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    C'è un miliardo di persone infette dal virus e voi perdete tempo con la fotografia ?

    Editoriale di maggio 2020

    Anzi, al 14 aprile 2020 il dato corretto è di 

    • 1.776.867 casi confermati nel mondo dall'inizio dell'epidemia
    • 111.828 morti

    una tragedia, certamente. Non certo la più terribile della storia.
    L'umanità da che ha coscienza del suo essere ne ha passate altre, di tragedie, di epidemie, di pandemie. Di carestie. Di pestilenze. Di calamità.
    Per rimanere solo all'ambito naturale e non includere tutte le altre tragedie causate dall'umanità stessa.

    Ma di questo parlano oramai incessantemente i notiziari, i talk-show, i network.

    Centoundicimilaottocentoventotto morti ufficiali. Di cui ventimilaquattrocentosessantacinque, nella sola Italia.

    La gran parte della gente dei paesi civili è sottoposta a misure restrittive, inusitate per i nostri tempi, perchè l'unica forma di protezione della società sinora accertata è il distanziamento sociale.
    Nessuno che abbia un minimo di cervello azzarda previsioni su quando, come e in che misura, tutto questo si potrà definire superato o quanto meno, adeguatamente attenuato nella sua inesorabile letalità.

    Questo però è Nikonland, non è un sito specializzato in ambito medico, epidemiologico, storico, sociale o un portale di costume o di comunicazione.
    E' un sito dedicato alla fotografia con apparecchiature Nikon.

    Ecco, proprio per questo, la domanda dovrebbe o "potrebbe" (?) nascere spontanea.

    Ma come, mi chiede la signorina molto attenta alle tematiche ambientali, con quello che sta succedendo nel mondo, voi ancora parlate di fotografia ?
    Vi baloccate di apparecchi fotografici che costano migliaia di euro quando c'è gente che non sa se ha ancora un lavoro, se arriverà a fine mese per sfamare la famiglia. Che non sa come riprenderà la sua attività quando tutto questo sarà superato.

    Perchè è certo che il momento passerà. C'è scritto nella storia dell'umanità che, come si diceva prima, dal Diluvio Universale fino alla Epidemia Spagnola, al colera e al vaiolo, per non dimenticare la peste e la febbre gialla, di queste circostanze ne ha viste di peggiori.

    E quindi noi di Nikonland continuiamo ad occuparci di fotografia, di fotografie, di obiettivi e di fotocamere Nikon ?

    Con che coraggio ? insiste la salutista scandinava. Ci vuole coraggio.

    Esatto, ci vuole coraggio. Il coraggio di vivere.

    Perchè è verissimo, se ti ammali, muori o, anche peggio, uno dei tuoi cari o dei tuoi affetti si ammala o muore, tutto il resto passa in secondo piano.
    E se non hai di che sfamare la tua famiglia o se la tua attività che sfama tante altre famiglie rischia di non sopravvivere a questa pandemia, ogni cosa che ti sembrava importante prima, cessa semplicemente di esistere da quel momento in poi.
    Vero, verissimo, non ci sono dubbi.

    Ma per il resto di noi, nemmeno senza tanto cinismo, può essere altrettanto importante, spesso forse più importante ancora arrivarci vivi (non semplicemente dal punto di vista fisico) al momento in cui riprenderemo una anche solo parziale parvenza di normalità.
    Che non sarà tra anni, forse nemmeno tra mesi. Per molti già tra qualche settimana ci potrà essere (o ci sarà certamente) un allentamento delle norme di cautela più strette.

    E li ci dovremo arrivare. Anzi, li ci arriveremo, tutti i sopravvissuti a questa situazione che purtroppo, in alcuni momenti appare irreale o surreale e invece è maledettamente reale.

    L'uomo é una specie particolare, dotata di un elevatissimo spirito di adattamento che sopravvive anche ai cambiamenti più drastici (entro limiti ragionevoli per cui la vita resta possibile) ma é capace di imprese importanti solo quando il suo spirito lo guida. Se cede lo spirito il corpo lo segue più velocemente di quando uno si ammala gravemente.

    Perchè pur essendo fatti di materia fragile, il nostro spirito è fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni.

    E' quanto fa dire William Shakespeare a Prospero, il mago della sua "Tempesta".

    "Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e nello spazio e nel tempo di un sogno è raccolta la nostra breve vita" 

    Ho già usato queste parole a proposito del test del Nikkor 28mm f/1.4 E che ho costruito in allegoria ad una commedia teatrale.
    Perchè quell'obiettivo più che un apparecchio fotografico mi è sembrato un sogno e così l'ho illustrato a chi mi ha letto :

     

     

    e così lo considero ancora oggi.
    Come il leggendario Nikkor 105/1.4E che chi non possiede dovrebbe convincersi ad acquistare.

     

    E come il sensazionale Nikkor Z 58/0.95 NOCT che a dispetto del suo prezzo, è un sogno ancora realizzabile e che anche per questo, mi è rimasto impresso indelebilmente come se ogni secondo in cui l'ho utilizzato fosse qui ancora presente, materico, di fronte a me :

     

     

    Ebbene, cara signorina scandinava, se sei bella, invece di guardarmi incredula, permettimi di fotografarti e di diventare parte dei miei sogni.

    Perchè questo è Nikonland, la terra di Nikon, dove si parla per lo più di sogni. Sempre e in ogni giorno, non solo di questi tempi.

    Dove il denaro conta solo se aiuta a rendere concreti questi sogni, altrimenti è come se non esistesse.

    Dove uno dei due fondatori, nonostante tutto e tutti, ha pensato di realizzare un sogno espresso ben 9 anni fa sulle pagine di Nikonland 1.0 per il suo compleanno di questo 2020, immerso nel Corona Virus.
    Ordinando quella che allora era la tavoletta grafica e che adesso è intanto diventata uno schermo interattivo Wacom.

    Uno strumento che lo aiuterà a materializzare altri sogni, alcuni che sono già nella sua testa, altri che ancora non sa che lo terranno vivo negli anni a venire.

    Perchè in punto di morte l'uomo ci arriva per forza di cose ma il suo più grande desiderio è di arrivarci vivo ed inseguendo i propri sogni.

    Ecco perchè, nonostante il momento, nonostante tutte le cose serie che ci impegnano là fuori, Nikonland continua, nella sua più evoluta versione 3.0, ad occuparsi della dimensione dei sogni. Dei suoi sogni e di quelli di tutti i sognatori che si ritrovano nelle sua pagine.

    [Grazie di tutto Will]

    Modificato da MM!

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    Commenti Raccomandati

    • Nikonlander

    Chi sta male o perisce in questa pandemia e nella vita in generale, credo avesse preferito vivere e continuare a curare i propri interessi pratici e culturali. Chi può farlo ancora, può dedicare il proprio agire alla volontà di vivere di chi patisce ed alla memoria di chi ha smesso di lottare.

    • Sono d'accordo 3
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