Avrete notato che anche quando si parla a lungo di un prodotto Nikon prima del suo lancio (è il caso della Nikon Z6 III), anche quando si conoscono in anticipo una parte delle sue caratteristiche, mancano informazioni sull'ingrediente principale.
E' stato il caso della Nikon Z9, con il suo otturatore puramente elettronico. Della Z8, che era attesa ma non si è saputo che era effettivamente una Z9 in piccolo sinché non c'è stato il lancio.
Operazione ripetuta questa settimana con la Z6 III e il suo oramai famoso "sensore parzialmente stacked".
E' un elemento di marketing molto importante che serve a suscitare sorpresa ed a far modo che si parli specificatamente di quell'aspetto del prodotto, perché ne caratterizzi del tutto le qualità e sia un veicolo di discussione e quindi, un veicolo per le vendite.
In fondo, la tecnologia che utilizza Nikon non è scienza aliena e anche quando c'è un elemento di originalità, è comunque alla portata anche degli altri produttori.
Ma mantenere l'effetto sorpresa fino all'ultimo momento, scegliere la finestra di mercato giusta per il lancio, organizzare per bene l'evento, usare lo slogan giusto può contribuire al successo o al relativo insuccesso del lancio.
E di conseguenza l'andamento delle prevendite che possono o meno caratterizzare poi la carriera commerciale di una fotocamera o di un obiettivo.
Vi ricordate del 600mm f/6.3, se ne parlava come di una cosa a bassa probabilità, specie dopo l'uscita del 600/4, del 400/4.5 ed infine del 180-600. Ma poi è arrivato, è un obiettivo PF che non ha più i difetti del Phase Fresnel, è compatto e leggero.
Ha fatto dimenticare il pur bello 500/5.6 PF e si pone in antitesi, più che in continuità con il già straordinario - ma molto più esclusivo - 800/6.3.
E del 28-400 ? Nessuno se lo aspettava, fino al lancio effettivo. Eppure è un grande successo di vendita. Forse perché inatteso, forse perché ha creato un bisogno inespresso. Ma comunque ha destato (tanta) sorpresa.
Quindi, a condizione di avere un prodotto con caratteristiche particolari, l'effetto sorpresa è importante per veicolare la comunicazione di lancio, far in modo che "i più informati", come gli iscritti di Nikonland, ne parlino con gli altri. Obiettivo : facilitare gli ordini in fiducia e le vendite in generale.
Ma l'effetto sorpresa deve coinvolgere il più alto numero di persone. E per farlo deve essere ben preparato. Ecco il classico pre-lancio che non anticipa nulla ma che crea interesse ed attenzione. Sostanzialmente attesa.
Come per il lancio del 135/1.8 Plena marchio di cui non si era mai saputo nulla prima - anticipato da fotografie ad effetto.
E quello della Z6 III, la cui campagna - si vede dalle immagini - è stata certo pensata dalla stessa agenzia di marketing (so che Nikon ha cambiato strateghi da un paio di anni, su input particolare della sua Filiale USA, molto più sensibile agli effetti dello show-business dei colleghi giapponesi, responsabile di tutta l'operazione Nikon+RED che ancora prima di produrre un risultato concreto, ha fatto tanto spettacolo e tanto parlare di se).
Ovviamente, per ottenere la sorpresa, è indispensabile che si mantenga il segreto. Almeno sulle caratteristiche "sorprendenti", perché un pò di brusio di fondo ci vuole invece, altrimenti non si creano aspettative.
Su questo aspetto Nikon è veramente molto attenta, anzi, addirittura maniacalmente attenta.
Il riserbo viene mantenuto in modo strettissimo e tutti hanno le bocche cucite a filo doppio.
Qualcuno penserà che per i nostri contatti frequenti e finalmente cordiali con il distributore italiano, noi si sappiano chissà quali segreti in anticipo.
Ecco, non è vero. Non sappiamo proprio nulla. Nessuno da questa parte dell'oceano ne sa nulla.
E' uno dei motivi per cui abbiamo smesso di amplificare rumors - spesso infondati - che nascono altrove. Per limitarci a nostre ipotesi e speculazioni - realistiche - che in qualche modo possano corrispondere, presto o tardi ad eventi concreti.
Della Nikon Z6 III noi abbiamo cominciato a parlarne, definendola ancora più strategica della Z8, già nel 2022.
Pensate che avessimo qualche informazione segreta ? Ma neanche per sogno. Eppure, salvo la risoluzione effettiva (e la trovata del sensore parzialmente-stacked) immaginavamo tutto.
Insomma, non abbiamo gole profonde. Mentre ci sono fonti estere più libere di quelle nostrane e di questo poi ne troviamo traccia puntuale su Nikonrumors.
Nikon Cina sta assumendo importanza e popolarità sempre crescente, sull'onda del successo dei prodotti, sulla relativa gioventù della popolazione fotografica locale e sull'entusiasmo complessivo di quel mercato verso la fotografia che è di gran lunga più vivace di quello demograficamente più stanco del nostro e di quello degli Stati Uniti.
Questo però, ovviamente, genera più possibilità che le informazioni trapelino, sia per comunicazioni interne che attraverso quelle dell'attività verso i dealer e i commercianti.
Se notate, la gran parte del materiale trapelato appena prima del lancio della Z6 III aveva pagine con caratteri in cinese semplificato.
Brochure e presentazioni locali, diverse da quelle che poi si sono viste da noi.
E' così, credo che non ci si possa fare nulla.
E in fondo penso anzi che sia un bene che ciò avvenga.
Perché si, mi disturba ma razionalmente concordo che sia indispensabile per Nikon coprire le informazioni più importanti ai fini del marketing di lancio per avere un effetto sorpresa più dirompente ed efficace in un mercato maturo come il nostro.
Ma al tempo stesso, penso che se non si parla in anticipo di qualche cosa che potrebbe generare attesa. Allora questa attesa non si crea, anzi, si tende a perdere memoria ed attenzione, distratta da altro.
L'aver eliminato la roadmap degli obiettivi, lo comprendo, é giustificata dal voler avere lanci a sorpresa di obiettivi inattesi.
Ma questo potrebbe anche portare a perdere l'attenzione del pubblico. Specie quando gli altri, specialmente gli effervescenti - e sempre più temibili - produttori cinesi, invece usano ad arte mezzi annunci e finte perdite di informazioni, per creare aspettative.
Pensiamo al caso dei nostri "amici" di Viltrox che hanno anticipato una linea intera di obiettivi LAB, nessuno dei quali già disponibile ma che sta creando molto interesse, vista la qualità di quanto Viltrox ha fatto vedere sinora e dell'eccellente rapporto prezzo/qualità di quei prodotti.
Non ci sarà effetto sorpresa così ma siamo sicuri che questo non crei invece un freno alle vendite di Nikon ?
E poi bisogna prestare attenzione, perché questa strategia è un'arma a doppio taglio. Suscitare sorprese obbliga a continuare per questa strada. Altrimenti il prossimo lancio sarà preso dal pubblico come noioso (qualcuno ha persino trovato "boring" la Z6 III, forse perché non ha un sensore da 14 gigapixel !)
Insomma, siamo in fondo dei bambini e ai bambini piacciono le sorprese di Natale e del Compleanno. Comprendiamo Nikon, vediamo che le vendite vanno bene e non ci sentiamo certo di criticarla per come promuove i propri prodotti.
L'unico giudizio finale sensato si fa a consuntivo a fine anno fiscale.
Ma anche l'attesa di una sorpresa genera entusiasmo.
E siti come il nostro (e come Nikonrumors) non dovrebbero essere scambiati per nemici ma come i migliori alleati. Perché non possiamo limitarci a "consigliare" ed "assistere" i nikonisti con quello che già possiedono, ci divertiamo spesso ancora di più ad immaginare cosa potrebbe offrirci in futuro Nikon.
E parlarne, genera entusiasmo, attenzione, in estrema sintesi : consenso.
Ma, a proposito, quale sarà la prossima sorpresa ? Voleranno palloncini o ci saranno esplosioni di coriandoli ?
Recommended Comments
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.