e sensibile alla minima distanza di maf, ma è del tutto inavvertibile alle distanze maggiori, fin dove gli ausilii come tubi di prolunga o lenti addizionali, consentano la messa a fuoco (normalmente si perde l'infinito).
La resa dei due zoom è comunque superba anche in queste condizioni di ripresa.
Del 24-200 ci sono già tante foto sul sito, tra le quali quelle in questo mio articolo
Col 18-140 mi sto divertendo a fare molto still life, almeno finchè non smetterà di piovere...
San Giorgio uccide il Drago in una sterlina d'oro del 1981 18-140 + tubo da 11mm @140mm t/30 f/11
la stessa ripresa, ma col tubo da 18mm @140mm t/30 f/11
qua invece, a tutto fotogramma (ma si poteva ingrandire ancora di più) col tubo da 18mm + lente addizionale da 1,5 diottrie @140mm t/30 f/11
ecco la sterlina ripresa col 24-200 + tubo da 11 a minima maf, @ 200mm t/160 f/11
(una bella differenza dimensionale, per chi voglia fare riproduzione di originali)
questo è uno stacking di quattro fotogrammi, mettendo a fuoco su altrettanti punti, per lasciare tra il fusto della penna e la scatola un pò di sfuocato
questa invece è uno scatto singolo del 18-140, a 140mm f/36 t/6 (questo zoom arriva addirittura a f/39 alla massima focale)
Le seguenti, variazioni sul tema, sempre alla massima focale di questo bell'obiettivo zoom
Normale che i colori splendidi che questo obiettivo consente, vadano valorizzati con i soggetti deputati e a tutte le focali dello stesso...
Non resta che dare i consigli più opportuni per chi sia incerto sull'acquisto di uno dei due zoom:
Comprerà il 18-140
- chi ha intenzione di usare solo corpi macchina DX e non ha bisogno di arrivare ai 300mm-eq dell'altro zoom
- chi ha molto interesse per close-up, still life, macro e vuole ottenere il RR migliore possibile alla focale massima
- chi vuole risparmiare la differenza di prezzo, abbastanza rilevante che separa i due zoom
- chi ha necessità di usare il minimo dello spazio possibile per una attrezzatura da gita/viaggio
- chi voleva un obiettivo DX per la sua Z
comprerà il 24-200
- chi ha necessità di fotografare anche tra i 210 ed i 300mm-eq che avvantaggiano questo zoom
- chi fa un utilizzo occasionale di fotografia di still life e close up
- chi non abbia bisogno di un solo obiettivo sulla macchina, magari sommando questo zoom all'ottimo 16-50mm
Di fatto, ci stiamo via via accorgendo che da Z-mount in poi, Nikon non sbaglia mai un colpo: anche questo zoom, nonostante il prezzo più che accessibile è un best-buy !
Max Aquila photo (C) per Nikonland 2022
Commenti Raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.